E' dunque questo l'odore della guerra, così pungente, così persistente, si avvinghia alle vesti, restando su di esse per giorni, giorni che non abbiamo, giorni che non avremo se non riusciremo a contrastare l'orda.
Lo Stojanov è cremisi, come la profezia aveva preannunciato e c'è stato terrore in tutti gli occhi, per un solo istante, si, eppure c'è stato.
Perfino li, dove gli sguardi avrebbero dovuto imporre un volere ed un verbo superiore, si intravede la disperazione e la paura.
La notte passa rapida, troppo rapida, scandita dai tamburi di guerra e da quelle luci di braci, talmente tante da far sembrare l'intera costa in fiamme.
Si preparano. Arriveranno. Non avranno pietà, ma, cosa più importante, non avranno idea di cosa li attenderà.
La nostra strategia bellica è superiore, usiamo le loro stesse armi, rivoltandogliele contro. Le acque inquinate del Nostro fiume gli danno un primo assaggio di chi e cosa stanno affrontando...
Non uomini, neanche Zhent, noi, che dirigiamo questo piccolo gruppo di impavidi, siamo dei terribili Mostri.
Le ondate scarlatte si abbattono contro i guerrieri dell'orda che cercano di varcare il fiume, alcuni indeboliti dalla notte prima, quando avevamo dirottato tramite potenti circoli di teletrasporti, i non morti che ci inviavano, direttamente nel loro campo...una goduria infinita.
L'acqua li colpisce e li fa dimenticare, tornano indietro impauriti, non comprendono. Dalle retrovie gridano di andare avanti, sferzano frustate e imprecazioni contro la nostra razza...ma chi è più vicino a noi, e ci vede, cerca solo di mettersi in salvo.
Il giorno è nostro, o almeno è quello che crediamo.
Facciamo ritorno verso il Castello, ma il cielo si oscura come fosse notte fonda e folate sferzanti di vento gelido si abbattono su di noi, poi il tonfo sordo, la terra trema, è qui, è dietro di noi e con lui tutti i suoi figli.
Iyrauroth il Dragone dei Picchi ci parla.
Mi abbandono al terrore più acuto quando il suo enorme muso si trova a meno di mezzo metro da me, sento l'odore nauseabondo delle sue fauci, odore che sa di storia, storia di guerra, storia di morte.
Quella era una domanda importante, dovevo sapere.
Ci da tre giorni.
Tre giorni per tradire o perire.
Tre giorni per vedere il vero volto di ognuno di noi.
Non serbiamo alcuna pietà per coloro che cedono, sacerdoti o popolani, tutti pagano il Tradimento.
Il clero si divide e noi, beh, facciamo quello che facciamo sempre:
Ci schieriamo ed uccidiamo il nostro nemico.
Cadono a decine, sudici ratti codardi, e nulla resta se non il tempo che ci hanno obbligato a perdere.
Abbiamo tre giorni.
Possiamo fare molte cose.
Voglio indebolire lo spirito del nostro nemico, colpendo ciò che lo rende forte e temibile, il numero.
Usiamo il potere di Bane per resuscitare alcuni orchi caduti, avreste dovuto vedere gli sguardi di alcuni sacerdoti, impagabile, e li infettiamo con una malattia terribile rimandandoli al campo, come superstiti, come bombe pronte ad esplodere, le mi..nostre bombe.
Ancora una volta, una goduria infinita.
Dormo divinamente.
Le immagini oniriche di quella malattia che si trasmette da orco ad orco, indebolendoli ed uccidendoli in maniera atroce, mi accompagna in un sonno profondo e beato.
Non vedo l'ora che arrivi domani, dobbiamo preparare la città.
Usiamo le armature dei nostri soldati caduti, le riempiamo di paglia e terra, le lasciamo di guardia.
Rianimiamo solo qualcuno di loro, per concedergli di servire il Tiranno anche dopo la morte, facendogli continuare la sua ronda.
La città sembra ...viva... chi osserva dall'alto non noterà la differenza e nel frattempo noi ci rifugiamo nei Tunnel sotterranei scavati da Carl, il nostro ingegnere.
Uomo fortunato, recuperato e salvato da morte certa. Gli abbiamo offerto di essere ucciso e rianimato come Wraith, per potersi muovere più velocemente tra i cunicoli sotterranei di Phlan.
Riuscivo quasi a percepire la sua fame insaziabile, che momento memorabile.
Adorabile.
Calcolo il tempo al secondo, io e Garos usciamo, ci teletrasportiamo per tutta la città, piazziamo muri arcani, trappole magiche, cerchi di teletrasporto e facciamo calare, grazie all'aiuto di Arandir, una nebbia talmente fitta da non riuscire a vedere più nulla.
Un minuto e venti secondi, e la città è una grande ed articolata trappola.
Eppure c'è qualcun altro che prende parte alla battaglia, l'albero è ormai pronto e comincia subito ad infastidirmi mentre si ciba delle genti di Phlan, non che importi a qualcuno, sono soldati ed i soldati devono morire, ma non ora.
Ci servono.
Il Leshay appare, con tutto il suo potere, incredibile, indicibile, invidiabile.
Mi oppongo quando vogliamo trasferire i civili nella sua foresta, non mi fido di quella creatura, non mi fido di nessuno che non sia partito con me da Zhentil Keep.
...E faccio bene...
Infido diavolo meschino dalle fattezze beate e pure, giochi con le parole e non ci dai modo di chiamarti infame, ma a noi poco importa.
Attendiamo che abbatti l'ultimo drago e nello stesso istante distruggiamo il tuo albero e con esso la tua possibilità di attaccarci.
Torna pure nella tua foresta, ci rivedremo forse mai.
Non sopporto l'idea di dover quasi dire grazie a quell'essere, mi infastidisce più di ogni altra cosa, più di Akempus, più dei Draghi, più di tutto.
Avremmo potuto farcela da soli, con i nostri mezzi, con i nostri rischi.
Odio quando mi rubano la scena.
No...non sono un uomo riconoscente, non ci serviva quella creatura.
Ma ci evita di passare molto tempo nei tunnel e di dover ricostruire Phlan, tutto sommato non è stato poi tanto mal.....no....Non lo sopporto.
Ma il Dragone cade e il perdente delle Valli appare, portandoselo via.
Questa giornata va di male in peggio.
Ho bisogno di fare ordine nei miei pensieri ora, ci attende un'ardua scelta.
Ma una cosa è certa...
Voi che pensate di poterci affrontare,
Voi che vi immaginate, nelle vostre armature scintillanti e tirate a lucido, schierati di fronte a noi,
Voi che avete l'ardire di credere di poterci anche solo lontanamente scalfire,
Voi che sognate una gloria che credete di poter ottenere tramite noi....
Voi...beh...fareste meglio a trovarvi un altro sogno.
Se questo è l'odore della guerra...devo ammettere che mi fa impazzire.