Faerûn's Legends

La Maledizione degli O'Doyle

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Nahia
view post Posted on 3/11/2007, 16:04 by: Nahia




Quando si risvegliò, la dolce Layla avvertì un peso Morto sul suo ventre. Essì! Proprio Morto. Mai termine fu più appropriato per un peso di questo tipo, a mio dire.
Malauguratamente ci volle un pò di tempo perchè lei se ne accorgesse. Aveva un bel chiamare e chiedere che si togliesse.
A nulla ovviarono gli schiaffi e le imprecazioni che seguirono, interrotte solo da quelle che già restavano ben spese per il mal di testa e i postumi della sbronza.
Rendendosi conto da nebbiose e confuse rimembranze della sera prima che un morto di rango assai noto per quel luogo poteva metterla nei guai si promise di cercar prima il Capitan perchè la togliesse dall'impaccio o l'aiutasse, quanto meno, a scaricare il cadavere in mare.
Scese chiudendo bene la porta con la chiave trovata nelle sudicie tasche dell'uomo.
"Nemmeno un doblone, il manigoldo! BAH!"
Capì dal sopralluogo nell'ambiente di sotto che i convitati di Calvado erano già belli che andati! Era rimasta indietro!
Le imprecazioni che seguirono apparirono come un funesto litigio tra amanti, avendo come oggetto il rum e i suoi effetti. Ma presta fu la riconciliazione quando dovette accarezzarne un bicchiere per rifocillarsi e darsi al carica per affrontare la mattinata.
Doveva innanzitutto caricarsi il cadavere e gettarlo in mare.
Quando tornò in camera, non ricordandosi di chiuderla per bene, cominciava a sollevare il corpo volgendone il volto contro la porta nello stesso istante in cui una delle sue protette entrava in preda a un attacco di logorroicismo.
"Non pensare che la serata sia andata meglio delle altre solo perchè c'era il pienone in locanda... ho guadagnato sempre i due soliti soldi!"
Con uno strattone Layla sollevò di scatto il cadavere, in modo fortuitamente tale che alla donna sembrò che si stesse rizzando in piedi per la collera scaturita dalla sua affermazione. Tale reazione condita dalla mano protesa come per strangolarla e l'espressione orribile e minacciosa insieme con la mano sul proprio collo come per annunciarle il destino che le attendeva provocò un tale spavento in quell'umana che piangente e supplicante sobbalzò all'indietro gettando una borsa di monete a terra gridando "Va bene! Ecco tutto quello che ho!! Ma ti prego non farmi del male!!!" Scappò via immediatamente. Layla non capì appieno la situazione.. ma prese l'appunto mentale di nascondere il volto col cappello, inoltre osservando perplessa il sacchetto, lo intascò senza troppe remore, ricordandosi di controllar più tardi il contenuto.
Scendendo dalle scale capì che era il momento adatto. Tutti sonnecchianti e svenuti dalle botte.
Quando fu alla porta però il locandiere fece la sua comparsa con uno straccio per pulire il vomito.
"Ahah! Certo che ieri hai bevuto alla grande, Compare! Si Si, Andiamo a vomitare di fuori che non vogliamo certo stare ad annoiare il locandiere, s'intende"Lanciando un cenno cordiale al locandiere che lo restituì, vista la premura che aveva quella mezzelfa di risparmiargli lavoro.
Distratta dal cenno, lasciò che il braccio proteso e irrigidito dal rigor mortis cozzasse sulla porta, aprendola "Oh! Fa anche il galantuomo aprendomi le porte.. eppur non sa camminare con le sue gambe! Ma ora Vedrai! Due dita in gola e passa tutto!" Diceva mentre la sua voce dall'interno della locanda si allontanava eclissandosi sempre più in un blaterare indistinto, seguita, solo molti secondi dopo, da un bel tonfo nell'acqua.
Gli astanti della locanda sollevarono il capo per la voce di lei.. udirono il tonfo. Ma sopraggiunto che era il silenzio, passarono dall'immobilità stizzita dei suoni a ciò con cui prima riempivano il tempo, chi a sonnecchiar, chi a passar lo straccio, come se nulla fosse stato.
Layla, di fuori, pensava di averla scampata.
"Diavolo d'un O'Doyle! Vedi che rischi mi fai correre! Ne avessi almeno guadagnato qualcosa!"
La mano e il pensiero si portarono però immediatamente al sacchetto consegnatole dalla donna poc'anzi.
La Mezzelfa guardò il cadavere galleggiante, poi le monete sul suo palmo, poi il cadavere, e infine di nuovo le monete mentre un pensiero prendeva lentamente forma.
E un Sorriso, altrettanto lentamente, le si allargava sul volto.

Edited by Nahia - 6/11/2007, 21:28
 
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