Faerûn's Legends

Alla ricerca di uno gnomo, o similare senziente

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Lucipixx
view post Posted on 27/12/2019, 20:32 by: Lucipixx
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Sterminatore di Orchi

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Mancavano meno di 48 ore alla partenza, concordata con Cornelia e Lyora, per quella cripta nell'Amn, ma Raylene, avendo ricevuto una richiesta di appuntamento in biblioteca proprio circa una ricerca sulle divinità gnomiche, era molto curiosa. Non era una che non credeva per principio alle coincidenze, ma preferiva sempre verificare. Per questo si era adoperata per rispondere immediatamente a quello Shinra Tuk che l'aveva contattata, in modo da incontrarlo prima che la ricerca intrapresa con le due donne proseguisse: magari era solo una casualità che in pochi giorni ben tre avventori della biblioteca avessero in un modo o nell'altro fatto ricerche su quell'argomento, ma in caso contrario sarebbe stato utile sapere il più possibile prima di andare a scavare in un buco muffito centinaia di miglia più a sud. Ecco perché, alla menzione di quel nome fu più soddisfatta, che sorpresa: "Cerco informazioni sul culto di Urdlen", aveva detto lo gnomo.

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Con discrezione, la ragazza si era fatta seguire da Tuk in una stanza in rifacimento, al riparo da orecchie indiscrete, e gli aveva chiesto chiarimenti sulle ragioni della sua ricerca. Inizialmente lo gnomo era sembrato poco propenso a fornire dettagli, così aveva tagliato corto e gli aveva fatto una proposta, sperando di poter ricavare qualche informazione utile alla spedizione. Gli aveva parlato del manoscritto sul culto dello "Strisciante Sotterraneo" che aveva rinvenuto negli archivi della biblioteca e di come, non potendolo mettere a disposizione del pubblico per via delle condizioni precarie, aveva chiesto agli scribi di farne delle copie da consultazione; copie che sarebbero state a disposizione degli utenti non prima di uno o due mesi. Ma, aveva aggiunto, lei ne aveva personalmente trascritto una copia ed era disposta a fargliela esaminare, purché lo gnomo acconsentisse a sua volta a condividere con lei qualsivoglia informazione avesse sull'argomento. Tuk aveva resistito un po', ma come spesso accadeva aveva alfine ceduto al carisma della ragazza, acconsentendo di malavoglia ad accompagnarla presso un villaggio ove l'avrebbe fatta parlare nientemeno che con i propri genitori, che a suo dire le avrebbero potuto togliere ogni curiosità al riguardo. Così Raylene li aveva teletrasportati più vicino possibile alla destinazione, compatibilmente con la sua conoscenza della zona descritta dallo gnomo, ed avevano proseguito per circa un'ora di cammino, trovandosi in un piccolo villaggio situato approssimativamente tra la Splendente ed il Gate. Appena entrati aveva subito fatto caso all'evidente ostilità con cui molti dei locali guardavano il suo accompagnatore, ma non aveva dato troppo peso alla cosa.

Tuk aveva poi bussato alla porta di un'umile casupola, senza risposta. Aveva così aperto autonomamente e si erano trovati in un piccolo tinello con un tavolo apparentemente appena imbandito per un pasto, con piatti fumanti che spandevano un buon profumo e due gnomi di una certa età seduti... immobili, come statue. Raylene aveva capito dopo un istante, mentre Tuk ancora provava a scuoterli ed a parlare loro, in attesa di una risposta che non sarebbe arrivata: erano morti. Mentre lo gnomo era sotto un comprensibile shock, Raylene aveva guardato da vicino i corpi senza trovare alcun segno di ferite o altre apparenti cause di morte. Analizzando magicamente l'area aveva però avvertito una fortissima aura di Evocazione, come residuo di un incanto recentissimo di quella scuola: forse qualcuno aveva evocato una creatura che li aveva ridotti in quello stato? Oppure, semplicemente, il loro assassino si era teletrasportato lì dentro, li aveva uccisi in qualche modo e poi era sparito nuovamente? Le venne per un istante la pelle d'oca. Ad una seconda occhiata era stato subito evidente che la stanza, come il resto della piccola dimora, era stata rovistata, apparentemente in cerca di qualcosa; la ragazza aveva cercato altre tracce in giro, ma non sembrava esserci nulla di particolare. Nel frattempo Tuk, che si era parzialmente ripreso da quella violenta emozione, le aveva indicato una botola sul pavimento che lei non aveva notato: "il seminterrato", le aveva detto con la voce rotta, e lì erano scesi, trovando un Grimorio (che Raylene aveva subito preso ripromettendosi di esaminarlo con calma) e quattro piume di colore giallo vivo. Quella visione aveva fatto sbarrare gli occhi a Raylene: Lyora le aveva riferito di averne trovate di uguali sul davanzale della sua stanza al Maelstrom, al momento ci aveva prestato scarsa attenzione, ma ora non poteva essere un caso. Chi era stato lì ed aveva in qualche modo ucciso i conugi Tuk aveva anche tenuto d'occhio le due donne che cercavano notizie sul culto di Urdlen. In quell'istante le era sovvenuto che lei e lo gnomo si trovavano in una scena del crimine con due cadaveri senza altri possibili indiziati che loro due.

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"Andiamocene, di corsa!" aveva detto allo gnomo, che ancora frastornato l'aveva seguita. Avevano appena fatto in tempo ad uscire dalla porta che diversi abitanti del villaggio li avevano raggiunti e circondati, come se improvvisamente fossero stati al corrente di quanto accaduto all'interno, e qualcuno aveva gridato del ritorno di un "criminale", del fatto che aveva portato con se' la morte e in breve tutti si stavano muovendo verso di loro con aria minacciosa. Senza pensare, Raylene aveva mosso le mani nell'aria mormorando un incanto e si era trasformata in un drago d'argento: un rabbioso e sonoro "INDIETRO!", pronunciato con voce cavernosa dalla ragazza mentre spalancava quelle enormi fauci aveva fatto allontanare quella masnada quanto bastava a farli fuggire e poco dopo la ragazza li aveva teletrasportati nuovamente a Waterdeep.

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Di ritorno a casa Hornraven, confortando lo gnomo con un bel bicchiere di distillato nanico, questi le aveva descritto lo sconosciuto Calimshita che gli aveva commissionato il lavoro di ricerca e la sua descrizione era incredibilmente somigliante a uno di quei due "studiosi" che avevano strappato le pagine dell'atlante giorni prima alla Grande Biblioteca. Era tutto collegato, bisognava solo capire come.

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