| Dionea è molto tesa; la decisione migliore è stata quella di concedersi nuovamente l’abbraccio delle lenzuola di seta della migliore stanza al Mantello sorseggiando l’immancabile calice di rosso del Calishman. Nuda tra quelle lenzuola, riflette ad ogni sorso su quanto accaduto, con un velo di rabbia e dissenso non si chiede se fare la cosa buon e giusta agli occhi degli altri, ma riflette su quel che può essere più conveniente per la sua vita che dovrà essere sicura e lussuosa, oltre che piena di amore e passione. Il confronto con Davor non era andato bene, né il primo né il secondo, tanto che aveva dovuto ripiegare su Tyernin per sapere quanto bastava su alcuni intrugli, rischiando quindi di coinvolgerlo. Le richieste di Dionea sembravano essere state declinate, ma non è un soldato e avrebbe comunque fatto di testa sua: ormai aveva visto quelle persone, e le sue origini non la lasciavano cieca al mondo in cui si era infiltrata con Zack. Inoltre, dal Pugno, aveva capito che non sarebbe arrivato alcun tipo di supporto, tanto meno economico. Ma c’era un'altra strada che prese a serpeggiare nella mente della giovane donna: l’Artiglio, dove l’indomani non avrebbe nemmeno mentito granché per spilucchiare qualche possibile informazione utile a lei. È l’alba a baciare la chioma rossa di Dionea che con ogni attenzione possibile prende a curare la sua bellezza, la sua pelle ed il suo classico profumo di rosa comune. Le porte dell’Elmo e Mantello si aprono sulla nebbia che abbraccia la Città dei Duchi e le sue strade dove poi i passi della giovane donna si fermano occasionalmente per qualche saluto a chi incrocia i suoi verdi occhi, giungendo oltre le porte nord, con portamento elegante, infine davanti agli scalini dell’Artiglio dove la vede, Rielel, intenta nel suo lavoro. Senza grande pianificazione o chissà che piano, tutto va nel verso giusto anche quando si presenta Nigel: apprezzata coincidenza alla scusante che ebbe Dionea per presentarsi li. La verità era stata detta, senza giri particolari: soldi. E a quanto pare, le informazioni sembrano essere ben ripagate, almeno da loro. La giovane rossa, è convinta che si possa muovere meglio da sola: con ingenua cordialità, in una seconda occasione, a dimostrazione della sua convinzione, vede aprirsi uno spiraglio per far chiarezza su quello in cui si era ingarbugliata: Waterdeep. Ma da Rielel giunge anche un monito: Cyriti, cibo avvelenato e omicidi al porto di Baldur’s Gate. Ipotesi o coincidenze di eventi forse non del tutto sconnessi tra loro. La donna rossa attendeva, mascherata da un sorriso impregnato di rosa selvatica.
Edited by ar_ra - 10/4/2022, 21:09
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