Faerûn's Legends

Che Fine Ha Fatto Fiona Burque?

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view post Posted on 5/1/2019, 22:09
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Clara Addams

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"Bob è morto."
"Ci è arrivata voce."

Le ultime parole di Meleth parevano essere state smentite: chi o cosa c'era dietro la malattia? L'idea di interrogare quell'ambigua alchimista al mercato, con le buone o puntandole un pugnale alla gola, le stava di nuovo vorticando nella mente, ma aveva già altro a cui pensare.



Si era avvicinata ai suoi amici che osservavano dalla distanza il rito di esorcismo nella casa infestata. I thayan alla fine l'avevano acquistata, e il sorgere dei non morti li aveva costretti ad accelerare quanto avevano già in programma. La Duchessa, si proprio una dei Duchi!, osservava poco lontano. Aveva visto lo stregone cercare di convincerla che i non morti erano stati attirati dai maghi rossi, ma avevano attirato la sua attenzione solo quando avevano nominato la casa. Non la casa infestata, ma quella di bambole. Quella che solo a starci vicino ti veniva la pelle d'oca.

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"Certo Duchessa, ve la consegneremo agli uffici governativi"
 
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view post Posted on 8/1/2019, 14:33
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Netrunner

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Quando le campane dall'allarme suonarono, il Sergente Fox si trovava nel suo ufficio.
Venne sommerso immediatamente di rapporti e pratiche e subito girava gli ordini alle diverse unità.
Un protocollo di sicurezza venne subito applicato dal Pugno Fiammante, che mise in sicurezza il perimetro del Gate, sebbene fossero
pochi zombie.

Liia Jannath

La situazione però venne presa in mano da Liia Jannath, la Duchessa, che preoccupata della sorte della sua città decise di intervenire in prima persona: le parve la scelta più azzeccata che fece nell'ultimo mese, e, forse, avrebbe donato qualcosina al tempio di Tymora.
La matassa iniziava a sbrogliarsi da sola... e finalmente Eltan sarebbe tornato entro poche ore.

[...]

All'Enclave Thayan non sembrò vero quello che accadde quel giorno. Finalmente misero le mani sulla casa.

kossuth priest

L'esorcismo andò bene, sebbene ci fù una sola vittima. Ma mai nulla andò bene quanto l'acquisizione della casa... ormai era praticamente loro.
 
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view post Posted on 8/1/2019, 19:09
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Colui che peta

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Tutto quello che tocchi
Tutto quello che vedi
Tutto quello che gusti

Tutto quello che senti
Tutto quello che ami
Tutto quello che odi
Tutto quello di cui diffidi

Tutto quello che salvi
Tutto quello che dai
Tutto quello che contratti
Tutto quello che compri
scommetti, presti o rubi

Tutto quello che crei
Tutto quello che distruggi
Tutto quello che fai
Tutto quello che dici
Tutto quello che mangi

Chiunque incontri
Tutto quello che disprezzi
chiunque combatti
Tutto quello che è
Tutto quello che sarà
E tutto quello che verrà

e ogni cosa è in armonia sotto il sole
ma il sole è eclissato dalla luna

Incredibile, altre parole non aveva.
Aveva pianificato considerando di dover tornare sopra la parte più difficile, e data per scontata la riuscita della parte semplice.
Le cose erano andate diversamente..
I due suoi nuovi amici non avevano capito la parte più importante di quel che era accaduto, e peggio ancora, lo avevano bollato come nemico, non in modo troppo esplicito, ma in modo piuttosto chiaro...
I Thayan, invece, avevano approfittato della situazione, cosa che non aveva sperato minimamente potesse accadere, coincidenza talmente tanto sospetta, che alla minima indagine..ooh si sarebbe davvero divertito.
Ma la cosa più importante, era stato l'aver incontrato la duchessa Jannath, sarebbe stata utile al suo piano, pensava addirittura di raccontare a lei, solo a lei, la verità..forse avrebbe capito.
Strano ma vero, per una volta aveva uno scopo nobile, uno scopo che non poteva nuocere a nessuno, salvare quella ragazzina, lo sentiva, sarebbe stato l'ultimo appiglio per riprendere quel che aveva perduto, anche se dubitava sulla riuscita finale.
se non poteva rimediare a quel che era successo quel giorno di 8 anni fa, nel Cormyr, avrebbe almeno tentato di espiare..

