Faerûn's Legends

Posts written by L'Ombra di Myos

view post Posted: 23/5/2020, 16:19 Facciamo ritorno, l'alba incombe. - Le leggende di Faerun

Era sempre tutto complicato. Una relazione, un'amicizia, una collaborazione, perfino un incontro.
Nulla era ciò che sembrava, o poteva non esserlo, quale era il prezzo?
Una singola, unica, minuscola, distrazione ed una vita intera di attenzioni poteva crollarti addosso, schiacciandoti con il peso dei tuoi errori.
Rischiare era una cosa per cui non sono mai stato portato. Non fa per me. Non mi appartiene.

Io non riesco a lasciarmi andare al trascorrere degli eventi, non riesco ad abbandonarmi al destino, anche perchè, l'unica volta che l'ho fatto mi sono trovato in un deserto del sud di fronte ad un mostro.

Ora dimmi, Stregona dal brillante intelletto, dimmi, ti prego, come posso io crederti? Come posso non vedere ombre e sangue e tradimenti nelle tue parole?

Non posso.


Sono costretto a darla vinta, questa battaglia, al mio attuale nemico. Che mi dipingerà come un essere abietto e infame, che cercherà di fartelo credere, ed io, con ciò che sto per fare, non farò altro che confermare la sua posizione.

Ma in fin dei conti...è vero.

E' vero, Rayleene, tutto quello che ti hanno raccontato o che ti racconteranno, o che racconterai di me, in questa vita o in un'altra.

Mancano poche ore al sorgere del sole, ed il nostro appuntamento si fa vicino. Avremmo dovuto incontrarci a CandleKeep, dove non avremmo potuto usare la trama e dove saremmo stati al sicuro, ma hai deciso di cambiare luogo, mi hai proposto un luogo isolato, disperso ai confini dell'est.

Rayleene...cosa hai in mente di fare? Ed io?


E' ora di andare.

Uso i miei incanti più potenti per soggiogare la mente di quella creatura dalle sembianze sinistre, ed ora mi guardo riflesso in uno specchio vivo. Lui sarà la mia esca.




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Si farà vedere quanto basta per attirare lei ed eventuali altri predatori nella mia trappola. Invisibile, percepibile solo per chi la cerca, non avranno scampo, se non saranno scaltri.
E mentre l'ora si fa vicina, io e gli altri attendiamo, in quel teatro che presto vivrà di uno spettacolo unico ed irripetibile.

Uno spettacolo la cui protagonista e prima donna sarà una ed una sola.


La Sfiducia


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L'orario dell'incontro era imminente, tutto era pronto. Gli altri sarebbero giunti a breve.
Non restava che capire in quanti si sarebbero presentati in quella cella, che di paura e della disperazione si rivestiva.

Non passò molto e la Stregona apparve, cadendo in trappola. Le creature che infestavano il teatro, insieme alla situazione destabilizzante, la costrinsero a cedere a quel terrore di cui la città si faceva araldo.


Mi osservi ancora Bane? Mi riesci a vedere? Capisci di cosa ti parlavo nelle mie preghiere quando ti dicevo che nulla, più di me, potrebbe somigliarti?

Correva, sbattendo da una parte all'altra della piccola prigione, cercando riparo in qualcosa di non esistente, di lontano, di mai nato.

Le creature vennero placate sotto il volere di Bane e la donna, ancora scossa, venne legata e condotta nella sala grande.



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Le parole, come acqua, si insinuavano nella sala, e come spade si infilavano nelle carni dei presenti.
La Sfiducia era ancora più viva e danzava tra noi, ed entrambi sapevamo come questa cosa sarebbe terminata.
Lei non era più al sicuro, non per causa nostra, ma per coloro che la circondavano, proprio li, in casa sua, nella sua città.

Avremmo tentato di proteggerla, se pur nulla le fosse dovuto, ma non sarebbe stato facile.


