Claupx |
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Pastosità interna alla bocca, assaporando il palato si era accorto di un certo sentore quasi metallico con grumi indefiniti, era sangue corposo misto a terriccio. Un imponente senso di torpore e di spossatezza lo aveva pervaso, quando tentò di riaprire gli occhi per comprendere cosa stava succedendo. Sentiva voci confuse e rimbombanti, poco definite, non chiare.
<< Ragazzo, rialzati!!! >> una voce severa e di un uomo di mezz’età. Silenzio di alcuni secondi, mentre il ragazzo era poco cosciente.
<< Wayneeee!!! Riprenditi, amico mio! >>
la voce più giovane quasi lo aveva penetrato facendo giungere la sinapsi dall’apparato uditivo fino al cervello. Era il suo amico Kalec che cercava di aiutarlo a rialzarsi. Lentamente si era ridestato, riaprendo gli occhi. La sua vista non del tutto recuperata ancora, gli permetteva una grigia visione con puntini neri. Notò che la squadra era ferma, e lui era disteso a terra. Si ripulì la bocca dai detriti, cercando di rialzarsi.
<< Hai fatto un bel volo, Blackrose. >> sentenziò l’anziano padre, parlandogli sempre con un certo distacco, quasi formalità mentre non erano soli tra loro.
<< Quel bandito a cavallo ti ha puntato, destabilizzando il tuo cavallo e disarcionandoti. Ruzzolando hai preso un bel colpo alla testa, pare. >> Gli venne spiegato con sufficienza.
Wayne all’epoca era ancora giovane, circa sedici anni, e il suo percorso di allenamento era iniziato da circa due. L’inesperienza faceva da padrone, ma episodi come quello segnarono indubbiamente la sua maturazione. Erano passati quasi dieci anni da allora, e in lui erano perfettamente vivi ricordi come questo. Si era distratto appena, mentre sistemava con diligenza tra i documenti burocratici a palazzo. Era finito a sedersi tra alcuni banchi di pietra, sepolto da fogli e scartoffie disordinate. Com’era avvenuto questo passaggio? Dapprima in prima fila energicamente, quando il padre lo portava con se nelle varie ronde, le varie spedizioni in luoghi sperduti,dove spesso e volentieri lo ammoniva in modo duro, affinchè imparasse e ora invece si era preso la responsabilità di essere un funzionario cittadino, un politico. Era cambiato in tutto questo tempo? E se la risposta era affermativa, come?
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