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Crimmor, 30 Nightal 1391 Qualche chierico di Jergal era piuttosto felice, ignaro che quest'anno non sarebbe stato "un anno pił vicino": era lģ che beveva con gli altri archivisti, dopo una giornata di lavoro, e gią parlavano eccitati dell'ultimo dell'anno guardando le bottiglie di Fuoco Ardente Saerlooniano del 1388. No, non era per niente un anno pił vicino: quel sorso dal boccale di Scelta di Elminster che teneva in mano sarebbe stato l'ultimo. Un sorso pił vicino. Avvenne tutto in una notte terribile: sembrava che dalla terra si fossero scatenati i fuochi di Dis, che ogni vulcano avesse eruttato, che ogni male fosse libero, che Talos avesse scelto che quello fosse il giorno in cui manifestarsi. Crimmor apparteneva alla storia, insieme ai suoi abitanti. Il figlio di Bhaal, per uno scherzo del destino, aiutava chi poteva e sgattaiolava tra le vie mentre i cadaveri bruciavano e nere pattuglie entravano casa per casa: uccidevano, dilaniavano, cancellavano le proprie tracce. Il 31 Nightal nemmeno il sole era in grado di scaldare la cittą rasa al suolo. Un gruppo di orchi e mezz'orchi si aggirava per le rovine, impaurito. Portavano con loro dei piccoli mezz'orchi bendati per non vedere l'orribile spettacolo.
I sussurri intorno a loro si facevano pił intensi, ma vennero interrotti dal rumore di zoccoli. Non é facile la vita di chi ha sangue orchesco tra gli umani.
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