Faerûn's Legends

Dal diario di Wilhelmina Uth Wyvern

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peace4peace
view post Posted on 21/2/2016, 15:07




E' la prima volta che uccido qualcuno, perlomeno, con le mie stesse mani. E' stata una sensazione alquanto strana quella che ho provato quando la lama è scivolata sul suo collo, viscida, calda, avvolgente, come il sangue che mi è schizzato sul volto e sulle vesti. Vedere gli occhi di quell'uomo strabuzzare mentre il rantolo della morte gorgogliava dalle sue labbra insanguinate, mi ha pervaso di una sensazione mistica di potere e controllo illimitato. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentita forte, un po' come quando ho imparato a lanciare il mio primo sortilegio, ma in maniera differente. Stavolta il potere non scaturiva da me, ma verso di me, come se quella vita che si stava spegnendo si riversasse totalmente dentro il mio essere. Non ho provato nè pietà nè compassione per quello sfortunato, in fin dei conti la sua unica colpa era quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Devo ammettere con non poco imbarazzo che ripeterei volentieri l'esperienza, al solo scopo di riassaporare nuovamente quel momento. Questo fa di me una donna malvagia? Forse.. ma non intendo certo perdere il mio prezioso tempo con inutili sensi di colpa e rimpianti di sorta, ben altri sono i miei progetti. Stasera il maestro Isur utilizzerà il cadavere di quell'uomo per una lezione pratica di necromanzia, non avremmo potuto chiedere di meglio alla sorte dopotutto. Spero di cuore presto un'altra nave naufraghi in questa zona, così da avere ancora qualcuno su cui sperimentare queste nuove e insolite emozioni.. Forse qualche sacrificio ad Umberlee potrebbe accordarci il favore della dea in tal senso, ma si, tentar non nuoce.
 
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peace4peace
view post Posted on 2/3/2016, 10:15




Le mie risorse economiche cominciano a scarseggiare e non posso attingere alle ricchezze familiari, i moniti dei miei genitori sono stati chiari "Non potrai contare su di noi, da ora in poi dovrai cavartela da sola". La maestra Kaar è stata molto gentile a rendersi disponibile per sovvenzionare i miei esperimenti, ma prima o poi dovrò trovare comunque un modo di sdebitarmi. Non credevo sarebbe stato così difficile far soldi lontano da casa, anche se fino ad ora non mi ero mai posta il problema, dato che non ne avevo mai avuto bisogno. Il lavoro manuale mi disgusta, può andare bene per gli schiavi, non per me e, sinceramente, non saprei nemmeno cosa fare, fin'ora ho dedicato tutta la mia vita agli studi. Potrei vendere pergamene e artefatti arcani, ma è un'attività fin troppo dispendiosa e debilitante per le mie risorse sia materiali che mentali. No, rischierei solo di perdere di vista il mio obiettivo principale, il gioco non vale la candela, non ancora almeno.
Quell'uomo però mi ha dato un'idea, quel Keitel sarebbe disposto a pagare per le mie conoscenze. Credo non sia una proposta da sottovalutare, qualcun altro potrebbe essere interessato a ciò che ho da offrire, basta solo individuare chi..
 
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peace4peace
view post Posted on 5/4/2016, 11:46




Non riesco a comprendere il motivo per cui la maestra Kaar ha lasciato in vita quel tipo. E' palese agli occhi di tutti sia un povero mentecatto e potrebbe far saltare in un attimo la nostra copertura, se lasciato a piede libero. Forse per questo l'ha affidato a Lilian, ma dubito quella scialba adepta senza spina dorsale riesca a contenerne la tracotante esuberanza. Dovrò tenerlo d'occhio personalmente, per evitare guai e capire cosa ha in mente per lui la maestra. Quella donna non è certo una sprovveduta, tanto meno una persona magnanima. Sicuramente quel folle fa parte di un piano molto più ampio.
Nel frattempo potrei io stessa trarre giovamento da questa insolita situazione. Non mi piace l'idea di dar corda alle manie visionarie di un pazzo megalomane, ma se voglio conquistarne la fiducia è il caso che stia al suo gioco. Tutto sommato con lui potrei riuscire dove ho fallito con altri, proprio sfruttandone i deliri insensati della sua mente malata.
 
