*La missiva venne consegnata alla recluta, non appena rientrato dal suo turno,
Letta la stessa, restò come paralizzato, inabile a dire o far nulla e così fu per diverse clessidre, tempo durante il quale qualche lacrima solcava il suo volto... osservando la data della missiva, turbato per le sorti della donna custode del suo primo bacio e con esso il primo amore, si ritrovò del tutto spiazzato, adesso degli innumerevoli quesiti che si era posto solo due continuavano a frullargli per la testa, cercarla e portarla via da un padre violento che la priva della gioia, subito, o come richiesto al passar dei tre giorni? tra le varie domande che si pose, vi fu anche quella più distante dal suo modo di essere, di vivere, di agire...forse era meglio lasciare che il tempo li avrebbe ricongiunti? ma come avrebbe fatto a convivere con la consapevolezza di non aver protetto al meglio delle sue capacità neanche la donna che ama, come avrebbe fatto a proteggere chi non conosceva, se non era in grado di proteggere lei, così bella, quanto indifesa e fragile? Il pensiero gli attanagliava la mente, così tornò a quella umile dimora, comprata anche in vista di un possibile futuro con la fanciulla e per la prima volta dopo anni, si ritrovò inerme davanti ad un colpo infertogli, nessuna armatura e nessuno scudo lo avrebbe protetto abbastanza...così chiuse gli occhi e si lasciò andare al riposo, sperando al risveglio, di trovare una risposta alle tante domande, una strada da seguire, un azione da compiere....*
|