Loki.Laufeyson.full.1718974
 
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peace4peace
view post Posted on 10/1/2019, 12:37




Il silenzio ovattato della sala vuota era interrotto solo brevemente dal passo cadenzato e lento di un officiante, che spargeva fumi incensati per coprire l'olezzo che la morte porta inevitabilmente con sè.
La grigia figura incappucciata seduta in disparte, evitava di fissare le sagome delle sue consorelle avvolte nei sudari, mentre pregava per le loro anime, il simbolo sacro stretto tra le mani.
Le tornarono alla mente le parole di qualche sera prima di fratello Nau Kon Thom:
"Ho sempre una ferita nel cuore, ma questa mi da gioa". Quanto avrebbe voluto fosse così anche per lei. La consapevolezza di sapere le anime di quelle donne al cospetto del Piangente, vere testimoni della fede che avevano deciso di professare fino al sacrifico ultimo della propria stessa vita, avrebbe dovuto darle forza e vigore, in quel tragico momento di profondo dolore. La cruda verità era che aveva letto e sentito storie di molti martiri nella propria chiesa, ma mai sino ad allora, ne aveva conosciuto personalmente alcuno.
Quelle semplici e umili donne avevano dimostrato più coraggio e ardore di molti nobili di nascita e presunti eroi che aveva conosciuto. Quando sarebbe stato il suo momento ne sarebbe stata altrettanto capace? In cuor suo temeva la morte?
Senza dubbio, lo avrebbe scoperto al momento giusto, nel frattempo al santuario c'era molto lavoro di cui occuparsi ora che erano rimasti in pochi.
Fermatasi sull'uscio della camera ardente, si fermò per dare un ultimo saluto a coloro con cui aveva condiviso quegli ultimi drammatici mesi di vita comune, fu solo allora si rese conto però che all'appello mancava una salma...
 
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view post Posted on 10/1/2019, 21:21
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L'uomo nudo con le mani in tasca.

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La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.



Il piano era fallito. Dovevano catturare il demone e scambiarlo con la bambina, ma non era andata così: in un momento di totale confusione lui e Devan lo avevano ucciso. Se un demone può morire. Colpa loro? Forse... nessuno è esente da colpe,nessuno. Ma il fallimento di un piano non preclude la vittoria della guerra, e la bambina era ancora prigioniera. Adrian, in preghiera al tempio di Kelemvor, non sapeva cosa avrebbero deciso i suoi compagni, ma sapeva cosa avrebbe fatto. Era parte del fallimento,sarebbe stato partecipe alla vittoria. Forse era questo il motivo per cui il Giudice dei Morti l'aveva portato alla città dei duchi.

Attached Image: guerriero-che-prega

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view post Posted on 22/1/2019, 10:22
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Clara Addams

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Avevano riferito al Duca del fallimento. Il demone era stato ucciso, ma sarebbe potuto tornare. Avrebbero dovuto ucciderlo là dove era stato ricacciato, ma come? E come fare a salvare la bambina?

La Duchessa aveva suggerito di fare ulteriori analisi sulla Casa. Che potesse essere un passaggio? La Casa era quindi stata riattivata, e ognuno, a turno, aveva aperto la porta.
Indescrivibilmente orribile. Oppressiva. I colori alieni, le pareti deformate. E quel che è peggio era stato che, mentre la esploravano, la Casa aveva parlato loro. Non gli aveva propriamente parlato, a ognuno aveva mostrato i propri demoni.

Era stato così che Ragazzina si era ritrovata in un tardo pomeriggio di una dozzina di anni prima, nella magione dei suoi genitori. Si sentivano urla e gemiti, e il dolciastro odore del sangue. Sapeva che i suoi genitori erano nell'altra stanza, morti. Una congiura, un assalto. Doveva nascondersi, i suoi fratelli erano lontani da casa ma gli assassini sapevano che lei era lì. Il terrore del passato si sovrapponeva al presente, i morti del passato convivevano coi vivi che aveva intorno.
"Ixia, dobbiamo scappare prima che ci trovino e ci uccidano"

Poi qualcosa, non sa bene cosa, li aveva liberati. Erano altrove, e per un attimo Rielel si chiedeva se fossero arrivati a nord, a Waterdeep, come nella fuga del suo passato. Un sole grigio e spento illuminava debolmente quanto avevano intorno.

