Faerûn's Legends

Posts written by Arkiell

view post Posted: 1/5/2020, 13:08 [GDR ON] Missiva recapitata a mano presso i più influenti commercianti del gate - Missive e Proclami
*Antro polveroso*

<c'è una lettera per voi signor Imouth>
<ha finalmente ascoltato il tuo cuore mia cara ed hai messo per iscritto i tuoi sentimenti per me?. A questo punto non posso che supportare il tuo coraggio con una piacevole notte di sesso e passione...>
La donna, sapeva ampiamente come prenderlo e lo stoppò subito.
<diciamo che al momento quello potrebbe accadere nel giorno del "credici". Ovviamente non è questo il giorno.> . Subito dopo riprese
<mastro Zakary vi ha lasciato una missiva. Credo abbia bisogno di aiuto per qualcosa>.
Sorridendo Imouth le rispose prontamente.
<cara se Mastro Zakary ha bisogno di supporto, avrà supporto. Vedi se nella missiva c'è una data intanto>
view post Posted: 24/4/2020, 19:56 Cronache del clan redbeard - Le leggende di Faerun
CAPITOLO IV, ATTO II

Interludio

Il metallo ha un anima, come ogni cosa. Ascoltane la voce, comprendine il bisogno. Dai a lui tutto te stesso, ed avrai indietro dieci volte di più

Antico detto dei nani di Adbar

fabbro_nano

Il sacro metallo giaceva accatastato con cura ai piedi della forgia. Aveva scelto di usarne una creata dagli umani, doveva attraverso di essa rivivere i momenti in cui si era mischiato al "mondo di sopra". Usandola era certo avrebbe ridestato in lui dei ricordi. Di essi aveva bisogno per accingersi a compiere questa opera.

Accese le legna ed aspettò che iniziassero ad ardere. Fissava le fiamme perdendosi quasi in esse. L'immagine di una stranissima foresta iniziò a formarsi davanti a lui. Una foresta che conosceva bene

chult

< Himir, sei sicuro sia questo il posto giusto?>
<io sono sempre sicuro Glorin>. Il sorrisetto dell'umano era però meno fermo di quanto lui volesse far credere. Fece prontamente finta di niente, e scostò con la sua spada a due lame alcune liane.
<ehm, Glorin?. Abbiamo un problema!> La voce era calma ma tradiva una certa esitazione.
Il nano stava cercando di colpire una grossa zanzara con il retro della sua ascia, e per poco non riusci' a decapitarsi da solo.
<problemi tipo altre zanzare, o problemi tipo zanzare più grosse?>. Era talmente concentrato a scacciare quegli stupidi insetti insistenti da non essersi accorto di cosa stava per accadere di li a poco.
<uhm direi più che stiamo per vivere una di quelle esperienze travolgenti>. Himir aveva abbassato la lama ed aveva deciso saggiamente di iniziare a correre. Fu quindi una discreta sorpresa per l'altro avventuriero scoprire di essere diventato un bersaglio per una immensa creatura, dalla mole enorme pronta a travolgerlo ed a farlo tornare ad Adbar con una incornata.
<puttana miseria Himir, CORRI!!!>. Molti saggi hanno studiato la corporatura dei nani, e la loro muscolatura. Deducendone quanto segue: "i nani non sono strutturalmente portati per sostenere una corsa, su brevi o medio lunghe distanze per molto tempo".
Quei nani non avevano potuto vedere Glorin quel giorno.

Il fuoco stava scemando di intensità. Meccanicamente buttò altra legna senza quasi accorgersene. Un altro ricordo stava affiorando

lich

* Da qualche parte nel Cormyr*

<avventurieri buongiorno. Mi spiace disturbarvi ma avrei una informazioni da chiedervi. E' corretta questa direzione per Suzail?>.
I due erano appena usciti vittoriosi da una spedizione in una grotta poco distante. L'azione era stata tanto fruttuosa, da convincere la coppia a recarsi direttamente alla capitale del regno. Difficilmente avrebbero potuto piazzare tutte quelle pietre preziose, in qualche sperduto villagiucolo di confine. Prima di sentire la gentile domanda, erano impegnati in una tipica discussione su chi, fra loro, fosse più abile a mercanteggiare. Il nano sosteneva di esserlo per inclinazioni naturali e razziali. L'umano per la sua bellezza. La loro capacità di agire all'unisono era talmente rodata da farli voltare contemporaneamente.
Vedendo dall'esterno quella scena sicuramente sarebbe stato impossibile trattenere una risata. C'erano due idioti con la bocca aperta, intenti a fissare un lich con in mano una mappa.

