Faerûn's Legends

“Sangue e sudore Zhent”

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Keelt
view post Posted on 3/1/2020, 01:22 by: Keelt
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Il Custode

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Chiesa ed esercito di Bane
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"Cosa vuoi fare della tua vita?"

Le parole risuonavano nella mente del soldato piene di disapprovazione e dissenso.

"Ti ho preso sotto la mia ala da quando ci siamo incontrati la prima volta.
Avevi delle ambizioni interessanti...
ma che non hai saputo coltivare ne tanto meno sei riuscito ad eccellere."


Rukano non riusciva a reggere lo sguardo serio e autoritario del padre, sapeva che l'uomo che gli si poneva davanti non lo fosse veramente, ma lo considerava tale.

"Secondo te perchè hai fallito così miseramante? Perchè? Dimmi il motivo?"

Futili scuse uscirono dalla bocca del neo Zhentilar, non sapeva neanche lui la risposta.

"Hai dedicato la tua vita ad un percorso nobile...Ma per quanto nobile questo percorso NON era ciò che il Tiranno aveva in serbo per te..."

Parole che fecero pietrificare il ragazzo...

"... il Tiranno ti vuole per altro.
Lascerai che siano i deboli di cuore ed i pavidi a forgiare le armature...
Tu sei un combattente, Sei tu l'arma migliore che puoi forgiare e non v'è libro,manuale o ricerca che possa aiutarti a forgiarla meglio se non la devozione...

...Sii l'arma migliore...


Tutti i dubbi che il ragazzo aveve stavano venendo a galla, non sapeva cosa stava facendo, sapeva solamante abbassare la testa e rispondere "si signore",

"Ogni Zhentilar degno di questo nome, ai miei occhi è un Eroe...e tu sei uno Zhentilar...E' per te che devi combattare...perchè tu sei la Città...io sono la Città...noi tutti siamo la Città...

"quando lo capirete questo...la vostra vità cambierà, il vostro modo di servire, cambierà...
servire la Città non è un lavoro...
Ciò a cui voi Zhentilar venite sottoposti è a tratti terribile...Come potete sopravvivere se non osservando la cosa in questo modo...Come potete esser fedeli?


Ancora una volta delle insignificanti scuse usciro dalla bocca del soldato, l'uomo che lo stava ammonendo era visibilmente disgustato da lui.

Come un padre fa con il proprio figlio, l'uomo in maniera severa dava una via da seguire al soldato


"Smettila di nasconderti dietro una forgia, riprendi gli allenamenti,apprendi tecniche di combattimento nuove...
Sii l'arma..
Forgia te stesso, temprati nel ghiaccio e nel fuoco come le migliori lame...
Non sei più una recluta, dovrai iniziare a comportarti come tale...

Il tuo comportamento deve rappresentare la città".


Uscito dall'Accademia e tornato in caserma, il soldato si soffermerò ancora su quelle parole, quella voce dentrò di lui, che era rimasta silente per un molto tempo tornò a farsi sentire...

Sempre con un sorriso folle,si mostrava nel buio della sua mente


"Hey Rukino, ti sono mancato? Hai veramente pensato di potertela cavare senza di me? Il vecchio ha ragione, tu sei solo un moccioso, ti fai calpestare da tutti e poi ti chiudi dentro una miniera a raccogliere polvere...Lascia che io mi prenda cura di noi, lo sai che ne hai bisogno...

Una Risata riecheggiava nella sua testa

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