Faerūn's Legends

Malinconiche note all'alba di Suzail

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Derek Harvaerld
view post Posted on 16/6/2007, 19:41 by: Derek Harvaerld




Avevano viaggiato tanto e pure, anziche' fermarsi a riposare erano stati a parlare a lungo, dimenticando la stanchezza e la fame.
Ora, stavano lģ sul piccolo balcone di pietra ad ascoltare il dolce suono delle acque, ad ascoltarsi. Derek allungava lo sguardo oltre il balcone mentre raccontava le sue avventure e raramente incontrava gli occhi di Elerwen se non per porgerle un sorriso.
Non avrebbe potuto guardarla durante la narrazione, altrimenti il suo sorriso avrebbe contrastato in modo irriverente con ricordi angusti.
Giunse il sole e suoi i primi raggi tiepidi.
Giunsero anche delle note alle orecchie dei due giovani,
e via via che le note scorrevano, si delineo' una melodia dolce quanto malinconica e triste quanto bella.
Videro alzandosi dalla panchina un'elfa in lacrime.
Elerwen, mossa da un sentimento fraterno si interesso' alle cause che avevano portato la suonatrice alle lacrime non prima di essersi complimentata con lei.
Derek assistette allo scambio di parole in silenzio.
Osservava la scena distante ma vicino nello spirito.
Il sole si levo' alto nel cielo e la figura dell'elfa si sfoco' in pochi istanti.
Tutti e due rimasero increduli, ancora di piu' quando caddero come lacrime dal cielo, profumati boccioli e petali di rose rosse.
Rose rosse, color del sangue. Il sangue simbolo di morte violenta, il sangue simbolo di vita.
Ne raccolse uno Elerwen di quei petali e rimase un po' intimorita quando, come mosso da fili invisibili, inizio' a danzare assieme a tutti gli altri.
Era una danza triste come il destino che legava quella suonatrice al suo amato, breve come il loro Amore
che violentamente era stato spezzato.
Messi da parte i pensieri, Derek ed Elerwen volarono istintivamente al cimitero
e lģ, dopo aver parlato con il becchino vennero a conoscenza della storia di quell'Amore infelice.
La dolcezza invase il cuore di Derek e a fatica celo' le lacrime.
Non poteva piangere di fronte ad Elerwen seppure la commozione fosse grande.
Non aveva mai pianto al cospetto di nessuno. Quello delle lacrime, era un rituale
da affrontare in solitudine e non tardo' piu' del necessario ad essere svolto quel giorno.
Rassegnati alla triste sorte degli infelici, il cavaliere e l'elfa
andarono pregarono insieme.
La voce di Elerwen scendeva dritta al suo cuore, sia che la comprendesse, sia
che non afferrasse neanche una parole elfica.
Prese la mano di lei con un gesto fermo e sicuro, gioģ delle lacrime di Elerwen
poichč erano la prova della purezza del suo cuore.
Terminata la preghiera, ancora una volta si soffermarono accanto alle tombe
degli amanti sventurati.
Dopo aver visto Elerwen che poneva una collana a cui sembrava molto legata accanto alla tomba dell'elfa, Derek si sfilo' l'anello e lo lascio' sotto la terra smossa della
tomba dell'uomo.
"Questo anello immagino lo avresti donato volentieri alla donna che amavi per farla tua sposa".
La commozione ormai invadeva i cuori dei presenti e le anime piu' gentili.
Derek ed Elerwen di lasciarono alle spalle il cimitero rasserenati subito dopo.
Solo una frase ripetuta piu' volte dal becchino gli tornava in mente sulla strada di casa.
Essa era invadente e martellante come una campana che scandisce le ore
e il tempo incalzante:
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