Faerûn's Legends

Una strana amicizia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/3/2020, 18:24
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


Jakilar Zaibrash


Era quasi notte a Baldur's Gate, alla locanda "Elmo e il Mantello" i clienti erano ormai, quasi del tutto, rientrati nelle proprie abitazioni; rimanevano solo qualche ritardatario e qualche ubriacone troppo sbronzo per rientrare a casa.
Quel lungo e pericoloso viaggio fatto a Zhenthill Keep aveva stremato il giovane mago, sopratutto a livello psicologico; aveva rischiato grosso questa volta e sicuramente non avrebbe fatto ritorno alla città nera per molto tempo.
Mentre si accingeva a prendere le chiavi della sua stanza, il giovane mago fù distratto da una grossa figura appoggiata al bancone: un enorme mezz'orco con lunghi capelli ispidi grigi,zanne ben pronunciate alla mandibole e molto alto, all'incirca sui 2 metri e con una grossa cicatrice in volto.
Jakilar aveva appena deciso di assumere una guardia del corpo dopo l'inconveniente a Zhenthill Keep ma, rimanendo seduto ad osservare il mezzorco, era indeciso sull'assumere proprio lui come guardia personale; era mal vestito e poco istruito ma la sua incredibile stazza alla fine convinse il mago ad assumerlo, infondo era quello che stava cercando, non certo un amico con il quale confrontarsi....

*****

Erano passati solo un paio di anni da quel giorno e il rapporto tra i due, col passare del tempo, era ormai cambiato.
Tra un incarico e un altro Jakilar cercò di occuparsi, per quanto possibile, all'istruzione del mezz'orco; più con semplici chiacchierate che con lezioni vere e proprie.
Sembravano funzionare, Davor parlava molto meglio rispetto a quando giunse nella ricca metropoli e ormai i due erano diventati buoni amici.
Una sera i due avevano appuntamento al ponte per recuperare alcuni reagenti utili al mago per i suoi studi,quando ad un tratto, appena fuori città, una figura ben vestita nella notte attirò l'attenzione di Jakilar; si trattava di Alexander Tabstar.

Jakilar lo aveva incrociato una sola volta in locanda, ma la reputazione del ricco mercante lo precedeva.
Tabstar stava cercando di ripulire le rotte commerciali da alcuni accampamenti di goblin che interferivano con le sue rotte e, come spesso accade, ciò consisteva nel pagare qualcuno per occuparsi del lavoro sporco.
L'offerta economica non era cattiva, ma ciò che Jakilar voleva evitare era il dover dire di NO per un incarico troppo degradante ad uno dei personaggi, probabilmente più di spicco nel commercio, dell'intera "Costa della Spada".

Accettò in maniera piuttosto repentina assicurando a Tabstar che con l'aiuto di Davor, gia una conoscenza per il mercante, avrebbe ripulito la via verso waterdeep, sgominando il problema alla radice...

*****

La foresta a nord di Baldur's Gate, vista dall'esterno, potrebbe anche riscaldare i cuori, il profumo di muschio e di aghi di pino si espande nell'aria, trasportato dalla brezza marina del "Mare di Spade"; ma appena fatti pochi passi verso l'interno lo scenario cambia completamente, gli alberi alti attorcigliano i rami tra di loro creando una specie di tetto di fogliame da cui filtra solo una flebile luce,le foglie gialle ricoprono quasi interamente il terreno che si fa umido sprigionando profumi pungenti,macchie di rovi e le radici sbucate dal terreno rendono difficile anche il più semplice dei movimenti.
Ed è proprio quello il luogo dove goblin e banditi amano costruire i loro nascondigli...

