Faerûn's Legends

Posts written by taba84

view post Posted: 22/7/2019, 18:30 Appuntamenti la Gilda aquila di sangue - Quattro chiacchiere nel Cormyr
anche se non fondamentale anche per me va bene domani o giovedi o mercoledì basta sapere
view post Posted: 14/7/2019, 08:33 Richiesta Cittadinanza - Missive e Proclami
Io, Ezra Tara chiedo di poter diventare cittadino del Gate, e poter lavorare come boscaiolo e falegname nelle vostre terre.

Ezra Tara
view post Posted: 4/7/2019, 16:25 Lo Scrigno Incantato - Racconti della Città dei Duchi
Mirava il cartello soddisfatto, ci era voluto un pò ma alla fine era arrivato il giorno, il negozio aveva aperto.
Niente inaugurazione come quella del vicino della fucina delle meraviglie.
Loro avevano semplicemente aperto il negozio.
Lasciato il mercato per questa nuova sede.
Qui i clienti avrebbero trovato un luogo confortevole per comprare da loro la merce... e che merce.
Non si trovava spesso d'accordo con i prezzi degli oggetti incantati ma l'avevano convinto che così sarebbe stato meglio, anche se per lui il prezzo era troppo basso.
Si era ricavato al piano superiore casa sua e aveva messo in vendita il primo carico d'oggetti magici insieme al resto che già vendeva.
Ora mancavano solo i clienti.
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Edited by taba84 - 4/7/2019, 17:41
view post Posted: 10/6/2019, 20:40 Il passaggio nella foresta - Le leggende di Faerun
Era tornato alla locanda, mentore della sua avventura precedente, e ben deciso a portarla a termine.
Si diresse al bancone della locanda del Braccio Amico, e senza farsi troppi scrupoli, disse a voce chiara e con un tono abbastanza alto, perchè oltre all'oste anche altri lo sentissero, se vi era in locanda qualcuno esperto in arti arcane o divinatorie.
L'oste non potè rispondere alla domanda, ma la voce altisonante, ebbe il suo scopo, di attirare l'attenzione di Malavor Argan, un Mastro Mago che fece avvicinare il guerriero.
Alexander raccontò al mago le sue intenzioni e dopo aver pattuito la ricompensa del mago, partirono subito.
In poco tempo attraversarono la foresta, Alexander ricordava bene la strada fino al foss, dove si calarono per ripassare dal portale magico che stupi non poco Argan, ma ancora di piu gli stupi l'accoglienza, dove dei nuovi briganti avevano allestito un campo e avevano preso possesso della torre, dominio che durò poco.
Il guerriero e il mago ebbero gioco facile con i briganti, e altrettantocon gli ogre che abitavano la montagna.
Neppure la popolazione dei trogloditi ebbe scampo al loro procedere, fino a che non arrivarono dalla Lara di Bane, chericonoscendo in Malavor un arcanista, attacco lui, quasi colpendolo a morte, ma Alexander stacco la testa alla creatura ceh così decapitata non pote piu nulla.
Proseguirono ad addentrarsi nell'antico tempio fino alle cripte, dove li attendeva non un Wraith, ma colui che l'aveva evocato la volta prima, un necromante,
che alla vista dei due che sconfiggevano le sue guardie zombi, inizio ad evocare ombre e wraith contro i due, ma la magia protettiva di Malavor ebbe la meglio, e la nuova spada di Alexander non diede scampo hai non morti e al necromante, che con un colpo all'addome perì all'istante.
I due raccolsero tutti Gli ori che trovarono nei bauli del Necromante e se ne andarono da quel posto che come disse il mago era impregnato di non morte.
view post Posted: 31/5/2019, 18:10 I baccanti, simpatici ubriaconi - Le leggende di Faerun
Kent l'aveva cercato alla locanda, ma era sempre indaffaranto con l'acquisto della casa negozio e altre cose che non riusciva mai a incontrarlo.
Fino ad oggi. Appena uscito dalla camera dell'elmo e mantello, il locandiere che riassettava le camere lo fermo apostorfandolo:

- Signor Tabstar giù c'è il signor Kent che la cerca, è ormia da diversi giorni che viene e non riesce ad incontrarvi, per favore andate giù a parlare con lui