E poi erano di nuovo nella Casa.
Bob, il guercio che era stato ucciso da Ixia, gli era apparso lasciando un messaggio prima di sparire. "Uccidete l'Offerta."
Secondo Devan dovevano trovare la soluzione per uscire. La volta precedente avevano dovuto distruggere delle apparizioni, secondo un ordine.
E ogni apparizione gli aveva detto qualcosa.

Al suo turno le era toccata Touka. La donna aveva guardato Rielel con aria schifata, l'aveva insultata, ma Ragazzina sapeva che non era reale. Non era una persona molto orgogliosa, e quelle parole l'avevano toccata poco.

E infine avevano trovato l'Offerta.
(continua...)

Edited by Frattaglia - 25/1/2019, 18:49
 
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view post Posted on 24/1/2019, 13:59
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Colui che peta

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La morte, la morte, la morte che arriva, la morte schifosa, la morte lasciva, la morte che vola, la morte normale, che cela del mondo, pietosa, ogni male, la morte che vive, la vita che muore. La morte, la morte, la morte e l'amore, che aspettano insieme il grande giudizio, e non hanno mai fine, non hanno mai inizio...

*Suzail, Otto anni prima*
La osservava, e mentre lentamente si accasciava a terra, lo sguardo perduto, la vita che lentamente scivola via..cosa aveva fatto? com'era possibile?
Lentamente il dolore aumentava..e lui cadeva..cadeva..più giù, sempre più giù..
"no, non sta succedendo, è fuori discussione, quello che vedo non sta accadendo, non l'ho uccisa, è viva, è per forza viva"
Sempre più giù..cade, inesorabilmente, cade..
"fa male..dannazione fa male, no no, non può essere successo, non può morire! perché mi guarda incredula mentre muore?! è stato un incidente! cosa è successo!?"
Il dolore, diviene sempre più vivo..e cade..cade ancora, la testa gira, il panico...
e poi il nulla.
L'abisso di ogni sentimento..l'unica via di scampo a quel dolore..

Waterdeep, Villa Inxis, otto anni più tardi
Entrare nella casa delle bambole lo aveva sconvolto.
Rivedere Amy Sybil,il suo primo e unico amore, davanti a se, come fosse reale, come se non fosse morta, come se quel maledetto giorno il suo sangue non avesse preso il sopravvento.
Ma non era reale, e lo sapeva..
Eppure, sarebbe rimasto li a guardarla in eterno..
Fu Rielel a farlo tornare in se, ma sarebbe rimasto sconvolto da una cosa..
Aveva provato nuovamente emozioni, e non era stata una cosa piacevole.
Non fu la sola cosa a scuoterlo dentro..aveva incontrato il suo peggior nemico la dentro, si era trovato faccia a faccia con se stesso, il se stesso di pochi mesi prima, prima che qualcosa dentro di lui cominciasse a cambiare, prima che incontrasse un mentore in grado di farlo maturare, prima che quella dannata elfa gli marchiasse la fronte per limitare i suoi poteri..prima che Rielel gli apparisse interessante..
Stava cambiando..e la cosa lo spaventava..
 
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view post Posted on 25/1/2019, 20:41
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Clara Addams

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paranoia s.f. (pl. -nòie) - Forma di psicosi che si manifesta con un'idea delirante, quali la mania di persecuzione, di grandezza e sim., lasciando integra ogni altra funzione psichica


Il viaggio nella Casa aveva toccato dei nervi scoperti. La sua paranoia latente era stata resa visibile ai suoi compagni, e lei per giustificarsi si era ritrovata a raccontare a Ixia chi fosse, a rivelare un pezzo della maschera. Lo stregone in qualche modo mitigava l'angoscia del suo stato d'animo.