[continua]



Edited by L'Ombra di Myos - 23/5/2020, 17:43
view post Posted: 19/5/2020, 15:06 [Quest]:Xagtan Irag questo sconosciuto - Zhentil Keep
Ok ci ragioniamo bene e ti mandiamo pm unico entro domani se riusciamo
view post Posted: 14/5/2020, 13:12 [Quest] Il Reame Remoto Colpisce Ancora - Zhentil Keep
Si si è per l'abisso, per continuare la giocata Cyberpunk FL basta poltrire! Che ti paghiamo a fare?! :look:
view post Posted: 27/4/2020, 13:59 Facciamo ritorno, l'alba incombe. - Le leggende di Faerun



Guerra e Paura
Ecco cosa vedo.

Guerra per la supremazia, per la sopravvivenza, per la pace, per la resistenza, per difendere i deboli, per dar conforto ai bisognosi, per sottometterli, per schiavizzarli, per identificarli, per ignorare i non meritevoli, per proteggere noi stessi, per proteggere chi amiamo.

Paura di essere inadatti, di perdere ciò che si possiede, di cadere vittima di un tranello, dell'intruso, del diverso, del troppo simile, della vita, della morte, di chi ci odia, di chi ci ama, di noi stessi.

Guerra e Paura
Nelle loro forme più elevate.



*Una spessa riga di inchiostro cancella le parole scritte*

Ma a chi voglio prendere in giro?
Non c'è niente di strano in tutto questo, non c'è guerra, non c'è pace, non c'è semplicemente niente.
Maschere cangianti ci fanno da spettatrici in questo dramma che è la vita, alcune le lasciamo ridere, altre le facciamo addirittura piangere per noi, e poi le ultime, quelle che resteranno sempre li, negli ultimi posti, quelle arrivate troppo tardi, o troppo timorose per esporsi, quasi si sentissero più in risalto dell'artista se sedessero li, tra le prime file.
Troppo vicine alla fonte di luce, all'arte pura, alla trama che scorre, li tra le parole del teatrante e gli applausi finti di chi non ha capito nulla ma vuole sentirsi parte di una platea vivace.

E se fosse esattamente questo quello che mi piace?

Distaccato da ogni moralità, da ogni dogma, fedele a ciò che è importante e a null'altro.
Se la mia città, i miei compagni, i miei fratelli, potessero avere il meglio di me solo in questo modo?
Se riuscissi ad esprimere me stesso solo quando mi sforzo di non esserlo?

Questa vita ci ha obbligati a molte cose, alcuni di noi hanno dovuto nascondere i propri figli, lontani, il più lontano possibile, per evitare di contagiarli con questa agonia tetra che è la nostra vita.
Che tristezza assoluta.
Mi lacera ciò che resta del mio cuore il solo pensiero amico mio, mio maestro, mio modello, mio fratello. Se mai dovesse succederti qualcosa ti giuro su me stesso, la cosa più importante che ho, che mi prenderò cura di lui e continuerò il tuo disegno.

E tirerò fuori la parte migliore di me, la bestia che tengo assopita, affinché tutto funzioni come dovrebbe.

Come dovrebbe….ho davvero detto questa frase?

Come è che dovrebbe essere?
Come invece non dovrebbe?
Abbiamo veramente la certezza di questi assoluti? E se stessimo sbagliando?
Se stessimo solo perdendo tempo dietro un'utopia folle tanto quanto quella dei nostri nemici? E se l'unica cosa utile da fare fosse vivere lontano da tutto? Da questa civiltà incivile, da questa politica, dagli intrighi, dagli inganni, dai doveri, dai piaceri?

E se forse le tue parole non erano così folli come le ho percepite quando te le ho sentite pronunciare tempo fa?

E se non ci servisse altro che una grande esplosione, talmente grande da annichilire tutto, rimescolarlo e farci ricominciare?

Dimmi, Maestro e Amico, se potessi ricominciare da capo, faresti le stesse scelte? Ed io? Le farei?

A quanti compromessi siamo dovuti scendere per arrivare dove siamo ora, quanti bocconi amari, quante botte, pugnalate, frustate, incantesimi malevoli abbiamo sopportato?


Quanti amici abbiamo dovuto uccidere?
...

E gli amori? Quanti ne abbiamo lasciati andare, allentando la presa proprio mentre erano appesi sull'orlo di quel maledetto burrone, sempre lui, sempre lo stesso, sempre dannatamente profondo.

