Faerûn's Legends

Lezioni e Studi. Pratica e Approfondimenti.

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Camelia
view post Posted on 19/4/2017, 19:15 by: Camelia




Il Futuro e l'Allieva



Il tempo passava, la sua collezione aumentava sempre più. Nuovi tomi dalle copertine variopinte, nuovi incantesimi sempre più complicati, nuovi oggetti infusi di Trama passavano dalle sue giovani mani nella quiete del suo piccolo laboratorio. Lo studio e la ricerca continuavano ad affascinarla, ogni nuovo dubbio diveniva una scusa per approfondire ed accrescere la sua Conoscenza. Le settimane divennero mesi, mentre la sua Arte si evolveva così velocemente da sorprendere lei stessa, che ne usufruiva ormai con elegante naturalezza, come se fosse una pittrice alle prese con tela e colori. Le avventure degli ultimi tempi avevano ormai dissipato la cappa di sordida malinconia che l’aveva schiacciata per troppo tempo. Un giovane scapestrato, una persona nata dal nulla, un uomo del volgo che ella avrebbe ignorato come tanti altri, le aveva teso la mano per superare quel baratro di incertezze che ora si era lasciata alle spalle. La sua stessa maestra Leyreen l’aveva spinta oltre, mostrandole un universo di infinite possibilità. Altre persone come il fratello del suo compagno, Andrew , o l’esuberante Victia, la misteriosa Clara, solo i primi di una lunga lista, le avevano mostrato numerose ramificazioni in un percorso di vita che le si prospettava rigoglioso e pieno di possibilità. Grazie a tutti loro, Camelia non aveva soltanto raggiunto l’abilità della defunta madre, nella manipolazione della Trama. L’aveva ampiamente superata. Un’intera collezione di Grimori era riposta con cura al sicuro da occhi indiscreti, zeppi di incanti ben suddivisi per Circolo. Era ormai in grado di manipolare l’essenza stessa della magia Arcana fino ad usare il proprio essere come catalizzatore, per infonderla in oggetti comuni, rendendoli incantati. Oggetti anche assai potenti. Era ben lontana dal ritenersi una vera Arcanista a tutti gli effetti, spesso si ostinava a limitarsi nella sua modestia. Ma la sua insegnante e soprattutto l’uomo che ama, sembravano spronarla sempre più in quel volo che pareva senza limiti. Eppure, si sentiva di correre troppo in fretta, aveva per le mani un Potere che pareva sempre più grande quanto pericoloso. Ma come la magia pura necessita della Trama come filtro, anche le azioni di un Mago necessitano di misurato buon senso, che separa un uso adeguato dell’Arte da una possibile catastrofe “magica”.

" Responsabilità. "



La stessa parola che il suo compagno aveva adoperato nel definire il loro nuovo mondo, insieme. Responsabilità verso sé stessa, verso gli altri attorno, verso coloro che ama. Responsabilità verso la Trama stessa. Forse era questa la differenza fra un Mago e la gente comune, sempre accorto e calmo nel pensare, distaccato e osservante verso il resto, come se tutto il mondo fosse solo un nuovo esperimento da osservare e prenderne appunti? Come appariva lei agli occhi delle persone con cui scambiava parole ogni giorno? Come la vedeva il compagno quando si chiudeva in un ostinato silenzio, dove la sua mente percorreva una miriade di vie differenti per giungere alla soluzione di un problema, calcolando ogni possibilità, anche solo per rispondere a un semplice “Mi ami ancora?”. Domande nate da altre domande in un ciclo infinito. Forse non era poi così cambiata, da quando osservava Selune dalla finestra della propria camera, distaccandosi dalla vita stessa, rifugiandosi nel suo piccolo mondo argentato, ponendole mille domande e rispondendosi da sola. Una bambina difficile, gravata da un peso troppo arduo da sopportare per spalle così fragili. Ma quella fragilità, era divenuta la sua vera forza, grazie al sostegno di queste persone che l’affiancano tutt’ora. Invece di appassire miseramente, pareva rifiorire a nuova vita. Ed ora davanti a sé vedeva una fanciulla che le fu affidata dalla propria maestra, una nuova allieva, una persona tanto timida quanto prodiga di volontà nel seguire un percorso analogo al proprio. E mentre iniziava a fare la conoscenza di Strea, Camelia si sentiva sempre più coinvolta, trovava affinità verso quella ragazza così silenziosa e schiva. Non era poi così dissimile lei, in quel periodo dell’adolescenza che mai avrebbe dimenticato.

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Forse per questo si sentiva in dovere di aiutarla a liberare il suo vero potenziale?
Solo il tempo e la reciproca volontà avrebbero definito quale sarebbe stato il loro rapporto.

 
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