Alexander sorrise e acconsenti accennando con il capo.
Trovò Kent ad un tavolo a bere birra, e lo invitò a fare uguale.
Appenà Alexander bevve il primo sorso, Kent gli chiese se aveva ancora l'arpa di Elsa.
Domanda del tutto inaspettata a quell'ora, la risposta fù che cosa se ne doveva fare Kent.
Il guerriero a ciò rispose alzandosi ed invito ALexander a seguirlo in una camera di sopra.
Questa cosa non piacque a Tabstar, e lo fece notare subito dicendo che non era mai stato uin una camera con un uomo ed era una brutta sensaione.
Kent gli disse che andava benissimo e che doveva parlargli.
Gli disse che qualche giorno addietro mentre era con degli altri, di cui non disse il nome, saette e lampi cadderò all'improvviso, accompagnati dal rombo dei tuoni, per far apparire un mago, così disse Kent.

Mago

Costui si presento a loro come Shandalar, un mago potente, e ricco che potrebbe comprare tutto il Gate, che abita a Ulgoth's Beard.
Questo, afferma, che i baccanti che loro hanno scacciato, avevano derubato in casa sua, mentre lui non c'era, e non era tanto un problema se non che si erano presi una pergamena molto potente che stava studian ofra i suoi oggetti.
Aveva chiesto a kent se sapeva dove erano finiti.
In tutta risposta il guerriero gli disse di no ma che avevano due oggetti dei loro capi.
Shandalar gli disse di ritrovare i due oggetti e che con l'aiuto di un mago potente di trovare dove erano finiti i baccanti, e sarebbero tutti stati ricompensati.
Alexander Ascoltata la storia disse che l'arpa, che era in suo posseso, e il bastone che invece possedeva Gileril Mirluin, valevano già una fortuna, e di solito un incantesimo così distrugge l'oggetto, e che quindi avrebbe chiesto prima ad un suo conoscente mago come si poteva fare.
Detto ciò promise anche a kent che avrebbe scritto al mago per dirgli che aveva l'arpa e che se voleva si potevano incontrare.



Detto ciò si congedo da Kent e andoò a scrivere le sue lettere: una al suo amico, una a Gileril Mirluin per riuscire a riavere il bastone e una a Shandalar.

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La stessa sera un alfiere arriva di corsa a Ulgoth's Beard alla dimora del mago Shandalar.
L'alfiere consegna ai domestci una lettera.

Contenuto lettera:


Salute Shandalar,

Chi vi scrive è il possessore dell'arpa delle baccanti, Alexander Tabstar, che fù di Elsa Mars, capo ora dei baccanti e con loro trasferitasi su un altro piano a noi sconosciuto. Kent si è rivolto a me come possessore dell'arpa. vi volevo informare che mi rendo disponibile per mostrarle l'arpa in mio possesso per trovare il luogo dove si sono trasferiti i baccanti. Mi stò dando da fare anche per ritrovare ilbastone in possesso di un nostro conoscente, cercherò di reperirlo al più presto, ma questo penso ci porterà all'ex capo dei baccanti che si diede alla fuga in modo repentino dopo il nostro arrivo.
Aspetto vostre notizie, mi potete trovare alla locanda del Gate l'Elmo e il Mantello, oppure nella mia casa negozio (disegno di uno schizzo di mappa).
Spero che questa lettera vi sia gradita e vi possa dare speranza per la riuscita ricerca di ciò che cercate.


Alexander Tabstar.
view post Posted: 31/5/2019, 17:23 I baccanti, simpatici ubriaconi - Le leggende di Faerun
Era stato contattato da Kent per ricercare dei pazzi scatenati, da quel che dicvano i membri della combriccola che, per l'appunto, aveva reclutato Kent.

Dove andare? La scelta non era semplice, la Sirina aveva indicato loro diversi posti disse il guerriero, fino a che giunse un uomo che era stato letteralmente coperto di cacca. Diceva che dei pazzi scatenati, stavano creando non pochi problemi a Ulgoth's Beard, un villaggio a Est del Gate. Non vi erano dubbi per gli avventurieri che li avevano già incontrati, quella era la pista da seguire.