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peace4peace
view post Posted on 20/4/2016, 14:46




Dannazione, mio padre mi aveva avvertita, ma la cupidigia ha avuto il sopravvento. Ricordo ancora le sue beffarde parole:"Secondo te perchè la nostra famiglia non commercia in oggetti magici come tutte le altre? Perchè nel nostro caso il pericolo è maggiore del guadagno e il gioco non vale la candela. E' molto semplice, quello che è successo a te capiterà a tutti coloro useranno i manufatti da te incantati, o forse peggio. Fai tutti gli esperimenti e le prove che vuoi, ma tienile per te, o rischierai di attirare attenzioni indesiderate o ancora peggio nemici". Da allora ho perso interesse nella sperimentazione, almeno fino a quando non giunsi all'enclave, dove la fame di un lauto guadagno facile mi ha fatto dimenticare le potenziali ripercussioni. Sinceramente speravo in cuor mio gli effetti collaterali fossero trascurabili o difficilmente individuabili, ma se perfino quell'apatica di Lilian ha intuito qualcosa di strano, credo sia meglio tornare sui miei passi. Devo riprendermi quel pugnale, troppo pericoloso lasciarne lo studio a qualcuno che non sia io.
 
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peace4peace
view post Posted on 22/6/2016, 19:03




Sciocchi! Balordi! Mentecatti! Dovrebbero baciare il terreno dove posiamo i nostri piedi, li aiutiamo e ci ripagano con disprezzo e avversione. Poveri piccoli omuncoli privi di senso e di qualsiasi barlume di ragione.
Come hanno osato strappare il mio volantino..? Sarebbero dovuti accorrere in massa come formiche fameliche su di un pezzo di pane raffermo al solo leggere il nome dell'Enclave e invece.. Inutili beoti ignoranti!
Si reputano nobili e il loro futuro re è un moccioso incapace di alzarsi le braghe da solo, si credono maghi... Maghi! I nostri peggiori incantatori defecano magia migliore della loro!
Potessi almeno guardarli con lo stesso disprezzo che riserverebbero a me se sapessero chi io sia, ah che piacere sarebbe vedere i loro occhi sanguinare e le loro schiene incurvarsi sotto il peso del vero potere.
Meriterebbero davvero gli orchi radessero al suolo la loro inutile capitale e allora si che riderei delle grida strazianti dei loro bambini terrorizzati e gioirei delle urla delle loro donne violentate in massa.
Non meritano la nostra compassione, figuriamoci il nostro aiuto. Ma la maestra la pensa diversamente, e anche se mi duole ammetterlo, forse ha ragione. Se solo la situazione sui Picchi si sbloccasse, potremmo almeno smettere di fingerci ciò che non siamo.
Per quanto trovi l'arte della simulazione molto appagante, questa situazione comincia a farsi precaria e snervante. Immagino la fredda sopportazione porterà prima o poi i suoi frutti. Chissà cosa ne penserebbe al riguardo il maestro Nassu...
 
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peace4peace
view post Posted on 8/7/2016, 20:28




Iprem non è risultato di nessun aiuto alla mia ricerca. Non che quel libro mi servisse realmente, probabilmente ne abbiamo già una copia nella villa di famiglia, però era necessario metterlo alla prova. A quanto pare non basta essere orbi e amanti del sapere per lasciarsi andare al rassicurante abbraccio della Notte. Chissà, forse ha mentito a proposito del libro, ma questo stonerebbe non poco con la sua reazione che invece appariva più che genuina.
Sembrava avesse visto uno spettro... Povero ignorante, cosa mai potrebbe saperne un inutile topo di biblioteca cieco della conoscenza e del vero potere legato ad essa? Come al solito sono stata precipitosa e avventata, la maestra ha ragione, ma non importa, quando troverò chi mi libererà da questo pesante fardello che mi ossessiona offuscando il mio giudizio e alterando la mia mente, i miei sforzi non saranno stati vani.
E poi bisogna pur correre qualche rischio ogni tanto se si vuole ottenere qualcosa dalla vita che non siano soltanto le briciole lasciate per terra dagli altri. Verrà il giorno in cui anche lei saprà chi davvero ha di fronte, ma ogni cosa al suo tempo, la vendetta è un piatto che va assaporato freddo.
Rimedierò al mio errore con quel vecchio storpio, in un modo o nell'altro. Nel Frattempo dovrò spingere le mie ricerche altrove, magari nei bassifondi, dove il ricavato della vendita dei miei libri potrebbe davvero fruttare informazioni utili. In fondo questa grande città è come un piccolo scrigno dal doppio fondo, il cui scomparto segreto aspetta solo di essere aperto dalle abili mani di chi sa come agire
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Edited by peace4peace - 9/7/2016, 15:38
 