La fiamma ardeva con vigore, illuminando il volto sorridente di Glorin. Era passato tanto tempo da quando aveva ripensato a quel bislacco incontro. Ogni volta però non riusciva a trattenere un sorriso.
Prese il martello e tastò con l'indice le rune incise sopra. Recavano una preghiera al padre dei nani.
Quanto deve essere difficile essere padre, a volte.

grandi_ghiacciai

Erano passate diverse ore da quando avevano imbroccato quello stretto passaggio fra i ghiacci. Si erano guadagnati ogni centimetro di quel percorso con il sudore ed il sangue. Nella innaturale luce di quel passaggio le aquile di sangue, sembravano risplendere di una magica luce. Auspicio di futura vittoria, da ottenere però a caro prezzo.
Una figura emerse dalle ombre indicando Himir con la sua lama. Una meravigliosa ascia a due lame.
<quindi c'eri tu dietro tutto questo. Bene.> Disse sfilando la sua di arma.
<è giunta l'ora di finirla qui. Nessuno di voi intervenga. Il vincitore potrà andarsene con le sue gambe. Chiunque esso sia.>.
Gli altri del gruppo acconsentirono anche se di malavoglia. Glorin fu l'unico ad opporsi.
<abbiamo troppo in ballo per permetterci di perdere inutilmente tempo dando ascolto al tuo stupido orgoglio>. Sbottò il nano.
Lo incalzò subito dopo con ancora più enfasi.
<spiegami ora per quale motivo dovremmo lasciarti fare una cosa del genere!. Avanti sentiamo>.
<perchè come padre ho diritto di dare una lezione a mio figlio>. Il sangue al nano si ghiacciò.

Era stato difficile rivivere quel ricordo, soprattutto sapendo di esser stato costretto a portare quel giovane corpo esanime fra le sue braccia per molta strada, alla ricerca di un sacerdote.
Posò nel punto più caldo della forgia il mithral.
<tale padre tale figlio eh?>.
Non era più li, ma negli alti ghiacciai, a scontrarsi con una mostruosità partorita da un incubo.

orso_bianco

Nella più fitta tormenta di neve mai vista in una intera vita, troneggiava questa immensa creatura. Simile ad un mastodontico orso polare, eppure radicalmente diversa. Quasi fosse una sua versione più ancestrale, e feroce. Loro erano li per ucciderlo, troppo era in gioco e non potevano permettersi di fallire. L'essere sembrava saperlo, li caricò con un urlo carico d'odio. Dietro di lui cavalcava la morte.
Impossibile capire chi stava colpendo cosa, la tormenta aveva aumentato di intensità, non si riusciva a vedere ad un palmo dal naso. La pesante armatura di Glorin lo stava cercando di trascinarlo a fondo. L'essere gli si palesò davanti e lo aggredi'. Impossibile fuggire, restava solo una cosa da fare. Aveva perfezionato l'arte di difendersi nel corso degli anni, ora era tempo di portarla ad un nuovo livello. Aveva offerto una sola apertura, ma in quel suo unico punto cieco c'era Himir. Inutile anche voltarsi per avere una conferma. Sapeva che lui era li, come sempre.
Lo scontro fu brutale, ma quando stremato dal dolore e della fatica crollò in ginocchio, il suo primo sguardo fu per il suo compagno. Aveva bisogno di fare una qualche stupida battuta per smorzare tutta quella adrenalina. Il cuore saltò un battito alla vista del suo compagno. La vita lo stava abbandonando..

Il metallo adesso era pronto. Arrivò la prima martellata. Iniziò a sentirsi più leggero.

Moradin aveva concesso il dono. Ora doveva solo dargli una forma.
view post Posted: 6/4/2020, 10:50 Cronache del clan redbeard - Le leggende di Faerun
CAPITOLO IV, ATTO I

LA PAROLA DI UN NANO E' SACRA COME LA PIETRA

I nani sono forse gli ultimi fra gli animisti. Essi sono ossessionati dal metallo, ma quello che nessuno ha capito è il perchè. Beh, ve lo posso dire io. Il metallo viene dal profondo di questo pianeta, è corretto dunque dire ne sia l'anima. I nani, con il loro incessante lavoro di estrazione e lavorazione, altro non fanno che liberare l'anima di questo nostro antico mondo. Sono gli unici in grado di essere in contatto con la terra, ricordandosi il valore delle cose veramente importanti.