Il viaggio durò diverse ore. Più si avvicinavano ad Ulgoth's Beard più l'odore dell'aria diventava nauseabondo. All'entrata iniziarono a vedere i risultati di quella festa, un vero baccanale, dove uomini, donne satiri e altre creature si azzovigliavano e ballavano bevendo di continuo.
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Tutti tranne un nano che era molto infastidito da tutti quegli esseri che facevano chiasso.

Cercarono inizialmente un approccio più diplomatico, e sembrò, almeno all'inizio avere il suo effetto ma anche dovendo dare qualche pugno a qualche sbevazzono fastidioso. Riuscirono così a scoprire che il capo di questi mentecatti era un essere con le corna (tiefling) di nome Alice,
6db24ad397270652951522f683aab110 ma questi baccanti avevano anche un altra Leader, un elfa con le ali, tale Elsa Mars, e fù la prima che incontrarono, mentre faceva uno spettacolo per i suoi baccanti.
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Elsa,disse che attraverso la musica, cercava di tenere calmo gli animi di queste masse selvagge, ed era la seconda di Alice, e che lei, non si sarebbe fermata davanti a niente e nessuno. Diceva addirittura di volersi spingere fino almeno fino ad Athkatla lasciando che i baccanti distruggessero tutto.
In Elsa trovarono un alleato per mandare via i baccanti dal piano dove si trovavano, se si liberavano di Alice, essa liavrebbe porati via.

Così decisero di sentire la versione di Alice che subito si dimostrò tutt'altro che alla mano come Elsa.
L'unica proposta che fece Alice per intavolare un minimo di dialogo, era quello di procurargli da bere per almeno 400 persone. Il tempo che ci avrebbero messo per farlo, il villaggio sarebbe sicuramente stato distrutto e quando lo avrebbero procurato non sarebbe nemmeno bastato più... Mentre loro parlavano con Alice cercando di farla ragionare o capire se valeva veramente la pena farla fuori i baccanti iniziarono a voler dare fuoco a fienili, dicendo che gli abitanti del villaggio vi tenevano gli alcolici nascosti... inoltre, alcuni baccanti avendo sentito che il gruppo portava con se della grappa, volevano assalirli.
Quando la situazione sembrava all'apice della drammaticità, Kent ebbe un lampo di genio. Rigirare la frittata al nemico, dicendo che la grappa ce l'avea la tiefling.

L'idea brillante di Kent, venne assecondata dalla sua amica Alice, che per un caso del destino aveva lo stesso nome del capo baccante.
L'idea funzionò e i baccanti si ribellarono ad Alice. Prontamente gli avventurieri intervennero, tramortendo tutti i baccanti, senza uccidere nessuno.

Approfittando della situazione, trascinarono la tielfing Alice. Era decisamente mal ridotta. Aiutata a riprendere i sensi mentre il gruppo decideva cosa fare, Alice scappò via.

E' così che i presenti tornarono da Elsa Mars, che provò un ultima volta, invano, a reclutarli, ma mantenne la sua parola. Dove andarono? La richiesta fu semplice: in un posto in cui non avrebbero nociuto e più adatto al loro inclinamento. E' così che guidati da Elsa Mars i baccanti lasciarono il Fearun.
Alexander era riuscito a raccogliere il bastone di Alice che poi consegno all'elfo Gileril Mirluin, e si tenne per se l'arpa che gli lasciò Elsa mentre altri si divisero gli ori che trovarono lasciati dai baccanti. Detto al nano che avevano mandato via i baccanti tornarono al Gate felici di aver fatto una cosa buona ma con tante altre domande:

-Alice sarebbe tornata?
-Elsa era sparita ma per dove?
-Avrebbero ricontrato i baccanti?

