Faerûn's Legends

Posts written by Thermosyphon

view post Posted: 18/2/2024, 13:12 Prezzo polvere diamante - Zona di Magia Selvaggia
Riscontrato al Gate non so altrove, cala ogni volta che si chiude e si riapre il gump del vendor
view post Posted: 1/2/2024, 15:49 Problemi alle classi dopo UP del 1/2/24 - Zona di Magia Selvaggia
.famigliostregone e .evocafamigliostregone non funzionano

edit: anche lo stregone non può indossare anello della stregoneria

Edited by Thermosyphon - 1/2/2024, 16:12
view post Posted: 26/1/2024, 15:06 Scegliere, Crescere, Morire. - Le leggende di Faerun

La prima sensazione è quella di uno shock leggero, come se il mondo si fermasse per un istante. Mi ritrovo a fissare le crepe nel pavimento. La consapevolezza della gravità della situazione si fa strada, e un mix di emozioni comincia ad affiorare.

Abbiamo recuperato la pietra solare. Perfino l'Eletto di Mystra si è palesato. Vengono invitati tutti ad andarsene, tranne Ingrid e io. Le due figure tanto autorevoli quanto diverse tra loro, ci propongono di partecipare a una missione estremamente pericolosa. Non c'è garanzia di ritorno. Sono preoccupati, e vedere Myos e Padre Marcus così preoccupati terrorizza me. Il cuore batte forte, e il silenzio intorno sembra ingigantire ogni pensiero che attraversa la mente. Anche la scocciatura per le stupide discussioni a cui è toccato assistere poco fa, scompare inghiottita senza pietà, assieme ad ogni pensiero frivolo, relegandolo nell'ombra.

Iniziano ad emergere dubbi e paure. Non riesco ad essere spavaldo, non stavolta: la paura della morte e la consapevolezza di dover affrontare situazioni estreme sono pensieri difficili da ignorare. Si mescolano ad un senso di responsabilità e di dovere. Un misto di onore e timore. La mente oscilla tra momenti di coraggio e determinazione, in cui mi dico che se me lo chiedono, è perchè sono pronto, e istanti di paura ed esitazione, in cui voglio solo vivere senza neanche pensare alla prospettiva di non tornare indietro.

In quel vortice di emozioni contrastanti, la mia mente torna a quell'incubo vivido legato al fuoco diabolico verde: si risveglia dentro di me una sensazione di terrore profondo, un'angoscia che avevo cercato di dimenticare. Tuttavia, un altro ricordo emerge, come un bagliore azzurro che squarcia l'oscurità. Ricordo come quando tutto era perduto, il misterioso fuoco blu ha interrotto l'incubo.

La decisione di partecipare o meno, si trasforma in una domanda a me stesso: Perchè? Perchè salvare me?

In quel momento mi rendo conto che quella è forse l'occasione per dare un significato a quella meravigliosa fiamma blu.

view post Posted: 10/1/2024, 23:17 Fiamma infernale e fuoco mistico - Le leggende di Faerun

La luce sinistra e verdastra emanata dalle fiamme infernali alle nostre spalle illumina un diavolo della fossa in tutta la sua tremenda magnificenza, gli occhi ardenti di malizia e il sorriso beffardo che rivela la sua sete di tormentare noi.

Il suo sguardo perfora l'anima, mentre il riflesso delle fiamme danza nei suoi occhi. Le colonne alle quali siamo incatenati diventano un altare della sofferenza mentre il diavolo sussurra promesse di tormenti eterni. Le catene sono pesanti e tagliano la carne. Il diavolo che fino a poco prima era il Saggio Jolron ride mentre si aggira tra le colonne sferzando e lacerando la nostra carne. È la risata di chi conosce il nostro destino, di chi sa che stiamo per essere strappati via dalla vita e gettati nell'abisso dell'eternità.

