Faerûn's Legends

Il Suono dei Mille Anni

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L'Ombra di Myos
view post Posted on 9/5/2019, 19:29 by: L'Ombra di Myos
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Assassino di Briganti

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Chiesa ed esercito di Bane
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*colonna sonora consigliata*
www.youtube.com/watch?v=k68thGEDlx8


Stupido,
Incapace,
Inetto,
Inadeguato.


Continuava a sentire queste parole risuonare forti nella sua testa mentre cercava di distrarsi sistemando a caso l'ennesimo tomo.

Da quando tutta questa storia era cominciata aveva visto il vero volto di Zhentil Keep, o almeno il vero volto della Zhentil Keep visibile.
Quegli interrogatori così grossolani, quel voler sovrastare il più debole ad ogni costo, quell'odore di sangue, merda, vomito e sesso che appestava i quartieri comuni, gli occhi di quei ragazzini che, inermi, osservavano la madre venir schiaffeggiata e sottomessa da persone che le erano piombate in casa in piena notte solo perché l'ennesima puttana aveva aperto la bocca per salvarsi la pelle.

Non vi era eleganza ne gentilezza, non vi era bellezza in quel modo di fare del male.
Un male burbero, per nulla aggraziato, un male povero.

Privi di ogni forma di tatto si muovevano, insieme, trascinati come foglie secche in un torrente dalle acque agitate. Sbattendo gli uni contro gli altri, dandosi goffe spallate, abbandonando quasi quell'ultimo baluardo di umanità che ancora li rendeva vivi.

Il Necromante li osservava e rifletteva sulle loro esistenze.

A turno, chi più chi meno, aprivano il loro cuore nero, dando voce ad un rancore ed un odio degno solo di un mendicante che agonizzante usa le sue ultime parole per inveire contro le divinità ed il mondo.

Il Necromante li ascoltava e rifletteva sulle loro esistenze.

Era quasi sul punto di lasciar che gli Zhentilar, ormai a capo delle indagini, risolvessero quel problema da soli, alcuni di loro non gli piacevano, e non voleva sprecare neanche un incanto per proteggerli o aiutarli ma quella tunica….

Quella tunica emanava un aura necromantica molto potente eppure non associabile ad alcun incanto conosciuto dall'arcanista, emanava un potere dall'origine misteriosa e sconosciuta e, cosa più importante, quel potere cresceva e cresceva, impercettibilmente quasi, sotto i loro occhi. Sotto il suo tetto.

L'Accedemia Cupa di Zhentil Keep faceva da cornice al tutto, così, forse, direbbe qualcuno, ma giravano voci che al Clero questa cosa non era piaciuta, e nella mente del mago si agitava frenetica l'idea che presto o tardi i soldati avrebbero bussato alla sua porta per recuperare il tutto e trasferirlo in un posto in cui avrebbe dovuto chiedere permesso prima di poter entrare.

Gli stessi soldati, probabilmente, che non aspettavano altro che pestargli i piedi. Era inaccettabile.

Decise di prendere delle precauzioni al fine di tutelare quell'oggetto unico, decise di tagliare dei pezzi da quelle vesti e di custodirle al sicuro, nel caso in cui qualcuno si fosse messo tra lui e quell'enigma apparentemente irrisolvibile.

Stupido,
Incapace,
Inetto,
Inadeguato.


Come mille aculei avvelenati queste parole trafiggevano la sua mente, sussurrate a denti stretti dalla sua stessa bocca.

Perché?...
Perché aiutarli a trovare il Sacerdote?
Perché questo attaccamento a quell'ometto che del verbo del Tiranno aveva fatto ragion di vita?

Il Necromante guardava dentro se stesso e non vedeva altro che ombre.

Disprezzava i loro modi miseramente dozzinali, ma allo stesso modo cominciava a percepire una strana sensazione di rispetto e di vaga lealtà verso alcuni di loro, come se, lentamente, quella città stesse riuscendo a fondere l'uomo alla maschera che aveva deciso di indossare molto tempo addietro.

---

La tunica sparì.
Si animò ed evase dalle prigioni dell'Accademia in un modo elegante e ricercato, l'arcano si faceva più intricato, e mentre tutti strillavano ordini e cercavano di comprendere cosa fosse accaduto, nella mente del mago cresceva la curiosità ed il rispetto per quell'entità o per colui che ne era il padrone.

E mentre tutti si agitavano e cercavano una soluzione, lui ne stringeva una in mano e, calmo, fissava quella porta, perfettamente disassemblata.

….

"Signori..." - disse dinanzi al tempio di Bane - "...basta perder tempo, è giunto il momento di risolvere questa situazione"

Spinto da una sensazione nuova, contrastando la sua naturale propensione alla segretezza, decise di tirar fuori dalla sacca l'ampolla in cui, il giorno prima, aveva infilato i due piccoli lembi di stoffa, per condividerla con quelle persone.

Questo fu probabilmente il più alto gesto di lealtà che Myos avesse mai fatto da quando giunto alla Nera. Ma erano troppo impegnati o ciechi per comprenderlo.

Era giunto il momento di convocare la Maga Rossa.
Era giunto il momento di prendere in mano la situazione, poiché, ora… si muovevano tutti in sentieri dove la Trama e il Potere fanno da padroni.


Ma,
rifletteva il Necromante…
Cosa avrebbe fatto pur di ottenere il segreto celato in quelle vesti?

 
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