Faerûn's Legends

Oltre il "confine"

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Kralizec
view post Posted on 27/6/2017, 13:25 by: Kralizec
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Il vortice ai confini dell'Universo

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Calimport 1381
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market-cairo-18781

Per le vie del mercato si poteva trovare di tutto:
spezie, armi, armature, pozioni, droghe, vesti, schiavi, assassini.... tutto ciò che può esser venduto/barattato.
Bisognava solo aver “occhio” per saper cogliere il buon affare.

Lui però non aveva necessità alcune, o meglio, non materiali,
solo di un posto dove riflettere e meditare su quanto era accaduto.
Davor Ioulam ucciso, i piani di quell'essere andati in fumo.
Era stato parte di un gioco: pedina e marionettista in un solo ruolo.
Ne era rimasto scioccato e deliziato allo stesso tempo.
Non pensava d'esser capace di certe azioni e di certi pensieri...
Ricordava allora le parole di Caleb:


<<ricordati che quando osservi qualcosa, quel qualcosa guarda anche te..>>

Si.
Qualcosa lo aveva puntato, sigillandosi per sempre dentro quel suo occhio “estraneo”.
I compagni lo avevano abbandonato, ben consci di esser vivi grazie a lui,
ma anche di esser finiti in quella brutta faccenda per colpa sua.


<<il gioco degli opposti...>>

Camminando a passo lento sulla banchina del porto,
una vecchia se ne stava seduta con un mazzo di tarocchi in mano.
Quando vide il giovane stregone, sorrise, mostrando un'arcata orale con solo qualche dente,
ma due occhi piccoli, con una luce che lo incuriosivano.


“Dimmi giovane, vuoi che ti legga il futuro..?”


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Waterdeep, 1387
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Il ricordo della vecchia tornò alla mente,
sovrapponendosi quasi alla bella ragazza dai capelli rossi che gli stava leggendo le carte.

L'imperatore, il passato
La ruota, il presente
Il Sole, il futuro.


Seduti alla Coppa di Rame, Strea osservava con attenzione quelle carte scelte da Venizhar:


“Riguardo quei due progetti di cui siete in pensiero, le carte sembrano chiare..”

Senza mostrare il minimo segno di ansia,
lo stregone osservava la sacerdotessa della signora d'Argento con il suo unico occhio buono.


“L'imperatore è una carta molto rara nel passato.
Significa che avete investito molto nei vostri intenti e che la vostra determinazione vi ha ripagato...”


“La ruota è anch'essa un segnale positivo, ma intende anche che qualcosa in questi vostri progetti è rallentato....però,
sembra che andranno a buon fine...”


“Il Sole, infine, è la carta più positiva che potesse capitarvi per quanto riguarda il futuro.
Il successo è davanti a voi, quasi assicurato, ma la misura di questo successo sarà determinato dalla vostra cautela..”


Venizhar allungò la moneta di platino che l'interrogazione dei tarocchi richiedeva e salutò con un piacevole sorriso la giovane ragazza.


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Waterdeep, qualche sera dopo...
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“Grazie di esser venuti, tornate a trovarci!”

Salutò con fare allegro e cordiale gli invitati alla festa d'apertura della nuova sede della Compagnia dello Zaffiro.
Gli piaceva quel nuovo mondo, non tanto per i guadagni,
ma per le numerose sfaccettature insite nella stessa natura degli affari.
Era un'Arte anch'essa, ed aveva raggiunto una maturità mentale e pratica che lo facevano danzare con i giusti passi in quella “veste”.
Lasciò i Soci e i collaboratori a sistemare le ultime cose, a festa ultimata, ed uscì.
Focalizzò la mente, inquadrando un luogo che era scolpito dentro il cuore.

Recitando brevi parole, viaggiò attraverso il piano astrale,
giungendo in un battito di ciglia sulla collina dove era cresciuto, a pochi passi da Redspring.
La roccia a picco sul fiume, la Sua roccia.
Si spogliò delle vesti, rimanendo nudo alla luce della notte.
Allargò le braccia, lasciandosi cadere nel fiume.

Il gelo dell'acqua lo aiutava sempre a svestirsi di tutti i pensieri,
vuotandogli la mente.
Nessuna maschera in quella sensazione pungente sulla pelle.
Non era Venizhar, non era l'uomo d'affari, non era l'Adepto della Torre dell'Ordine Vigile.
Era solo la forma più cruda di sé.
In quei momenti, la verità era l'unico luogo possibile.

Aveva bisogno di prender contatto con quella parte,
giunto quasi al compimento di quel piano che da anni ormai stava elaborando
assieme al suo "vecchio" amico.

Uscì dall'acqua, stagliandosi alla luce della Luna con la pelle intirizzita dalla fresca brezza serale,
ma con l'animo ben saldo e consapevole.

Nonostante tutto e tutti, lui era
e sarebbe sempre stato
Il Lupo.

Venizharrone



Edited by Kralizec - 6/8/2018, 10:12
 
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