Alexander se lo chiedeva e non avrebbe trovato risposta.


view post Posted: 28/5/2019, 16:34 Il negozio - Le leggende di Faerun
Era tornato alla nera per ritirare il suo ordine all'accademia e quando il mago gli mostrò spada e armatura ne fù enormemente soddisfatto.
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Anche l'acquisto e la trattativa della mercanzia, fù, con il mago, di ottima qualità, tant'è che ad entrambi gli venne in mente di poter collaborare in ambito commerciale.
Lui aveva il suo mercante al Baldur's Gate, avevano la possibilità di rifornirlo di merce pregiata e incantata come la sua armatura e la sua spada, cosa che al Gate sicuramente sarebbe piaciuta ai compratori, ed entrambi pensarono che ce ne sarebbero stati parecchi.
Un collaboratore del mago venne addirittura al gate per vedere il mercante di TabStar che a quanto pare fece bella figura perché dopo qualche giorno fu contattato dal mago per Recarsi alla nera per parlare dell'accordo commerciae che volevano stipulare.
Il mago stillo un contratto proficuo per entrambi, penso il guerriero e non esitò un attimo a siglarlo con le clausole di massima segretezza sulla identità del mago e dei suoi collaboratori.
La società era stata formata ora non rimaneva che procedere con l'allargamento dell'azienda e il punto vendita come avevano stabilito insieme.
Quando tornò al Gate si portò dietro i primi articoli, che vennero dati al suo mercante da vendere a un prezzo inferiore del mercato per poter far pubblicità all'azienda, l'attività aveva aperto i battenti anche se ancora in piccolo e al mercato.
Il suo compito ora era trovare un edificio comodo è bello da poter comprare per la società, aspettare il secondo carico di oggetti incantati da poter mettere in vendita.
La sua carriera commerciale era iniziata in piccolo, ma sembrava che dovesse diventare una cosa grandiosa.
view post Posted: 27/5/2019, 17:24 Richiesta Cittadinanza - Missive e Proclami
Tabstar prese calamaio e penna e iniziò a scrivere

*la calligrafia pulita e ordinata senza troppi fronzoli*

Salve son Alexander Tabstar.
Scrivo perchè vorrei prender la cittadinanza qui alla bellissima Baldur's Gate, in quanto intenzionato anche a comprare un immobile.
Vi ringrazio in anticipo e che possa la luna sempre vegliare sul vostro cammino.

*Tabstar*
view post Posted: 23/5/2019, 18:18 Ragazzi dispersi - Le leggende di Faerun

Ancora in viaggio, nella vana speranza di trovare poi chissà cosa, un viaggio che mi ha portato assai lontano rispetto a dove dormo adesso, addirittura nelle foreste oltre la Waterdeep.
FAERUN
Mentre il mio viaggio si avvia verso la conclusione m’imbatto in un ragazzo triste e sconsolato seduto su una roccia.
Avvicinatomi a lui, gli chiedo cosa gli sia accaduto, e lui risponde:
-Due miei amici sono partiti da qui verso Ovest due giorni fa – dice indicando una zona nella foresta - e non sono ancora tornati.
Al che gli chiedo che cosa abbia fatto lui, oltre piangersi addosso, e lui in risposta ammette - assai coraggiosamente - di aver paura, e di essere preoccupato per loro ma al contempo pietrificato dal terrore al pensiero di entrare in quella foresta, infestata da un brutale clan di orchi, che si arricchiscono attaccando i viandanti e poi nutrendosi delle loro carni.
“Un’occasione ghiotta per far del bene per il ragazzo e per le mie tasche” penso tra me, e come un paladino incurante del pericolo mi propongo di aiutarlo.
Il ragazzo incredulo mi abbraccia e mi ringrazia per poi indicarmi la via esatta presa dai due ragazzi che volevano andare a vedere, appunto, l’accampamento degli orchi. Mi informa anche che uno dei ragazzi ha uno scudo con una biscia disegnata sopra, così che siamo saremo in grado di riconoscerlo una volta incontratolo.
Con fare circospetto lascio il sicuro sentiero e mi infilo nel sottobosco, non passa molto tempo che riconosco due grosse figure che si rivelano essere una coppia di orchi.
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Lasciando loro il beneficio del dubbio mi avvicino con fare amichevole, atteggiamento che però non viene contraccambiato e, in breve, i due orchi sono distesi per terra morti. Questo primo incontro mi fa capire che c’è poco da discutere con quei bruti, e avanzo alla ricerca di indizi.
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Un indizio grande come un fortino mi si pone di fronte, in mezzo ad una radura, poco più avanti. Sui muri di cinta vi sono i segni del clan, riconducibili ai due orchi appena uccisi, ma sopra alle mura non vi sono sentinelle, e questo ci fa ben sperare.
Avvicinatomi all’entrata vedo solo una decina di orchi vicino al fuoco centrale che mangiano e così capisco che gli altri devono essere usciti a caccia.

