Faerûn's Legends

Voltar Pagina, un nuovo Percorso innanzi

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Camelia
view post Posted on 24/7/2017, 18:09





Waterdeep, Città degli Splendori.



Percorreva le immense vie lastricate di marmo, con passo leggero ed aggraziato, guardandosi attorno con deliziata meraviglia. Mai in vita sua Camelia aveva veduto un luogo così gremito di vita, tanto chiassoso quanto ricco di diversità, che fosse fra le mirabolanti strutture degli edifici e le stesse persone di numerose etnie, residenti o viaggiatori dell’enorme metropoli nota come la Città degli Splendori o Corona del Nord. Faticava a mantener il passo, distratta da una miriade di colori sgargianti e un vociare senza tregua. Le avevano raccontato innumerevoli cose, sia belle che brutte, riguardo il più importante centro di scambi culturali e mercantili che si affaccia sulla Costa della Spada. Aveva viaggiato a lungo assieme a Gael, spingendosi sin lì, principalmente per il bisogno di cambiare aria. Suzail ormai era divenuta molto più tranquilla dopo la terribile Guerra con gli Orchi, sentivano entrambi il bisogno di viaggiare con lo scopo di vedere il Faerun e le sue meraviglie. Partendo dal Cormyr, attraversarono la Baronia ora nelle mani di Lord Barden, si stabilirono per un breve periodo in quel di Baldur’s Gate, proseguendo poi lungo la Costa in un viaggio tranquillo e piacevole. L’idea di fermarsi a Waterdeep fu coronata dalla scoperta di un Ordine di Arcanisti molto famoso sulla Costa della Spada, nel quale anche la maestra di Camelia si era iscritta e sperava di incontrarla nuovamente là per proseguire gli studi da tempo interrotti.

Era anche giunta a un bivio molto importante, con il suo compagno con cui da mesi condivideva le vicissitudini di ogni giorno. Avevano lasciato nelle mani di Andrew la locanda del Porto, la loro vecchia residenza, mentre pensavano sul da farsi della loro relazione. Eppure, qualcosa stava mutando, in un modo forse inaspettato per entrambi. Camelia aveva nuovi interessi e stava facendo nuove conoscenze, aveva nuovi impegni e difficilmente trovava tempo da buttare. Questo purtroppo comportava un reciproco allontanamento da Gael stesso, il quale era sempre più assorbito dai suoi periodi di studio ascetico, nello sviluppare il suo Ki e renderlo sempre più consapevole e potente. Qualcosa era già cambiato dopo il suo ritorno dal viaggio nel Deserto dell’Anauroch, in cerca di un qualcosa che alla fine, nemmeno a lei era riuscito a svelare. Camelia non volle mai insistere, ormai lo conosceva bene, ma qualcosa stava inevitabilmente mutando. E forse solo il tempo avrebbe deciso se sarebbe stato un mutamento positivo o meno.



Cammina e cammina, era giunta alla Piazza della Vergine, un luogo di ritrovo fra mercati, negozi, uffizi di ogni genere, nonchè una delle Banche più grandi della città. Camelia si concesse del tempo per parlare con qualche passante, chiedendo indicazioni per negozi e locande. L'accoglienza fu pari alla variopinta quantità di colori con cui vestivano gli abitanti. Alcuni furono più che cortesi, altri frettolosi e poco interessati ai suoi bisogni. Del resto, ella era soltanto un pesce fuor d'acqua in un immenso oceano. Ebbe così modo di informarsi sulle necessità, in modo da potersi rifocillare e riposare, comprare nuovi reagenti e farsi indicare l'ubicazione della Torre dell'Ordine Vigile. Ebbe modo di conoscere un uomo tanto particolare quanto intrigante di nome Venizhar, scoprendo solo poi d'esser uno Stregone di notevole talento, Adepto dell'Ordine che ella stava cercando. Parlarono a lungo delle rispettive doti e dei desideri della fanciulla riguardo quella congrega di Arcanisti tanto famosa sulla Costa della Spada, di fronte a dell'ottimo rosso d'annata. L'uomo era un abile stimatore, com'ella ebbe modo di scoprire ben presto, e forse non solo di vini ma di molte altri doti nascoste da un sorriso accattivante.

Fu grazie alle sue indicazioni che giunse in prossimità del...


Quartiere dei Templi.