Davor e Jakilar individuano un primo accampamento di briganti, protetto da alcuni uomini ben armati che facevano il palo ad un ingresso nel sottosuolo, nascosto dalla fitta vegetazione...
Come spesso accade in questi casi, la vera fatica del mago consiste nel cercare di arginare l'irruenza e la furia distruttiva dell'amico che con incredibile ferocia si getta sulle guardie a protezione dell'ingresso oscillando l'enorme lama fiammeggiante nel buio della notte.
I briganti hanno creato in quella zona una serie di lunghi cunicoli e grandi grotte che utilizzano per i più svariati scopi, dalle prigioni per i rapimenti, ad ampie sali sacrificali.
Proprio una di queste grandi sale sembrava portare ad un ulteriore grande sala, questa in pietra, arredata solo di tavoli rotti e marci sui quali riposano utensili arrugginiti.
l'unico oggetto che attirava la curiosità del mago erano alcune spade poggiate al muro stranamente non impolverate anzi, sembravano fossero state usate da poco, sapeva che qualcosa non stava andando nel verso giusto e, mentre arretrava lentamente, le spade presero vita e si gettarono sull'impreparato mago.
Di quel momento ormai ricordo solo il volo di 4 metri che Davor mi fece fare per evitare che le lame mi colpissero, prima che lui stesso le spaccasse con l'enorme spadone che ormai lo accompagnava ovunque
Una lunga scala in pietra al centro della sala conduceva infine ad una sorta di stanzina dove alcune monete brillavano nella polvere del pavimento, stranamente sembra fosse passato molto tempo dall'ultima volta che qualcuno avesse messo piedi li dentro, recuperarono il bottino e si incamminarono verso est, avevano sgominato un accampamento di briganti ma di goblin, pronunciati dal Sig. Tabstar, li dentro non se ne erano visti.

*****

Ormai giravano da più di un ora nel bosco, i passi iniziarono a diventare pesanti, quando a un tratto una freccia sfiorò il viso di Davor conficcandosi in un albero alle sue spalle
AL RIPARO
Urlò il mezz'orco, prima che una folta pioggia di dardi si abbattè dove erano loro locati, impedendo di uscire allo scoperto...
da quel momento pochi attimi passarono fino a quando il fitto rumore di frecce tra i rami non venne interrotto da un grosso ruggito!!
Un grosso orso celestiale sbucato dalla vegetazione iniziò a caricare i cespugli dai quali provenivano le frecce, per fortuna poco precise, degli arcieri.
Subito dietro l'orso una belva ben più grossa caricava anch'esso approfittando della confusione venutasi a creare, era Davor!
E dopo alcuni minuti di inseguimenti e frastuoni una strana pace era tornata a regnare in quel luogo freddo e ameno, rivelando un ingresso nel sottosuolo. Avevano finalmente trovato il loro accampamento
Una volta entrati, dopo il passaggio di Davor, non rimanevano che corpi mutilati e crani fracassati, le caverne dove si nascondevano i goblin erano ormai diventate laghi di sangue ed articolazioni, Davor stesso era diventato un ammasso di viscere, schizzategli addosso dopo il feroce assalto.

La giornata era dunque conclusa,dopo una bella lavata e del meritato riposo sarebbero tornati dal Signor Tabstar con buone notizie, pronti ad incassare la loro parte....

Edited by Jakilar Zaibrash - 24/3/2020, 17:41
 
Top
view post Posted on 22/3/2020, 19:46
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


Il furto del teschio

La pesante mano del mezzorco si apprestava a battere la grande porta in ferro del Palazzo Tabstar; un bussare così forte che probabilmente qualche casa nelle vicinanze avrà anche aperto la porta.
I due incontrarono il mezzelfo nella sala all'ingresso, arredata in maniera lussuosa con pregiate poltrone e grandi statue raffiguranti combattenti di ogni tipo.
Il precedente lavoro era stato svolto in maniera veloce e impeccabile, tanto che Tabstar decidette di affidare ai due un altro incarico, risolvere la sparizione di alcuni suo oggetti tra cui delle casse di vino e un teschio; da alcune informazioni parrebbe ad opera di criminali stranieri, nascosti da qualche parte nelle fogne.

La rete fognaria a Baldurs'Gate si presenta come un enorme labirinto di gallerie e canali che drenano tutta la latrina della superficie per farla defluire lontano dalla città e laddove non ti uccidesse il tanfo o le malattie, è possibile trovare da topi grandi come cani a ricercati della cittadina.