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Siamo intrappolati, in balia dei nostri carnefici che si divertono a danzare con il nostro terrore. Il calore è insopportabile e mi avvolge come un sudario, ogni respiro è un lamento soffocato. Il tempo sembra dilatarsi, la sofferenza diventa un eterno presente. Il diavolo della fossa passeggia tranquillamente avanti e indietro, crogiolandosi nelle nostre sofferenze.

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Domanda a ciascuno di noi se è disposto a sacrificarsi per gli altri due. Rathar lo è, e mi pare di sentirlo pregare il suo dio, mentre si prepara all'inevitabile. Io urlo il mio rifiuto. Mi aggrappo disperatamente alla vita, anche se temo che la morte sia inevitabile. Non voglio arrendermi a questo destino crudele, non voglio lasciare questo mondo in cui ho conosciuto gioie e dolori. Mi rifiuto di accettare la mia fine imminente. Sono certo che Zara pensi le stesse cose, e anche il suo rifiuto non tarda ad arrivare.
E' lei però ad essere afferrata e sollevata, come fosse una bambola di pezza, e lanciata tra le fiamme; un grido straziante squarcia l'aria mentre il sinistro fuoco divora il suo corpo indifeso. Il dolore, l'impotenza e la paura si insediano nel mio cuore come un veleno letale. E resto lì, incatenato alla colonna, testimone impotente di un orrore indescrivibile, con l'anima lacerata dalle fiamme dell'angoscia e del rimorso.

Le catene vengono aperte dal diavolo-Jolron su ordine del suo infernale signore. Cado sulle ginocchia, incapace di sostenere il mio stesso peso. Una pergamena appare di fronte a me, come generata dal fuoco. Il mio contratto. Meglio salvarmi e vivere un'eternità di dannazione dopo la morte, o morire subito?

Sono un codardo, probabilmente. Decido di firmare.
Il Diavolo deve intuire la mia decisione, perchè sorride soddisfatto, ma si interrompe improvvisamente.

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Il riverbero verde del fuoco infernale vacilla. Una luce blu eterea inizia ad emergere dal cuore della fiamma infernale. La trasformazione è graduale, ma sembra inevitabile. Il verde avvelenato si scontra con il blu misterioso. Le fiamme, ora avvolte in una luce blu intensa, sembrano perdere la loro sinistra aria di malvagità, trasformandosi. Il Diavolo della fossa è adirato oltre ogni dire.
"No. No. No. Noooooooooooo. Non puoi lurida puttana" urla.

Mi esorta a firmare, mentre si avvicina irato, imponente e spaventoso.

...

Siamo di nuovo sui picchi. Io. Rathar. E Zara.
La respirazione affannata accompagna il mio sguardo ancora annebbiato e i pensieri confusi. Cos'è successo?
L'atmosfera straziante che vivevo fino a un'attimo prima è ancora aggrappata a me come una nebbia persistente, e le immagini si sovrappongono a ciò che vedo ora, rendendo difficile discernere cosa è vero e cosa è frutto della mia mente turbata. Ancora sento il calore insopportabile e le ferite sulla pelle, ricordo il suono assordante delle urla, e il palpito costante della morte imminente. Ma Zara è li. Viva. E realizzo di non avvertire più il dolore lancinante alla mano sinistra.

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Solo dopo alcuni momenti, noto il Malebranche ancora lì...dove mi aveva porto la sfera infuocata. E' terrore quello che attraversa il suo volto?

Indietreggia. E sparisce, lasciandoci lì confusi, esausti, fisicamente sani e mentalmente spezzati.

view post Posted: 9/1/2024, 23:59 Fiamma infernale e fuoco mistico - Le leggende di Faerun

Mi sveglio con un senso di confusione, la testa sembra presa a martellate e gli occhi annebbiati, e per un attimo non riesco a capire dove mi trovo. Poi, lentamente, la realtà inizia a emergere. Sono disteso sulla terra brulla del passo montano.

