Preoccupazioni di un'invasione

Avevo deciso di fare una passeggiata, dirigendomi verso est sul ponte in una serata illuminata da Selune contemplando sul da farsi per ultimare un mio personale progetto...quando un brivido mi percorre sulla schiena....
Li per li non diedi troppo non diedi troppo peso, ma una volta arrivata sul ponte intravidi in lontananza delle ombre.... sembravano umanoidi, ma la sensazione che non fossero molto amichevoli mi spinse a correre verso la Baldurs's Gate. Mi inseguirono. Il loro tanfo arrivņ prima di loro, erano una moltitudine di zombi... mi fermai e senza esitare decisi di ingaggiare la battaglia sicura di me.



Ebbi la meglio sul ponte, non poteva essere altrimenti contro queste creature effimere... decisi di avanzare verso est dove trovai un orda pił grande.... Ma le mie capacitą sono di gran lunga superiori alle loro e riusci in poco tempo a distruggerli....



Cercai indizi nelle immediate vicinanze, qualcuno doveva averli richiamati dal loro eterno riposo.. Dopo ore che giravo a vuoto nei dintorni del fiume decisi di tornare per fare rapporto al Pugno Fiammante di quanto successo, quando arrivata al bivio che porta verso le terre occidentali, una folata di vento proveniente da nord portņ quel puzzo di morte riconoscibile lontano un miglio, impossibile... ancora non morti.... Non esitai a scagliarmi su di loro come una furia...



... ed infatti avevo ragione, esseri inferiori... caddero subito, il mio Signore mi aveva affiancato e senza ombra di dubbio mi aveva dato la forza di rispedirli al loro creatore...
Decisa a fare rapporto, tornai attraverso la foresta cercando tracce o indizi che potevano portare ad una plausibile giustificazione della loro presenza su ben due strade di accesso alla Cittą dei Duchi. Mancavano poche ore al sorgere del Sole ed strano silenzio innaturale mi spinse ad uscire da li, mi ritrovai sul limitare della foresta verso le mura a nord dove venni attaccata nuovamente...



Erano molti...ma mai dubitare delle proprie capacitą... nuovamente li sconfissi senza molti problemi...



Ormai esausta l'unica cosa da fare era rientrare e fare rapporto al Pugno Fiammante di quanto accaduto....

Al mattino un druido si sveglia e mette il capo fuori di ghiandaia. Sole, bello il sole, si riscalda faccia e barba. Poi annusa, narice aperta, giunge un tanfo inaspettato. Scruta vede muoversi pare il boscaiolo trasandato. Il druido si avvicina, storce il naso. Tende mano per saluto vede il volto. Tumefatto, orribile distorto, non c'č dubbio: rianimato il corpo č stato ed ora cammina tra i cespigli, zoppo e orbo lo attira l'odore della carne. Un druido scruta attrono c'č un cerbiatto volto a terra collo aperto budellini tutti all'aria, con un cerchio di affamati che lo sbrana mentre brama.
Questo mattino l'odore del bosco non č l'odore solito del bosco. E' passata una battaglia e i corpi aperti sono ovunque, artigli morsi e sbrani li hanno appesi pure ai rami.
Questo mattino un druido si affanna a ripulire, scava buche e interra corpi, prega che pioggia li ricopra e acqua pulisca come pianto, il bosco santo, che oggi non si trova.

Dopo qualche giorno di indagini andate a vuoto, ci troviamo in locanda. Gutduck, Rathar ed io decidendo di intraprendere un viaggio verso le montagne mantogrigio. Incamminandoci ci imbattiamo nel giovane Ferhat Vol, un tempussita appena giunto al Gate da chissą dove... ha la spada facile e coraggio da vendere, non gli farą di certo male stare un po tra misteri e follie... superate le colline dei serpenti ci addentriamo nella palude e ben presto troviamo degli esseri tanto ripugnanti quanto impuri, elementali dell'acqua... ma non sono un problema Gut č ben preparata Rathar ormai č fidato ed io bhe, io gli elemantali dell'acqua non li sopporto proprio ho una certa avversione che mi viene naturale invocare il Signore delle Fiamme affinchč li distrugga... ma il problema non era di certo questo e non lo era nemmeno il villaggio dei lucertolodi....poco dopo una moltitudine di non morti tra scheletri e lacedon un orda immensa che riuscimmo ad abbattere senza battere ciglio...