Una volta allontanati dal percorso principale i due notarono alcuni arcieri a protezione di quello che sembrava apparentemente un vicolo cieco, dopo ore di giri in quella cloaca forse si stavano avvicinando al loro obbiettivo, togliere di mezzo quella banda e recuperare il bottino.
Gli arcieri caddero rapidamente sotto i colpi del violento mezz'orco rivelando una seria di mattoni non allineati a quelli circostanti, uno di questo fungeva da interruttore rivelando una sala questa volta ben diversa dal resto delle fogne, arredata e in muratura.
Protetta da alcune guardie armate di tutto punto, non come i soliti briganti.
Nella stanza c'erano anche diverse casse e barili; e proprio mentre si spostava una cassa che all'improvviso un meccanismo situato sotto di esso ha spostato un altra linea di mattoni, rivelando un ulteriore passaggio, più angusto del precedente.
I due si guardarono confusi, non si aspettavano un ulteriore passaggio segreto nascosto dietro le mura.
La sala che mostrava era una sorte di magazzino anch'esso sorvegliato da alcune guardie, pieno di barili e casse.
Su un lato della stanza c'era una prigione con due letti e delle casse, sembrava vuota; almeno fino a quando i due non si avvicinarono.
Appena accostarono il volto una figura identica a Jakilar salto fuori dalle ombre, poco prima di ritornarci dopo un cazzotto del mezz'orco
Si trattava di un doppleganger, una specie di gracile umanoide calvo dalla carnagione chiara; sicuramente usato per le sue capacità di trasformazione e di individuazione dei pensieri per realizzare furti più complicati, come quello ad opera del ricco mercante.
Nella sua prigione in una cassa c'era un bigliettino, la commissione del furto ad opera di Tabstar.
Purtroppo il resto del messaggio era completamente macchiato, lo avrebbero fatto controllare ma adesso dovevano ancora ritrovare il teschio, lì non c'era.

******

La spedizione si bloccò ben presto in una grande sala, piena zeppa di ratti che impedivano la continuazione, una cassa con un topo immobile si poneva tra loro e il tappeto di roditori,era una sorta di meccanismo magico che impediva l'accesso alla porta, pochi metri davanti si notava un topo simile,l'unico anch'esso immobile, come quello sulla cassa.
Ci volle del tempo e diverso aiuto prima di riuscire a trovare la cosa che sbloccava il meccanismo, ma dopo tanto sudore e sporcizia anche quello che speravano fosse l'ultimo ostacolo venne superato.
Il corridoio dietro la porta portava a un piccolo complesso sotterraneo mezzo franato e con diverse sale.
In una di queste c'era, a protezione di un magazzino, una strana melma giallastra che probabilmente i briganti nutrivano,da come si era capito da un precedente cartello.
Ci impiegò comunque poco a prendere fuoco a causa della spada fiammeggiante del mezz'orco, e proprio nel magazzino alle sue spalle, in una delle casse, il teschio era stato finalmente ritrovato.
Qualcosa però non convinceva Jakilar, perchè organizzare un furto del genere per quello che, dopo un analisi da parte del mago, non sembrava altro che un comunissimo teschio, avrebbe presto rigirato il quesito al mercante...
 
Top
view post Posted on 24/3/2020, 17:28
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


Nuova Lubusz

Quella mattina era davvero una bellissima giornata nel gate, il sole sembrava brillare sul bianco viale fiorito che conduceva alla banca.
In quei giorni un folto gruppo di avventurieri sostava all'"Elmo e Mantello", combattenti alle prime armi ma numerosi e pieni di voglia di fare, a capo di questo manipolo di uomini c'era un certo Yoren Thar che Jakilar aveva conosciuto qualche sera prima sempre in locanda.
Gli aveva al tempo affidato una piccola missione che consisteva nel portargli vivo un doppleganger che si diceva fosse rinchiuso da qualche giorno nelle fogne del Gate, un incarico che la compagnia del sig. Thar aveva svolto in maniera egregia anche se parziale.
Jakilar e Davor erano indaffarati ad organizzare la spedizione a Nuova Lubusz quando si imbatterono proprio in quella folta compagnia di avventurieri, il mago era titubante sul loro impiego in una missione così delicata come quella che si apprestavano a compiere, gli stessi membri della compagnia combattevano da poco insieme e di certo gli sarebbe mancato un fisiologico affiatamento e ordine tra le linee, ma si sarebbero comunque potuti dimostrare una piacevole distrazione.
Insieme a loro poi si sarebbero uniti anche lady Malinchiostro e il sig. Tabstar nella riuscita del piano e le loro conoscenze sarebbero risultate fondamentali


