Faerûn's Legends

Verso dove soffia il vento, Pensieri sparsi di Lynn

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schwarz9
view post Posted on 27/4/2017, 20:44 by: schwarz9
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Squartatore di Troll

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La brezza che scendeva dalle montagne era pungente e tiepida allo stesso tempo. Lynn si era presa quella mattinata per mettere un po' d'ordine nella sua testa su tutto quello era successo nell'ultimo periodo. Giorni che erano volati via come piume in una burrasca: veloci, difficili da ritrovare ma impossibili da dimenticare. Non le era mai successo di trovarsi tra due venti in direzioni così opposte tra loro, di essere così indecisa su a quale dei due abbandonarsi per vedere dove sarebbe stata portata. In cuor suo sperava di potersi far accompagnare da entrambi e giungere nel medesimo punto, anche se era ben conscia che quando due venti si scontrano ne nasce una tempesta.
Lynn era abituata a stare nel mezzo di due mondi: lo era da quando era nata. Non solo per il suo sangue meticcio, anche per i diversi stili di vita a cui aveva assistito e di cui era stata parte.
Divisa tra due mondi in tanti mondi: le piaceva pensare che un giorno magari proprio lei potesse divenire un ponte tra tutte queste realtà che faticavano così tanto a dialogare tra loro.

«Non sono una sciamana, questo è sicuro»

Lasciando che un sospiro spingesse quelle parole verso l'alba che stava osservando, la mezzelfa ripensò alle parole di Roghar di qualche sera nella locanda di Suzail. «La tribù ha bisogno della sciamana» aveva detto l'omone, tradotto dal Rogharese ovviamente. A Lynn non era sembrato che la sua spiegazione del fatto che avesse altro da fare in quel momento, era riuscita in qualche modo a raggiungere l'Uthgardt. Si era affezionata alla gente che aveva conosciuto alla Quercia, non poteva negarlo, ma in quel preciso momento sentiva di dover essere altrove. Li avrebbe aiutati, soprattutto nella pericolosa missione che si erano sobbarcati, ma non sarebbe potuto essere sempre lì per loro.

«Amici»

Una parola che le era stato insegnato a pronunciare con molta prudenza. Una figlia del vento come lei probabilmente non ne avrebbe mai avuti in realtà: decidere all'alba in che direzione camminare, non essere nemica di nessuno per partito preso, seguire unicamente il proprio cuore, non avere una casa a cui fare ritorno. Tutte queste cose rendevano i legami con le persone molto blandi, lo sapeva bene, eppure al tempo stesso erano tutte così belle da vivere.
Eppure malgrado sapesse come vedeva lei stessa queste cose, si era fatta avanti per cercare di pacificare il rapporto tra Eddard e Cuthalion.

«Saccente... Stupido... Elfo!»

Un sorriso divertito fece capolino sul suo volto a ripensare a quando aveva pronunciato quelle parole, lontana dagli altri e battendo furiosamente il piede a terra a ciascuna. Era buffo come se la fosse presa proprio lei, che faceva del suo meglio per essere tollerante. Si era dimenticata una cosa fondamentale: ognuno sceglie che venti seguire e nessuno deve essere obbligato in una direzione. L'elfo aveva fatto la sua scelta ed ai suoi occhi aveva perso interesse: non si sarebbe dovuta arrabbiare, né probabilmente avrebbe dovuto tentare con così tanta veemenza di mediare quel litigio.

«Però anche chi non ci piace può avere cose interessanti da dire, in fondo.»

La mente della mezzelfa volò all'incontro con il sacerdote di Waukeen Evan, avvenuto durante la sua permanenza a Suzail. Non le piaceva quell'uomo, lo pensava prima di parlarci e lo pensava anche dopo. Non perché fosse una cattiva persona o altro, in fondo non lo conosceva se non di vista... Non le piaceva perché sapeva come pensavano i seguaci di quella dea. Pur essendo in buoni rapporti con il Cavalcavento, per Lynn avevano dei valori troppo diversi dai suoi. Però quanto le aveva proposto Evan era interessante, e sperava in cuor suoi che anche gli altri della Quercia la pensassero allo stesso modo. In fondo si è sempre in tempo a cambiare opinione sulle persone, specie quando si tratta delle opinioni dettate dall'istinto.

Era arrivata a Suzail spinta da quel vento tanto opposto a quello della Quercia, ma era rimasta contenta. L'incontro con Evan apriva nuovi orizzonti da esplorare, ed era riuscita ad incontrare nuovamente Lat Nam. Lynn aveva deciso di aiutarla, e non sapeva nemmeno il perché. Non sapeva neanche cosa avrebbe potuto fare di concreto in realtà, era difficile a volte per lei rapportarsi con Lat Nam. Dopo aver capito dove quella ragazza trovasse la felicità e la sua dignità, Lynn si era ripromessa di aiutarla e proteggerla a costo di dover pronunciare parole che mai le sarebbero anche solo passate per la testa.

«Quanto costi?»

Forse non aveva ancora capito nulla della servizievole ragazza e forse non avrebbe mai avuto la sensibilità sufficiente per capirlo. Poteva solo cercare di far del suo meglio per proteggerla fino al ritorno del suo buon padrone. Proteggerla da quell'inferno che aveva attraversato a piedi scalzi e da cui era uscita così scottata.

woods


Lynn ripensò a quel breve viaggio fatto con Lat Nam, appena conclusosi ma che difficilmente sarebbe sbiadito nella sua memoria. Il posto dove erano state era uno di quelli che più l'aveva colpita nel suo peregrinare per quelle regioni. In fondo l'aveva fatto per fare capire a Lat Nam come a lei piacesse viaggiare, quel che la faceva muovere un passo dopo l'altro verso mete che non conosceva. E al tempo stesso per darle un rifugio sicuro. Aveva lasciato che fosse la ragazza ad occuparsi del campo, delle provviste e tutta l'organizzazione. Sapeva quanto fosse importante per lei rendersi utile, se non addirittura fondamentale, e sperava che questo potesse averla messa un po' più a suo agio in quello che in tutto e per tutto era stato solo un capriccio di Lynn.
 
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