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*Unire i soldati...affiatarli...renderli più forti...rafforzarli...quante stronzate. Quante scuse.
Lui lo sapeva quel'era il vero scopo di quella settimana. Il VERO scopo di quella settimana.
Per tutta la vita, era stato schiavo di qualcosa.
Schiavo di un fratello che decideva per lui, anche se lo aveva sempre rispettato.
Schiavo di un esercito, anche se ne era stato a capo.
Schiavo di una religione, anche se ora l'aveva accolta.
Schiavo della sua forza, e solo quando l'aveva persa lo aveva veramente capito.
La porta che stava per varcare, che STAVANO per varcare, poteva essere di sola entrata, senza uscita.
Aveva bisogno di addestramento? Per carità...e poi, cosa sarebbe cambiato in una settimana...
I suoi uomini avevano cari con cui stare? Ma non scherziamo, a meno che non si includano le donne delle terme.
Aveva ben chiaro cosa fare.*
...
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*La tenda era montata, la città lontana parecchie ore di cavallo.
La pioggia cadeva su di loro. Intorno, la natura più selvaggia.*
"Uomini...per questa settimana staremo qui. Vivremo di quello che ci da la natura, ci rafforzeremo come squadra, impareremo ad essere una persona sola, ma con la forza di tre uomini...
In più...da questo momento in poi non esisteranno più le etichette...nessun signorsi signore...nessun ordine...niente di niente.
Vivremo questa settimana in completa libertà."
*Facce interdette, stranite, dubbiose*
"Che c'è? Cosa c'è che non va? Ma avete ben chiaro in mente dove stiamo per andare?
Lo avete capito o no che possiamo non tornare vivi da questa cosa??
E quindi..? Volete sprecare veramente gli ultimi dieci giorni della vostra vita con i vari SISIGNORE e con il culo pronto ad essere trapassato??
Vi sto regalando sette giorni di libertà. Sfruttateli, sfruttiamoli."
*Non sono tanti i guerrieri che sono morti da liberi, e sicuramente, Askard non sarà uno di quelli.
Ma almeno, per quei sette giorni, forse per la prima volta in vita sua, Askard sarà veramente libero.*