Faerûn's Legends

La presenza nella Torre.

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I.D
view post Posted on 4/8/2020, 19:46 by: I.D
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Cacciatore di Gibberling

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Dopo che Jakilar l'aveva informata del nuovo ritrovamento alla Torre, Lyra non era più riuscita a togliersi dalla testa quelle immagini inquietanti. Non faceva altro che pensare a chi potessero essere quelle figure e al tipo di creatura che infestava la loro Torre. Maestro Elhol aveva assicurato che non si trattasse del Lich che avevano a lungo sospettato, quindi si trovavano di nuovo senza alcun indizio.
Ormai l'argomento era presente in ogni loro discussione sia da soli sia con gli amici.
Così era normale che spesso si ritrovassero allo Scrigno Incantato a parlare di come si stesse evolvendo la situazione. Insieme a loro c'erano anche i loro amici Shazarah Konner, Alexander Tabstar e Rathar Rotaquadra.
"Se avete bisogno di aiuto, possiamo aiutarvi" la frase l'avevano pronunciata a turno tutti e tre, desiderosi di porre fine alla faccenda e curiosi di vedere la manifestazione con i propri occhi.
"Servirebbe un rito per purificare la casa" era stata una delle idee
"Dovremmo prima capire di cosa si tratta e scoprire qualcosa sul proprietario del libro" aveva detto la strega
"Si ma la cosa principale è liberare la torre" aveva aggiunto il mago
"Qualsiasi cosa sia perchè non andiamo a vedere, magari possiamo cavarcela con un semplice colpo" aveva proposto Rathar
"Mh, d'accordo ma dovete stare attenti non avete idea di quello che può fare" aveva concluso la strega preoccupata
I cinque avevano così deciso di andare a visitare la Torre sperando che la presenza si manifestasse, Lyra in cuor suo sperava che invece quell'anima inquieta avesse deciso di andarsene da sola.
Avevano appena messo il piede fuori dal negozio che si erano imbattuti in due reclute del Pugno Fiammante, Yhoren Thar e Killian Wulfsson, entrambi avevano già preso parte ai diversi sopralluoghi fatti alla Torre, così quando Jakilar li aveva informati delle loro intenzioni avevano deciso di unirsi a loro.
Consci di quello che era successo l'ultima volta e spaventati potesse accadere di nuovo sia Jakilar che Lyra avevano mormorato alcune protezioni per difendere se stessi e gli altri presenti. Una volta entrati la situazione sembrava tranquilla, ogni cosa era al loro posto, la casa era immacolata, sembrava che non fosse mai successo nulla. L'unica cosa diversa era il leggero strato di polvere che ricopriva i mobili poco usati.
"Siamo qui, siamo qui per aiutarti, puoi mostrarti a noi?" aveva chiesto cercando di mantenere la calma la mezzelfa.
Cercando di tenersi il più possibile vicina alla parete e a portata delle spade di Tabstar e Rathar.
Ma nulla era successo.
"Mostrati" aveva intimato la recluta Wulfsson .
Non ci volle molto affinché la presenza, infastidita dai loro incitamenti, si manifestasse ma invece di colpire uno di loro si era scagliato direttamente su Jakilar. Questa volta il vortice sembrava più nitido e tutti avevano potuto scorgere delle piccole gambe confuse tra la cortina nera. Proprio come era successo la prima volta il colpo all'inizio sembrava non aver sortito alcun effetto, ma un istante dopo gli occhi del mago si fecero assenti e questi iniziò a fissare il fuoco pronunciando frasi senza senso.
"Tutti, moriremo tutti"
"Dovremmo dare fuoco, bruciamo tutto"