Dei nani e dei loro costumi, autore sconosciuto.

nano_fabbro_3

Vi è una strana leggenda nel popolo dei nani. Non importa la latitudine dove essi vivano, o quanto si siano allontanati dalle case ancestrali. Ognuno di essi la conosce, o quanto meno ha avuto modo di ascoltarla almeno una volta nella sua vita. I più anziani patriarchi dei casati, parlano di essa come fosse una verità incrollabile. Come la pietra sulla quale essi hanno fondato le loro dimore, è parte fondamentale delle loro vita. I nani sono stati benedetti da Moradin con la straordinaria abilità di piegare il freddo metallo ai loro voleri. Nulla è paragonabile alla loro straordinaria abilità. Ogni pezzo da loro prodotto, è sicuramente degno di stare nel più prestigioso museo di una qualsiasi delle altre razze senzienti.
Tuttavia loro hanno un segreto. Questo non risiede nelle loro mani, ma nel loro cuore.
Un antico patto fra Moradin ed i suoi figli fu siglato all'alba dei tempi. Il padre dei nani, avrebbe donato a tutti i loro figli la possibilità di creare un oggetto diverso dagli altri. Non aveva importanza se esso fosse stata una maestosa statua, una affilata arma, o una impenetrabile corazza. Questo oggetto non avrebbe mai avuto eguali.
Un piccolo pezzo dell'anima del suo creatore si sarebbe legato all'oggetto, entrando in esso e restandovi per sempre. Il più grande dono di un nano verso qualsiasi altro essere vivente.
Esso doveva essere nato nel sangue versato insieme, temprato dalle difficoltà che si potevano superare solo con un mutuo soccorso, bagnato dalla birra dei boccali alzati al cielo, e segnato dalle lacrime silenziose versate in un giorno di pioggia.
Chi riceveva questo oggetto aveva creato con il suo creatore un legame più forte del metallo stesso.
Un dono per una persona speciale, per siglare un rapporto oltre l'amicizia ed i legami di sangue.
Sarebbe stato un dono per un umano. Moradin avrebbe capito.

Diverso tempo prima, città di Baldur's Gate, sede delle aquile di sangue.

<ehi Glorin, quando mi farai un arma degna di questo nome?>
<un giorno, forse. Ora portami la birra, non vedi che la mia gola è secca?!!!>

Adbar, casa del clan Redbeard.

Oggi è quel giorno, Himir.

Edited by Arkiell - 6/4/2020, 13:57
view post Posted: 26/1/2020, 22:45 Labirinto - Zona di Magia Selvaggia
CITAZIONE (diurno0481 @ 26/1/2020, 22:26) 
Sicuramente lo sapete, a volte quando ti castano addosso labirinto sei dentro finche non ti salva un gm :D

Di norma succede quando ti castano DUE labirinti insieme. In quel caso resti bloccato li...

ah i golem che allegri burloni...
view post Posted: 25/1/2020, 12:23 Cronache del clan redbeard - Le leggende di Faerun
CAPITOLO III, ATTO IV

SI TORNA A CASA


ingresso_cimitero_Adbar_0

CITAZIONE
"Il giorno in cui sentirai la tua forza venire meno, ricorda di chi come me cadde per donarti una nuova alba. "

Iscrizione sulla lapide di Gloin Redbeard, del clan Redbeard. Adbar




Il Narfell, pochi giorni prima


narfell2

L'abisso aveva reclamato per se un pezzo di questo mondo. Montagne dai denti aguzzi nere come la notte più profonda, lasciavano spazio a fiumi di lava incandescente. Il loro ribollire indicava ai nuovi padroni di quelle terre quanto grande fosse il loro potere . Distorti figli di un mondo lontano ed alieno, erano giunti qui per reclamare nuovi domini, nuove terre per i loro mostruosi padroni. Pochi osarono sfidarli in questo loro nuovo regno, quasi tutti coloro che lo fecero caddero. Noi siamo giunti qui per riportare a casa uno di loro, ma non condivideremo la sua stessa fine.

Glorin sembrava sparire in quella sua nuova armatura. La strappò ad un potente nemico nel corso degli eventi che lo videro eroe della costa della spada. L'aveva guadagnata con il sudore e con il sangue, e l'avrebbe accompagnato in questa missione. Ogni tanto incrociava lo sguardo dei suoi compagni e leggeva nei loro occhi la stessa determinazione dei suoi. No. Loro avrebbero avuto successo.
Entrarono in una stretta gola fra due montagne , un passaggio innaturale scavato da mostruose mani, si estendeva per diversi metri , tanto da permettere loro di passare, ed appena il giusto per concedere il transito ad esseri dalle notevoli dimensioni.

