Faerûn's Legends

Lezioni e Studi. Pratica e Approfondimenti.

« Older   Newer »
  Share  
Camelia
view post Posted on 1/2/2017, 19:55




L’Apprendista.


"Arte."

“Cosa significa questo nome?
A molti verrà in mente un riferimento alle attività che portano a forme di creatività e di espressione estetica.
Ma non è questo l’argomento di cui tratteremo quest’oggi.
Quel che noi siamo soliti chiamare Arte, altro non è che la manipolazione dell’energia magica non derivante dal potere di una Divinità, ossia magia Arcana.
Detto così, appare molto semplice tanto quanto superficiale come definizione di una capacità in grado di avere innumerevoli applicazioni sul campo.
Coloro che adoperano l’Arte hanno sviluppato abilità che concedono un Legame con la Magia pura attraverso la Trama, piegandola ai propri bisogni e desideri.
Ognuno di essi ha un approccio unico in questa abilità, in quanto l’esperienza risulta spesso differente in base alle capacità e all’indole dell’usufruitore stesso.”

“Mi perdoni signor Ewan, ma cosa significa Trama?”

“Ci stavamo giusto arrivando, signorina. Posso farvi un esempio per comprenderne il significato. Avete presente la creta che modellate durante le lezioni artistiche?
La creta è un elemento che voi manipolate con le vostre mani, creando da essa una forma ben definita, adatta allo scopo che vi siete prefissata.
Al tempo stesso l’argilla grezza deve essere prima raccolta e purificata, affinché possa essere malleabile e adatta all’uso che si intende fare … ”


“ … Quindi la Trama altro non è che un elemento malleabile che posso manipolare per creare la magia?”

“ … se mi lasciaste finire, non avreste bisogno di porre questa domanda, non del tutto esatta peraltro.
Come dicevamo, la Trama è paragonabile a uno strumento, che serve a modellare l’elemento malleabile chiamato Magia.
Essa è presente allo stato grezzo come la creta stessa, ma quasi inutilizzabile nella sua forma pura. E voi signorina, cosa adoperate per modellare la creta?”


“Le mie mani! E anche la spatola … a volte un cucchiaio e il raschietto per modellarla … ”

“ … Esattamente. Quindi per un semplice paragone, possiamo dire che la Magia allo stato grezzo è l’argilla presente in natura,
la Trama è lo strumento che vi permette di purificarla per adoperarla, infine l’Arte è la vostra abilità nel creare l’elemento desiderato dalla materia stessa … ”



La piccola Camelia, all’età di soli dieci anni, prendeva appunti con interesse e passione durante le lezioni del signor Ewan. Il maestro assoldato dal padre le avrebbe insegnato tutte le nozioni basilari riguardanti l’uso dell’Arte, a livello teorico e successivamente pratico in minima parte. Per la bambina si spalancavano le porte di un mondo tutto nuovo. Fortemente motivata dagli insegnamenti e l’amore verso la madre, lei stessa una manipolatrice di questa forza misteriosa, voleva ricalcarne i passi, diversamente dal padre e fratello che traevano il loro potere dalla fede. Nel sua infinita fantasia di fanciulla si immaginava di poter fare mille mila cose fantastiche con questo incredibile potere … Ma servivano anni di studi e una notevole dose di pazienza e disciplina, anche solo per imparare i rudimenti del Primo Circolo. Comprendere la chiave di lettura di un libro arcano è il segreto per renderne facile la sua consultazione. Una giovane apprendista non avrebbe potuto comprendere a fondo il significato di termini come Arte, Trama e Potere, senza essere prima istruita. Così le settimane divennero mesi e poi anni, in cui una Camelia sempre più matura e ricca d’istruzione proseguiva il percorso da lei prescelto. Nonostante le difficoltà di apprendimento dovute al dolore della sua perdita e la successiva chiusura a livello mentale, la fanciulla trovava sfogo non solo nell’apprendimento generale, ma in quel gioco così affascinante e misterioso che il signor Ewan le stava lentamente inculcando nella mente e nel corpo. Innumerevoli ore passate a leggere libri, scritture runiche, pratica del linguaggio verbale e somatico, ogni cosa diveniva una sfida in cui Camelia si gettava con interesse. Era convinta un giorno di poter davvero diventare un’Artista della Magia.

Ma quel giorno per ora, era ancora molto lontano …


the_art_by_owen_c

 
Top
Camelia
view post Posted on 15/2/2017, 18:52




Una nuova Maestra.


