Silenzio.
Assordante silenzio.
Nulla di ciò che è stato mai più potrà essere, come la fede negli Dei che sento sgretolarsi e farsi, infine, polvere sottile nella mia mano.
Mi guardano tutti, dall'alto dei loro troni ancestrali dai rispettivi piani: Shar la lusinghiera puttana, Bane il folle menestrello, Mystra colei che forse, nel mio cuore, più ho amato ed amo, ed infine tu, che con mille occhi osservi da oltre le stelle, perfino tu mandi al mio cospetto indegni esseri, con la bocca piena di certezze e gli occhi coraggiosi al punto da roteare alle mie parole.
Perfino tu, che nulla sai se non ciò che non esiste, mi guardi senza comprendermi. Senza capire quanto lontano da me sia il concetto di servitù, quanto lontano da me sia la parola "incondizionato", quanto lontano da me sia il volere autonomo della sottomissione.
E mi ritrovo a pensare, ancora una volta, mentre perfino la magia selvaggia si lascia domare dal tocco delle mie dita, che forse anche tu che non esisti, meriteresti di morire.
Divento specchio, e mentre mi osservate vi mostro i vostri crimini, le vostre inadeguatezze, la vostra folle e limitata mente. Condannati a servire un concetto o un'idea, un comportamento o un sentimento, legati tramite catene indistruttibili ai vostri miserabili Domini.
Guardatemi ma fate silenzio.
Camminando in mondi in cui le trame si alternano e la magia è incomprensibile, vi concedo ancora una volta il lusso di giudicarmi, come foste madri e padri miei, come foste amici, come foste creature capaci di comprendere l'animo dell'uomo che, perfino nei più giovani di voi, è ormai ricordo sbiadito.
Sono curioso e mi domando, limitate creature dallo sconfinato potere, se arriverà mai il giorno in cui riuscirete di nuovo a camminare tra noi, come gli uomini e le donne che un tempo eravate, e se quel giorno, pregni della vostra arroganza, incederete ancora a testa alta mentre, inconsapevoli, vi avvicinerete a me, a noi. Poichè mentre voi gioite delle vostre irrisorie conquiste, mentre voi stringete alleanze con creature che non comprendete, condannando a morte migliaia e migliaia di persone, io permango qui, con l'unico scopo di disobbedire a tutti voi, dal primo all'ultimo, fin quando ogni creatura dei Piani Esterni che tenti di sottomettermi o che cerchi di reclamare da me quella devozione che vi nutre e vi alimenta non si renda conto che no, Dei nuovi ed antichi, no, nessuno di voi può darmi ciò che cerco.
Volgete lo sguardo altrove ora, finchè potete.
E solo l'Antico che da lontano vi concede di esistere nel tempo, sa che quando arriverà il mio momento, quando in punto di morte proferirò il mio desiderio, non ci sarà speranza per voi.
Avidi, perfidi, crudeli Dei. Volgete lo sguardo altrove e pentitevi, ora che potete, prima che la guerra dell'Ammantato termini.
Avidi, perfidi, crudeli Dei. Volgete lo sguardo altrove e rimediate ai vostri sbagli, finchè potete, prima che la mia guerra cominci.
Chiudete pure gli occhi e lasciate che lo stesso brivido che vi colse quando vi mostrai la verità si ripresenti a voi. Chiudete pure gli occhi, poichè l'alba incombe e non saremo più al sicuro.