Mi uccideresti se te lo chiedessero, se lo reputassi necessario, lo so. Forse lo farei anche io, anche se la mia presunzione probabilmente mi porterebbe a cercare di salvarti e mandare a fanculo tutti, che vengano pure, non ci hanno insegnato a non temere nulla all'infuori di Bane? Non era così che dicevano?

Oggi, Fratello, capisco una parola in più di quel tuo discorso, di quei sorrisi enigmatici, e ne condivido la tristezza consapevole.

Oggi credo che la bestia che lasciamo dormire sotto la frusta dell'ordine, in fondo, sia la nostra parte migliore.


Conta pure su di me, Fratello mio, io sono un mostro, come te.



Edited by L'Ombra di Myos - 27/4/2020, 15:34
view post Posted: 22/4/2020, 23:32 [GDR ON] Missiva in Duplice Copia - Zhentil Keep

*Ricevuta la missiva il Bibliotecario rimase a fissarla per qualche lungo, interminabile minuto. Rileggeva i due nomi, mentre muoveva i polpastrelli dei pollici sulla missiva che teneva con due mani, saggiandone la consistenza della pergamena, per poi soffermarsi sul pezzo inferiore di ceralacca strappata.*



[quando voi per me se le dobbiamo fare separate, altrimenti ci accordiamo con Silerah]
view post Posted: 20/4/2020, 10:42 Anti-paladino - Proposte
No Kent, guardia nera e anti-paladino ( sempre quelli di arcani rivelati ) non centrano nulla, sono proprio diversi a livello di role e a livello di meccaniche.
Guardia nera è una CdP che ha dei prerequisiti, quelle sono proprio classi intere che ti fai da livello 1 ( e sono sballate a schifo che se per assurdo puoi mischiare Tirannia+guardianera e sommi i doppi bonus (diversi) di car ai ts gh )

Il mago rosso qui è come dire "Spia Zhentarim", ci sono le CdP ma di base sono ruoli, poi in 2 e in 3.eccetera hanno fatto le classe di prestigio ( che era di uno sballato assurdo in 2 e di uno sballato neh in 3.eccetera )

Però vabbè il mio l'ho detto XD mi eclisso! Un bacio a tutti e un saluto a casa. <3
view post Posted: 20/4/2020, 09:56 Anti-paladino - Proposte
Beh più o meno, perché alla fine puoi giocarti un chierico combattente ( capisco che non sia la stessa cosa ) ma ti faccio proprio l'avvocato del diavolo per farti capire le discussioni che ne emergerebbero.

[Lamentoso mode ON]
Io da Mago specializzato in necromanzia, con le modifiche fatte non posso più comandare non morti, quindi non posso avere niente sotto il mio comando che non siano zombie e scheletri che capisci bene lasciano il tempo che trovano. Se si mette il paladino del terrore perché non mettere i talenti Artigiano dei Cadaveri, Ossa Agili, Castigo distruttivo, ecc così un necromante mago può giocare il necromante mago? Al posto che i talenti di meta creazione sicuramente metterei i talenti di necrocreazione e creerebbe un sacco di gioco ad una classe che non ha più spell inerenti la creazione di non morti..ecc ecc
[Lamentoso mode OFF]

Capito perché lo staff si limita al manuale? Poi oh...se mettessero il paladino della tirannia sarei il più felice del mondo, ma secondo me un paladino così è ingestibile e ingiocabile a livello di role. Che farebbe? Come si comporterebbe? Annienterebbe qualsiasi cosa di buono? Come lo giochi se incontri qualcuno? Sul cartaceo ci sta perché di solito la campagna è settata in un certo modo se si permette il paladino della tirannia, ma qui? Lo scopo finale quale sarebbe? Distruggere tutti i blu?

Non so… per quanto mi piacerebbe non mi convince, specie se dato in mano a pg non esperti, verrebbe fuori una porcata incredibile.
view post Posted: 20/4/2020, 09:37 Anti-paladino - Proposte
Diciamo che, da conversazioni passate, implementare quello che a conti fatti è stato formalizzato su Arcani Rivelati ( Paladino della Tirannia[LM] o del Massacro[CM] ) non sarebbe difficile in se, alla fine si tratta di un paladino con due cose inverse.