Sapevano di essere attesi, sentivano gli occhi della creatura su di loro, come a studiarli. Potevano quasi immaginarsi il suo malevolo sorriso mentre accarezzava l'idea di aggiungere altri teschi alla sua immonda collezione. Quale grave errore.

ponte_lava

Un ponte di basalto, lavorato grossolanamente permise loro di attraversare una enorme sacca di lava. Dietro di esso, nel finire della gola si poteva scorgere una struttura. La sua architettura composta da guglie contorte e muri distorti, sembrava loro l'inizio di un incubo ancora peggiore. Lo avrebbero affrontato, era il loro bersaglio, ma non sarebbe stato facile arrivarci.
Come nel più classico degli schemi difensivi, come misero piede sul primo istmo di terra lavica in quell'oceano di fiamme e vapori mefistofelici furono assaliti da una ondata di demoni minori. Come risacca si infransero sugli scudi degli eroi, più e più volte. Sempre furono costretti a tornare indietro per tentare una nuova sortita. Provarono e riprovarono ma furono ricacciati indietro.
Alla fine il gruppo fu circondato solo da mostruosi cadaveri.

Un ingegnoso sistema di leve e ponti mobili, schermava loro l'accesso alla lontana struttura. Impiegarono del tempo per decifrarne la logica, disturbati dai sempre maggiori attacchi degli immondi. Questi aumentarono di numero e di intensità.
Fu inutile. Niente si può contro una ferrea determinazione, quando essa è accompagnata dal coraggio di chi non cederà mai un passo al nemico.

Furono assaltati da ondate di creature bislacche e decisamente pericolose. Temibile era affrontarne una di esse da sola, figurarsi in un nutrito gruppo. Eppure, si sciolsero come neve al sole. I loro corpi gettati agli angoli di quel nuovo passaggio, aperto ora finalmente nella direzione giusta.

L'essere era li ad attenderli. Li riposavano i resti di suo fratello, e di chissà quanti altri. Lo scontro poteva finire soltanto nella morte. Ora era tempo di scoprire chi avrebbe ceduto per primo. La brutalità o il coraggio?.

balor



Il tempo sembrò cristallizzarsi mentre Kaia ultimava il suo potente incantesimo. La creatura brandendo la sua arma si gettò su di loro urlando qualcosa allo sciame di esseri attorno a lui. Himir aveva già spostato il piede per creare una finta apertura ed ingannare il primo assalitore, mentre la sua doppia lama già iniziava ad incurvarsi per colpire. Daimorn stringendo con forza lo spadone iniziava a realizzare il primo colpo di quell'ultimo scontro. Io avevo piazzato li il mio scudo a torre, creando la nostra ultima linea difensiva, ed attendevo l'impatto. Martin alzava gli occhi al cielo chiedendo la benedizione per se ed i propri compagni al dio della morte. Friedrick puntava la sua lama benedetta verso il nemico, affinchè essa portasse morte nel cuore dei malvagi.
l'incantesimo agi, ma loro non potevano accorgersene, tale era la natura dell'incanto. Solo chi lo aveva invocato e sapeva gestirne il potere poteva farlo. E kaia lo fece, o se lo fece.
Per loro non passò nulla di più di un attimo, ma fu un profondo sospiro di morte per le creature. La potente magia della maga aveva colpito l'enorme Balor facendolo barcollare. Non era riuscita a distruggerlo no, ma lo aveva decisamente provato.
L'orda sciamò contro di loro, e l'antico ballo della morte risuonò la sua nenia.
Combatterono per la loro vita, per l'amicizia e per l'onore. Furono giudici e giustizieri di quegli esseri, e la loro condanno fu null'altro che morte!

Non so dire quanto durò lo scontro, so solo che quando riuscii a districarmi da quell'orgia di corpi mutilati potei vedere i miei compagni tutti sani e salvi. Dell'essere non vi era traccia se non alcune fiammelle. Segno che il suo tempo in questo mondo era concluso.

