Faerûn's Legends

Vox populi, i mormorii della comune gente

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view post Posted on 24/10/2006, 10:17

Pifferaio Magico

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Strana cosa, il popolo.
Chiacchiera più di una suocera... ma la sua voce può essere più pericolosa di un esercito.
Non ha alcun reale potere nelle politiche del Faerun... ma il suo giudizio può valere più di quello di una corte suprema.
E' composto da individui spesso armati solo di ignoranza, dita callose, e ramazze... ma è temuto dai potenti più del loro peggiore nemico.

E' presente ovunque, parla di tutto, sembra conoscere ogni evento... ma ottenerne informazioni è considerato, da alcuni, più complicato che trovare il tomo cercato a Candlekeep... è un mestiere sottile e raffinato quanto un Arte...

Volo




[in questo thread, che raccoglie i mormorii del popolo delle diverse zone di Faerun, è vietato il reply da parte dei player. Ogni reply verrà deletata]
 
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view post Posted on 24/10/2006, 10:38

Pifferaio Magico

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*Tunf*

Un colpo secco, potente, deciso. Un colpo che derivava da mani esperte. Un colpo solo, e gli aveva portato via la vita.

*Tunf*

Un altro morto. E nessun rimorso nella sua coscienza. Sapeva che era necessario per la sua sopravvivenza.

*Tunf*

Un'altra testa sbattuta per terra. E un altro pesce che finiva nel sacco, pronto ad essere venduto al mercato di Baldur's Gate.

"...Beh, dimentichi quell'episodio del processo. Quella sì che è stata una bella storia!"

"Quella del Conestabile che ha multato quel ricco signore di Waterdeep in favore di quella donna? Ma sì, certo, cosa buona, contro quella dannata città in cui si credono tutti i padroni di Faerun. Gli stava bene. Un'altra volta imparano a fare i ricconi e i potenti a casa nostra. Ma a me quell'uomo piace e non piace."

"Per le tasse eh? Beh, hanno avuto un aumento minimo. E poi guarda cos'ha fatto: tutte quelle case! Un sacco di gente ha trovato di che vivere"

L'altro pescatore annuì, convinto, ma esternando comunque una buona dose di scetticismo per non darla vinta all'amico troppo facilmente, e non sembrare un mollaccione

"E degli esattori, che mi dici? Hanno chiesto una tassa per la nostra attività!"

"Verissimo... ma l'hanno fatto solo la prima volta. Poi basta, non si sono fatti più vedere. Le VERE tasse, le appioppano a quelli che non sono del Gate. Agli stranieri! Quelli sì che devono pagare! Ma mica sono obbligati, eh? Se no, senza clienti, andavamo tutti sulla strada! Invece no, chi vuole offre. Gran bell'idea. Quell'uomo è un furbo, te lo dico io!"

Questa volta il pescatore non nascose l'approvazione all'operato di quell'Halar Garnel.

"Per non parlare di Nashkel. Hai visto che roba? Ora quelle miniere sono praticamente nostre! E per i cittadini del Gate? GRATUITO! Per gli altri? Tasse sonanti, gente! Volete usare le nostre miniere? Perfetto, pagate! E a quella fiera quand'era arrivato da poco? Ho guadagnato più quel giorno che in una settimana di lavoro."

"D'accordo ma.. quei tizi loschi che si aggirano per le strade? Mi sembra che siano aumentati..."

"Tizi loschi? Ma chi, i ladri della nostra gilda di città?"

"Ma no, ma no... quegli altri..."

*un'occhiata significativa, complice, nascosta, quasi un po' timorosa*

"Che mi dici? E se poi riprendono con le minacce?"

"Baggianate! Sono tue fantasie... e se anche si vedono in giro, da quando è stato eletto quel Garnel non hanno più fatto storie per ottenere nulla. Si sono dati una calmata, ed era ora! Hanno capito che quell'uomo non li lascerebbe mica scorrazzare liberamente! Ora sì che si vive bene!"

*Tunf*

Un altro morto finiva nel sacco.
 