Nel tentativo di rialzarmi, una voce forte e arrabbiata squarcia l'aria. È come un pugno nello stomaco, un improvviso shock di consapevolezza. La figura di fronte a me è sfocata, ma il tono della sua voce è cristallino e tagliente. Le parole urlate colpiscono come frecce. Mi sento vulnerabile, e la vergogna si insinua dentro di me, mista a una sensazione di impotenza. Cerco di rispondere, di giustificarmi, ma le parole sembrano incespicare sulla mia lingua.

Non ho mai visto Padre Marcus così incazzato.

Sono una figura patetica, inchiodata al suolo dalla reprimenda che mi sta piovendo addosso. È un misto di emozioni: la confusione, la rabbia, il rimorso. Il mio corpo è guarito, solo la mano con cui ho toccato la sfera di fuoco mi fa male. La sgridata continua, un flusso incessante di parole che mi colpiscono nel vivo.

Sento qualcuno che si prodiga in una mia blanda difesa...quando cazzo è arrivato Myos?

Rientriamo a Baldurs Gate...devo farmi vedere la mano...continua a pulsare, a bruciare. Al tempio di Ilmater forse sapranno cosa fare. Mi accompagnano tutti: Rathar, Zara, Burku e Fellibylur...non sembrano provare rancore nei miei confronti per ciò che è avvenuto...per ciò che ho scatenato.

Tergiversiamo con il cerusico su alcuni particolari, e quello impone una zona di verità attorno a noi. Un peso si posa sulle mie spalle come un fardello insostenibile. Le parole si formano sulla punta della mia lingua, ma l'incertezza mi costringe a esitare. Tuttavia, l'incantesimo mi costringe a rivelare la verità, anche se significa espormi. Lui ascolta, e vede un solo modo perchè la mano guarisca. Dipinge la situazione molto peggio di come sembrava.

Ho toccato la parte più oscura dell'anima del diavolo. Mi serve la luce di un angelo per guarire. Un Planetar o un Solar, per essere sicuri. Perfetto.

Chiedo una fasciatura, almeno per tenere la pelle ustionata separata dal cuoio dei guanti, e al riparo da sguardi indiscreti. Il cerusico mi fa una fasciatura con bende unte e nere, che emanano uno sgradevole odore. Però almeno sono fresche, e leniscono leggermente il dolore.

Ci dirigiamo all'Elmo, senza troppa voglia di parlare di quello che è successo e annegare il ricordo nella birra. Almeno io.
L'atmosfera si distende lentamente...ma la mano continua a pulsare e farmi male...inizia a darmi delle fitte. Arriva anche il Saggio Jolron, e la serata starebbe anche diventando piacevolmente frivola se non fosse che la pelle carbonizzata sembra gridare vendetta per aver sfiorato quella dannata sfera, e ogni movimento minimo accentua la sensazione di agonia costante. Ogni battito del mio cuore sembra trasmettere una pulsazione di sofferenza attraverso la mano, come se il sangue stesso portasse con sé il fuoco che mi ha ridotto in questo stato. Il calore persistente, quasi tangibile, sembra irradiarsi ancora dalla carne ferita.

La paura di ciò che potrebbe accadere, la consapevolezza che trovare un'angelo e convincerlo ad aiutarmi sarà tremendamente difficile, si insinuano nella mia mente, amplificando ulteriormente l'angoscia.

Il dolore aumenta vertiginosamente e rapidamente. L'ustione si sta allargando, cammina divorando la pelle prima sana, rendendola ora come quella nascosta dall'oleosa fasciatura. Il calore è così intenso che quasi posso percepire il colore rosso ardente nell'aria intorno a me. I miei occhi si serrano istintivamente, mentre la crisi di dolore si fa strada attraverso il mio corpo e il sangue cola sempre più copiosamente, paralizzandomi per un attimo. La paura amplifica la sofferenza, mentre comprendo di non avere il tempo che credevo per trovare una cura.

Jolron mi solleva di peso e mi porta fuori dalla locanda, mentre Zara e gli altri fanno largo tra la gente.