Fu semplice entrare in quella struttura e giungere ai piedi del trono. Fu semplice si, ma non fu facile. Le asce di mio fratello giacevano nella polvere, in un angolo della stanza. Moradin, mi fa male solo a ricordarlo. Il teschio si trovava esattamente dove il mago Par tanto tempo fa con le sue arti arcane aveva indicato. Lo raccolse e lo strinse nel mantello delle aquile di sangue.
Idealmente in quel modo aveva chiuso finalmente il cerchio.

Ci furono gli addii, ma furono sbrigativi. Adbar aspettava un suo figlio. Il tempo dell'attesa era giunto finalmente a conclusione.

Si torna a casa fratello, questa volta insieme.
view post Posted: 17/1/2020, 20:36 bug creazione pozione di cerchio magico contro il male - Zona di Magia Selvaggia
Buona sera,

se provo con l'apposito talento a creare questa pozione mi esce un messaggio di errore "Non puoi creare pozioni con incantesimi che non hanno bersaglio ". Da manuale però è creabile :look:
view post Posted: 15/1/2020, 11:32 a long way to home - Quattro chiacchiere nel Cormyr
finalmente questa giocata è stata fatta.

Grazie a tutti per l'aiuto <3
view post Posted: 15/1/2020, 11:18 Cronache del clan redbeard - Le leggende di Faerun
CAPITOLO III, ATTO 3

LA SQUADRA

CITAZIONE
< Prego bensì che l’una e l’altra cosa, la vittoria e il ritorno, Tu conceda, ma se una sola cosa, o Moradin darai, concedi solo la vittoria>

Antica ed ormai perduta preghiera nanica ai tempi delle guerre per il controllo del sottosuolo


la_squadra_gloin

Dopo settimane di calma piatta, le cose iniziarono a muoversi ad una velocità frenetica. Aiutato dai suoi stivali magici, passo i giorni a correre come un pazzo da un luogo ad un altro. Le ferme giornate passate nella più totale immobilità, avevano alla fine ceduto il passo ad una enorme frenesia. Penso e ripenso a come agire, quando farlo e soprattutto con chi. Quello era il nodo principale. Le persone che lo avrebbero accompagnato andavano scelte con cura. Dovevano essere più di semplici avventurieri, persone pronte ad uno scontro del genere, capaci di valutarne l'importanza e la difficoltà, e nonostante tutto tanto pazze da accettare di affrontarlo.

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Il primo a seguirlo sarebbe stato Himir, le sue capacità di combattimento erano fuori discussione, cosi come la sua abilità di uscire vivo da ogni situazione, mantenendo sempre quel sorrisetto da bastardo impunito. Aveva giurato di dovere una cosa del genere a Gloin, perchè lui e solo lui riusci' a salvarlo da morte certa in una situazione divenuta mortalmente pericolosa in pochi attimi.Chiunque combatta per un ideale, qualunque esso sia, non potrà mai concepire null'altro che la vittoria. Il suo ideale era quello di essere il migliore di tutti. Avrebbe dato una ulteriore prova in quella terra lontana e corrotta.

dime_foto

Daimorn detto mano pesante. Lui fu il secondo ad essere contattato. Avevano combattuto spalla a spalla negli eventi della costa della spada, e Glorin aveva trovato in lui un umano determinato e pronto. Nulla sembrava sconvolgerlo, aveva lo sguardo di chi un giorno trovandosi davanti ai cancelli dell'inferno, invece di fuggire via a gambe levate, sarebbe entrato sfondando la porta a calci. Forte e possente, sarebbe stato un compagno perfetto. Parlò con lui a lungo, ed anche lui aveva un debito di riconoscenza con il fratello. Creando questa squadra, mi sono ritrovato spesso a pensare che tutto quello che Gloin aveva seminato di buono nella sua vita, sarebbe toccato a me raccoglierlo. Dime, fu il secondo.

prete_di_kelemvor

Martin Darkrain di Kelemvor, fu il terzo componente del gruppo. Anche lui aveva combattuto per salvare la costa della spada insieme a loro. La calma che riusciva a mantenere anche nel pieno della battaglia, era qualcosa di sovrumano. Il suo Dio parlava attraverso di lui, per ricordare a tutti come il suo dominio fosse parte della vita di tutti. Chiese a lui aiuto, e prontamente lo ottenne. Senza chiedere nulla in cambio, solo per riportare a casa i resti di un glorioso guerriero caduto. Il giudice dei morti condivideva con i nani, il culto del ricordo di chi cadde. Tutti devono avere una tomba nel quale riposare. Caso volle che aveva conosciuto suo fratello e si era guadagnato il suo rispetto. Sarebbe stato fondamentale nella missione.