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peace4peace
view post Posted on 25/7/2016, 19:52




Quella donna potrebbe davvero fare al caso mio. L'ho vista scherzare e parlare tranquillamente con l'oste di quella bettola come fosse una di casa.
Chissà forse viene dai sobborghi della città o ha degli agganci particolari, ciò che importa è che le sue amicizie potrebbero portarmi dove fin'ora non sono arrivata da sola.
A quanto pare non sembra disdegnare il pericolo in cambio di qualche spicciolo, ma sino a dove potrebbe spingersi?
E' il caso di tentare nuovamente la sorte, dopo il penoso fallimento avvenuto con il vecchio cieco?
Devo essere prudente e constatare quanto sarebbe disposta a percorrere una strada tanto lontana dalla legalità quanto lo è ciò che cerco.
Lecito o meno che sia, ogni lavoro ha il suo prezzo, che molti sarebbero disposti a svolgere per un compenso adeguato. Basta solo individuare chi e forse finalmente ho trovato la persona giusta allo scopo.
 
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peace4peace
view post Posted on 10/8/2016, 21:29




Quello strambo straniero venuto dall'est finalmente ha trovato la sua utilità all'interno dei miei piani. Ammetto di averlo sottovalutato e tutt'ora non sono del tutto sicura sia totalmente affidabile per questo compito, tuttavia l'averne testato le capacità mi fa sperare per il meglio.
Quel vecchio storpio è un peso, oltre che un pericolo, per i miei piani. Sa troppo e potrebbe persino nutrire dei sospetti nei confronti della mia persona. E' arrivato il momento di rimediare all'errore fatto in precedenza.
Eliminarlo mi porterà ben due vantaggi, togliere dalla circolazione qualcuno che sa più di quanto dovrebbe e lasciare la biblioteca senza il suo amministratore. Ovviamente io stessa mi proporrei di sostituirlo al momento giusto, cercando di scoprire se quel vecchio dice o meno la verità su quel libro, o se invece nasconde più di quanto lasci trasparire.
In ogni caso devo stare all'erta, lo straniero sembrava titubante, anche se alla fine ha accettato l'incarico. Spero solo non sia avventato e aspetti le mie istruzioni prima di agire e poi, potrò finalmente godermi i risultati degli eventi.
 
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peace4peace
view post Posted on 14/9/2016, 11:23




Alla fine non è stato necessario eliminare il vecchio, troppo rimbambito per risultare pericoloso e fin troppo protetto da qualcuno che preferisce rimanere nell'anonimato. Quel Marshall, il suo segretario, nasconde molto di più di quanto lasci intravedere. Secondo lo straniero che ho ingaggiato per pedinarlo, è un potente arcanista. Certo è che alcune notti le passa sveglio in compagnia di loschi figuri, all'interno della biblioteca cittadina.
Chissà, forse si tratta del culto segreto che sto da tempo cercando o forse no. In ogni caso, devo trovare il modo di scoprirlo.
Trovo singolare il modo in cui certi avvenimenti s'intreccino fino a formare delle inverosimili coincidenze. Eppure avrei dovuto immaginare questa cittadina dalle statue inquietanti attirasse accoliti da ogni parte come farebbe una lanterna accesa con delle falene. Quel giovane mago inesperto è stata una vera sorpresa, un fulmine a ciel sereno che per un attimo mi ha abbagliata, ma dopo tutto è stato chiaro.
Cercava un mentore, una guida, qualcuno che gli insegnasse come intrecciare i fili oscuri delle ombre... E trovò me.
Che sia stato un segno divino di approvazione o meno, ho deciso alla fine di seguirlo nei suoi studi. Anche se è un povero mezzosangue, gode comunque del favore della Dea. Certo è bene non si sappia in giro, non oso immaginare cosa mi farebbero i miei maestri se sapessero di questa storia. In ogni caso potrebbe risultare un valido alleato in futuro e chissà, magari potrebbe persino arrivare dove io fin'ora non sono riuscita a giungere.
 