*****

Alcune case e delle recinsioni in legno vicino al lago, costituivano la prima linea difensiva del paesino in cima alla montagna.
Tra questi grossi spuntoni in legno piantati nel terreno c'erano degli arcieri e alcuni briganti a protezione del viale, comandati probabilmente da un arcanista che stazionava tra quelle prime abitazioni.
Il primo attacco andò bene, pensò il mago, le linee erano rimaste ordinate attaccando compatte, e pochi danni erano stati inflitti alla compagnia.
Salendo lungo il viale che portava alla cittadina tutto procedeva per il meglio, i maghi sembravano essere stati presi alla sprovvista nelle abitazioni lungo il sentiero.
Sentiero tra i monti che ben presto scomparve tra diversi alberi e rovi volontariamente intrecciati da loro per ostacolare, almeno in parte, eventuali visitatori.
Superato quel piccolo ostacolo, gli avventurieri erano finalmente arrivati alla cittadina, un villaggio di poche case, costruito nel verde, protetto dalle montagne.
Furono subito attaccati dai briganti e dagli arcieri, allertati gli altri, anche alcuni maghi erano uscite dalle loro abitazioni attaccando tutti in massa.
Le linee si ruppero e l'ordinato attacco divenne ben presto una sorta di assalto in giro per il villaggio.
Ispezionando una di quelle case, Jakilar aveva trovato un libro con delle chiare istruzioni da eseguire in magazzino dirette alla manutenzione.
Alla fine del villaggio c'era la più grande delle case in legno, protetta anch'essa da un fortissimo arcanista, sconfitto con più di qualche semplice difficoltà.
Li si trovavano il magazzino ed altre stanze; la sala all'ingresso era ben arredata, con un grande tappeto rosso porpora e alti candelabri vicino alle pareti, in fondo era presente un grande altare in pietra, pieno di libri di magia evocativa.

Seguendo i passi indicati nel libro prima trovato in dispensa, un interruttore sbucava dall'altare, rivelando una sala con diversi evocatori e un grosso demone alto e contorto che poggiava i piedi su uno scheletro umanoide in veste, probabilmente i resti di uno dei maghi che lo aveva evocato; l'improvviso silenzio si trasformò in un frastornante boato composto da esplosioni, colpi di lama e urla orchesche.
Avevano infine abbattuto il demone, o almeno distrutto il corpo fisico da quel piano di esistenza.
Su un altare tra resti d'ossa e pergamena, c'era un biglietto indirizzato a quegli arcanisti.
Quel demone sarebbe servito a rimpolpare le forze in difficoltà che stavano esplorando un portale apparso in un bosco, sarebbero partiti col demone da li a poco vista l'urgenza intesa nel messaggio a loro indirizzati.
Le pagine stracciate si stavano via via ricomponendo, Jakilar pensava di sapere a quale portale si riferissero e la fame di conoscenza del mago lo avrebbe portato ad organizzare un ulteriore spedizione, stavolta molto più pericolosa delle precedenti...
 
Top
view post Posted on 2/4/2020, 13:12
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


La carovana Rotaquadra


rotaquadra_stemma

Prima di partire con la carovana Rotaquadra, Jakilar aveva una cosa di sistemare nel Gate.
Aveva vissuto tutta la vita a Baldur's, ma erano passati almeno una quindicina di anni da quando non si recava agli uffici competenti per aggiornare i propri documenti, prassi che forse andava fatta.
Prese una pergamena con i bordi finemente lavorati, intinse la piuma nel calamaio e fece per scrivere



Con la presente, io Jakilar Zaibrash nato a Baldur's Gate da famiglia Balduriana, mi sentivo in obbligo di aggiornare voi illustrissimi, sul mio nuovo indirizzo di residenza che rimane comunque invariato nei confini di Baldur's Gate così come lo è sempre stato dalla mia nascita.
Dichiaro inoltre che, se pur ho nuovi interessi, questi rimangono esclusivamente sul territorio Balduriano e a favor di esso.
Dichiaro inoltre che sono a conoscenza delle leggi cittadine e che in questo lungo lasso di tempo, non ho avuto processi penali, accuse o infrazioni addebitate a mio carico.
Dichiaro inoltre di prendere attivamente parte alla vita sociale e culturale della nostra amata cittadina.

Sperando di aver fatto cosa lieta...
In fede

Jakilar Zaibrash


Restava da fare solo un ultima cosa, si ripeteva il mago tra se e se con aria afflitta, mentre si avvicinava a lenti passi al barbiere, si sciolse per un ultima volta i suoi lunghi capelli ed entrò a testa bassa...