Come previsto, ci vollero anni per padroneggiare il Primo Circolo. Superato il periodo di chiusura mentale in cui si era rifugiata dopo l’incidente, gli studi furono facilitati dalla sua spiccata intelligenza e voglia di scoprire la realtà del mondo esterno. La ricerca del fratello Samael la portò a confrontarsi con molte occasioni di vedere all’opera l’Arte per mano dei suoi manipolatori. Buoni o malvagi che fossero, tutti la accomunavano in questa pratica ancora misteriosa. Ma cosa poteva fare ora la piccola e inesperta Camelia, lontana da casa e senza un maestro capace di approfondire ulteriormente le sue capacità? Era ora di mettere in pratica tutta questa teoria accumulata negli anni d’infanzia.

Fu a Suzail che ebbe una nuova occasione di espandere le proprie conoscenze. Fra i diversi arcanisti là conosciuti, fu una giovane donna ad accoglierla con sincero interesse. Camelia era ben conscia che difficilmente un Mago condivideva gratuitamente le proprie nozioni con altri persino dello stesso campo, ma questo non rallentò i suoi sforzi anzi, le diedero ulteriore spinta ad andare avanti. La piccola Apprendista decise così di partecipare alle lezioni di Leyreen, l’arcanista che le aveva offerto la preziosa opportunità di entrare nel suo piccolo Circolo di praticanti dell’Arte. Gruppi del genere non erano poi così rari, spesso nascevano per dare possibilità ai meno abbienti di imparare il percorso della Magia, diversamente dalle scuole di alto livello spesso riservate a chi ha fondi e conoscenze. Un caseggiato molto grande ed accogliente, di una famiglia benestante a cui faceva capito un uomo, il signor Fairland. Dimora lussuosa e ricca di oggetti di buon gusto, tanto da far ricordare a Camelia la casa in cui era vissuta sin dalla nascita. Probabilmente avrebbe potuto stipulare accordi con il padrone stesso, qualora necessitasse anche delle sue conoscenze nelle spedizioni che era solito fare, alla ricerca di tesori e oggetti di valore e pregio.

library_by_tinap-d33ag2j


Camelia non solo trovò una nuova insegnante, ma anche un’amica gentile e molto particolare. La donna di origini Calishite era una miniera di conoscenze arcane e culturali. Non solo praticava l’Arte, ma era anche in grado di infonderla negli oggetti rendendoli incantati. Una pratica che la fanciulla voleva fare propria, sarebbe stata alquanto utile per sè e per i suoi compagni di avventura. Altre porte si aprivano innanzi al percorso della fanciulla, tutte foriere di nuovi percorsi sempre più interessanti verso scopo primario di apprendere l’Arte, in ogni sua sfumatura colorita. Altri arcanisti facevano parte del Circolo di Leyreen, Camelia avrebbe avuto modo di condividere le conoscenze anche in altri campi. Inoltre, la possibilità di mettere in pratica quegli incantesimi su cui aveva tanto studiato, la elettrizzavano come non mai. Le fu concesso di trascrivere nuovi incantesimi sui suoi grimori, i quali stavano continuamente crescendo di numero, quanto la sua abilità nel padroneggiare i primi Circoli Arcani. Si sentiva tornar bambina, come ai tempi in cui il fratello le portava a casa storie e doni del mondo esterno. Ora lei stessa era uscita di casa, pronta a spiccare il volo verso la meta che si era designata anni addietro.
 
Top
Camelia
view post Posted on 19/4/2017, 19:15




Il Futuro e l'Allieva



Il tempo passava, la sua collezione aumentava sempre più. Nuovi tomi dalle copertine variopinte, nuovi incantesimi sempre più complicati, nuovi oggetti infusi di Trama passavano dalle sue giovani mani nella quiete del suo piccolo laboratorio. Lo studio e la ricerca continuavano ad affascinarla, ogni nuovo dubbio diveniva una scusa per approfondire ed accrescere la sua Conoscenza. Le settimane divennero mesi, mentre la sua Arte si evolveva così velocemente da sorprendere lei stessa, che ne usufruiva ormai con elegante naturalezza, come se fosse una pittrice alle prese con tela e colori. Le avventure degli ultimi tempi avevano ormai dissipato la cappa di sordida malinconia che l’aveva schiacciata per troppo tempo. Un giovane scapestrato, una persona nata dal nulla, un uomo del volgo che ella avrebbe ignorato come tanti altri, le aveva teso la mano per superare quel baratro di incertezze che ora si era lasciata alle spalle. La sua stessa maestra Leyreen l’aveva spinta oltre, mostrandole un universo di infinite possibilità. Altre persone come il fratello del suo compagno, Andrew , o l’esuberante Victia, la misteriosa Clara, solo i primi di una lunga lista, le avevano mostrato numerose ramificazioni in un percorso di vita che le si prospettava rigoglioso e pieno di possibilità. Grazie a tutti loro, Camelia non aveva soltanto raggiunto l’abilità della defunta madre, nella manipolazione della Trama. L’aveva ampiamente superata. Un’intera collezione di Grimori era riposta con cura al sicuro da occhi indiscreti, zeppi di incanti ben suddivisi per Circolo. Era ormai in grado di manipolare l’essenza stessa della magia Arcana fino ad usare il proprio essere come catalizzatore, per infonderla in oggetti comuni, rendendoli incantati. Oggetti anche assai potenti. Era ben lontana dal ritenersi una vera Arcanista a tutti gli effetti, spesso si ostinava a limitarsi nella sua modestia. Ma la sua insegnante e soprattutto l’uomo che ama, sembravano spronarla sempre più in quel volo che pareva senza limiti. Eppure, si sentiva di correre troppo in fretta, aveva per le mani un Potere che pareva sempre più grande quanto pericoloso. Ma come la magia pura necessita della Trama come filtro, anche le azioni di un Mago necessitano di misurato buon senso, che separa un uso adeguato dell’Arte da una possibile catastrofe “magica”.