friedrick

Friedrick fu il quarto invece. Aveva combattuto con Glorin qualche volta, ma era guidato da una luce in battaglia particolare. I suoi occhi erano quelli di chi aveva visto il mondo girare nel verso sbagliato, ed invece di fregarsene aveva deciso di porre rimedio. Un guerriero sacro al Dio dei morti. Un combattente pronto ed attento, guidato dall'esperienza di molti scontri. Sapeva decidere quando agire e come fare. Sebbene non avesse mai conosciuto direttamente suo fratello, fu Martin a fare il suo nome. La fiducia che lui riponeva in lui era enorme. Avrebbe fatto lo stesso anche lui.

triss_kaia

Kaia di Suzail, fu l'ultima ad essere chiamata. Questo fu più per casualità che per scelta deliberata. Lei fu la prima persona con cui strinse un legame quando aveva lasciato la terra natia per mettersi sulle tracce del fratello, con lei avrebbe chiuso il cerchio. Dal loro primo incontro tante cose erano cambiate, ma non la stima nei suoi confronti. Una maga da una potenza devastante, sembrava osservare il tutto con lo stesso distacco di chi da una altura si gode un paesaggio lontano. Fu lei a guidarlo e consigliarlo nei primi passi da avventuriero, e fu sempre lei a fargli una sonora lavata di capo, quando con l'orgoglio e la stupidità dei nani voleva andare allo sbaraglio a recuperare il fratello. Lo aveva visto quando altro non era che un giovane nano stolto ignaro di come il mondo girasse. Lo avrebbe affiancato in questo scontro da eroe, ad eroe. Il suo aiuto sarebbe stato impagabile. Forse solo nel senso lato del termine.

taverna

Alle prime luci dell'alba, l'elmo ed il mantello era ancora vuota tranne per un nano seduto in un angolo. Un nano dai capelli rossi in una armatura nera come la notte ed un enorme scudo a terra. La luce nei suoi occhi era quella di chi altro non avrebbe ottenuto quel giorno che una vittoria. Da li a poco sarebbero arrivati gli altri. Fra pochi minuti sarebbero andati in quella terra dimenticata dagli dei, e corrotta da un antico male. A riportare a casa Gloin.
Le altre opzioni non erano contemplate.
view post Posted: 9/1/2020, 18:24 Patacca - su Legni - Proposte
CITAZIONE (Troll FL @ 9/1/2020, 18:23) 
Forse intendeva vernici impregnanti :rolleyes:

ah perchè le patacche in metallo sono fatte con una vernice impregnante?

allora voglio il colore canna di fucile, nero ikea, e rosa myos

*aria convinta*
view post Posted: 9/1/2020, 17:46 Patacca - su Legni - Proposte
boh non riesco a vedere l'utilità di questa cosa, non è che ce lo vedo molto un artigiano fare un mobile in legno e poi incollare sopra uno strato di un altro legno
Posto che non si voglia inserire il multistrato :look:...

in quel caso io prenoto il marchio "Faerunikea" :look: :look: :look:

:D
view post Posted: 9/1/2020, 10:49 Indagini a Brandelli - Quattro chiacchiere nel Cormyr
CITAZIONE (vash00 @ 9/1/2020, 10:38) 
Rayzengar: Parliamo 2 minuti?

Storpio psion che non si può muovere: *concentra tutto il suo potere per pochi gesti e si getta dalla finestra*

XD

Inviato dal mio Huawei tramite ForumFree App


che è la sorte che NOI volevamo regalare al bardo...
view post Posted: 9/1/2020, 09:47 Indagini a Brandelli - Quattro chiacchiere nel Cormyr
CITAZIONE (Belzac @ 8/1/2020, 21:26) 
Il bardo e' il nostro negoziatore!

preferisco il joker a questo punto...mi sa di persona più sana di mente...
view post Posted: 7/1/2020, 20:25 Indagini a Brandelli - Quattro chiacchiere nel Cormyr
Esper grazie per la quest fighissima come sempre...

Mi spiace per "quasimodo" ma dopo aver parlato con il bardo per una decina di minuti la sua reazione è più che comprensibile...


*aria saggia *
view post Posted: 6/1/2020, 12:04 a long way to home - Quattro chiacchiere nel Cormyr
Allora il 14 come la vedete?. Sempre che gli altri maledetti rispondano e non mi tocchi andarli a cercare uno ad uno..

:look:
509 replies since 13/7/2018