Faerûn's Legends

Il cammino di una rosa nera

« Older   Newer »
  Share  
Claupx
view post Posted on 11/3/2018, 06:21 by: Claupx
Avatar

Lord Draxler di Gulthmere

Group:
Ordine Vigile e Guardia Cittadina
Posts:
395

Status:


Riaprì gli occhi, davanti a lui uno scempio.
Devastazione, cadaveri, sangue. Si ritrovava in una delle stanze del Casato Blackrose,
accasciato sull'elegante pavimento, che ora era impresso del suo stesso sangue e quello degli altri familiari.
Si rialzò, guardandosi. Era vestito con una delle sue camicie bianchissime e perfettamente sagomate, sui quali era stato ricamato il simbolo di famiglia, pantaloni anch'essi bianchissimi.
Non comprendeva però a pieno quello che stava vedendo... un sogno forse? Forse era meglio definirlo un incubo.
<< Cosa ci faccio qui? .... Cosa è successo? >>
Domandava tra se e la sua coscienza, mentre vagava per la casa, osservando a passi lenti i cadaveri del padre, la madre, la sorella, altri parenti vicini o lontani, gli inservienti che da generazioni lavoravano per la sua famiglia.
Tutti erano morti, uccisi brutalmente, da qualcosa di indefinito.
Si rabbuiò nella triste visione di quel massacro, chiedendosi come mai egli fosse l'unico vivo.
<< Non sono stato sufficientemente accorto... non li ho saputi difendere. >>
Si tormentava come suo solito, arrogandosi responsabilità e colpe. Era il suo modo di fare, quello di mettersi davanti agli altri e prendendo una giusta parola, prendendosi colpe che talvolta non erano sue.
"Fermati, attendi ed osserva con attenzione."

Una voce gli parlò nella mente, con tono severo ma allo stesso tempo come qualcuno che vuole insegnarti, come l'amore di un padre.
Ritrovò a terra un simbolo sacro, era un guanto ornamentale con un occhio dall'iride azzurra ben aperta e vigile.
Lo raccolse baciandolo, per poi indossarlo. La sua fede verso Helm era un elemento cardine della sua vita e sapeva che nel momento di difficoltà egli avrebbe potuto ricercare guida e consiglio verso L'Osservatore.
Proseguì uscendo dalla casa, dirigendosi attraverso le vie di Waterdeep.
Anche la sua amata città era cambiata, in questa visione piuttosto realistica nel quale il ragazzo era immerso la città era piompata in un altalenarsi di luci ed ombre.
"Sii sempre leale e diligente nell'espletare gli ordini che ti vengono impartiti."
Nuovamente la voce parlò, quasi volesse guidarlo attraverso una via intrisa di significato.
Si diresse verso il Palazzo di Piergeiron. Qui la via era illuminata, entrando ritrovò tutto intatto come lo aveva lasciato prima di rientrare a casa. In questo momento non aveva piena consapevolezza se fosse un sogno o una realtà distorta, ma proseguì dirigendosi verso l'ufficio, mentre ragionava sulla frase che gli era appena stata detta, ed era a lui molto familiare essendo uno dei dogmi del Guardiano.
Tentò di dialogare con quella voce, ponendo una domanda:-
<< Non è forse quello che sto facendo? La mia lealtà è verso la città e la mia responsabilità è quella di espletare gli ordini impartiti dalle alte cariche governative e quindi dai Lord mascherati! Ogni mia decisione è per il bene ed il rispetto della legge!>>
La voce riecheggiò nel palazzo, ma non ci fu nessuna risposta.
Soltanto vide una figura sfocata seduta al suo posto che diligentemente creava ordine nel caos burocratico e che con la sua figura portava il bene, ricevendo le richieste dei cittadini e con dedizione fare il possibile.
Che fosse un suo riflesso? Senza dubbio i suoi dubbi e tormenti sulla sua adeguatezza nel ruolo stavano avendo una possibile risposta...
Uscì dal palazzo dirigendosi verso la maestosa piazza del Distretto del Castello.
Quivi ritrovò alla base delle scalinate della fontana, dei pilastri sui quali giaceva la sua armatura e la sua
spada bastarda.
"Prenditi cura dei tuoi armamenti, così che possano svolgere al meglio il loro dovere quando richiesto."
La voce sussurrò calda all'orecchio. Wayne sorrise, indossando l'argentea armatura che teneva sempre in modo
zelante e grazie alla quale spesso aveva trionfato. Socchiuse gli occhi, uno scrosciante applauso si sentì echeggiare nella piazza. Riaprì gli occhi notando che qualcosa era diverso.
Non era più solo, accanto a se aveva i suoi fidati compagni. Rivisse con piene emozioni nuovamente la scena di quando Lord Piergeiron Paladinson si era affacciato alla piazza, ponendo un saluto, durante la serata conclusiva della Fiera.
Di colpo si risvegliò poi da quello che infine comprese fosse un sogno, un sogno particolare e ricco di significati e risposte per lui.
Riaprì gli occhi voltandosi a lato, ritrovando Lorelei a fianco dormendo beata.
Si rilassò pensando a quello che aveva sognato.


 
Top
5 replies since 1/2/2018, 15:11   214 views
  Share