Ma la politica dello shard è quella di non implementare cose che non siano sul manuale base.
Ci tengo a precisare che io sono/ero uno di quelli che ha sempre chiesto l'introduzione di queste classi, per ovvi motivi, ma purtroppo se si implementano quelle ci saranno sicuramente altrettanti buoni motivi per implementare altre classi varianti di altri manuali e poi si incappa nel "Eh ma a quello si e a questo no".

Credo che il problema sia solo di "ordine" delle cose e di non iniziare a creare cose da altri manuali o che fai..i talenti del liber mortis non li metti? :look:
view post Posted: 10/4/2020, 17:25 La Fine Sfiorata...Un Nuovo Inizio - Le leggende di Faerun

* Uscì dal palazzo di Tabstar e si incamminò verso casa, facendo cenno alle sue ombre di seguirlo. Poche parole, appena bisbigliate, bastarono a far comprendere i passi futuri *

Non perdetelo di vista, che non dimentichi mai a chi deve tutto.

* E svanì, come era giunto, mentre le ombre si muovevano silenti nella città *

view post Posted: 4/4/2020, 21:45 Facciamo ritorno, l'alba incombe. - Le leggende di Faerun



Riapro gli occhi di scatto, svegliandomi da un sogno agitato, e lei mi fissa, è triste, ha paura.
E' in piedi, davanti a me, ai piedi del letto, con quegli occhi grandi che sembrano appartenere ad una creatura che vorrebbe smettere di usarli, che non vuole più vedere, che non vuole più sapere.
Si tappa le orecchie, stringendo i capelli con le piccole dita delle mani, quasi a volerli strappare via, quasi volesse sentire dolore, un dolore reale, che svegli anche lei dall'incubo che sta vivendo.
Comincia ad urlare.

Un urlo lacerante, innaturale, interminabile, la stanza vortica intorno a noi, lei rimane sempre li, alla medesima distanza, identica prospettiva, continua ad urlare.
Io non so che fare, incapace di consolarla, vorrei solo porre fine a quell'assordante rumore, capire, comprendere, conoscere.

Con una fatica incredibile riesco a muovere un braccio, tremolante, quasi sforzasse per liberarsi da catene che lo costringono al mio fianco, avvicino la mia mano verso di lei, come se quel gesto servisse a tranquillizzarla, come se potesse bastare.

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Il silenzio.

La piccola bambina smette di urlare, si ammutolisce, continua a guardarmi.
Un broncio sul viso che mi ricorda quello di lei, un broncio che è sempre preludio di qualcosa di fantastico, unico, nuovo, ma la giovane non parla, ne scherza, ne piange.
Immobile si limita, nel suo silenzio, ad osservarmi, fissa, cercando in me qualcosa che non riesco a mostrarle.
Poi, in maniera desincronizzata dal suono, muove le sue labbra, ed alle mie orecchie, con fastidioso ritardo giungono le sue prime parole...


"Loro mi hanno preso in giro, mi hanno chiamata meticcia, mezzo sangue"
"Ti andrebbe di uccidermi? Lo faresti per me?"

Il cuore si ferma, nel dubbio, anch'esso confuso dalla situazione, non sa se battere o condannarsi.
La guardo nell'assoluta incertezza di un uomo privato di ogni punto fermo.


"Volevi dire…ucciderli?"

Domando, dubbioso, impaurito quasi, da quella che sarebbe potuta esser la risposta.

"No! No! Uccidimi! Uccidimi! Sei malvagio! Aiutami! Uccidimi!"


E riprende ad urlare, sbattendo le sue mani sul bordo del letto, mani che lasciamo impronte, macchie indelebili color cremisi.
E con furia i suoi colpi sporcano tutto, fino a colpire anche me.
Accuso quei colpi come provenissero da una creatura sovrannaturale, oltrepassano la mia carne, i miei muscoli,
le mie ossa, colpendo direttamente li, nell'Essere, e lo violentano, facendolo a pezzi, come fossero quelli di un demone affamato.


"Basta! Ti prego! Basta! Basta!"
"BASTA!"


