| La finestra esposta ad est del piano superiore del Fenice Piccola lasciò entrare un timido e generoso raggio di sole, che baciò un cuscino vuoto da ore. La donna che l'avrebbe dovuto occupare lo aveva abbandonato quando ancora le stelle erano alte nel cielo. Aveva messo in ordine gli appunti che stava man mano trasformando nella sua raccolta di "Future leggende", le avventure e le epopee di uomini e donne coraggiosi, che aveva avuto fortuna di conoscere. Pulì con cura la punta della penna e chiuse il calamaio, si allontanò dallo scrittoio, scendendo al piano inferiore, che ospitava il teatro
Quando Lat Nam mise piede nella sala del teatro, provò uno spiacevole disappunto: aveva richiesto delle nuove forniture per offrire due nuove esperienze nel suo teatro, e una delle due stava tardando in maniera disdicevole. Passò dietro le quinte, infilandosi dietro al sipario. Le piaceva l'aria che si respirava là dietro: un mondo che era nascosto non perchè desiderasse passare inosservato, ma perché attendeva paziente il momento in cui il mondo avrebbe applaudito per le maraviglie che lui generosamente elargiva e gentilmente custodiva. Si sentiva protetta, dietro le quinte, protetta e pronta.
Uscì sul lato opposto del palco, e nessuno poteva vederla, nemmeno se fosse stato presente: le sue Parole Possenti avevano dismesso da tempo la cupa veste di "oggetto della colpa", divenendo nel tempo compagne fidate da richiamare non solo quando necessario, ma perfino quando se ne aveva semplicemente voglia, come a controllare che non fossero mai andate via.
Si fermò dinanzi la porta d'ingresso, colpita da qualcosa che, era sicura, non era presente la sera prima.
Una lettera fluttuò nell'aria per un istante, prima di essere avvolta dal prodigio della sua Parola Possente, che tutto celava alla vista.
Lat Nam ruppe l'incanto, e lesse quanto scritto nella missiva a lei indirizzata, apprendendo con sincero piacere che presto il teatro avrebbe ricevuto graditi ospiti.
Pochi minuti dopo, Lat Nam era sul balcone del Fenice Piccola. La locanda delle Fauci del Drago era decisamente vicina, ma occasioni speciali richiedevano modi speciali di agire. La sua voce richiamò una delle gazze che beccavano qualcosa nel giardino sottostante; Lat Nam le legò una minuscola striscia di pergamena minuziosamente scritta alla zampa, e le sussurrò di andare da Milo, alla locanda delle Fauci del Drago, portando con sè una missiva per la sua stimata Tellus Lyra.
*Mia stimata dama, il Fenice Piccola dispone di una porta molto singolare nel suo genere: non è capace di restar chiusa dinanzi a belle notizie e splendidi incontri. Essendo mia dama entrambe queste cose insieme, le sarà sufficiente decidere qualsiasi momento: troverà le porte del Fenice Piccola aperte e Lat Nam ad accoglierla*
(Off: io sarò online oggi, domani e domenica, nei dintorni della mezzanotte. Sabato potrò anticipare un po')
|