CAPITOLO 1
Recupero corpo di Norod
Erano tornati da pochi giorni, il bottino giaceva in grosse casse in un antro della sede dei Forteincudine, era in attesa d'essere spartito, le ferite dei nani miglioravano ogni giorno. Ma a provocare dolore non erano quelle.
Da quando erano rientrati dalle viscere del Monte Gelato e dallo scontro con il Lich Fibur Forteincudine era smanioso, irrequieto stava chiuso in preghiera o al tempio e nell'enclave del suo clan lo si vedeva poco, lo si sentiva borbottare pił di Boindil, ma anche lui era pił silenzioso ombroso del solito, ma il Talhund girava nervoso come una talpa a cui si č allagata la tana.
Non erano le minaccie di vendetta del non morto a preoccupare i nani, era il dolore per la perdita di Norod, la
vergine che aveva combattuto al loro fianco e aveva sacrificato se stesso per abbattere la creatura infame la quale ora era sicuramente rintanata ne l suo filattelio.
Norod aveva combattuto la sua battaglia iniziata secoli prima, lo aveva fatto con onore, la morte del paladino era dolorosa, ma il coraggio e il valore dimostrato la rendevano agli occhi dei nani una fine valorosa e in un certo senso, per un popolo che non teme la morte, accettabile. Il suo spirito sarebbe tornato riforgiato nella grande fucina di Moradin.
Quello che rendeva inquieti i nani rientrati a Adbar era piuttosto l'aver abbandonato il corpo del nano in quel luogo, in mezzo alle decine di Duergar dilaniati dalle loro asce.
La ritirata a cui avevano dovuto ricorrere non aveva lasciato loro altra scelta. E senza scelta si sentiva adesso Fibur, il sacerdote del Silente aveva una solo missione : tornare indietro recuperare il corpo di Norod per dargli degna sepoltura.