| Strani rumori e borbottii; questo sentì Rosencrantz entrando alla Torre, quel giorno. Si diresse con passo rapido verso la fonte di quei rumorini striduli e ne trovò la sorgente: Orlamm. Costui era intento a trascrivere qualcosa da un libro ad un altro, quando, accorgendosi della presenza del mezzelfo, rovesciò un cesto di vivande sul pavimento, generando non poco rumore. I due si salutarono ed Orlamm invitò il mezzelfo a prendere posto accanto a sè, approfittandone per mostrargli la pergamena con le informazioni raccolte in precedenza. Rosencrantz lesse quella pergamena non senza una qualche perplessità: era davvero da addurre alla belladonna quel "Sonno Perenne" di cui quell'elfo aveva parlato? Il giovane mago era intento a riflettere su quanto appena appreso, tuttavia si rese conto di non poterci riuscire a causa del continuo parlottare dello gnomo, decidendo, così, di prestare attenzione alle sue parole, per riservare il ragionamento ad un momento piu' tranquillo della sua giornata. Orlamm, dunque, disse che stava per recarsi a Candlekeep per cercare informazioni su quel fiore o su qualche leggenda che parlasse di quel sonno alla grande biblioteca, chiedendo al mezzelfo di scortarlo. Si misero, pertanto, in viaggio, sostando presso Baldur's Gate dove lo gnomo andò a riempirsi lo stomaco ed il mezzelfo si procurò delle attrezzature per il restante percorso. Giunti finalmente a Candlekeep, consegnarono, come consuetudine, dei tomi al custode esterno, guadagnandosi l'accesso alla gigantesca biblioteca. Una volta entrati, si mostrò ai loro occhi una enorme sala piena zeppa di librerie con migliaia e migliaia di libri sugli argomenti piu' disparati...entrambi sapevano che avrebbero trovato in mezzo a tutte quelle pagine, l'informazione desiderata...il problema era proprio trovarla! Come un miraggio, si parò innanzi a loro, sbucando da dietro una scaffalatura, un giovane monaco dallo sguardo gentile e dai modi affabili che illustrò ai due maghi le regole della biblioteca, aiutandoli anche nella ricerca dei vari settori ciascuno corrispondente ad un diverso argomento. Lo gnomo e il mezzelfo decisero così di dividersi, cercando l'uno da una parte, l'altro dall'altra, ottimizzando i tempi.
Il tempo passava, gli occhi del mezzelfo si affaticavano, cominciava anche ad avvertire un forte mal di testa e gli mancava l'aria, quando si avvicinò gentile il monaco, proponendo al mezzelfo il suo aiuto. Rose parlò al monaco della maledizione, del "Sonno Perenne", ma, a queste parole, il volto dell'uomo rabbuì: quell'argomento era infausto per lui, poichè, a causa del libro contenente informazioni su quella maledizione, un suo confratello era disperso da qualche giorno e non se ne aveva nessuna notizia; molto poco si sapeva: che il libro era stato donato dal conestabile del Gate, che il confratello Samuel era andato a recuperarlo, che aveva ricevuto il libro e che stava per rimettersi in viaggio verso Candlekeep. Man mano che il monaco parlava, un pensiero diventava sempre piu' chiaro nella mente del mezzelfo, in parte anche grazie al silenzio dello gnomo, e cioè che trovare Samuel significava trovare il libro e trovare il libro significava dare una speranza a quell'elfo che si era rivolto a loro col cuore in mano. Orlamm e Rose, così, salutarono il monaco con la promessa di cercare Samuel nella speranza di ritrovarlo vivo e con il loro libro. Rose ritenne opportuno ritornare alla Torre per avvertire gli altri della loro scoperta, pensando anche che forse sarebbe stato meglio parlare al conestabile del Gate per ricevere maggiori informazioni...
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