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peace4peace
view post Posted on 11/12/2016, 21:43




Non pensavo il viaggio mi avrebbe portato per così tanto tempo lontana dalle terre sembiane. Tuttavia, in assenza dei miei genitori, qualcuno doveva pur interessarsi ai possedimenti terrieri della famiglia. Per quanto fedeli e ben pagati possano essere i nostri schiavisti, si sa, quando il gatto non c'è i topi ballano. Ammetto che sia stato alquanto rischioso farsi rivedere dalle parti del monte Thay, considerando che i nostri nemici non si siano certo arresi. A volte però il luogo più ovvio in cui cercare qualcuno risulta anche il più sicuro in cui nascondersi e immagino abbiano perso da tempo le speranze di poterci trovare nelle nostre terre, prova ne è il fatto che non ho avuto nessuna noia nel lungo periodo che ho trascorso a casa. La vendita degli schiavi ha fruttato parecchio durante la nostra assenza, più di quanto mi aspettassi considerando che non era più mio padre a tenere i conti, e finalmente ho potuto attingere a piene mani al patrimonio di famiglia, dato che i miei genitori sono stati dichiarati ufficialmente dispersi.
Il ritorno all'enclave di Saerloon è stato un tragitto lungo e faticoso, ma ne è valsa la pena dopotutto. Inaspettatamente la mia lunga assenza ha portato la maestra Kaar a ritenermi pronta per la fatidica prova finale, o forse l'ha solo portata a perdere interesse nei miei confronti o magari le sue mire contemplano per me adesso qualcosa di meglio dell'essere una semplice allieva, chissà... In ogni caso resterà pur sempre molto difficile riuscire a districarsi dalla tela che fin'ora ci ha intessuto attorno. Per il momento ha comunque poca importanza, il mio unico obiettivo adesso è dimostrare di essere all'altezza del rosso della veste che porta, il tempo è dalla mia parte e non ho nessuna intenzione di deluderla. Tutto il resto è secondario...
 
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peace4peace
view post Posted on 18/2/2017, 09:39




Finalmente, ogni situazione tende a risolversi nel modo migliore potessi aspettarmi. Il rosso delle mie nuove vesti ha dato sicurezza al mio animo tormentato e il rischio d'impazzire seguendo il percorso di studi meno ortodosso che un arcanista possa scegliere, è solo un lontano ricordo. Certo ho pagato tutto questo a caro prezzo, ho dovuto giurare devozione ad un credo che fin'ora mi aveva interessato solo di sfuggita e per mero interesse personale. Tutto sommato però gli scopi del culto e della Dea non sono molto differenti dai miei: potere, supremazia, dominio... Vanno di pari passo con i miei interessi, tracciando due sentieri complementari e paralleli, che posso direzionare a mio completo piacimento. Resta solo da concretizzare nella realtà ciò che fin'ora sono stati solo sogni di gloria a occhi aperti, intessere con mano ferma il disegno dell'opera completa.
 
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peace4peace
view post Posted on 5/5/2017, 10:03




Parlare con la maestra Kaar è stato a dir poco illuminante. Ha sciolto molti dubbi sulla via da percorrere da ora in poi. Il mio nome deve emergere, tanto quanto la mia persona, se voglio che si attui il piano che voglio svolgere. Certo dovrò tornare a Suzail, quella città non mi piace per niente, puzza di ipocrita legalità spicciola e di un marcescente senso di nobiltà decadente. E i cormyreani non sono certo tanto meglio, così occupati nelle loro noiose faccende quotidiane, senza alcuno scopo che non sia quello di sopravvivere al tempo che scorre. Meglio dopotutto, non c'è nulla che il denaro non compri, soprattutto se si tratta di un lavoro onesto e ben retribuito da affidare a qualcuno che non abbia niente da perdere ma solo da guadagnare. Diventerò la loro beniamina, la loro amabile benefattrice e il resto verrà da sè.
 