---------------------------------------

Ragazzina parlava col Socio.
"Non l'ho mai provato, dovrebbe essere sicuro."
Ma non era successo quello che si aspettava, aveva visto ben oltre. Aveva visto troppo rispetto a quello che avrebbe voluto.
Aveva raccontato il tutto al Socio, che ne capiva meno di lei.
"Io... ho bisogno di aiuto per interpretarlo."
L'altro era scontento, e le aveva spiegato le sue perplessità.

---------------------------------------

Alla fine l'aveva reincontrato. Tra la spedizione nella Casa e il suo rimuginare sulla visione, era più di una settimana che dormiva solo pochi minuti a notte.
"Ti devo raccontare una cosa, ma non fare domande."
Nonostante le conoscenze dello stregone, non ne erano comunque venuti a capo. In compenso, altre domande erano venute preponderanti.
"E se ci stessero scrutando?"
Quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso della paura e dell'angoscia. Lui se n'era accorto e in qualche modo l'aveva rassicurata.
"Adesso dormi... sei molto stanca."

Edited by Frattaglia - 26/1/2019, 17:39
 
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peace4peace
view post Posted on 26/1/2019, 13:52




Il mistero alla fine era stato svelato. Il morbo che da mesi affliggeva il Gate non era un male oscuro e inspiegabile il cui rimedio doveva essere trovato chissà dove. La risposta era sempre stata davanti ai suoi occhi, troppo evidente a vedersi, troppo sconcertante per essere accettata. Per mesi quell'immonda presenza aveva trovato dimora tra le mura consumate dal pianto e dal dolore del santuario, nutrendosi dei patimenti insopportabili dei suoi sfortunati ospiti, spargendo il suo veleno come fosse una cura attraverso le candide mani della sua vittima prediletta. Ora che l'untore era stato eliminato, le cose sarebbero migliorate, ma a quale prezzo? Alcune sue consorelle, compagne di preghiera e duro lavoro, erano morte vivendo fino alla fine nel desiderio di servire il dio spezzato e per qualcuno il loro sacrificio sarebbe stato considerato addirittura vano se quella bambina non fosse stata salvata.
Eppure il rischio che correvano era molto più alto, ognuno di loro avrebbe potuto perdere se stesso e la propria anima scendendo in quel luogo dimenticato dalla pietà degli dei, portandosi dietro tutti coloro che avesse avuto accanto. Per questo motivo aveva deciso di marchiare la fronte di quell'uomo, per impedirgli di corrompere ulteriormente il proprio animo con azioni che l'avrebbero spinto molto più in là di dove lei avrebbe mai potuto raggiungerlo, ma questo non bastava. Si era fidata di lui consapevole degli errori commessi spinta dal suo apparente desiderio di espiazione. Ma ora toccava anche agli altri fare altrettanto. Solo così avrebbe avuto la prova che le sue intenzioni fossero davvero sincere, non ci può essere vera redenzione senza spirito di sacrificio, si ripeteva.
Alla fine si era sbagliata.
Forse aveva preteso troppo da quell'anima martoriata dai sensi di colpa e dal tormento della perdita subita, ma certo il tempo non giocava a suo favore. Rimpiangeva i giorni in cui questa parola, in mezzo ai suoi simili, aveva tutt'altro valore e significato, quasi diluita nell'incessante monotonia dei decenni trascorsi nella sua isola lontana nel mare.
Almeno tutto questo era servito a chiarirle che il necromante non era l'unico di cui diffidare dopotutto, e certo, col dubbio incessante che le stringeva il cuore, per loro non poteva essere più di alcun aiuto laggiù.


Edited by peace4peace - 10/2/2019, 22:21
 
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view post Posted on 10/2/2019, 20:00
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Una melanconica e triste melodia iniziava a farsi sentire dalle piccole finestre della casetta.

Video
Sempre più forte, i misteriosi abitanti intonavano una filastrocca.



Non andare, non andare
ti avverto Lui non sa aspettare

Lui ha fame, Lui ha fame
è un baratro colossale

Lascia stare, lascia stare
la tua vita non abbandonare

 
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view post Posted on 10/2/2019, 21:08
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Sgualdrina

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.