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view post Posted on 24/10/2006, 11:15

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Voci per le strade di Waterdeep

Il vecchio stalliere aveva appena finito di pulire la criniera di un piccolo ronzino da poco prezzo, mentre le sue due figlie si davano da fare per pulire i pavimenti della stalla e renderla più accogliente alla visita dei viaggiatori.
Il vecchio si sistemò il cappello in paglia sulla testa ed usci' fuori lungo la strada cittadina, parandosi dal pungente sole primaverile, mentre lungo le strade brulicava l'attiva vita della città dei commerci.

"Uhm... ma tu guarda quella disgraziata! Mette dei paletti in bel metallo al teatro quando c'è una stalla proprio dietro, così mi scenderanno gli incassi!"

e si girò guardando le due giovani ragazze impegnate a dar la scopa chine ed affaticate.

"E le mie figliole sono qui che si spezzano la schiena sul cencio... Per Torm! Non c'è più giustizia! La strada davanti al teatro sarà molto più sporca e la mia stalla e le mie tasche più vuote! Mah...

Un po adirato tornò dentro dove sedette su un panchetto, vicino all'ingresso e alzò il viso, chiudendo gli occhi, per lasciarsi scaldare dai raggi del sole.



Più in là, nei quartieri alti della città, un giovane nobiluomo di discreta fama apprendeva la notizia da parte del suo inserviente.

"Bene, Irvin, puoi andare, prepara ogni cosa per la mia uscita serale al club..."

Poi il giovanotto, guardò fuori dalla finestra, osservando le genti nella piazza principale brulicare come formiche e pensò:

"Ah, così potrò lasciar fuori del teatro il mio bel destriero bianco... Le dame mi adoreranno quando vi salirò sopra vestito di tutto punto!"

Un sorriso si dipinse sul suo bel volto poi andò verso l'armadio e trasse una vestaglia vellutata di colore azzurro e l'indossò.

"Dovrò esserci allo spettacolo della compagnia Galondo!"
 
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view post Posted on 24/10/2006, 11:43

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"Ma che... qui a Shadowdale han tutti famiglia, non si guadagna niente!"
"Hai proprio ragione... una volta che una prova a fare un lavoro onesto, non trova clienti!"


Le due ragazze sospirarono. Era arrivata ora di cambiare aria, l'avevano capito ormai. Il perbenismo della cittadina rurale non dava loro da vivere, e iniziavano a sentirsi i morsi della fame.

"Ma dove andremo, ora?"

Proprio mentre lo sconforto stava per prendere il sopravvento, una loro compagna si fece loro incontro, di corsa. Era rossa in viso, e non solo per il pesante cerone che si era spalmata sulle guance per mettersi in mostra.

"Ragazze! Ragazze! Lavoro assicurato!!!"

Le due meretrici si guardarono l'un l'altra, con un misto di speranza, incredulità e scetticismo.

"Un esercito! Un esercito!" La ragazza giungeva di corsa e non stava più nella pelle

"Ma che dici, Isabelle? Un esercito di uomini sta venendo a Shadowdale? Parli di quel piccolo esercito in nero che è passato di corsa da Shadowdale? Ne ho sentito parlare in locanda... sembra che abbiano attraversato la Valle in fretta e furia, ma ormai mi sa che saranno lontani..."
"Ma no, pazze! Hanno formato un nuovo esercito, nella Sembia! Quei mercenari... i Corvi d'Argento!"
"Nella Sembia? Non è poi tanto distante... E poi..."
"E poi con un esercito il lavoro è assicurato! Ragazze... credo sia ora di fare i bagagli"
intervenne la terza.

Le tre si guardarono, sorridendosi a vicenda e facendosi l'un l'altra gesti osceni.

Infine, adescando qualche viandante diretto a sud in modo che, involontariamente, facesse loro da scorta, si misero in cammino.
 
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view post Posted on 24/10/2006, 12:20

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"L'aspetto placido di Shadowdale e i modi tranquilli della sua gente hanno indotto almeno una mezza dozzina di aspiranti conquistatori a sottovalutare il loro bersaglio. All'interno di queste robuste abitazioni in legno e pietra, costruite per resistere agli inverni che spingono i Sembiani a fare ritorno alle loro calde pianure, la gente delle Valli mantiene un curioso equilibrio tra la normale vita quotidiana e un incrollabile coraggio e determinazione. In caso di necessità, l'intera comunità rurale è in grado di lasciare i forconi per imbracciare le spade, e tutti si dimostrano volenterosi a rendersi utili, se ce ne fosse l'evenienza, dal capofamiglia più robusto, al bambino più..."