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Mi ritrovo disteso su una panca al tempio di Gond, e poco dopo che Rathar e Zara spiegano brevemente l'accaduto, il tempo sembra distorcersi. All'inizio credo sia il dolore che sta prendendo il sopravvento sui miei sensi. La stanza viene pervasa da un'atmosfera densa e inquietante, come se l'aria stessa avesse perso la sua leggerezza....sento ridere, ma non capisco chi sia...e le fiamme iniziano a lambire il tempio.

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Qualcosa di oscuro prende possesso di Jolron. I suoi occhi, una volta radianti di calore e familiarità, sono ora penetrati da un bagliore malevolo, quasi sovrumano. Il vecchio pervertito lascia posto ad una distorta figura diabolica; la voce che porta con sé echi provenienti da dimensioni infernali.
La sua risata, seppur simile a quella del vecchio saggio, ha ora una tonalità distorta e maligna.

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Mentre mi dimeno in preda al dolore sulla panca, Rathar e Zara allarmati impugnano le armi, e tutto si trasforma attorno a noi in un vortice di agonia e fiamme...

view post Posted: 8/1/2024, 16:10 Fiamma infernale e fuoco mistico - Le leggende di Faerun

Il Malebranche si erge in tutta la sua diabolica fierezza, appoggiato al suo tridente infuocato. Ci scruta uno ad uno, e uno a uno veniamo colti da un terrore che ci paralizza.

Rathar è il primo a cui il Diavolo fa la sua offerta. Ma l'Hin è troppo puro, rifiuta categoricamente. Beato te che hai questa forza, penso.
Poi è il mio turno. Ho già avuto a che fare con i Diavoli e i loro contratti, so bene che non c'è da fidarsi. Ma io non sono come l'Hin. Quando Rathar probabilmente sta sopprimendo la sua proverbiale curiosità, io la lascio libera, e chiedo cos'ha da offrirmi.

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Fra gli artigli del Diavolo compare una sfera di puro fuoco, le fiamme di un Balor. Chiedo come un Diavolo possa offrirmi il Fuoco di un Demone.
Rubato ad un Balor nella guerra del sangue, mi risponde. La scaglia e l'esplosione è grandiosa, tremenda. Poi la sfera ritorna nel suo palmo.

La tentazione è palpabile, come un'oscura melodia che avvolge la mia mente, ma cerco di resistere, di capire dove può essere il tranello. Non fidarti, mi dico.

Come faccio a sapere che è il fuoco di un Balor, e non una comune fiamma?

Il Malebranche si inginocchia e allunga il braccio. Mi invita a toccare la sfera.
Allungo il braccio, titubante ma tremendamente curioso.

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Una sensazione oltre ogni descrizione umana mi coglie in un lampo, poiché la fiamma demoniaca brucia ben oltre la mia pelle, ma penetra nelle profondità stesse della mia essenza. Ogni battito del mio cuore pulsa lento, come se il tempo si fosse fermato, come se il mio stesso sangue avesse preso fuoco. Ogni singolo pensiero oscurato dalla tortura, dalla sensazione che migliaia di fauci e artigli stiano straziando il mio corpo, e la volontà di resistere si dissolve come cenere portata via dal vento.

Mi ritrovo a terra, a contorcermi dopo quell'attimo durato secoli, in preda a un dolore insopportabile, mentre la presenza sinistra del diavolo si erge sopra di me. Il suo ghigno tradisce una gioia sadica nel causare sofferenza. Devo prendere tempo. Cerco di farmi forza per non svenire, e gli chiedo quale nome usare per invocarlo. Non ci casca.

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Con un movimento fluido ma brutale mi lacera il petto con un'artigliata, facendomi inarcare per il dolore.
Sento Rathar che mi afferra e mi tira, per tirarmi via da li. Cerco di usare i gomiti per strisciare lontano dal Malebranche, ma sono come una formica al cospetto di uno stivale.
Mi calpesta e mi rompe una gamba.