*Tesa per l'avventura che di li a poco avrebbe dovuto affrontare, la sacerdotessa pregò ininterrottamente tutto il mattino, supplicando il suo dio di vegliare su di lei e sui suoi compagni*

Finite le preghiere, Ilis, diresse li dove sapeva, avrebbe trovato un oggetto che sicuramente le avrebbe permesso di trovare la piccola Fiona. La casa Delle Bambole.
Giunta sul luogo, dopo aver atteso il tempo necessario e parlato alla Duchessa, si avvicinò alla casa maledetta e iniziò a invocare il potere di Tempus, affinchè gli concedesse la potentissima preghiera che le avrebbe permesso di trovare la locazione specifica della bambina...



"Divino e potente dio della Guerra, accogli la richiesta della tua umile figlia e seguendo con il tuo sguardo il legame che unisce questo oggetto alla sua padrona, ti supplico di rivelarmi il luogo in cui la piccola Fiona Burque si trova. Possa nessuno spezzare questo legame, e che il tuo potere si mostri, sgominando ogni potere provi a intralciarti nel localizzare Fiona Burque."



Dopo che ebbe ripetuto più volte il rituale, concentrandosi sempre più sul legame che univa la casa alla bambina, la risposta alla sua preghiera giunse.

Non fu però, l'unica cosa a giungere.

Insieme alla risposta, infatti, una nenia lugubre iniziò a udirsi, proveniente dalle piccole finestrelle della casa.



Non andare, non andare
ti avverto Lui non sa aspettare

Lui ha fame, Lui ha fame
è un baratro colossale

Lascia stare, lascia stare
la tua vita non abbandonare



Tesa, la sacerdotessa decise che era ora di prepararsi. Diresse a casa sua e dopo aver scritto qualcosa su di un antico libro, si equipaggiò di tutto ciò che di più potente possedeva e si mise in strada, dirigendo a casa dei propri genitori e affidando loro il piccolo libro. Spiegò che stava per partire e che non sapeva se fosse tornata.
Salutò i genitori che piangevano, facendo loro forza e avvisandoli.


"Mamma, Papà; è solo una precauzione, tornerò, ho troppe cose da fare e promesse da mantenere e ancora troppe sono le anime che contano su di me."



Li abbracciò e si assicurò avessero capito a chi consegnare il tomo, se in una settimana non fosse tornata.
Si voltò, e si avviò lungo la strada che aveva scelto.



.

 
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view post Posted on 14/2/2019, 00:30
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Clara Addams

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Ragazzina era tesa: la paura di ritornare nella Casa era peggiore della paura di andare nell'Abisso.
Ma più che per sè, aveva la mezza idea che avrebbe rivisto le stesse cose, aveva paura per i suoi compagni e in particolare per il Socio.

"Lui ti ama"

Era VERAMENTE preoccupata per il Socio. Dov'era il suo amico? Se solo avesse avuto più tempo per capire cosa gli era successo...
D'improvviso l'idea di tornare là a svolgere la missione le sembrava più lontana e distante. La traccia che aveva avuto sul fratello scomparso, il suo amico che sembrava impazzito, gli istanti passati con lo stregone, gli unici che sembravano avere un senso.
Se non fosse stato per lo stregone, avrebbe già abbandonato tutto per mettersi sulle tracce di Devon. Ma quella pista la mandava in un posto lontano mesi di viaggio, lo stregone si era offerto di aiutarla se lei avesse aiutato lui e lui si poteva muovere instantaneamente. Aiutare lui le avrebbe permesso di potersi mettere prima alla ricerca di Devon.

E poi tutto il resto, si rendeva conto di non essere più lucida come un tempo.

"Io ti ho indebolita"

Ma non solo lui, era tutta quella storia ad averla indebolita. Troppe cose erano cambiate da quando si era messa sulle tracce di Bob il Guercio, ed erano cambiate troppo velocemente.

Comunque, il giorno della spedizione era arrivato.
Una volta dentro, avevano affrontato ognuno i propri demoni.

Nigel aveva incontrato una donna che gli aveva parlato di Trick. Aveva afferrato solo pochi frammenti della conversazione, ma l'avrebbe uccisa lei se non fosse che la scelta era del suo Socio.
Ilis aveva affrontato il proprio demone, la sua alter ego. Ma una parola divina era uscita dalla bocca dell'essere, e un raggio di energia negativa aveva colpito mortalmente lo stregone.