La Partenza

La giornata era di quelle peggiori per partire.
Gli occhi puntati per un istante verso il cielo serotino, si richiudevano immediatamente a causa della pioggia insistente; pioggia che tutto rattristava, dalle case, ai colori e ai profumi della sua amata città.
Di un altro animo però si sentivano i componenti della spedizione, ognuno con un suo compito, ognuno con le sue speranze; qualcosa a cui arrivare alla fine del viaggio o da trovare lungo esso.
Ciò che muoveva Jakilar ormai da tempo, era la sete di conoscenza, avrebbe potuto vedere con i propri occhi i luoghi descritti nei suoi libri, avrebbe incontrato popoli di culture,dogmi e teologie diverse con le quali relazionarsi; la compagnia avrebbe anche mappato nel dettaglio luoghi ormai dimenticati,nuove costruzioni e nuovi pericoli, annotato le diverse presenza sul territorio, un servizio comune al tutto il continente del quale il mago non poteva che essere fiero.
Avrebbero iniziato dalla Costa del Drago per poi proseguire verso sud nell' AMN.

La carovana era formata da diverse carrozze contenenti generi alimentari, vestiario ed alcune merci da usare come moneta di scambio.
Che era il primo viaggio di quella carovana lo si deduceva dalle perfette condizioni in cui versavano le carrozze.
Alexander e Davor avrebbero guidato la spedizione, subito dopo Rathar e Pitor, Prudence leggermente più arretrata a dettar la via e Jakilar a chiudere lo schieramento.

Il primo giorno la carovana ha seguito la Costa del Drago, annotando anche i vari raggruppamenti di troll che sembravano ormai farla da padrone su quelle coste, anche piccoli gruppi di briganti se ne tenevano alla larga, potenti sciamani ostacolavano con intricate ragnatele e oscuri incantesimi chiunque mettese piede in quei boschi.
Raggiunta Westpoint, l'itinerario prevedeva la risalita del fiume a sud della costa, per un accampamento alla foce; ma è proprio risalendo che la carovana si imbatte in quello che all'apparenza sembrava un semplice villaggio di pescatori.
Le case in roccia, vicino al fiume, mostravano un arredamento rurale, sulle sponde del fiume erano ammassate pile di tronchi e grosse reti da pesca, mentre su alcuni terrazzi si vedevano degli uomini vestiti in cuoio.
Fu proprio uno di questi che lanciò l'allarme e quello che sembrava un desolato villaggio di pescatori si trasformò ben presto in un campo da battaglia.
Era appena il primo giorno e gli avventurieri dovevano ancora ben affiatarsi in combattimento, la mancanza di questo affiatamento si era vista tutta in quello scontro.
Con qualche fatica trovarono in un abitazione una botola che portava a un tempio sotterraneo molto più grande del villaggio sovrastante.
Mentre Prudence e Jakilar annotavano il tutto, la prima linea avanzava all'interno di quei corridoi sotterranei popolati da arcanisti, sicuramente necromanti, e dalle creature da loro evocate.
Protetto da un passaggio segreto si trovarono di fronte una Guardia Nera di Cyric, da come si evinceva dai simboli ritrovati nella sua abitazione,e il suo fedele compagno immondo.
Le Guardie Nere erano famose per la loro crudeltà e sete di caos e distruzione, alcune forse più pericolose di altre e questa assomigliava più a un demone assetato di sangue che ad un essere senziente.
Nascosta nel suo salotto, una statua dava vita ad un marchingegno che liberava una botola verso il bosco poco ad est da quel villaggio.
La carovana ancora scossa si avvio verso la foce del fiume cercando riparo in una grossa tenda che ospitasse tutti, Prudence si sarebbe promessa di portare una descrizione di quei nefandi incontri a chi di dovere a Baldur's Gate, affinchè quello in cui si erano imbattuti loro, non potesse succedere ad altri....

Faer

Edited by Jakilar Zaibrash - 2/4/2020, 20:52
 
Top
view post Posted on 2/4/2020, 19:46
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


Giant's Run Mountains

L'alba vide anche il risveglio della carovana.
Ognuno a modo suo cercava quella routine mattutina ormai persa, il pensiero andava ancora alla sera prima e ai rischi vissuti in quel tempio Ciryta.
Il cielo ancora di colore arancio sembrava accarezzare le nuvole,dando spazio a un cielo turchese e celeste.
Davor iniziava a produrre i suoi primi versi, in realtà non si capiva bene che genere di rumori fossero, tra rutti, sputi e mugugni il mezz'orco era tutt'altro che silenzioso dal primo momento in cui apriva gli occhi.
La compagnia più piacevole della carovana era senza dubbio quella di Prudence, Jakilar ne apprezzava sopratutto l'onestà intellettuale e il grande bagaglio di conoscenze che portava sempre al suo seguito.