Non curante del pericolo, e abbastanza stupidamente, entro alla carica ad armi sguainate per affrontare i dieci orchi, che per fortuna erano veramente soli, e la mia venuta improvvisa li colpisce talmente tanto che non hanno scampo.
Ora, solo nel campo, ho tempo di constatare che la cena degli orchi non consisteva in altro che in uno dei ragazzi, mentre uno scheletro spolpato, lì vicino, doveva essere stato il pranzo, trovandosi accanto lo scudo con la biscia.
Finisco di girovagare per il campo incuranti del pericolo di un ritorno degli altri, fino a che non ci troviamo nell’edificio più grande del fortino, con uno scranno enorme e uno scrigno; non faccio in tempo ad avvicinarmi ad esso che alle mie spalle appare un orco enorme scortato da 3 orchi mostruosi e sfigurati.
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Questi tre, senza neanche presentarsi, attaccano, che si sono meglio di altri orchi ma niente di che e brevemente ne ho la meglio. Ora combatto proprio con il più grosso di loro, che è cieco da un occhio e tiene in capo un ridicolo diadema, per cui suppongo che si creda il re di quegli orchi, ma il suo regno termina nell’istante in cui gli pianto la mia lama nel ventre, per poi tagliargli la testa, una battaglia breve e rapida.
Finalmente posso prendere l’oro di quelle bestie e recuperare i resti dei due sventurati.
In poco tempo torno dal ragazzo e tristemente gli consegno lo scudo con la biscia, sul quale sta il corpo maciullato di un amico e lo scheletro dell’altro. Il ragazzo piange disperatamente ma mi ringrazia comunque per quello che ho fatto.
Tornato finalmente alla Splendente conto il bel gruzzoletto recuperato, consapevolo di aver reso comunque un bel servizio a tutti quelli che passeranno in futuro su quelle vie.
view post Posted: 19/5/2019, 16:01 La CIttà Nera - Le leggende di Faerun
Estrapolato dal Diario di un Mercenario.

Ero arrivato alla Città Nera, mi sembra che la chiamino così quelli che non abitano qui, ed ero riuscito subito a incontrare chi dovevo incontrare.
Ho già fatto con lui la trattativa, ora non mi restava che aspettare, e facendo come mi hanno consigliato i villici di qui, mi son fatto un giro alle terme.
Un posto piacevole, devo dire che questa città viene vista molto peggio di quel che è.
L'ordine viene fatto rispettare ovunque, forse in modo un pò bruto...ma viene fatto rispettare.
un pò sporchina in alcuni punti, ma penso che ci voglia poco a farla ripulire... cioè hanno delle viverne a guardia di alcuni palazzi...con tutti quei soldi due spazzini li trovi facile.

Poi ho visitato la casa della fortuna, che bello scoprire che Tymora si trova ovunque. oh qua mi sono propio divertito, ho giocato e più che altro al piano di sopra c'è veramente da che intrattenersi.
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Uscendo ho letto su una bacheca che la persona che ho incontrato chiedeva di perlustrare le fogne della città e darci una pulita.
Ci sono andato, se mai mi fà uno sconto.
Non le ho visitate tutte, ad un certo punto la situazione si faceva intrigante e ho pensato che fosse meglio riportargli un plico di disegni di quello che ho trovato fin ora con numeri alla mano. Anche se questi ora sono morti.
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di briganti ve ne erano diversi, alcuni semplici ladri, altri armati un pò d più, saranno stati una decina.
s-l225 una decina di queste schifezze qui.
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e poi tanti, ma dico tanti di queste due creature, che mi hanno fatto tornare indietro sui miei passi prima di diventare come loro.
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Spero che questo possa essergli utile, perchè questa cittadina mi piace, poi vorrei uno sconto per quello che gli ho chiesto di farmi. Ora non mi resta che andare all'accademia e portargli questi disegni.
view post Posted: 14/5/2019, 10:59 La palude - Le leggende di Faerun