"No. No no no no"

Ragazzina si era messa a frugare nella sua borsa nel panico, cercando qualcosa che le potesse permettere di riportarlo indietro. Ilis l'aveva fermata, aveva svolto lei il rito mentre la ragazza osservava la scena col fiato mozzo. Fortunatamente gli Dei avevano deciso che non era ancora il suo momento.

Ixia. Mentre Ixia rivedeva Amy, la Casa aveva deciso che Ragazzina ne sarebbe dovuta rimanere fuori. Qualcosa l'aveva afferrata, immobilizzata in aria, capace solo di urlare.

"Ixia!"

Tramite una voce che probabilmente assomigliava a quella di Amy Sybil, la Casa aveva parlato.

"Ucciderò Rielel!"

Solo nel momento in cui il fantasma del passato di Ixia era stato distrutto, Ragazzina era stata lasciata andare. Aveva ripreso fiato quasi annaspando, mentre lo stregone le tendeva la mano per aiutarla a rimettersi in piedi.

E infine era venuto il turno di Rielel. La stanza era vuota, fatta eccezione per una lettera.

"Sono vivo e sto bene, presto ci rincontreremo ma ti prego, lascia perdere l'Abisso. Ti voglio bene ragazzina"

Sollievo. Il sollievo per la sorte del maggiore dei suoi fratelli le aveva sciolto qualcosa dentro, facendole dimenticare il fatto che fossero dentro a una menzogna. Devon stava bene e in effetti cosa ci faceva lì? Avrebbe fatto meglio ad uscire dalla Casa e andare a cercarlo. Era stato necessario uno sforzo di volontà per ricordarle che avrebbe avuto più senso proseguire che uscire. Le rimaneva però quella sensazione di aver fatto la scelta sbagliata, di stare sbagliando qualche priorità.
In quel momento le tornavano in mente delle parole sentite anni prima da un ubriacone al porto, che lì per lì le erano sembrate senza senso ma che ora un senso parevano avere. "Se scopri di stare scivolando nella follia, tuffati."
Forse era meno lucida di quanto riteneva di essere.

Edited by Frattaglia - 15/2/2019, 09:55
 
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Il vortice ai confini dell'Universo

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Alla fine lo avevano fatto:
aprendo la porticina della Casa delle Bambole, lo strano gruppo assortito, era giunto in quel luogo "ponte" che li avrebbe condotti all'Abisso.
Rielel ed Ixia si erano spesi più volte nel mettere tutti in guardia da quel luogo:

"Riesce a scavarti dentro e mostrarti quello che più temi..."

Non appena giunti, una strana creatura apparve dinnanzi a loro e fissò Nigel:

brachina



[Infernale] Nigel! Oh, finalmente sei arrivato....
Trick è morto ormai...


Il corpo del possente guerriero si trovò come immobilizzato, come se quella femmina avesse pronunciato una parola magica.
Quella voce effimera e sensuale, echeggiò nella testa, fino a divenire un sussurro..

* Trick...ricordo questo nome... è morto?*

Non permettere che qualche altra madre faccia la fine di Trick!
Torna indietro!


Fu come ridestarsi da un'ipnosi sentendo il rumore di un cristallo in frantumi.
Una risata echeggiò nel profondo di Nigel.
I compagni, sopratutto Rielel, lo guardavano preoccupati, in special modo quando l'omone cominciò a sogghignare mentre osservava la succube.
Ne era quasi divertito:

"Ci vuole ben altro per fregarmi".

Sorrise beffardo alla brachina che conobbe la giusta punizione per aver osato giocare con la sua mente, passandola al filo del falchion che Daryl gli aveva procurato per quella missione.

Una volta abbattuta, si rivelò il percorso da seguire, ma mentre tutti avanzavano, Nigel si prese qualche attimo per riflettere.
Quella casa delle bambole tirava fuori davvero le peggiori paure di una persona, ma non aveva fatto i conti con la complessità dell'animo di Nigel.
Per la prima volta nella sua vita, la confusione che si agitava dentro di lui, era stata un'arma utile: non avendo ben chiaro lui stesso chi fosse, era difficile capire di che cosa avesse realmente paura.