Sono alla sua mercè, con il dolore che sta avendo la meglio sulla mia mente; l'utima disperata mossa.
Invoco un Diavolo per combatterne un'altro.

Asererath.
Asererath.
Asererath.

La voce del Diavolo della fossa risuona nei miei pensieri.

Molto furbo da parte tua appellarmi in questa situazione. Ma non sono un salvatore...arrangiati.

E' finita. Il dolore è troppo, le tenebre mi accolgono.

view post Posted: 2/1/2024, 21:01 Missive Al Pugno Fiammante e Istituzioni Cittadine - Missive e Proclami
*Lettera consegnata presso il palazzo di Baldurs Gate Ufficio Cittadinanza - Una copia viene inviata presso Waterdeep, all'omonimo ufficio*

Io sottoscritto Kenneth Rhys, chiedo ufficialmente di acquisire la cittadinanza presso Baldurs Gate, rinunciando al contempo alla cittadinanza presso Waterdeep.

Attenderò riscontro presso la Locanda L'Elmo e il Mantello.

Cordialmente,

*firma*
view post Posted: 12/12/2023, 21:03 Cisti necrotiche, Marinfiorito ed eventuali - Quattro chiacchiere nel Cormyr
Ciao, a tutti i pg coinvolti a vario titolo nella questione cisti necrotiche&co., ci vogliamo organizzare per portare avanti la giocata?
Giusto per capire se c'è interesse da parte di qualcuno.
view post Posted: 4/12/2023, 14:28 Lividi sul collo - Le leggende di Faerun

"...coltello arroventato, un'ampolla. E delle pinze."

Ho seguito Argan, in un momento di lucidità così rara ormai...o almeno credo. Conosco quell'edificio...e quelle facce, si...e quelle ombre che danzano crudeli lungo le pareti...mi hanno seguito anche qui, naturalmente..

Sono seduto, due sacerdoti torreggiano su di me. Uno sta armeggiando con qualcosa...vogliono uccidermi?!

Ma Forse...forse non sarebbe poi tanto male...la stanchezza e il terrore...sparirebbero. Gli incubi che mi tormentano sono come invisibili lacci che stringono il mio spirito, annientando ogni speranza. I miei occhi, ormai spenti, fissano il soffitto come se potesse offrire una risposta alle domande che tormentano la mia mente, nella speranza che almeno in quel punto preciso nessun orrore si manifesti.

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Urlo. Urlo come non credevo di poter fare. La ferita brucia, quelle mani spettrali sembrano nuovamente avvinghiate al mio collo, mi sento ancora soffocare. E la testa mi esplode. Vedo solo rosso.
Cerco di divincolarmi, ma qualcuno mi sta tenendo. Gli orrori delle notti insonni si confondono con le urla e il dolore , formando un insopportabile vortice di disperazione.

Poi c'è un'attimo di tregua. Cado, quasi incapace di muovere un muscolo, la testa che pare stia per esplodere e il dolore che si irradia in tutto il corpo.

No, forse...meglio sopportare gli orrori notturni che provare questo dolore...La mia mano corre all'elsa della spada, ma è solo un'idea...non riesco neanche a sollevare il braccio.

Uno di quei sadici bastardi mi impone una mano sulla testa, e il dolore morde la mia carne, un compagno costante che danza dentro di me come una fiamma insaziabile. Una litania si mescola al mio grido che si spegne. Il tempo si è distorto, e ogni istante sembra un'eternità di tormento. I ricordi di chi ero prima di essere gettato in questo inferno si dissolvono come sabbia tra le dita, sfumando in una memoria offuscata dalla brutalità di questa tortura senza pietà.

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In questa oscurità di dolore cremisi senza fine, un bagliore azzurro. Il dolore raggiunge l'apice.