L'oscurità assopita dentro di me si sveglia, prende il sopravvento, combatte, si impone su quella piccola creatura, indifesa, almeno all'apparenza.
Si spaventa, indietreggia, mi guarda, sorride in un modo agghiacciante, ma io non smetto di trasformarmi nel mostro che cerco di non essere.
Riprende ad urlare, tutto vortica, non riesco più a concentrarmi, sbando, cado, come le mie convinzioni di superiorità, come la mia razionalità.

Tutto ruota, e mi ritrovo inghiottito da quelle urla acute e continue, prigioniero di un mondo che non mi appartiene, residuo dell'uomo che ero.

In trappola dietro uno specchio in cui non mi rifletto, ombra sbiadita del mio io più nascosto.


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La bambina ride ora, divertita, indicandomi il letto in cui prima giacevo. Seguo le sue direttive, come un servo troppo assoggettato anche solo per pensare
di opporsi alle parole umilianti del padrone. Lo sguardo si muove, fino a raggiungere la destinazione, fino a trovare il fine ultimo, lo scopo, di tutto questo incubo.

Lei dorme, serena, in un'oscurità turbata solo dalla timida luce di Selune, arrossita da ciò che ha visto poche ore prima.
Sbatto sullo specchio, cerco di svegliarla, le parlo, ma non mi riesce a sentire, le urlo, colpisco le sbarre trasparenti della mia prigione, e intanto quella piccola creatura avanza verso di lei, arrampicandosi sul letto, a quattro zampe, come una bestia vile, le si avvicina, sta per toccarla...


"Ti avevo detto di uccidermi, là là là, ora cosa farai? là là là!"

E intando con l'indice macchiato di rosso le sfiorava la pelle, mentre cantinelava le sue parole ardite, molto ardite, sottovalutando cosa quel gesto poteva rappresentare.
La trama muta intorno a me, la percepisco, qualcosa di diverso, oscuro, i colori svaniscono, il calore stesso cerca riparo altrove e Selune ora, si fa scudo di nuvole nere per non guardare e non esser vista, timorosa.

Lo specchio si infrange in un'ondata di energia negativa, invade la sala, colpisce la creatura che avvizzisce, si accascia, si sgretola e svanisce…
Fisso la mia fortuna che ancora dorme, la fisso con gli occhi del mostro che sono, freddo, distaccato, pronto a tutto.


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Ma lei si sveglia, mi nota, non mi riconosce, e nei suoi occhi terrorizzati vedo il buio.
Tutto si spegne, cado in un baratro terrificante, non riesco a distinguere nulla, rovi di spine attutiscono la mia caduta lacerandomi, graffiandomi, ferendomi quasi a morte…
Ricado in quel letto e riapro gli occhi, risvegliandomi ancora una volta da quello che era un sogno nel sogno.

Mi volto di scatto, sono sudato fradicio, ma lei dorme, dorme ancora, e non c'è macchia alcuna sulla sua pelle.


Selune è nascosta, la notte è lunga, prego per la prima volta affinché giunga l'alba, non voglio dormire.

view post Posted: 3/4/2020, 20:35 Facciamo ritorno, l'alba incombe. - Le leggende di Faerun




Distorto, inconsistente, il pensiero agitato...Dove sono? Cosa c'è qui? Chi c'è? Chi siete? Cosa volete da me! Lasciatemi, ora, ora!
Mani adunche e nere si protendono verso di me, spuntano da un'oscurità minacciosa e vorace, vogliono prendermi, mi afferrano, mi graffiano, vogliono farmi a pezzi.
Tra loro una sembra combatterle, dal colore indefinito, ma da un profumo unico, la riconosco, non mi tocca, resta li, distante, cercando di non far avvicinare altre mani.
La guardo, mi concentro su di lei, in questo buio d'ombre e inchiostro, decido di scrivere così la fine della mia esistenza.

Non v'è luce alcuna li dove finisce il percorso e vedo anni di lotte e ambizioni ridotte ad un singolo ed unico pensiero

Non può finire così. Non posso lasciarla sola.
Non voglio lasciarla sola.