Gli avevano detto che in quel luogo avrebbe trovato sicuramente delle rovine in cui cercare tesori e avventure, e senza ragionarci sopra un attimo era partito con una carovana verso la città più vicina al luogo.
Dopo aver sostato alla locanda della città, si armo di tutto punto e si avvio a piedi nella palude, era inutile andare a cavallo in un luogo del genere.
Lasciata la strada il terreno si fece via via sempre più acquitrinoso e in breve tempo si trovo nel luogo che cercava.
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Gli avevano detto che esplorando la zona avrebbe trovato le rovine di un antica civiltà ove dimorava un nero malanno che impestava la palude e veniva servito da esseri corroti.
Ma che costudiva anche un tesoro.
Presto trovò gli esseri corroti, ed erano tutt'altro che socievoli.bb95fab68a6767bd5a251af4f6e81e51 Queste appena lo videro non starono tanto a tergiversare, e subito lo attaccarono in maniera aggressiva ma avendo subito la peggio.
Solo dopo aver ucciso l'ultimo mostriciattolo si accorse che di fronte a lui vi erano le rovine che cercava.il-castello-di-urquhart-e-il-lago-di-loch-ness-maxw-1280
Iniziò subito a perlustrare le rovine non senza difficolta, prchè altri di quegli esseri fastidiosi lo attaccarono, ma la loro fine non fù diversa dai loro antecedenti compagni.
La ricerca diede i suoi frutti quando inizio a sentire odore di morte, e una scalinata buia si perdeva nel terreno delle rovine.
Vi ci si infilò dentro per trovarsi addosso 5 zombi decisi a banchettare con le sue carni, ma che rimasero a bocca asciutta e definitivamente morti per terra.
Altri Servitori del Nero lo affrontarono per difendere il loro capo, ma ormai Tabstar era deciso ad andare fino in fondo, e anche se alcuni di loro erano sacerdoti del loro credo, e gli scagliarono contro magie divine, ebbero solo modo di farlo arrabbiare di più e li uccise tutti.
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Ora si guardò attorno e trovò i resti di un altare davanti ad una sepoltura ma non era quello che gli interessava, la zona che lo attirava era un antro nella parete che smetteva di essere costruita, ma diventava grotta.
Era quello il suo punto di destinazione, e da lì uscirono due piccoli cucciocli di drago nero che morirono in fretta, ma dietro di loro il fratello maggiore arrivo sulla preda, che era Alexander in quel momento.
Il Drago esala uno sputo d’acido che lo investe, quindi scende per ingaggiarlo con le sue fauci e gli artigli che non risparmiano colpi.ancient_black_dragon_by_benwootten-d6iv9mq
Alexander salta in groppa alla bestia e inizia a infilzare la sua spada corta nella nuca dell’essere oscuro, che imbestialito, inizia a volare per prendere quota e sbatterlo contro il soffito della cripta, Capit ciò il guerriero si fà scivolare da collo al ventre dell'animale, infierendogli una ferita mortale ma cadendo a tera con il corpo del drago addosso.
Per fortuna essendo un giovane drago la forza del guerriero bastò per spostarselo di dosso e tirasene fuori.
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Sventrata la creatura e recuperato da essi i tanto richiesti reagenti dal mercato. Si infilò nella sua grotta dove trovò un discreto tesoro.
Raccimolato tutto, in breve tempo si dileguo dalle rovine e dalla palude, per la vera palude che arrivasse un nero più grande e anziano.
Arrivato in città vendette quello che aveva recuperato, e alla prima corovana per il gate riparti, per tornare a casa.
view post Posted: 10/5/2019, 21:15 Il passaggio nella foresta - Le leggende di Faerun
Appena arrivato si trovò davanti i due che erano saltati prima di lui, e non avendo buone intenzioni lo attaccarono, ma ebbero la peggio e Alexander ebbe il tempo di nascondere i corpi e iniziare a guardarsi in giro.
Notò di trovarsi in un luogo aperto con delle costruzioni nelle vicinanze e un accampamento.
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Nell'accampamento, il primo posto che Alexander esplorò. lo assalirono altri mercenari, e così anche nel primo edificio, dove vi era un culto a lui sconosciuto.