La fine della tortura giunge come un'alba timida dopo una notte infinita di terrore. Dopo lunghi giorni di agonia insopportabile, la violenza sull'anima e sul corpo finalmente accenna a diminuire. Il silenzio, una benedizione improvvisa, pervade la stanza, interrompendo il rituale sinistro di urla e lamenti, interrotto solo dal suono dei miei respiri pesanti. La sensazione di oppressione, che ha permeato ogni fibra del mio essere, inizia a dissolversi, anche se lascia dietro di sé cicatrici indelebili.

Il mondo esterno sembra sfumare. Una sensazione di tepore, un abbraccio materno e silenzioso che lenisce...

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Edited by Thermosyphon - 4/12/2023, 15:45
view post Posted: 2/12/2023, 21:47 Lividi sul collo - Le leggende di Faerun

Giorno 1:

Sono stanco, così stanco. Mai fatta una nottataccia così. Mi sono svegliato sudato, il cuore batte ancora velocemente mentre mi siedo sul letto, cercando di liberarmi dalla stretta dell'incubo. Ho preso davvero un bello spavento, stavolta. La giornata deve cominciare, ma il dolore alla gola e il ricordo di quelle mani spettrali che mi soffocavano è inciso nella mia mente. I lividi sono molto evidenti, ci vorrà un po' prima che spariscano...

Giorno 2:

La giornata è trascorsa in una nebbia di stanchezza. Ho rifatto lo stesso incubo, anche se diverso. L'altra notte crollava il sotterraneo su di noi in seguito all'esplosione, stavolta...stavolta morivamo a causa di una nube tossica e acida, tra atroci sofferenze, con le carni che finivano per liquefarsi lentamente. Quando mi sono svegliato di colpo, le ombre della camera sembravano muoversi quando non le fissavo direttamente. La seconda notte senza dormire si fa sentire.

Giorno 3:

È incredibile come la mancanza di sonno possa influenzare ogni aspetto della vita quotidiana, è come se il peso di quella visione orribile si portasse dietro nel nuovo giorno. Ho cercato di tenermi occupato per non pensare al sonno, ma le ombre nell'incubo mi seguono ovunque. Mi sembra di avvertire il respiro gelido di qualcuno...sul collo...La mia concentrazione è labile, la mia pazienza sottile. Ho cercato di parlare del mio incubo con qualcuno, ma le parole sembrano scivolare via, impotenti di fronte al terrore notturno. E sembrano tutti così viscidi, meschini...si prendono gioco di me quando mi volto. La mia mente sembra imprigionata in quel dedalo sotterraneo, incapace di liberarsi. È difficile credere che mi abbia segnato così tanto: Ho visto i miei compagni morire uno dopo l'altro, un'altra volta in modo diverso, impotente nel tentativo di fermare quel tragico destino...sò che non è accaduto, ma sembrava così reale...

Giorno 4:

Ancora una volta, ho perso la lotta contro il sonno. L'incubo si è rivelato ancora più intricato, più minaccioso. Mi chiedo se ci sia un significato nascosto dietro questa ripetizione. Forse la mia mente cerca di dirmi qualcosa che non riesco a capire, oppure...sto impazzendo. Cerco disperatamente di trovare risposte durante le ore di veglia, ma ogni sforzo sembra vano. Stanotte ero sicuro che qualcosa mi osservasse nell'ombra della camera, non ho osato muovermi e sono rimasto a fissare l'angolo più buio fino all'alba, teso come una corda di violino e pronto a scattare verso la spada...perchè da quando non riesco a riposare, non riesco nemmeno più a evocare un'incantesimo...fino a che l'ombra è stata diradata dai primi raggi del sole. Ogni volta che chiudo gli occhi, temo di ritrovarmi di nuovo in quel luogo oscuro, impotente di fronte alla tragedia che si svolge davanti ai miei occhi.