Girando intorno alla catena montuosa, il gruppo si imbattè in un enorme e buia caverna che dava su un grande lago dolce sotterraneo, probabilmente alimentato da qualche grossa falda acquifera.
Sulla riva del lago diversi scheletri,e una grande nave arenata da chissà quante centinaia e centinaia di anni...
Seguendo la riva si accedeva ad un tempio scavato nella roccia, protetto da molti scheletri.
Il gruppo decise di non addentrarsi al suo interno vista anche l'esperienza del giorno prima, avrebbe segnato tutto Prudence per un eventuale ritorno.
La carovana si rimise subito in marcia, lunga le pendici dei monti, per le pianure dei giganti

Dopo diversi giorni di viaggio, con la vista della catena montuosa a fare da cornice alla carovana, decisero di fare una visita alla cripta dedicata al sacerdote del Signore del Mattino Lothan Marck e ripulita da alcuni furfanti che pare utilizzassero un passaggio segreto al suo interno come covo.
Proseguimmo fino a un imponente fortezza, ma i teschi a terra e le urla strazianti al suo interno ci hanno convinto a tornare sui nostri passi per proseguire il viaggio, ci saremmo accampati alle pendici dei monti.
Prima di dormire Pitor, invitato da Prudence, ha compiuto un rituale druidico di benedizione penso, è stato un momento molto affascinante...

viaggio_2_t
 
Top
view post Posted on 3/4/2020, 02:24
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


The Deepwash

Quella giornata sembrava iniziare proprio col piede giusto, il sonno solitamente interrotto dai grugniti di Davor, quel mattino era stato interrotto da un gradevole profumo di frittura di pesce, quasi da far credere ai giovani avventurieri di essere ancora nel pieno dei sogni.
Intorno al fuoco da campo c'era un sorridente Rathar che ben si districava tra padelle ardenti e pesci di ogni dimensione pastellati in recipienti di legno.

E' PRONTA LA COLAZIONE
esclamò con qualche insicurezza

alcuni vassoi di pesce fritto erano pronti intorno al fuoco in attesa di essere divorati; la colazione mise tutti di buon umore e i complimenti per il piccolo cuoco sembravano non finire mai, erano settimane che mangiavano solo frutta e razioni.

*****

La carovana si mise poi in viaggio verso il Lago Impresk, uno dei maggiori affluenti del Deepwash, che custodiva un antica leggenda che parlava di di un enorme tartaruga drago con un guscio di almeno 10 mt di diametro, molto rispettata e adorata dagli abitanti di una vicina città lucertola, si dicesse, di nome Surkh.
Durante il viaggio vicino al lago molte volte lo sguardo è andato come per perdersi sulla creste dell'acqua alla ricerca di un guscio che rendesse viva la speranza dell'autenticità della storia, solo letta in alcuni tomi; lo sguardo poi tornava leggermente triste sulla riva da percorrere.

Diversi rilevamenti erano stati fatti, da alcune specie di mannari organizzati in piccoli branchi nella foresta adiacente,ad alcune specie di Avolakia, una creatura somigliante grosso modo ad un verme di circa 3 mt con lunghi tentacoli da piovra; se non bastasse il loro aspetto a far torcere le budella, ci pensavano anche il fetore di muffa e putrefazione che emanavano.
Sarà necessario segnalare la presenza di un grosso accampamento di lupi mannari protetto da grosse palizzate in legno quando il lago ha incontrato i Monti Deepwings.
La colonia era molto numerosa e un bestione bianco di oltre 2 mt con occhi color sangue e lunghe zanne, incitava ruggendo i suoi sottoposti a fiondarsi su di noi.
Ci fu una gran confusione, non era facile muoversi su quelle rocce fra quelle palizzate in legno;anche Prudence era stata colpita mentre cercava di rianimare Davor;Tabstar era l'unico sopravvissuto in quell'uragano di colpi e corpi, insieme a Jakilar che restava nelle retrovie.
Oltre ad essere un famoso mercante, Jakilar ha potuto constatare in quei giorni di cosa fosse capace Alexander anche durante gli scontri, si vedeva in quell'arte nel combattimento un passato forse non molto facie, come il futuro che si era riuscito a costruire.
Jakilar lo aveva rivalutato dopo averlo conosciuto di persona, probabilmente si sarà macchiato di alcuni crimini o commerci illegali in passato o di recente, ma di certo anche lui non era mai stato uno stinco di Santo, di lui apprezzava molto doti come l'arguzia e il pragmatisco.