Sanab dovette interrompere la lettura del trattato geografico. Proprio sotto la finestra della sua casa, al secondo piano di un piccolo edificio di pietra di Zhentil Keep, stava avvenendo un'aggressione con pestaggio. Era un anziano signore a subire il sopruso portato da un gruppo di giovinetti, questa volta.

Per quanto ancora dovremo sopportare questi crimini? Da quando c'è stata la guerra, la situazione è precipitata. E ora nulla è migliorato. Anzi, in questi giorni sembra che le guardie, già decimate, siano diminuite ancora. I piccoli criminali sono ovunque. Temo che Zhentil Keep non sia più abitabile da un vecchio come me. Forse è meglio che anch'io levi le tende...

La vittima del pestaggio venne lasciata in mezzo alla strada. Nessuno era accorso.

Ed ora anche queste campagne fuori città. Ma forse fanno bene, forse Zhentil Keep si risolleverà con queste conquiste. Forse Zhent farà di nuovo sentire il suo artiglio. Sarebbe ora.
Chissà dove sono finite tutte quelle guardie, però. Staranno presidiando le nuove conquiste? Saranno caduti in battaglia? O forse... o forse si saranno scontrati contro il muro di Shadowdale?


Il vecchio Sanab tornò a guardare il libro che stava leggendo.

No. Sono sicuro che avranno evitato accuratamente quella Valle. Avranno puntato sulla sorpresa, facendo passare le truppe alla svelta, magari alla spicciolata. O almeno, me lo auguro... Se perfino Bane non riesce a far cadere Shadowdale, quale tiranno può riuscirci? Nemmeno Fzoul, credo.

Fzoul. I suoi metodi sono quelli più spietati. Ma ammiro la sua determinazione. Non sarei rimasto in questa città dannata, altrimenti. Ma ora...


Sanab chiuse il libro, filosofeggiando sui mali minori e i mali peggiori, sulle padelle, e sulle braci.



Nel frattempo, a poche miglia di distanza da lì, alcuni forconi venivano posati. Buldar Ulphar, contadino di Shadowdale, aveva visto passare l'esercito nero. Temendo per i figli, era rientrato alla svelta in casa. Forse quei soldati avevano scambiato il suo sguardo in terrore per la sua vita. Ma egli aveva avuto una sola paura: quella che ai figli venisse fatto del male prima che potessero rendersene conto. Così era entrato in fretta in casa. Aveva guardato la moglie, la quale aveva annuito in maniera significativa.

"Passerò dai campi. Avverto Ruldor. Fai attenzione a April, sta ancora dormendo"

Poi, Buldar posò il forcone. E estrasse una spada. E ne consegnò una anche al figlio Marest.

Come Buldar poteva intuire, quello stesso gesto era stato compiuto da tutti gli abitanti delle fattorie che avevano visto marciare, in fretta, quei soldati.

Che non osino levare una lama contro la Valle. Ora sono passati in fretta, come dei fuggiaschi, come dei vigliacchi, cogliendoci alla sprovvista. Ma questo non succederà di nuovo.
Che non osino levare una lama contro la Valle.



Non molto distante, osservando dall'ombra, una figura guardò gravemente la colonna in marcia.

"E' ora di muoversi", sussurrò.
 
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view post Posted on 24/10/2006, 13:21