Giorno 5:

La mia resistenza si sta sgretolando. La mancanza di riposo ha un impatto devastante sulla mia salute mentale. Inizio a vedere le ombre dell'incubo si allungano nel mondo reale. La linea tra la realtà e il sogno diventa sempre più sottile. Ho iniziato a vedere immagini distorte e contorte anche quando sono sveglio. La paura mi avvolge come una nebbia persistente, impedendomi di concentrarmi su qualsiasi cosa. Ho paura di chiudere gli occhi, ma allo stesso tempo temo di rimanere sveglio per sempre. La paura mi ha reso prigioniero del mio stesso sonno. Durante il giorno, cerco di non pensare alla stanchezza, ma è difficile. Non ho più la forza di combattere il sonno e affrontare la notte, eppure la paura di ciò che potrebbe accadere mi tiene sveglio, ma inevitabilmente, crollo. Ogni volta che chiudo gli occhi, mi trovo di nuovo in quel luogo maledetto, a rivivere la stessa tragedia. La mia mente è sfinita, il mio corpo è esausto. Cerco di aggrapparmi a qualsiasi speranza di sollievo, ma l'incubo sembra aver preso il controllo totale sulla mia vita.


view post Posted: 6/11/2023, 17:17 L'Archilich e la Banshee - Le leggende di Faerun

Avevano raggiunto la zona dello scavo senza difficoltà. Tabstar diceva che ci poteva essere qualche artefatto interessante là sotto, tra le rovine. I tre procedevano spediti, finché non giunsero in una vasta e buia sala sotterranea, dove l'odore di muffa e putredine era particolarmente intenso.

Un gruppo di Ghast e Ghoul li assalì, ma caddero presto sotto i colpi di spada e magia.
Cadendo, i non morti rivelarono una figura incappucciata vestita di stracci marcescenti, china a esaminare un cadavere.
Si alzò, e li guardò attraverso le orbite che ospitavano due fiammelle verdi al posto degli occhi.
Un lich, un essere antico e malvagio, conosciuto per la sua sete di conoscenza e potere a qualunque costo. O almeno, era quello che pensavano.
Il lich fissò i tre avventurieri. La sua voce era un sussurro glaciale.

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Non intendeva nuocergli, anzi, li mise in guardia su ciò che li aspettava ed elargì loro una benedizione in nome di Mystra. Non si attardarono, per evitare di scoprire se la pazienza dell'Archilich avesse un termine.

Mentre avanzavano e i passaggi si facevano sempre più stretti e labirintici, le ombre proiettate dalla luce magica sembravano seguirli e confonderli. Strani pensieri e immagini si insinuarono nelle loro menti, già provate dal luogo e dalle oscure creature che d'improvviso li attaccavano. Squarci sulle antiche pietre e sulle porte di metallo apparivano, come se qualcosa di invisibile si divertisse a terrorizzarli, squarciando pietra e metallo come niente. Gli occhi vitrei dei non morti che abbattevano continuavano a fissarli anche dopo essere stati distrutti.

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Una congrega di vampiri stava tenendo un rituale. Un gigante notturno andava formandosi, assorbendo le ombre della sala. Grande fu la collera dei non morti quando vennero interrotti, ma dopo una lunga e ardua battaglia, nella sala calò il silenzio, mentre la polvere ancora si depositava.

Il pensiero di avercela ormai fatta e di aver superato il peggio fu breve. Apparve lei, spettrale bellezza. La Banshee.

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view post Posted: 24/9/2023, 07:12 Quest estiva tegole - Quattro chiacchiere nel Cormyr
mercoledì non ce la faccio, riuscirei come detto sopra martedì giovedì o domenica.

Se però siete comodi mercoledì andate pure avanti che non voglio tenervi ingessati, io mi inserisco alla prossima se è possibile, non è un problema
view post Posted: 19/9/2023, 20:35 Quest estiva tegole - Quattro chiacchiere nel Cormyr
Venerdì sera offlimits anche per me.
Poi dipende dai turni, per ora ci sarei martedì giovedì e domenica della prox settimana.
33 replies since 21/4/2018