" Responsabilità. "



La stessa parola che il suo compagno aveva adoperato nel definire il loro nuovo mondo, insieme. Responsabilità verso sé stessa, verso gli altri attorno, verso coloro che ama. Responsabilità verso la Trama stessa. Forse era questa la differenza fra un Mago e la gente comune, sempre accorto e calmo nel pensare, distaccato e osservante verso il resto, come se tutto il mondo fosse solo un nuovo esperimento da osservare e prenderne appunti? Come appariva lei agli occhi delle persone con cui scambiava parole ogni giorno? Come la vedeva il compagno quando si chiudeva in un ostinato silenzio, dove la sua mente percorreva una miriade di vie differenti per giungere alla soluzione di un problema, calcolando ogni possibilità, anche solo per rispondere a un semplice “Mi ami ancora?”. Domande nate da altre domande in un ciclo infinito. Forse non era poi così cambiata, da quando osservava Selune dalla finestra della propria camera, distaccandosi dalla vita stessa, rifugiandosi nel suo piccolo mondo argentato, ponendole mille domande e rispondendosi da sola. Una bambina difficile, gravata da un peso troppo arduo da sopportare per spalle così fragili. Ma quella fragilità, era divenuta la sua vera forza, grazie al sostegno di queste persone che l’affiancano tutt’ora. Invece di appassire miseramente, pareva rifiorire a nuova vita. Ed ora davanti a sé vedeva una fanciulla che le fu affidata dalla propria maestra, una nuova allieva, una persona tanto timida quanto prodiga di volontà nel seguire un percorso analogo al proprio. E mentre iniziava a fare la conoscenza di Strea, Camelia si sentiva sempre più coinvolta, trovava affinità verso quella ragazza così silenziosa e schiva. Non era poi così dissimile lei, in quel periodo dell’adolescenza che mai avrebbe dimenticato.

library_by_tinap-d33ag2j

Forse per questo si sentiva in dovere di aiutarla a liberare il suo vero potenziale?
Solo il tempo e la reciproca volontà avrebbero definito quale sarebbe stato il loro rapporto.

 
Top
Camelia
view post Posted on 12/2/2018, 19:16




L'Ordine Vigile dei Maghi Protettori



La vita all’Ordine dei Maghi Vigili Protettori proseguiva nel pieno dell’attività. Settimane addietro, grazie a Venizhar, Adepto dell’Ordine incaricato di raccogliere le nuove leve, Camelia era riuscita ad iscriversi per poter usufruire della Conoscenza e dei Servizi di quella congrega di studiosi arcani. Inoltre, aveva finalmente incontrato persone del clero Selunita, con le quali ambiva di approfondire i propri dilemmi riguardo la fede che le aveva trasmesso la madre. Senza contare che era divenuta assai abile con ago e filo, durante il periodo di tranquillità dopo le avventure nel Cormyr, tanto da allestire un banco di vestiario a Suzail, Baldur’s Gate e infine Waterdeep. Per non parlare degli studi sugli Incantamenti, approfonditi ed estesi anche alle tipologia Divina, grazie all’apporto di altri incantatori fra chierici e persino guardiani delle foreste come l’amico Kelthor. Ma la via verso la perfezione era ancora lunga ed irta di ostacoli.

