Poco dopo essersi incontrato con il Paladino Dresdon, Kent che era in compagnia di Delia, incontrò Rathar, un simpatico Hin.
Kent, non essendo praticissimo nella raccolta di informazioni e non avendo tempo per riuscirci da solo, incaricò Rathar di trovare più informazioni possibili riguardo la regione nota come "La Battaglia delle Ossa".
Passarono alcuni giorni, e finalmente tutti i preparativi erano terminati, e coloro a cui Kent aveva chiesto aiuto erano tornati pronti e determinati.
Kent conscio che probabilmente non tutti si conoscessero, fece le presentazioni, e vennero spiegati gli ultimi preparativi.
Il Paladino del Fato Dresdon intterruppe Kent dicendo una frase del tipo
"Chiedo scusa se l'interrompo Signor Dragonshield, ma vorrei chiedere una cosa importante a tutti i presenti" alché Kent, con un po di ironia replicò
"non mi sembra il caso di chiedere il testamento"In realtà non chiese del testamento, ma chiese ai presenti se avevano già combattuto contro dei Vampiri.
Bene o male, tutti i presenti avevano avuto modo di combattere dei vampiri, tuttavia alcuni fecero giustamente notare che "non tutti i vampiri sono uguali". Una frase semplice, ma con al suo interno un importante verità.
Stavano per partire, quando sentirono bussare alla porta, era l'eroe di Waterdeep e Sacerdote di Tyr: Rei Ziel. Era passato più per curiosità che altro, poiché da poco era tornato in città, e voleva conoscere la compagnia d'avventurieri nota come "La Compagnia del Grifone Argentato".
Notando che erano in partenza, e informatosi del motivo, spiegò che non li avrebbe accompagnati, ma li avrebbe comunque aiutati con le sue preghiere.
Si divisero in 2 gruppi al fine di portare tutti quanti tramite un incantesimo di teletrasporto, il più vicino possibile all'ingresso della regione nota come "La Battaglia delle Ossa".
Giunti nella piana, orde di non morti ad attenderli, è così che si fecero strada, compatti il più possibile, fino a giungere all'ingresso dell'antro del Cavalier Principe, un luogo che sicuramente suscitava angoscia e timore nei cuori più fragili. Prima d'entrare Kent si sofferò ad osservare l'imponente ingresso, conscio che, una volta al suo interno, quella che Dresdon definirà "Guerra" sarebbe solamente iniziata.
Una volta dentro, come si aspettavano, orde di non morti, sangue, vampiri... si, probabilmente si trattava di un altro clan. Vane furono le protezioni che vennero dissolte da numerose trappole presenti, cogliendo i nostri avventurieri alla sprovvista, ma non ledendo minimamente la loro determinazione.
Ricompatattosi e riorganizzatosi, si fecero avanti, esplorando in lungo e largo il primo piano, e trovando una raffigurazione in miniatura del Gate.
Le preoccupazioni e le ipotesi sollevate durante la riunione nella sede dei Grifoni giorni addietro trovarono così la loro conferma.
Ultimato lo studio e l'esplorazione del piano, notarono un particolare cristallo, che attirò l'attenzione dei presenti e anche di Kent.
Alcuni dei presenti fecero notare che tale cristallo attivava un portale.
Che fosse stata l'ennesima trappola? Presto lo avrebbero scoperto.
Kent sapeva perché erano lì e chi cercavano. Era il tempo di una prova di fede. Senza farsi notare, tirò i dadi, e li tirò. Era deciso, l'unico modo per raggiungere il Cavalier Principe era il portale, non vi erano altre vie.
Facendo presente agl'altri che non vi erano altre vie, e che il loro avversario, per forza di cose era in quel luogo, data la sua determinazione ad addentrarvisi anche da solo, Kent convinse il paladino Dresdon ad andare per primo e lui subito dopo. E' così che entrarono tutti nel portale...
Si trovarono nella sala del trono. Dopo una breve esplorazione trovarono una strana porta, che pareva impossibile da aprirsi. Oltre quella porta, trovarono anche un altro ingresso, ma quella porta si poteva aprire.
Ad attenderli giganti notturni, e altre creature della notte. E' così che avanzarono fino ad una stanza che pareva una cripta. Dopo aver eliminato i vampiri che li attaccarono, aprirono tutti i sarcofagi, diedero fuoco alle bare, decapitarono e uccisero i vampiri nelle loro tombe. Non ne doveva sopravvivere nemmeno uno.
Non fù facile farsi strada. Vi erano numerosi marchingegni e meccanismi. Non fù nemmeno facile restare uniti, perché tra stanchezza e avventatezza, stranamente non di Kent, il nemico sfiancò e mise in serie difficoltà i nostri avventurieri, che tuttavia, dopo lunghe battaglie riuscirono a mettere la mano su ciò che avrebbe aperto la porta chiusa della sala del trono ...
Una volta entrati, un potente e pericoloso guardiano caricò i nostri avventurieri, sempre più al limite delle loro forze, tuttavia anch'esso venne abbattuto.
Del Cavalier Principe, nessuna traccia. Dov'era? Nella stanza, numerosi tesori, cercando di entrarvi una barriera invisibile bloccava l'accesso e sentirono provenire dalla stanza del trono un potente ruggito e una voce.
Era il Cavalier Principe, e un drago d'ombra non morto.
Era l'ora della resa dei conti.
Iniziò così l'ultima battaglia di questa guerra iniziata molto tempo prima... una lunga ed aspra battaglia. Non era ora il tempo di arrendersi, una loro sconfitta avrebbe significato la fine.
Facendo usò di tutti le forze e gli incantesimi rimasti, i nostri avventurieri, stremati, ebbero la meglio.
Come potevano entrare nella sala dei tesori?
Un forziere contenente una chiave era apparso nella stanza del trono.
Quest'ultima disattivò il muro invisibile, permettendo agl'avventurieri di entrare e recuperare il meritato tesoro.
Potevano fare ritorno da dov'erano partiti, consci di aver salvato Baldur's Gate e la Costa della Spada da una probabile invasione di vampiri; stanchi dell'ardua battaglia; ma felici per l'importante vittoria.
Era realmente finito ? Al momento almeno, si.