L'uomo che si avvicina di più, tra tutti, a quello che i ben pensanti definirebbero un "amico" fa sentire la sua voce in quella totalità di silenzio.
Risuona impetuosa, perentoria, come un comando rivolto alla mia anima, che si sottomette a Lui come si sarebbe sottomessa al Tiranno che gli dona voce.
Lo sento, mi forza ad alzarmi, a guardare indietro, mi sembra di vedere il mio corpo, mi muovo verso di lui, a terra, circondato da figure oscure, con lei, che mi tiene la mano, silenziosa.

Mi hai portato via una cosa che un tempo era importante, amico mio, ora però mi hai donato la possibilità di mantenere la mia promessa.
Sacerdote, Amico, ti perdono.

Tutto succede in fretta, i corpi si ammassano l'uno sull'altro, a centinaia, mentre i sopravvissuti tentano di domare fiamme non meno ardenti di quelle che, ora, avvolgono il mio cuore.
I suoi occhi tristi scavano nei miei alla ricerca di lacrime, come un assetato scaverebbe per ricercare dell'acqua, putrida, fangosa, piena di insetti.
La sua espressione, la sua preoccupazione, i suoi timori, mi rendono instabile, mi spezzano l'anima.

Quanto la mia vita scalfirà la sua?
Quanto la mia inadeguatezza la metterà in pericolo?
Qualsiasi sia la risposta è comunque troppo.

unknown

Cerco una soluzione, rispolverando conoscenze proibite e dimenticate, ho paura, tremo, mentre lei dorme al mio fianco, con il fuoco del camino che ancora resiste, calmo, scoppiettante, in attesa che qualcuno lo ravvivi.
Percepisco la sua invidia, mentre, ignorato, arranca verso un epilogo certo. Lo sento giudicarmi, lui che ha vissuto così poco, consumando solo quanto gli abbiamo dato, mi guarda e, spenta l'ultima fiamma, mi mostra un futuro freddo e privo di luce.

No.

No, non mi interessa. Non mi interessano le vostre visioni, le vostre profezie, le vostre speranze. Non mi interessano le vostre parole, i vostri dubbi, le vostre insicurezze.
Non mi interessano poiché non mi appartengono.
Io non ho nessun dubbio, si, esatto, come gli stolti ed i folli, vivo in una certezza, una certezza che è stata forgiata a fatica, con odio e dolore, forza ed affetto, e che si presenta ora come un agonizzante forma di dominio, tra i più potenti di sempre.
Io ti temo, Creatura Antica, ma non confonderti, non illuderti, non pensare neanche lontanamente che ciò che hai fatto resterà impunito, tu, che nulla comprendi di ciò che pensi di dover preservare.
Tu che sei antitesi della logica, della vita, dell'amore.

Tu puoi solamente uccidermi.


Non cancellerai mai ciò che è stato e ciò in cui credo, non puoi, non sei abbastanza potente.
Ma poi realizzo che le mie parole sono false, il respiro si blocca, i polmoni si svuotano in maniera innaturale, soffoco, immobile, incapace anche di lamentarmi, incapace di svegliarla.
Rivivo quello sguardo e comprendo che non c'è più solo la mia salvezza in gioco.
Se dovrò sottomettermi anche a te, lo farò, ma sappi che non sarò un leale servitore.
Io te la farò pagare, in un modo o nell'altro, in questo mondo o Altrove, tu pagherai per quelle lacrime non versate.
E mentre alla mia destra il mio futuro dorme, io guardo dalla finestra, oltre le stelle, rendendomi conto di quanto tutto sia fragile.


L'alba è lontana, la notte è gelida, ma noi siamo ancora uniti, e nulla mi fa più paura.

view post Posted: 3/4/2020, 01:32 [Quest] Il Reame Remoto Colpisce Ancora - Zhentil Keep
Quando la prossima??
Per scusarmi dello sbrocco mi sono preso la libertà di dare un nome goliardico al doodle. :look:

Tanto in off siamo sempre noi, qualcuno più stronzo dell'altro, qualcun altro un po' più Sunita...ma siamo sempre noi <3

https://doodle.com/poll/fe7vzbhi65wufub2
419 replies since 17/7/2017