Il Dubbio è il nemico della Fede.
Anche un semplice tentennamento può far venire un dubbio.
La mente umana è strana e un minuscolo dubbio, se persistente, può diventare come un tarlo che rosica, ingigantirsi fino a far crollare mura e bastioni.
"Sto venendo meno al mio giuramento?"Ecco qual era il dubbio.
Aveva indossato delle vesti anonime, coprendosi il capo come facevano molti fedeli, ed era andata a pregare al Tempio.
Doveva confrontarsi con qualcuno, confessarsi, ma aveva troppo pudore per farlo a volto scoperto. Era quasi famosa a Zhentil Keep, per alcuni era un esempio, senza contare che in città la diffidenza non era mai abbastanza. Per pudore non si era rivolta al suo solito confessore e amico Arandir.
"Sorella... ho bisogno di confessarmi."Celine aveva guardato la figura, abbastanza alta e dalle spalle larghe, e le aveva indicato di seguirla nel confessionale.
"Vedete Sorella, io... anni fa ho votato la mia vita al servizio del Tiranno, senza desiderare niente altro che non fosse servire. Ora invece desidero qualcosa e temo di deviare dalla mia strada."La guerriera aveva cercato di spiegare cosa la attanagliasse, con grande fatica. L'istruzione teologica, l'unica forma di istruzione che avesse avuto, le era venuta in soccorso mentre pronunciava una parola in infernale, parola di cui non conosceva l'equivalente in comune.
"Lussuria. Quello di cui ho paura, è una tentazione per farmi perdere la strada?"La prima cosa che aveva fatto la sacerdotessa era sincerarsi se la persona di cui stessero parlando fosse un fedele del Tiranno. Poi aveva chiesto a Krast di ripercorrere i passi del giuramento.
"Ho giurato che avrei servito unicamente il Tiranno, e come prova della mia fedeltà ho tradito quanto avevo di più caro."La sacerdotessa aveva disteso il volto in un sorriso.
"Il signore che servite, nasce dalla carne, un tempo fu un uomo. Quanto provate oggi, egli nella sua saggezza ed esperienza lo conosce e lo comprende, pur essendo asceso a un'entità superiore.
Sapete, nel libro dei Tre Morti è scritto che quando vi fu la sfida per conquistare i domini, si presentò il Dio delle Bestie. Per allontanarlo, il Tiranno prese un teschio d'osso e lo lanciò lontano. E' scritto che vedendo un dio, al pari di un cane, inseguirlo, Egli si mise a ridere. Siete carne, e come tale provate gioia, emozioni, dolori e desiderio.""Posso comunque rimanere fedele al mio giuramento?"La sacerdotessa aveva annuito.
"Ricordate però. Ogni rapporto è sempre un equilibrio di potere, perfino nell'amore carne e anima si confrontano come se fosse un duello per il dominio.
Se volete essere una devota, non dovete perdere quel duello."Krast aveva guardato la donna saggia e aveva capito. Potere e Rovina, ai due estremi. Non avrebbe mancato al suo giuramento, non avrebbe dimenticato cosa era più importante.
Con animo molto più leggero era uscita dalla casa del Signore Oscuro.