Innanzi al Tempio di Selune, la bionda fanciulla coperta di vesti azzurrine era immobile ad osservarne la maestosità. Guglie d’un marmo bianchissimo si fondevano in giochi di equilibrio con disegni argentati, in una gara a chi puntasse più in alto verso il Cielo. Ormai il tramonto era passato ed il Tempio rifulgeva in tutto il suo splendore sotto la luce evanescente di Selune stessa, costruito appositamente per catturarne i raggi e rifletterli, abbellendo la propria figura oltre ogni dire. Camelia ebbe finalmente coraggio di varcarne la soglia, meravigliata dal luogo tanto bello e silenzioso, così affine al proprio animo. Vederne il pavimento color del cielo di notte ricoperto da una miriade di gemme argentate, le navate diritte che puntavano lo sguardo verso il Sacro Altare della Vergine, le sacerdotesse impegnate nelle preghiere serali, la distrassero al punto da non rendersi conto che una di esse le stava rivolgendo parole gentili. Una fanciulla dai capelli ramati e il sorriso gentile la chiamava, dandole il benvenuto all’ingresso e chiedendole se cercasse consiglio nei Tarocchi. Camelia aveva letto l’annuncio in merito e si era incuriosita, sapeva che il Clero Selunita spesso si affidava alla Divinazione per predire gli eventi tramite i sogni inviati dalla Vergine argentata. Nella sua mentalità forgiata dallo studio e dalla pratica, vi era poco spazio per cose che non fossero calcolabili da una mente matematica, ciò che forse poteva maggiormente avvicinarsi a tali letture era la statistica, seppur in via molto approssimativa. Fra scetticismo e curiosità, vinse la seconda. Dopo che Strea, la giovane Chiamata della Vergine, mescolò le carte, Camelia dovette scegliere una domanda da porle riguardo l’argomento interessato, oltre a quattro carte, che avrebbero rappresentato il suo Passato, Presente, Futuro e il Consiglio sulla via da intraprendere. La scelta ricadde sul suo futuro di Incantatrice.

*
La prima carta, quella del Passato, rappresentava il Mondo.


Indicante un successo incondizionato, Camelia rimase sorpresa di scoprire ciò che effettivamente aveva vissuto finora,
ossia la continua ricerca di Conoscenza verso il miglioramento nell’uso dell’Arte, i successi conseguiti che mai avrebbe pensato di raggiungere.
Aveva di gran lunga superato l’abilità della madre, sorprendendo la sua famiglia,
non si sarebbe fermata proprio adesso che si era appena tuffata in quell’oceano infinito intriso di Trama.

**
Il Presente venne rappresentato dall’Imperatrice, una carta dal duplice significato.


Indicava un bivio molto importante, due possibili direzioni, una positiva che avrebbe portato all’ulteriore successo della sua carriera, l’altra al fallimento.
In questo periodo Camelia aveva appena compiuto una scelta importante, trasferendosi da Suzail verso la Costa della Spada,
attualmente soggiornava a Waterdeep per un periodo di studi presso il famoso Ordine Vigile dei Maghi e Protettori dell’Arte.

***
Questa scelta avrebbe influito sul Futuro dietro l’angolo, rappresentato dalla Sacerdotessa.


Una carta importante nei Tarocchi, che avrebbe deciso in maniera importante la sua sorte.
Ma doveva usare prudenza nelle scelte, probabilmente avrebbe dovuto rinunciare a qualcosa per ottenere altro,
come nei baratti dove tutto ha un valore.

****
Infine il Consiglio era rappresentato dal Carro trainato da Chimere.


Indica rigore e rispetto delle regole, seguendo una strada ben precisa dalla quale non sarebbe dovuta uscire,
per raggiungere il miglior risultato alla fine del percorso.



Camelia rimase più che sorpresa dalla lettura, che incredibilmente rappresentava la verità, almeno su quanto vissuto sin oggi. Si era ripromessa di pensarci sopra, senza lasciare che tutto questo influisse sulla proprie scelte, eppure quei Tarocchi si erano ormai insinuati fra le pieghe del suo Destino … probabilmente quella non sarebbe stata l’ultima lettura che avrebbe chiesto alla giovane Sacerdotessa.

Decise di scendere ai Moli, passando la notte a ripensare a quelle parole. I pensieri scorrevano veloci nella sua mente, intrecciandosi in spire impetuose. Il sonno non sarebbe stato benvenuto quella notte, ma le Lacrime della sua Signora l'avrebbero accolta nella loro fredda luce, finchè il Sole del mattino non le avrebbe dissolte con la sua calda carezza.




Edited by Camelia - 24/7/2017, 19:35
 
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Camelia
view post Posted on 29/1/2018, 20:18





Waterdeep, Città degli Splendori.



I giorni si susseguivano nella diversità più totale. Camelia aveva finalmente padroneggiato l’arte dello spostamento nello spazio, senza più l’errore seppur statisticamente basso degli incanti di Teletrasporto più semplici ma meno accurati. Questo la aiutava notevolmente nel mantenere vivi i contatti della sua piccola rete commerciale, nata nel Cormyr ed ora estesa nella Costa della Spada. I suoi abiti erano spesso richiesti dai più e anche meno abbienti, capi di alta qualità persino adatti all’esser intrisi di Trama perpetua. Al tempo stesso poteva mantener vivi i rapporti fra le persone conosciute fin ora, ovunque esse vivessero, cosa importante soprattutto per il suo continuo bisogno di ampliare le Conoscenze in molti campi, in primis l’Arte, che ormai era parte integrante della sua vita.