Le parole del mago destarono le preoccupazioni di tutti, Tabstar, Lyra e Rathar cercavano di calmarlo, di farlo rinsavire, mentre lui si aggirava per la casa mormorando le solite parole e ripetizione.
"Vuoi che purifichi tutto col fuoco Jaki?" aveva chiesto Shazarah con un certo ardore negli occhi
"Fuoco, moriremo tutti" ripeteva il mago evidentemente non in sè
"No, niente rituale col fuoco Shaz" l'aveva ammonita Lyra mentre cercava di calmare Jakilar e sperava che la presenza non toccasse anche lei.
"Non fare nulla" aveva continuato Tabstar.
"Chi sei? Cosa vuoi? Mostrati" continuava ad incalzare Killian.
Ancora una volta la presenza sembrava non aver gradito bene le parole del soldato, mostrandosi nuovamente e scagliandosi su Yhoren. Stavolta però il soldato sembrava solo confuso, non aveva avuto la stessa sorte del mago.
"Lyra, dobbiamo fare qualcosa per Jakilar" aveva detto Tabstar mentre gli altri cercavano ancora di contrastare la presenza che continuava ad apparire e scomparire.
"Jakilar, Jakilar, guardami" la strega teneva il mago per le spalle guardandolo negli occhi.
"Lo porto fuori, cerco di fargli prendere aria, di cercare aiuto" aveva aggiunto, trascinando il mago fuori con se.
Una volta fuori della casa continuava a tenerlo e guardarlo mentre lui incessabile mormorava frasi lugubri.
Qualcosa però attirò la sua attenzione qualche minuto dopo, dalla torre fuoriusciva uno scuro fumo nero e dalle finestre si potevano distinguere le fiamme divampare veloci all'interno della casa.
Senza nemmeno pensarci lasciò Jakilar seduto negli scalini mentre lei si precipitava dentro la casa, assistendo a una scena che mai avrebbe pensato di trovarsi davanti. La Torre, la sua casa era in fiamme. Non appena aprì la porta Killian e Yhoren si precipitarono fuori, Tabstar e Rathar invece cercavano di portare via dalle fiamma Shazarah che confusa cercava di porre rimedio alla situazione.
"Che è successo" gridò Lyra alle guardie
"Shazarah ha provato a purificare la casa con un rituale di fuoco ma l'incendio è divampato"
"Cosa?" aveva continuato a gridare la strega
"Cos'hai fatto Shaz".
Ormai era crollata per terra, non riusciva a muovere un muscolo mentre guardava la propria casa avvolta dalle fiamme.
Tutto ciò che riusciva a vedere e a capire era il fuoco che distruggeva tutto, non si accorse nemmeno della folla che si stava radunando intorno all'abitazione, mentre le guardie allertavano tutti di andare a recuperare l'acqua per porre fine alle fiamme. Sentiva voci confuse intorno a sè, il soldato Blake che aiutava a spegnere l'incendio, le guardie che interrogavano i presenti su cosa fosse successo. Fu solo quando le fiamme furono completamente estinte che trovò la forza di alzarsi. Distolse lo sguardo dalla Torre e guardò i presenti.
"Cos'è successo qui?" chiese Blake a Lyra
"Noi stavamo..."le parole non riuscivano a formularsi bene nella sua mente
"Voi stavate signorina?" incalzava il soldato
"Stavamo cercando di liberare la casa da una presenza" riuscì a rispondere la mezzelfa
"E lo facevate col fuoco?" continuò l'uomo sospettoso.
"Shazarah stava cercando di aiutare" continuò Lyra
"Reclute Wulfsson e Thar portate la sacerdotessa Konner in prigione" l'uomo non l'aveva manco ascoltata girandosi per dare le direttive alle due reclute. Che immediatamente si attivarono per scortare Shazarah in prigione.
"Ma lei stava cercando di aiutarci" dissero quasi all'unisono Lyra e Rathar che non sapeva come si era ritrovata accanto.
"Vi dispiace se entro a vedere la situazione signorina?" aveva chiesto l'uomo
Lyra scosse il capo e con le mani tremanti aprì la porta entrando insieme al soldato e all'amico. Quello che si trovò davanti le spezzò il cuore, non era rimasto più nulla, la casa era completamente distrutta e non era rimasto che cenere e fango.