Pifferaio Magico

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Con le loro armature luccicanti si credono di essere i padroni di questa terra!
Sgobbare, sgobbare per due miseri pezzi di rame. Io, Ravel, terrore dei mercanti, lavorare come un operaio!
L'uomo armato alla buona, avviandosi verso il suo nuovo accampamento lungo la strada per Suzail, sputò in terra un grosso grumo rossiccio. Voltò le spalle alla grossa costruzione di pietra che si ergeva poco distante e gridò al vento sordo un paio di bestemmie.
Grave errore per uno come lui. Dopo qualche passo, poco dopo il bivio, un gran manipolo di uomini armati fino ai denti occupava il sentiero.
Ravel si morse la lingua, lasciandosi scappare un'altra imprecazione. Ma quelli sembravano occupati in qualche discussione, non avevano sentito nemmeno questa volta.
Il vecchio brigante si guardò attorno furtivo: per un agguato non pareva proprio il caso. Lui era solo e quelli una dozzina. E tutti armati come la scorta di un re, altro che quelle ferraglie nere stradannate.
Rapidamente, agile come un ragazzino di vent'anni di meno, s'inoltrò nel bosco per avvertire i suoi compagni.
Da quando avevano dovuto erigere forzatamente quelle mura tutto era diventato più difficile.


Lawrence il mercante era giunto con la sua piccola scorta da Baldur's Gate. Da Baldur's Gate dico, mica da qua dietro, sacri ori!
Ma c'era poco da discutere. Se i Cavalieri Purpurei dicono di no... è no.
Non poteva passare, perché avevano occupato il sentiero e gli negavano di procedere. Per il suo bene. Sì, il suo bene. Come se non lo sapesse, lui, che il suo bene sarebbe arrivare a Suzail e vendere tutte le sue merci a quei ricconi senza cervello!
Ad ogni modo no. Doveva tornare indietro. Per la sua sicurezza, oltre loro erano in opera degli uomini e l'accesso era negato.
Maledicendo il giorno in cui aveva intrapreso questa vita Lawrence fece girare i cavalli al suo cocchiere e indirizzò la scorta.
Si sarebbe tornati a casa.
[. . .]
Adesso si può o state ancora giocando a guardie e ladri?
Senza capire il giovane Cavaliere Purpureo di pattuglia si scansò un poco per cedere il passo alla piccola carovana.
Naturalmente sir. Fate attenzione a quelli là quando arrivate.
Lawrence trattenne un risolino soddisfatto e fece cenno al cocchiere di spronare. Erano in ritardo di una settimana. Dovevano recuperare il tempo perduto.
Entro breve giunsero al fortino. Un paio di guardie si adoperavano per sistemare entro i cardini un grosso, pesante portone.
Che hai da guardare culofresco?
Le guardie scoppiarono in una risata sguaiata, di gusto: due cretini. Sospirando Lawrence tirò fuori un sacchetto e glielo gettò ai piedi. I due soldati si fecero da parte.
Quando arrivi a destinazione mandaci una letterina culofresco!
Mentre la carrozza e la piccola scorta costeggiavano la montagna all'interno delle fortificazioni i due soldati scoppiarono in un'altra risata divertita. Buon per loro, Lawrence si sarebbe divertito quando avrebbe posato nel forziere di casa i suoi sacchi d'oro luccicante.
Ma c'era da dire che lì si erano dati da fare sul serio. Ovunque soldati si davano da fare per sistemare le cose sfasciate. In un angoletto ancora giacevano accatastate un gruppo di armature sporche di sangue dal puzzo dolciastro. Dovevano essere ricordini dei morti...
Sacri ori, di botte se n'erano dati davvero!
Ora che lo vedeva ci credeva eccome. A questo punto sarebbero potute essere vere anche le voci che giravano di quei cavalieri misteriosi. Quelli là, i Purpurei venuti da est. Avevano sfondato le difese, erano penetrati tra gli uomini come un coltello nel burro e avevano aperto le inferriate che i due cretini là dietro stavano rimettendo a posto. Per permettere il passaggio ai loro compagni da ovest.
Sai che c'è? Dopotutto... grazie a Tymora! Se quel bulletto la settimana scorsa non l'avesse bloccato ora sarebbe a giocare a carte con questi aguzzini. Sotto terra.
 
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view post Posted on 24/10/2006, 13:59

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Con una rapidità incredibile, una voce si stava diffondendo da Baldur's Gate.

Non si sapeva come si era potuta diffondere, vista la riservatezza di alcune informazioni... ma si sa, il popolo possiede i modi più impensati per venire a conoscenza dei fatti altrui, e far sì che diventino di chiunque. Per cui, non erano in molti a chidersi "come ha fatto a saperlo?", quando qualcuno nelle locande mormorava...



"Purpurei, ti dico! Proprio loro, promotori di una guerra!"
"Ma dai! Non può essere!"