Continuando a risalire i Monti Deepwings dovremmo segnalare anche, nostro malgrado, un grande accampamento orchesco situato poche miglia a nord dal precedente di licantropi.
Ormai sfiniti raccogliamo le ultime forze per dirigerci vicino ad un tempio elfico che abbiamo incontrato all'andata, sosteremo nelle sue vicinanze, quella notte dormiranno tutti come sassi...

viaggio_3
 
Top
view post Posted on 5/4/2020, 12:59
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


The Orsraun Mountains

Dopo aver sistemato la carovana per la ripartenza, di buon mattino, il gruppo di avventurieri tornava sui suoi precedenti passi fino ai Monti Deepwing, per poi proseguire lungo la dorsale montuosa.
I primi giorni di viaggio furono piacevoli, la carovana ha rallentato solo per prendere qualche campione di erba e legna ed annotare qualche peculiarità del luogo spesso non annotata nelle vecchie mappe a loro disposizione.

Seguendo i monti siamo arrivati ad uno strano cimitero, o almeno l'unica cosa strana era che nelle immediate vicinanze non c'erano praticamente insediamenti umani, il mago ha segnato qualche nome che era inciso sulle lapide e poi, cercando di mostrare il più rispetto possibile, gli avventurieri hanno proseguito il loro viaggio.
Pensiamo inoltre di aver scoperto il luogo esatto dove il portale, apparso misteriosamente vicino al Braccio Amico, ci teleportò quella volta, dovremmo aver scorto quella che era la grande torre nella montagna abitata dagli orchi.

Risalendo per Il bosco di Ormath, Rathar ci aveva parlato di alcuni avvistamenti fatti anni or sono riguardanti dei Bebilith, enormi aracnidi blu scuro con lunghissime e appuntitissime zampe.
Spinti dalla curiosità ci addentrammo nel bosco, ed oltre a quegli enormi aracnidi a sorvegliare una misteriosa torre c'erano anche dei drow.
Avevo sentito spesso di leggende e storie vere riguardanti i drow, ma mai mi sarei aspettato di incontrarne addirittura una casata alla luce del giorno.
La torre all'interno era in ottime condizione, ma poco arredata, con un portale che dava sull'ultimo piano, vista la presenza di drow mi aspettavo una qualche sorta di collegamento col sottosuolo ma mi sbagliavo, indagheremo una volta rientrati.
Risalendo il sentiero ci siamo ricongiunti alla carovana, viste le ore di luce ancora a nostra disposizione siamo andati verso le montagne Orsraun.
Anche su quella che rappresentava una delle più grandi catene montuose del continente, leggende e realtà si confondevano come in un vortice; dalle Montagne dell'Alaoreum con i suoi duergar, alla Valle dei Giganti dell'Orbrekh.
Clan di orchi si davano battaglia da migliaia di anni tra le cime più alte e pericolose di quei monti.
Si raccontava fosse ai piedi delle colline orientali che diversi draghi si accoppiassero.

Imboccarono appena uno stretto sentiero tra pareti di roccia che portavano ad un imponente struttura in pietra, sulla quale emergevano due statue di enormi draghi in pietra che sembravano quasi scrutarti nell'animo.
Dopo una breve esplorazione al suo interno, segnarono l'ingresso alla struttura sulla mappa e ritornarono qualche miglia indietro per organizzare l'accampamento, Rathar ci avrebbe preparato quella sera delle ottime quaglie arrosto, un profumo che scaldava i cuori...

Edited by Jakilar Zaibrash - 5/4/2020, 14:45
 
Top
view post Posted on 19/4/2020, 14:41
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


Il Circolo Arcano

Erano passati diversi mesi ormai dal rientro della Carovana
C'erano molti appunti da ricopiare e considerazioni in merito da prendere; il viaggio aveva rivelato diversi luoghi degni di approfondimento.
Durante il viaggio prendeva sempre più piede l'idea di investire il denaro raccolto in una nave da trasporto per poter esplorare anche isole e luoghi inaccessibili alle convenzionali cavalcature.
Eppure dentro la testa del mago esisteva qualcosa che il tarlo del tempo non riusciva a distruggere, forse influenzato dai vecchi insegnamenti dei tutori sul rispetto dei dogmi di Azuth; come spesso leggeva su alcune leggende della vita da mortale della sua divinità, anche Jakilar aveva sete di potere, e per lui, la sola forma di potere assoluto era la conoscenza.
Da anni si era accorto di quanto fosse difficile, sopratutto per un arcano alle prime armi, reperire materiale di studio valido e condividere le proprie conoscenze con altri arcani con differenti talenti.
Spinto anche dai consigli dei suoi compagni di avventura,aveva ormai deciso di creare un piccolo circolo nella sua città natale che aiutasse giovani maghi ad apprendere i fondamenti delle arti arcane e con tali conoscenze, accrescere il valore del collettivo.
Avrebbe potuto così condividere e colmare le sue lacune su alcune arti da lui ancora non praticate,chiedere a maghi più esperti di tenere eventuali lezioni,muoversi su più fronti avrebbe anche aiutato la quantità immane di informazioni che la sua mente, troppo svelta e geniale per poter essere anche ordinata,continuava a fornirgli...