Camelia era giovane ma possedeva già l’esperienza e la conoscenza nota a praticanti esperti e di un certo livello di abilità Arcana. Il suo piacere nello scoprire e studiare svariati campi di applicazione, nei settori di ogni genere fra quelli puramente scientifici, culturali, artistici e persino in campo naturale, le davano una conoscenza ad ampio spettro, seppur ancora generalizzata. Del resto, passava ormai gran parte del suo tempo attuale nelle maestose Biblioteche di Waterdeep di cui attualmente è garante, nonché fra gli immensi scaffali delle Stanze della Conoscenza nascoste nelle viscere della Torre dell’Ordine Vigile dei Maghi Protettori di Waterdeep. Faticava ormai a star dietro alla sartoria, vezzo nel quale si dedicava ormai nel poco tempo libero rimasto, per rilassare la mente in una azione prettamente meccanica come il cucito. La sua fantasia rimaneva viva sia nelle forme ricamate dei suoi splendidi abiti, sia nella cura che riserbava alle persone che stava conoscendo lungo suo cammino. Oltre a Venizhar, Ixia si stava dimostrando una curiosa fonte di conoscenza, in ambito di quella Scuola Arcana che, nell’ignoranza comune, era spesso additata come fonte di malignità. Conosciuta come Necromanzia, il giovane Innato ne era Maestro praticante molto più di altri studiosi. In questo periodo collaborava con Camelia ed altri per approfondire ulteriormente questa pericolosa pratica, nella risoluzione di alcune problematiche insorte in quel della Splendente. La giovane aveva così appurato che Ixia, nonostante l’aspetto e i gusti riconducibili a uno stile di vita assai agiato e abituato all’esser benestante e servito, non disdegnava affatto di mettere su carta le proprie scoperte col sudore della fronte. Cosa assai gradita all’Incantatrice, che decise di avvicinarlo per poter alimentare questa pratica molto importante.


"La Conoscenza è Potere.
Come tale, andrebbe sempre Preservata e Controllata,
affinché tutti possano ricavarne benefici,
evitandone al contempo gli abusi."



Durante una lezione, tenuta dal Guardiano Pintos, Venizhar portò il Cristallo Netheril che Daryl il Rosso Mckath, noto Eroe di Baldur’s Gate, recuperò da una spedizione in alcune rovine netheresi. In quel frangente, Camelia ottenne il grado di Adepta. Era stata notata per le sue abilità, compito dell’Ordine Vigile riguarda anche la scoperta ed il controllo degli “stranieri” dalle evidenti potenzialità nella manipolazione della Trama. Fu invitata nello studio del Cristallo, cosa che avrebbe intrattenuto per un periodo diversi Arcanisti e una Sacerdotessa della Madre nell’eviscerare le potenzialità di questo prezioso Artefatto Netherese. Aveva già avuto modo di studiare la struttura del Cristallo quando era ancora di proprietà di Daryl che voleva incastonarlo nel pomo della sua spada. Ora poteva anche usare i potenti mezzi e le conoscenze della Torre per andare oltre i propri limiti. Chissà quali oscuri e mirabolanti segreti conteneva quella meraviglia del Popolo Perduto? Quali e quante applicazioni avrebbe potuto avere quell’oggetto, al tempo stesso quali pericoli poteva celare dietro le sue spire cristalline? Solo gli studi, il tempo e l’accortezza forse avrebbero potuto svelare l’arcano segreto. La possibilità di una svolta anche nella pratica degli Incantamenti perpetui di cui Camelia era ormai maestra, la elettrizzavano oltre ogni modo.



Nel mentre, aveva deciso di riorganizzare anche le Biblioteche della Torre, su suggerimento del Guardiano Firenweer, il quale aveva ulteriormente alimentato le sue possibilità come probabile futura Bibliotecaria e Archivista dell’Ordine Vigile. La Conoscenza di quest’uomo veterano di mille studi e avventure era notevole, la sua proposta dava ad intendere che forse egli l’aveva già osservata nel suo periodo da Iscritta. Camelia stava ancora considerando l’idea di sottoporsi all’Esame necessario alla candidatura, nel mentre voleva raccogliere pergamene magiche e testi vergati da esseri più o meno noti, fra cui gli stessi Arcanisti della Torre. Venizhar voleva donare le sue Pergamene, Ixia le aveva affidato i suoi tomi sulla Necromanzia, ad altri Camelia avrebbe chiesto personalmente. Il compito di preservare ed alimentare la Conoscenza non aveva mai fine. Avrebbe organizzato e finanziato nuove spedizioni in cerca di reperti e nozioni perdute, ora che aveva accesso a buona parte della spaventosa e caleidoscopica cultura della Torre. La sua mancanza di essere una “maga d’azione” che sempre l’aveva limitata nel portare avanti i propri intenti, era in gran parte sostituibile dall’aiuto che amici e colleghi ora potevano darle. Anche il peggior pericolo poteva essere affrontato e vinto nell’unione di intenti.

Tanti piccoli tasselli si andavano a fondere insieme in un Disegno sempre più grande,
che formava l’arazzo della Vita della piccola Incantatrice.


 
Top
3 replies since 1/2/2017, 19:55   162 views
  Share