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peace4peace
view post Posted on 14/7/2017, 06:08




Mia nonna amava ripetere che un aquilotto prima o poi deve spiccare il volo dal nido se vuole imparare a volare. Correre rischi è la prassi di chi vuole ottenere qualcosa dalla vita che non sia accontentarsi e vivere nella mediocrità... Ma questo insensato gioco in cui la sorte mi ha trascinato vale veramente la candela? I benefici che potrei ottenere sono davvero maggiori dei pericoli a cui sto andando incontro?
Ho lottato e compiuto ogni cosa ritenessi necessaria per emergere dalla massa e dimostrare a chi non credeva in me di essere molto di più di una semplice ragazzina viziata. Non ho indossato queste vesti per essere messa da parte da individui che non ne comprendono il valore, manovrata come una pedina in una partita di cui non conosco nè l'esito nè lo scopo. E' arrivato il momento che la regina faccia la sua mossa!
 
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peace4peace
view post Posted on 2/10/2017, 23:03




Quanto tempo è passato dal mio apprendistato, sembrano secoli i giorni in cui agognavo con tutta me stessa quelle vesti purpuree addosso, seta mista a ricami d'oro luminescenti, che ti sfiorano la pelle come rugiada fresca d'estate. Ora, che le porto quotidianamente, le sento quasi stringersi troppo intorno alle mie forme. No, non sono ingrassata, è una sensazione più sottile di quella meramente corporea, è l'ambizione che stringe questi abiti come cilicio intorno ad una ferita aperta. Mi chiedo se sia così per tutti coloro che superano la prova e diventano maghi rossi, sarà lo stesso anche per i miei allievi? Magari pensano il mondo finisca lì e non ci sia nient'altro da ambire di più prezioso e difficile da ottenere, in fondo fu così per me. Che stolta a pensarlo, il potere non è merce che può essere acquistata e messa da parte, no, la fame e la sete s'insinuano nelle carni e nell'anima come aghi di ghiaccio sottile, freddi, rigidi, ma implacabili. Si, lo vedo nei loro occhi, allo stesso modo in cui lo vedeva nei miei la mia maestra, desiderano quel potere che solo le rosse vesti possono concedere, ma non sanno ancora, che presto ne resteranno vittime, vittime di una fame insaziabile e di una sete implacabile, che li porterà prima o poi a sorridere guardandosi indietro e riflettendo, come me, su quanto quel semplice desiderio, fosse solo l'inizio di un percorso senza fine.
 
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peace4peace
view post Posted on 1/2/2018, 14:26




Scartoffie e documenti, timbri e ceralacca, cos'è diventata la mia vita? Cosa sono diventata io, un'insulso burocrate senz'alcuna ambizione? Sarebbe stato senz'altro meglio tornare a governare i miei possedimenti nel monte Thay o meglio ancora cercare fortuna nella capitale anzicchè restare qui, dopo l'accantonamento del progetto di Proskur, in questa enclave ormai per me priva di ogni stimolo. Ma non posso, non posso andarmene, non prima di aver estinto il mio debito. Qui a Saerloon sono stata liberata dal pesante fardello di cui i miei studi poco ortodossi mi hanno oberata, ma coloro che mi hanno aiutata non l'hanno certo fatto per spirito d'altruismo. Quel rituale mi ha liberata si, ma anche incatenata a qualcosa di più oscuro e profondo, da cui non posso più fuggire, lo so, lo sento nel profondo. Presto o tardi verranno a cercarmi, allo stesso modo in cui io cercai loro, e non mi sarà concesso rispondere di no. Non mi pento delle mie azioni, rifarei tutto ciò che ho fatto per arrivare dove sono adesso... Solo questa lunga interminabile attesa mi consuma come fosse brace viva.
 
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14 replies since 21/2/2016, 15:07   402 views
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