Kent l'aveva cercato alla locanda, ma era sempre indaffaranto con l'acquisto della casa negozio e altre cose che non riusciva mai a incontrarlo.
Fino ad oggi. Appena uscito dalla camera dell'elmo e mantello, il locandiere che riassettava le camere lo fermo apostorfandolo:
- Signor Tabstar giù c'è il signor Kent che la cerca, è ormia da diversi giorni che viene e non riesce ad incontrarvi, per favore andate giù a parlare con lui
Alexander sorrise e acconsenti accennando con il capo.
Trovò Kent ad un tavolo a bere birra, e lo invitò a fare uguale.
Appenà Alexander bevve il primo sorso, Kent gli chiese se aveva ancora l'arpa di Elsa.
Domanda del tutto inaspettata a quell'ora, la risposta fù che cosa se ne doveva fare Kent.
Il guerriero a ciò rispose alzandosi ed invito ALexander a seguirlo in una camera di sopra.
Questa cosa non piacque a Tabstar, e lo fece notare subito dicendo che non era mai stato uin una camera con un uomo ed era una brutta sensaione.
Kent gli disse che andava benissimo e che doveva parlargli.
Gli disse che qualche giorno addietro mentre era con degli altri, di cui non disse il nome, saette e lampi cadderò all'improvviso, accompagnati dal rombo dei tuoni, per far apparire un mago, così disse Kent.
Costui si presento a loro come Shandalar, un mago potente, e ricco che potrebbe comprare tutto il Gate, che abita a Ulgoth's Beard.
Questo, afferma, che i baccanti che loro hanno scacciato, avevano derubato in casa sua, mentre lui non c'era, e non era tanto un problema se non che si erano presi una pergamena molto potente che stava studian ofra i suoi oggetti.
Aveva chiesto a kent se sapeva dove erano finiti.
In tutta risposta il guerriero gli disse di no ma che avevano due oggetti dei loro capi.
Shandalar gli disse di ritrovare i due oggetti e che con l'aiuto di un mago potente di trovare dove erano finiti i baccanti, e sarebbero tutti stati ricompensati.
Alexander Ascoltata la storia disse che l'arpa, che era in suo posseso, e il bastone che invece possedeva Gileril Mirluin, valevano già una fortuna, e di solito un incantesimo così distrugge l'oggetto, e che quindi avrebbe chiesto prima ad un suo conoscente mago come si poteva fare.
Detto ciò promise anche a kent che avrebbe scritto al mago per dirgli che aveva l'arpa e che se voleva si potevano incontrare.
Detto ciò si congedo da Kent e andoò a scrivere le sue lettere: una al suo amico, una a Gileril Mirluin per riuscire a riavere il bastone e una a Shandalar.
La stessa sera un alfiere arriva di corsa a Ulgoth's Beard alla dimora del mago Shandalar.
L'alfiere consegna ai domestci una lettera.
Contenuto lettera:
Salute Shandalar,
Chi vi scrive è il possessore dell'arpa delle baccanti, Alexander Tabstar, che fù di Elsa Mars, capo ora dei baccanti e con loro trasferitasi su un altro piano a noi sconosciuto. Kent si è rivolto a me come possessore dell'arpa. vi volevo informare che mi rendo disponibile per mostrarle l'arpa in mio possesso per trovare il luogo dove si sono trasferiti i baccanti. Mi stò dando da fare anche per ritrovare ilbastone in possesso di un nostro conoscente, cercherò di reperirlo al più presto, ma questo penso ci porterà all'ex capo dei baccanti che si diede alla fuga in modo repentino dopo il nostro arrivo.
Aspetto vostre notizie, mi potete trovare alla locanda del Gate l'Elmo e il Mantello, oppure nella mia casa negozio (disegno di uno schizzo di mappa).
Spero che questa lettera vi sia gradita e vi possa dare speranza per la riuscita ricerca di ciò che cercate.
Alexander Tabstar.