Faerûn's Legends

A dorso di cane

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Rayder Guile
view post Posted on 5/1/2021, 12:28 by: Rayder Guile
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Niubbo

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La paranoia aumentava, non riuscivo a star tranquillo dentro la mia tenda. Ogni minimo suono, anche il più impercettibile mi metteva in allarme. Era diventato, difficile, troppo difficile dormire. Gli incubi... da allora furono frequenti, ma era in maggior modo l'immaginazione a giocare brutti scherzi.

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*musica di ambient*


*riapre gli occhi per poi riprendere a raccontare*

Dovevo muovermi, trovare un posto più sicuro. Ricordai un posto che avevo visitato una volta tempo addietro, la vecchia quercia. Pensai tra me e me che li mi sarei sentito al sicuro, che il mio corpo si sarebbe lasciato andare a del sano riposo.
Mi sbagliai.


*si interrompe per poi riprendere a parlare*

Il mio arrivo alla vecchia quercia fu fortuitamente in coincidenza con una grave situazione di pericolo. Ma... questa è una storia per un'altra volta.
Alla quercia, riuscii a riposare quel minimo necessario per non crollare al cammino. Ed è proprio alla vecchia quercia che incontrai Pitor, una persona di cui conoscevo il nome, ma con cui poche volte avevo avuto il piacere di parlare.

*agita le mani*

Gli argomenti di discussione furono molteplici, ma tra questi ancora una volta spuntavano le deformità che avevo visto tra i boschi. Pitor infatti mi disse di averne affrontati alcuni proprio qui, tra i boschi presso la vecchia quercia.

La testa dolente era solo la ciliegina sulla torta dei miei pensieri, nelle foreste oltre Waterdeep, nelle foreste della vecchia quercia e poi al Gate. Cosa avevano in comune questi luoghi? o forse si trattava di casi isolati? se la seconda opzione era quella corretta, non ne saremo mai venuti a capo.

Il Gate non era troppo distante, dovevo sapere se Garreth aveva fatto dei progressi, così partii non molto tempo dopo.

Trovai Garreth nel suo studio in compagnia di Aeryn, una nuova arrivata in città. Garreth mi disse che non aveva trovato nulla di sostanziale, in effetti il campione che aveva raccolto si stava lentamente cominciando a dissolvere. Raccontai tutto quello che mi aveva raccontato Pitor, così decisero di andare a parlargli.

L'argomento aveva persino attratto la curiosità della giovane Aeryn che venne con noi verso la vecchia quercia. Una rapida cavalcata ci fece raggiungere il luogo in poco tempo, Pitor era li e ovviamente li presentai.

Tra gli alberi e le rocce discutevamo sulla questione dei "paranaturali": chi erano? Cosa volevano? Come agire? Le ipotesi erano le più disparate, quei tratti contorti, per quanto orripilanti, stimolavano in noi i pensieri più reconditi e le teorie più paradossali. "Forse dovremmo cercare di catturarli vivi?"

Pitor raccontò dei suoi malaugurati incontri con queste creature, uno aveva la forma di un umanoide questa volta persino capace di usare la trama, l'altro aveva la forma di un cinghiale completamente contorto. Ma un dettaglio lasciava tutti perplessi, quest'ultimo non lo aveva aggredito da subito.

"Per Chauntea", pensai, "che alcuni di questi esseri magari stessero cercando di comunicare?" il dubbio era sempre più grande, l'ignoranza sull'argomento attanagliava persino Garreth, a cui pesava questo vuoto. Grazie anche alle parole di Aeryn, si decise infine di provare a comunicare con uno di loro e di intrappolarli nel caso fallissimo.

*prende un attimo fiato*

Dunque, a questo punto, ci spostammo per vedere se era rimasto qualcosa nei luoghi in cui Pitor aveva affrontato le creature.
Purtroppo di queste non vi era più traccia, scavammo alla ricerca di rimasugli di queste, ma si erano come dissolte. Pitor era sicuro di quel che diceva, ed era sicuro che era dove il cinghiale paranaturale aveva fatto la sua apparizione. Purtroppo nemmeno una accurata analisi magica di Garreth aveva portato a risultati...

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Ci dirigemmo poi al luogo dove Pitor aveva affrontato il secondo, quello che usava la trama, ma anche li nulla. Questo addirittura si era disciolto nello stesso momento della sua morte, anche questo dettaglio portava oscurità ai nostri pensieri. Aeryn avanzò la teoria che questo si possa essere disciolto volontariamente per evitare di cedere informazioni. Ma chi può dirlo? ancora una volta rantolavamo nell'oscurità.
Stanchi e pieni di dubbi andammo verso i corrispettivi luoghi di riposo, con la premessa di stare attenti, per cercare di rinfrescare i nostri pensieri.
 
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