Museumdorf_D%C3%BCppel2Ora, di fronte a lui si ergeva una palizzata, ma invece di essere dalla parte esterna era nella parte interna, e capì che gli uomini, si volevano proteggere con quelle mura di legno da qualcosa che vi era fuori, e facendo pochi passi oltre la palizzata capì anceh da cosa. Una scalinata saliva su per la montagna, e da li venivano suoni animaleschi, e capì subito cos'erano vedendoli, un gruppo di ogre.
Con calma li affrontò uno alla volta e li uccise tutti, ed ebbe modo di trovare le prime ricchezze nel loro bottino.
Ma ciò non bastava alle sue tasche, quindi decise di proseguire e riscesa la scala gli si pararono di fronte un gruppo di troglodyte troglodyte che ebbero vita breve con il guerriero.
Uno sciocco di questi però scappando indicò ad Alexander la via da seguire, una grotta nella montagna dove altri troglodyte lo attaccarono per fare la fine dei precedenti. Ora la calma regnava nella sala, e l'avventuriero riusci a esaminare la zona (oltre a recuperare degli altri ori) e non era una grotta qualsiasi ma ben si un tempio marino antico di qualche divinità a lui sconosciuta.
Sfregandosi le mani per la fortuna trovata, iniziò ad esaminare le stanze, ove trovò altre creature che lo attaccarono ma di cui ebbe la meglio, fino a che la sua spada niente potè contro un fantasma, jpeg la non creatura inizio a colpirlo, ma la lama di Alexander non scalfiva il fantasma, e l'unica via di salvezza fù la fuga.
Riuscito a scappare dall'inseguimento del non morto, torno fino al portale per poi uscire dalla foresta.
Il ritorno al Braccio Amico per lui non fù dei più felici, perchè anche se aveva trovato diversi denari e pitre preziose sapeva che quello che c'era dopo era assai meglio, e si promise che sarebbe tornato al gate alla ricerca di qualcuno che lo potesse aiutare a sconfiggere quella creatura non morta.
view post Posted: 9/5/2019, 18:24 Il passaggio nella foresta - Le leggende di Faerun
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Era partito di mattina presto e velocemente si inoltro nella foresta che a parte un piccolo sentiero iniziale era tutt'altro che facile da percorrere.
Oltre le difficoltà iniziali nel districarsi nella vegetazione, altre avversità non tardarono ad arrivare.
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Diversi ragni giganti lo attaccarono ma in breve si fece beffa di questi avversari disfandone e bruciandone il nido.
Proprio dietro a quest'ultimo trovò il buco, che più che un buco era una voragine.
Inizio a pensare cosa fare, infilarcici saltandocici dentro o legare una corda ad un albero e calarcici con cautela.
Pensando e ripensando, passò diverso tempo, e solo per caso senti delle voci avvicinarsi.
Nascosto dietro un albero vide due uomini che senza star tanto a pensare si lanciarono nel buco saltandoci dentro.
Ecco cosa doveva fare anche lui, buttarsi.
Si avviciino all'imboccatura e saltò ritrovandosi in piedi davanti ad una scalinata con un portale alle spalle.
view post Posted: 7/5/2019, 20:00 Il passaggio nella foresta - Le leggende di Faerun
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Alexander era partito dal Gate da pochi giorni ed era arrivato alla famosa locanda del Braccio Amico, deciso a raccogliere informazioni sulla zona circostante dai residenti del luogo, alla ricerca di qualche antico sito ove poter andare alla ricerca di ricchezze, come aveva iniziato a fare da un pò di tempo a sta parte con proficui risultati.
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Certo non era la sua ispirazione più grande fare il tombarolo o cose del genere, ma fruttava bene e spesso era anche di aiuto ad altri, osava sempre ripetersi.
Mentre stava sorseggiando un boccale, e si ripeteva questi pensieri, senti da un gruppo di giovani seduti li accanto, che nel boschetto a nord delle mura, dove dimoravano i ragni, vi era un antro, che sprofondava nel terreno, un buco insomma, però enorme nel quale spesso vedevano gente armata infilarcici.

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Quello sarebbe stato un buon luogo per fare una delle sue ricerche, si disse, e finendo di bere la sua bevanda, andò nella sua camera per preparasi per il giorno seguente per andare alla ricerca di questo buco.
197 replies since 16/9/2018