Aveva scelto di collaborare con quell’uomo così singolare e pittoresco, Daryl Mckath, detto il Rosso. Camelia non aveva ancora ben compreso le sue origini e le sue reali aspirazioni per la vita, ma si era ripromessa d’approfondir il rapporto qualora ritenesse che il loro accordo dovesse durare in tempo indefinito. Per ora, poteva godere di un Negozio nel quale vendere i prodotti della sua arte, in entrambi i sensi. Al tempo stesso aveva occasione di scambiare nozioni con persone di talento, al di là dello stesso Rosso, abilissimo spadaccino ben noto in tutta la Costa e chissà dove altro. Era persino riuscita a organizzare la spedizione navale verso Lantan, che da tempo stava preparando, grazie alla girovaga Lynn e il sacerdote di Kelemvor Martin. Nuovi nomi si sarebbero aggiunti a quelli del passato per la giovane Incantatrice, da essi avrebbe potuto apprendere nuove nozioni anche interessanti.

Eppure, il suo dubbio più grande che covava nel profondo del cuore, tendeva a riaffiorare ogni qual volta la solitudine l’assaliva dietro l’angolo buio della mente sempre attiva. Sapeva che il suo compagno amava atteggiarsi come un cane randagio, sempre libero di scegliere dove dirigere i suoi passi, tornando di tanto in tanto per una carezza o del cibo preso dalla sua mano gentile. Eppure, sentiva che non era questo ciò che si era aspettata da una vita di coppia. Dov’era finito l’ardore dei primi tempi, in cui due mani intrecciate seguivano lo stesso sentiero, affrontando ogni difficoltà, uniti insieme verso l’ignoto? L’idea di lasciar la terra natia e visitare le terre dell’Ovest era nata dal comune intento di dirigere i propri cuori verso nuovi orizzonti, in cerca di esperienza e validi intenti, per aiutare anche chi avesse bisogno di forza e speranza per il futuro. Giovani e felici, pieni di vita. Cosa era cambiato ora, fra lei presa da mille impegni e conoscenze, e lui perso chissà dove nei suoi vagabondaggi in una terra ignota? Pensava a tutto questo la fanciulla, mentre vagabondava senza meta per le vie lastricate della Città degli Splendori. Senza rendersene conto, aveva incrociato lo sguardo della sua amica e convivente, Strea. Ella aveva compreso le difficoltà celate nell’animo dell’Incantatrice, che sperava invano di mantener viva una Maschera di apparente serenità. Furono di nuovo le Carte a dare nuovo stimolo, al tempo stesso portando nuovi dubbi nel cuore di Camelia.

Sarebbe mai stata felice con il suo compagno?


*
La Prima Carta, rappresentante il Passato, fu l’Eremita.



Indicava un cambiamento recente, che riguardava la vita del passato in modo tendenzialmente positivo,
ora diversificata ma pur sempre legata a quel che fu l’infanzia e i desideri per il futuro.

**
La Seconda Carta, rappresentante il Presente, fu la Temperanza.



Indicava l’uso della ragione e della coscienza, ma in questo caso specifico legato alla coppia,
indicava il bisogno di agire seguendo più l’istinto del cuore che le vie della mente.

***
La Terza Carta, rappresentante il Futuro, fu il Diavolo.



Una carta forte e soprattutto, negativa. Indicava egoismo e orgoglio verso le due parti coinvolte,
motivi che avrebbero potuto portare cambiamenti che avrebbero messo a rischio l’attuale situazione.

****
Infine il Consiglio fu determinato proprio dalla Luna.



Una carta molto forte, soprattutto riguardo le questioni sentimentali.
Ribadiva di seguire il cuore come già suggerito dalla Temperanza,
al tempo stesso rafforzava il possibile mutamento del Diavolo verso un cambiamento non desiderata.




Camelia prese l’ultima carta fra le dita, rigirandola lentamente.
Una figura che in quel momento rappresentava tutto ciò che lei stessa era e aveva scelto di essere.
Che vi fosse il consiglio di Selune nascosto dietro di essa?
Avrebbe tanto voluto ignorare l’avviso della Cartomanzia, una scienza sulla quale non aveva mai scommesso nulla.
Eppure, anche questa volta la ragione venne affiancata dal bisogno di capire cosa avrebbe dovuto e soprattutto, voluto fare.

Ma di questo, ne avrebbe parlato con Lui stesso.

Decise di passare la notte fuori casa, persa nei suoi pensieri.
La neve cadeva lenta e soffice, tutti i suoi erano ovattati in un paesaggio surreale
rispetto al classico caotico waterdaviano.
I giardinetti dietro il tempio di Selune erano la sua meta.
Quella sera si udì un lieve canto nell'aria, la voce eterea di una fanciulla
che narrava di una storia d'amore perduto...

 
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