Non riuscì a reggere molto la vista e la puzza precipitandosi fuori dalla casa.
Non si era nemmeno accorta che Jakilar e Alexander non c'erano e probabilmente non se ne sarebbe accorta se non li avesse visti spuntare appena uscita insieme a una sacerdotessa. Corse subito tra le braccia del mago per cercare conforto e per assicurarsi che stesse bene.
"Come stai?" chiese preoccupata guardandolo
"Adesso meglio, non preoccuparti. Che è successo alla casa?" rispose lui stringendola e guardando l'edificio annerito.
"Shaz ha provato a purificarla con un rituale ma la situazione le è sfuggita di mano" rispose lei girandosi nuovamente verso la Torre
"Cosa?" rispose lui strabuzzando gli occhi
"Allontanetevi subito da lui signori" disse la sacerdotessa indicando Jakilar e fissando Lyra e Tabstar
"Perchè? aveva chiesto il mezzelfo
"Mi avete detto che è stato posseduto, venite vicino a me, vi proteggerò dalla presenza oscura"
"Ho detto che è stato colpito da qualcosa che infesta la casa" rispose con calma il mezzelfo
"La casa..." le parole erano uscite come un sussurro dalla donna prima di precipitarsi nell'edificio.
"La presenza è ancora lì" aveva poi annunciato una volta uscita dall'abitazione.
"La casa è completamente bruciata" aveva affermato la voce del soldato
L'uomo era poi sceso per interrogare i presenti ancora una volta.
"Non dovete abbandonare la città fino al processo" concluse dopo aver ascoltato nuovamente la versione dei fatti
"Che processo?" aveva chiesto Lyra
"Beh siete tutti invischiati in questa faccenda e siete responsabili per l'incendio"
"Ma.."
"Siete tutti chiamati a partecipare al processo e di recarvi quindi presso il tribunale" disse una guardia spuntando alle loro spalle e interrompendo la ragazza.
Una volta arrivati davanti al Tribunale furono fatti accomodare nelle panche dietro i banchi degli imputati, in uno di questi stava seduta Shazarah, mentre il giudice Kuffler invitava i presenti a fare silenzio per procedere con l'udienza.
Espose i motivi che portavano i presenti lì riuniti e poi chiamò Shazarah a testimoniare. Lì la donna raccontò come erano andate le cose, che stava eseguendo un rituale per purificare la casa dallo spirito ma che le cose si erano complicate e che le fiamme si erano propagate in fretta.
Dopo aver ascoltato la sua testimonianza toccò alla recluta Killian e infine a Lyra, considerata la parte lesa. Il giudice chiese alla mezzelfa nuovamente come fossero andate le cose. La parole della donna non furono diverse da quelle dei testimoni precedenti. Non era stato un incendio voluto, era stato un incidente. Lyra lo sapeva benissimo, nonostante in quel momento non riuscisse a essere lucida e la rabbia le scoppiasse dentro, sapeva perfettamente che non era stato voluto.
Sentiva lo sguardo di tutti addosso, temeva il giudice e temeva per la pena che avrebbero dato a Shaz, sperava che tutto potesse essere accantonato.
Il giudice la mandò al suo posto dopo aver ascoltato la deposizione, una volta tornata a sedere guardò Jakilar, stringendogli forte la mano.
Ci volle qualche minuto affinchè il Giudice emettesse la condanna.
Shazarah era stata ritenuta colpevole di incendio doloso e tentato omicidio, la pena per tale reato era essere banditi dal Gate per un mese, il ritiro della cittadinanza e il risarcimento di duemila platini alla parte lesa.
La condanna, estremamente severa, aveva spiazzato tutti, Jakilar, Lyra, Alexander e Rathar si guardavano increduli.
Non pensavano si potesse arrivare a tanto…
La sua mente vorticava. Nessuno aveva vinto. Non era finito. Il gesto di Shaz non era servito a niente, lei aveva subito la pena più dura, lo spettro era ancora nella torre, una torre di cui rimanevano solo i detriti. Non aveva vinto nessuno e non sapeva davvero cosa fare…
 
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