Faerûn's Legends

Facciamo ritorno, l'alba incombe.

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L'Ombra di Myos
view post Posted on 22/1/2024, 14:34 by: L'Ombra di Myos
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Assassino di Briganti

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Chiesa ed esercito di Bane
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Riesco a percepire ancora qualcosa, un ricordo, l'eco di un sentimento lontano. Non è passato poi così tanto tempo eppure sembra un'eternità. Mi trasformo, riesco a dormire, riesco...credo...perfino a sognare.

Gli incubi si fanno largo tra la mia mente artificiale, creata dalla trama, inganno concesso agli eredi della Magia antica. Mi dilaniano il petto, come se il mio cuore potesse ancora battere al ritmo di una vita immonda e scellerata, come quando si scappa per tutelare la propria vita, come quando si sta per giungere all'epilogo dei nostri giorni.

Artifizio piacevole, sensazione necessaria, oggi più che mai.
In questi giorni di tenebra è necessario sottostare alle emozioni umane, vivere, temere la morte, temere il fallimento, l'umiliazione, la perdita....

<<chissà>> chiede il Medico <<cosa sarebbe cambiato nel mondo che conosciamo se voi foste morto quel giorno...>>

...e passo la notte a riflettere su quella domanda, tormentandomi su quanto realmente sto facendo per ripagare il mio debito con il Piano.

Poi arriva, un colpo pungente, mi oltrepassa il costato, raggiunge l'altro lato della mia carne, una sensazione così realistica da far sembrare quella pugnalata quasi vera.
Mi guardo intorno e non vedo altro che oscurità, desolazione, solitudine. Ricordo le visioni generate da Adram, ricordo quei corpi, quella desolazione inesorabile.
Tento di oppormi, la mia forza di volontà non basta. Perduto. Nel Mare della Notte che mi fissa con i suoi mille occhi, quasi si aspettasse da me una reazione, un gemito, un lamento.

Nulla.

Non c'è più nulla che valga la pena fare, nulla che valga la pena dire, ogni sforzo vano, ogni applicazione fallimentare...
Forse dovremmo solo porre fine a questa miserabile esistenza, forse dovremmo realmente cessare di essere.

Guardo a Nord Est, le montagne impediscono al mio sguardo di vedere il mio obiettivo, eppure un brivido mi pervade, sento quell'onirico pugnale retrocedere, percorrendo al ritroso il cammino fino a cadere in terra, infrangendosi.

La mia carne rimane lacerata ma non sanguina, la stanza buia viene illuminata da voraci fiamme azzurre, bagliori primordiali, lontani, di altri piani.

Non è ancora giunto il momento di arrendersi all'oblio, non finchè non sarà tutto completato. Il mio piano dovrà esser portato a termine e le sabbie dell'Anauroch si alzeranno in una danza furente e collerica.

Credevi avessi finito con te?
Credevi mi fermassi ai tuoi ingannevoli seguaci?

Vi ricorderò cosa vuol dire "perdere qualcosa".


Sto arrivando.

 
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13 replies since 25/3/2020, 11:03   561 views
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