Isaac sorrise a questa constatazione.
*Nessuna madre farà la fine di Trick...stupida casa. Sono io Trick.*
E raggiunse gli altri, concentrandosi sul suo scopo.

*Aspettami Holgakon, sto arrivando..*


smilenigel

Edited by Kralizec - 15/2/2019, 15:26
 
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view post Posted on 27/2/2019, 23:13
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Viva. Era viva.
Seduta sul comodissimo letto della Reggia Meravigliosa di Mordenkainer, fissava il vuoto senza riuscire a pensare ad altro se non a quello.
Lentamente aveva voltato lo sguardo sull'occupante del letto vicino, lo stregone.
Guardandolo il dolore al viso le era sembrato riaccendersi, anche se era solo un'illusione dato che le ferite erano state curate magicamente dai suoi compagni.
Rielel non riusciva a dormire nonostante la stanchezza.
Continuava a guardare lo stregone.
Avrebbe temuto le sue mani, ora?

Ora era tornata a guardare davanti a sè, osservando il vuoto.
Ogni volta che chiudeva gli occhi le tornava la visione di quell'essere. Bastava il pensiero per farla tremare.
Eppure aveva richiuso nuovamente gli occhi, concentrandosi su un pensiero. Non poteva concedersi la debolezza.
Non. Poteva.
Aveva delle responsabilità.
Avrebbe ricacciato nel profondo tutto quanto.
La paura, l'orrore, la sensazione di tradimento che le sgorgava dal petto nonostante la ragione le dicesse che non c'erano alternative...
Tutto giù.
Tutto celato.
Quello che non vedi non esiste, come i mostri nascosti sotto il letto degli infanti.
Rielel cercava di aggrapparsi a questo pensiero.
Aveva delle responsabilità.

Aveva riaperto gli occhi.
L'avrebbe superato. I ladruncoli come lei in qualche modo se la cavano sempre.
L'avrebbe superato, anche se questo avrebbe dovuto significare nascondere nel profondo quella parte di sè terrorizzata e inquieta.

Fissava di nuovo il vuoto incapace di riposare, cercando solo di concentrarsi su quel pensiero.
 
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view post Posted on 28/2/2019, 12:14
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Colui che peta

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"Hai paura di me?
La risposta ebbe lo stesso effetto di un maglio ferrato sullo stomaco, ma tutto sommato, era quel che si aspettava.
Per anni lo stregone aveva adorato essere temuto, per anni non aveva avuto il benché minimo scrupolo, per anni non aveva provato il minimo sentimento, per anni aveva desiderato poter riprovare qualcosa..
Ed era stato accontentato, pure troppo.
Sapeva che ogni singolo membro di quella terribile spedizione sarebbe stato, in un modo o nell'altro, traumatizzato a vita, e sapeva benissimo cosa avrebbero visto nei loro incubi,o anche solo chiudendo gli occhi.
Quel gigantesco essere a due teste, quel concentrato di caos e malvagità.
Non lui.
Lui chiudendo gli occhi vedeva quel viso pesto, il sangue ovunque, le proprie mani scorticate,e sentiva crescere l'angoscia.
Il senso di colpa era talmente forte da fargli mancare il fiato,letteralmente.
Non capì subito in quel momento cosa stava accadendo mentre massacrava quella faccia che adorava, sentiva solo qualcosa scendere dagli occhi..
Non aveva mai pianto prima, nemmeno quando uccise Amy lo aveva fatto, e dicono il pianto sia un eccellente medicina, ma fu qualcosa di completamente inaspettato.
Ragionare su quanto accaduto era piuttosto semplice, avevano salvato Fiona, avevano ucciso definitivamente Holgakon, e anche grazie al suo trauma, erano sopravvissuti..
Sapeva che non c'era altro modo, ma questo non lo consolava.
Un giorno Demogorgon avrebbe pagato, in un modo o nell'altro, l'avrebbe pagata cara.
Intanto però, doveva raccogliere i cocci, di nuovo..
demogorgon_by_njoo
 
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