L'uomo annuì, passando al compagno di tavolo un boccale di birra.

"Si sono recati oggi dal Conestabile per spronarlo a una guerra contro Zhentil Keep! Per riconquistare quel passo lontanissimo!"
"Il passo? Ma perchè dovrebbe importare a Baldur's Gate?"
"Dev'essere proprio quello che gli ha risposto il Conestabile! Perchè dovremmo mandare i nostri figli, mariti e fratelli a morire in una guerra lontana? Chi difenderebbe Baldur's Gate senza il suo esercito? E poi, chi se ne frega se c'è quel fortino! Mica ci fan partire azioni di guerra! Anzi, dicono che non ci siano più briganti lì, ora"
"Ma no, sono sicuro che ti sbagli... I Purpurei sono paladini, gente santa! Non muoverebbero una guerra senza un buon motivo"

L'uomo ammiccò

"Ehhhh... hai sentito anche tu le voci su quel Murei, no? Un esaltato! Si sarà sentito il fiato delle truppe nemiche sul collo, con quel fortino tanto vicino!"

Detta così, la storia iniziava ad avere un suo senso. Murei non aveva certo una bella fama.

"Beh ma perchè non la fa lui la guerra, allora?"
"Non avrà abbastanza uomini! Quindi avrà mandato un paio di suoi galoppini a chiedere l'aiuto di Suzail e di Baldur's Gate"
"E...?"
"E naturalmente gliel'hanno rifiutato entrambi! Perchè dovrebbero spendere soldi e vite per una guerra dei Purpurei?"
"Ma dai... chi l'avrebbe mai detto?"

L'uomo annuì solenne, tracannando la birra.
 
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view post Posted on 24/10/2006, 14:21

Pifferaio Magico

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Suzail, Capitale del Cormyr

"Eppure ti dico che i guadagni sono aumentati nelle ultime settimane!"
"Non puoi tirare le somme subito adesso, per Waukeen!"
"La città si sta riprendendo, Jeff, gli affari andranno a gonfie vele d'ora in avanti!"

I due mercanti erano davanti alla porta del mercato del Priakos dei Sei Forzieri, una delle più famose compagnie ambulanti dei Reami.
Il loro mercato era rimasto florido anche durante la terribile pestilenza che mise in ginocchio la città, mentre invece, i piccoli commercianti come loro ne avevano risentito parecchio.

I due si alzarono e s'incamminarono lungo la strada maestra, passando davanti al maestoso Palazzo Reale, dove le guardie in armatura splendente montavano la guardia.
Giunsero infine al vecchio mercato della città ed una luce illuminò i loro occhi.
La gente brulicava tra le bancherelle ripiene di mercanzia di ogni genere. Stoffe pregiate di lante lontane, corazze d'incredibile fattura, armi, pergamene e tutto ciò che poteva esser venduto era li esposto, tra i giocolieri, i mangiafuoco, borseggiatori i poveri ed i ricchi.
Il vecchio mercato era stato l'anima della città ed adesso stava tornando ad esserlo...
 
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view post Posted on 24/10/2006, 14:39

Pifferaio Magico

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I mercanti facevano tappa a Trailsend nel loro viaggio verso il Mare della Luna. Lì le navi avrebbero portato i loro carichi sui mercati di tutto Faerun, e il guadagno sarebbe valso la pena del viaggio.

I ranger che facevano loro da scorta e da guide si incontravano tra loro mentre i mercanti si riposavano in locanda e riparavano i carri, scambiandosi utili informazioni sulle principali tratte, in modo da condividere la conoscenza e aiutarsi a vicenda.

Quello con mantello nero e un grosso lupo era rimasto in silenzio mentre altri informavano sulle condizioni delle vie

"Il branco di uomini ratto che si era stanziato a sud di Delhalls pare si sia finalmente spostato a nord. Il fatto che non affrontassero mai un nemico se vedevano che erano più forti di loro li rendeva difficili da sconfiggere, chissà dove si nascondevano. Tra tre decadi, finito questo viaggio, avevo in programma una spedizione con altri ranger per cercare di stanarli; penso la faremo comunque. In ogni caso spargeremo la voce quando ci muoveremo."

