Faerûn's Legends

Legami: La Fiamma di Thay

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Ventrue4ever
view post Posted on 17/5/2016, 22:20 by: Ventrue4ever
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Assassino di Briganti

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"Re Azoun Obarskyr IV fu il nostro amato sovrano dal 1336 al 1371 del Calendario delle Valli.
Sotto la sua protezione il Cormyr conobbe un'età dell'oro che forse non si ripeterà mai più.
Morì in battaglia durante la Guerra dei Goblin, ma non prima di sconfiggere coloro che
avrebbero voluto consegnare all'oblio il Regno delle Foreste.
Ricordati di come ha incarnato gli ideali della Vera Nobiltà, non solo Comandando, ma Servendo i
suoi sudditi, nella Vita come nella Morte.
Ricordati, perche' un giorno potrebbe toccare a te."

Tratto da "La Regola del Vero Nobile", di Hadast di Suzail, Precettore



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La Storia del defunto Azoun era in grado di suscitare diverse reazioni in chi la udiva: ammirazione, commuovere, o ilarità
negli individui più cinici per come era finita per lui.

Aeisha, nella sua ricerca su comparse di draghi nella storia recente del Cormyr, e su eventuali indizi su dove rintracciarli (off:"Ombre sul Cormyr" per i motivi https://faerunslegends.forumcommunity.net/?t=58702100)
si era trovata a leggere su di lui e del suo uccisore, il dragone Nalavarauthatoryl, più di quanto le sarebbe stato
realmente utile.

Eppure non riusciva a fermare la sua curiosità.

Era combattuta riguardo a quel Re Caduto che era già una leggenda.
Era morto, quindi aveva fallito, e il suo sacrificio rimaneva qualcosa di insulso agli occhi della Thayan.
Perche' darsi pena per salvare qualcosa quando significava non poterne beneficiare?
Senza contare che ora che ci sarebbe stato bisogno di lui, era in una tomba?

Eppure, nel profondo, il pensiero di quell'uomo, il modo in cui era riuscito a farsi amare da un intero paese,
la affascinava, come la affascinava ogni cosa bella, delicata o rude, sciocca o arguta, ma unica,
imperfetta ma irripetibile.
Ogni cosa, o essere vivente, che avrebbe voluto far sua, anche solo per poco, anche
solo per buttarla via poco dopo, oppure tenerla con sè per sempre.

Un Gioiello....un vestito di seta...
Proskur, Saerloon, il Cormyr, Thay, il Toril...
Wolfgang, Reclef, Keitel, Thazar Ka, Lilian, Mina, Nadifa, Shen....

Era una lista fatta di pensieri e capricci, sempre incompleta perche' tendente all'infinito.

Aeisha, Kaia, o comunque decidesse di chiamarsi, era fatta cosi' in fondo.

Proprio come aveva detto a Keitel diverso tempo prima.

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Keitel, il saggio veterano al quale il tempo e le esperienze della vita avevano donato la capacita'di esprimere idee e concetti
al di sopra delle menti piu' giovani e spensierate, ma avevano quasi del tutto tolto una capacita' più semplice ed elementare: Sorridere.

Ricordava di averlo visto sorridere davvero, se non si era ingannata, solo una volta, quella volta, una delle tante,
in cui cercando di capire cosa passava per la mente della maga dai capelli rossi la aveva indotta involontariamente
a comprendere meglio se' stessa.

Sembrava quasi una punizione divina il fatto di come alcuni "Ammaliatori" come Aeisha, o "Mischiamenti", come li chiamava Wolfgang,
fossero talmente ossessionati nel comprendere e controllare la mente altrui da avere talvolta difficoltà nell'essere introspettivi
e comprendere e controllare la propria.

Cosa ci faceva Kaia di Messemprar nel Cormyr? Cosa voleva ottenere? Perche' le era interessata una Compagnia di Avventurieri?

Prima di rispondere la maga chiuse gli occhi e inspirò.

"Ti è mai capitato nella tua vita, dopo che per tanto tempo avresti voluto fare un sacco di cose e non poterlo fare,
di poter fare improvvisamente quello che volevi e paradossalmente non sapere da dove iniziare? Non saper scegliere..."

Fu allora che sul viso di Keitel comparve un leggerissimo sorriso, carico di nostalgia ma senza ombra di dubbio sincero,
mentre la ascoltava e fissava un boccale di birra carico di schiuma, immerso nei ricordi.

"Mi sono trovato nella condizione che descrivi a diciasette anni, quando beh...ho cambiato tutto della mia vita.
Ma ce l'avevo qualcosa con cui iniziare." disse, tornando a guardarla dritta negli occhi, senza alcun imbarazzo
nonostante il silenzio, anche se protratto per lungo tempo.

"E' come se volessi Tutto. Ma poi improvvisamente non volessi Nulla.
Sono anni che va avanti cosi', da quando ho lasciato..."
La frase rimase per sempre lasciata a meta', interrotta da un sospiro.
Da quando Kaia aveva lasciato l'Unther, poteva dire.
Oppure poteva dire come le cose erano davvero.
Da quando Aeisha aveva lasciato il Thay, la sua famiglia, da quando il suo maestro era morto...da quando era una Maga Rossa.
Non disse nulla, amando quel silenzio che sapeva di verita' e di menzogna allo stesso tempo....un silenzio dove si sentiva a casa.


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Probabilmente era per quello che non era mai soddisfatta. Una Parte di lei era rimasta nel passato, a diciassette anni.

Nonostante fosse capace di atti e pensieri spietati, abituata a muoversi tra gli intrighi, c'era sempre in lei quella Capricciosa Sognatrice, colei che voleva "tutto e nulla".

E Ora si trovava in quel paese, il Cormyr, un paese con ideali completamente contrari ai suoi, un paese che la
avrebbe odiata e che Aeisha avrebbe odiato a sua volta.

Aeisha la Maga rossa, ma non Aeisha la Sognatrice, non Kaia di Messemprar.

Lì, in mezzo a eroi che forse sarebbero state future leggende, futuri Azoun, per il momento
poteva concedersi di Sognare.

Sognare una vita e un destino diversi, facendo finta di essere qualcun altro, era piacevole,
sebbene sapesse che non sarebbe durato a lungo.

Essere soddisfatta a lungo di qualcosa non era nella sua natura.

E probabilmente, nemmeno essere felice.



Edited by Thayan4ever - 15/11/2016, 16:18
 
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