*****

Dopo alcuni mesi, dalla ricerca di un luogo consono alla fine dei lavori, il Circolo Arcano aveva ormai preso vita.
Un grande portone in ferro battuto dava nella sala principale, quella alla quale era permesso l'accesso a tutti, i pavimenti bianchi riflettevano la luce dalle finestre direttamente sulle grandi librerie e scrittoi a disposizione del Gate;l'accademia era finemente arredata grazie ai vari ritrovamenti fatti nel corso di quegli ultimi anni.
Dietro un lussuoso bancone bianco in silverbeck magistralmente lavorato, la bibliotecaria del Circolo, Drililging,un elegante donna sulla 30ina faceva gli onori di casa, mostrando a chiunque fosse interessato i vari servizi che gli Arcani al suo interno riuscivano a fornire.
Gli altri due piani dello stabile erano accessibili esclusivamente ai membri, con laboratori alchemici,ampi scrittoi e biblioteche dedicate ad alchimisti ed incantatori.

Su tutti un giovane mago del Gate stava entrando nelle grazie di Jakilar,un allievo che il mago, considerando la dedizione e l'ottimo lavoro che stava svolgendo come alchimista del Circolo, aveva promosso a vice Rettore in sua assenza; Garreth Grain.
Ne avrebbe testato l'arguzia, sia sua che di una giovane strega del Circolo, con il primo incarico che aveva da offrirgli...

Jakilar
 
Top
view post Posted on 29/4/2020, 14:35
Avatar

Predatore di Coboldi

Group:
Member
Posts:
87

Status:


The Trackless Sea

Al Circolo Arcano i giorni scorrevano veloci come granelli di sabbia tra le dita mentre Jakilar attendeva con ansia la visita del maestro Elhol per ragguagliarlo nello studio di nuove formule e incantesimi divenuti disponibili per il Circolo Accademico della Splendente.
Fissava ormai da tempo un arazzo datogli in dono, come se aspettasse che esso stesso fosse il primo a parlargli, come già nella sua anima stesse facendo.

In quei giorni Rathar della carovana Rotaquadra gli aveva palesato l'interesse di iniziare una spedizione con la nave Ondaquadra per intensificare i rapporti commerciali con l'isola di Illul, con particolare attenzione, laddove il mare lo avesse permesso, anche al piccolo arcipelago di isole limitrofe, un occasione per il mago di approfondire ulteriormente gli studi in Geografia e Religione che stava conducendo.
I membri del Circolo avevano già svolto diversi incarichi per esso in maniera egregia e, nei giorni che anticiparono la partenza, vennero tenute anche le prime lezioni didattiche sui primi circoli di magia.


******

Erano per mare da diverse settimane ormai, giorni assolati e tranquilli si alternavano a notti fredde e turbolente.
Quando l'acqua sotto la chiglia improvvisamente cominciò a ribollire; l'equipaggio della Ondaquadra era quasi interamente sporto per osservare il curioso fenomeno, quando lo specchio d'acqua fù infrantoda un enorme tentacolo che si alzò verso l'albero maestro tentando di afferrare la nave...

KRAKEEEEEEN

Le urla che seguirono subito dopo furono tutte indicazioni ai marinai addetti agli arpioni.
La compagnia di guerrieri era già schierata in prima linea, con gli arcani del Circolo a supporto.
La nave ormai ballava sul mare divenuto tempesta e diversi uomini erano già caduti dall'imbarcazione, nelle fauci dell'enorme creatura marina prima che riuscissimo a sferrare il colpo decisivo!
Ciò che lasciò il Kraken, insieme ad un imbarcazione che necessitava di un porto sicuro per le urgenti riparazioni, fu anche la consapevolezza che quel viaggio non era che appena iniziato...
Per fortuna a poche ora di navigazione fu avvistata la Terra...
 
Top
8 replies since 21/3/2020, 18:24   238 views
  Share