Finalmente parlò l'uomo col grosso lupo

"Le regioni di Narfell invece non sono più un luogo sicuro. Inizialmente la storia che un demone stesse devastando alcuni boschi e qualche villaggio era davvero improbabile. Poi ha iniziato a diffondersi come fanno solo le storie particolarmente pittoresche, o quelle con un fondo di verità"
"E tu l'hai visto?"

Il ranger scosse il capo

"No. Ma ho visto un campo di boscaioli praticamente raso al suolo. Quella non era l'opera di briganti o di un branco di belve. Sembrava che una gelida morte fosse calata su quel luogo"
"Che le storie siano vere, allora?"
"Non ho avuto tempo di controllare bene, visto che stavo conducendo la carovana. Ma finito questo giro intendo verificare. Sicuramente, un fondo di verità c'è. Staremo in guardia"
"Forse potremmo avvisare anche i druidi di Quercianera"
"Potrebbe essere una buona idea" - intervenne un altro - "Il mio viaggio mi spinge a sud. Forse proverò a contattarli. Comunque ora devo andare, la mia carovana riparte tra poco e voglio fare un giro di esplorazione da solo, prima. Buon viaggio a voi"

I compagni salutarono, e poco tempo dopo ognuno si divise per la sua strada.
 
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view post Posted on 5/11/2006, 11:22

Pifferaio Magico

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"Le decisioni non ci vengono comunicate... lento e inesorabile declino della città..."

Quelle parole avevano trovato il disaccordo di molti. Rispetto al precedente conestabile, questo era quasi una manna dal cielo.
La stragrande maggioranza le aveva accolte invece con la più totale indifferenza. Chi se ne importava di sapere le decisioni del governo? Loro dovevano vendere gioielli, libri, cibo... quello era il loro lavoro, che a governare ci pensassero altri.

Alcuni, però, avevano annuito di fronte alle parole del volantino che accusavano il governo di indifferenza verso certi aspetti della loro vita. Si erano trovati in sintonia con chi voleva attivarsi per migliorare il tutto. Senza fare rivoluzioni, senza scendere alle armi. Solo facendo sentire la propria voce.

"Mia S."

La maggior parte delle persone che erano d'accordo la conoscevano, di vista o per il fatto di essere rappresentante dei cittadini. E avevano preso in simpatia quella ragazza energica e piena di vita.

"Hai visto? Qualcuno che è ancora interessato al destino di questa città c'è"
"Qui si campa meglio che in altri posti, dai retta a me"
"Certo, ma si può sempre migliorare no? E se qualcuno è disposto a attivarsi per farlo... perchè non dargli appoggio?"
"Ma sì, ma sì, mica dico niente. Solo che tanta gente si fa avanti e poi sparisce nel nulla"
"Ma no, vedrai che Mia non tradirà la nostra fiducia. Io ci vado."
"E va bene, vengo con te. Ma se anche stavolta non cambia nulla mi devi una birra!"

I cittadini sospiravano e ridacchiavano dirigendosi verso il palazzo dei Granduchi. Tra un parlottio e l'altro, a chiacchierare si era radunata una piccola folla. Che parlava di quella cosa che secondo loro poteva esser fatta di meglio, di quella questione che avrebbe richiesto più attenzione, di quel problema che non era mai stato risolto. Gente tranquilla, gente onesta, con la sola volontà di migliorare un po' le cose e di far sentire il loro appoggio a quella persona che si stava facendo carico di questo compito.

Quando il conestabile si sarebbe affacciato dal palazzo, volevano far sentire il loro messaggio. "Noi siamo con lei".
 
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GM Dayel
view post Posted on 23/8/2007, 13:48




Vecchi Vigneti

La voce si diffuse rapidamente per le strade lastricate in pietra. Ben presto motivati manovali, s'informarono sulla questione.
Akrom Truesilver, illustre fabbro cittadino, cercava contadini per mandare avanti i suoi possedimenti e farli fruttare.
L'agricoluta era importante per ogni Suzailiano, il vecchio druido Randall era solito dire: "
I Frutti della Madre sono i più prelibati ed ambiti".
 
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10 replies since 24/10/2006, 10:17   732 views
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