La fioca luce di una candela illuminava un piccolo scrittoio in una delle stanze de "Le fauci del Drago", locanda di Suzail.
Un giovane dai capelli rossi da ore ormai stava scrivendo su un vecchio taccuino pieno di appunti e disegni.
*progetto sala degli esploratori* si leggeva su una delle ultime pagine, scritto un po' a margine forse rispetto ad altri appunti inerenti scavi archeologici e ritrovamenti di vecchi manufatti ma comunque in una posizione dove sarebbe facilmente balzato agli occhi del giovane anche sfogliando velocemente le pagine.
La nota sotto proseguiva quasi con una preghiera:
Possa la Conoscenza illuminare il nostro cammino e i nostri progetti futuri, possano le idee nuove e quelle perdute darci nuovi scopi di ricerca.Erano passati mesi da quando Devan aveva deciso di lasciare la costa della spada, ricordi tristi e spaventosi continuavano a rovinare le sue ore di sonno, incubi continui di demoni di tenebra, bambole che lo inseguivano e spettri di impiccati lo tenevano ormai sveglio.
Se non altro cosģ aveva piu' tempo per scrivere.
Aveva lasciato da parte le ricerche per troppo tempo, decise quindi di cambiare aria e partire per un lungo viaggio verso il Cormyr.
Da tempo si era innamorato dei racconti inerenti quel regno che aveva potuto ascoltare direttamente dalla bocca di testimoni che parlavano di scontri tra draghi ed eserciti di orchi invasori.
Senza contare la secolare storia del regno.
Di certo era quello il posto giusto dove ricominciare, del resto la Conoscenza č ovunque, vą semplicemente cercata.
A Suzail -pensava- sarebbero stati felici dell'apertura della sala degli esploratori.
E li fuori c'era un mondo tutto da scoprire e riscoprire.