Faerūn's Legends

L'Artista di Waterdeep

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Zantezzu
view post Posted on 1/3/2022, 19:08 by: Zantezzu
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Distruttore di sfere

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Una lama viene estratta dalle carni infernali di un mezzo diavolo. Lo sguardo si solleva e individua un Golem che carica a testa bassa facendo tremare l'intero primo piano del castello.
Scudo alto, piedi puntati in terra, la gamba sinistra scivola in semicerchio per non dover resistere all'intera potenza del colpo, deviandolo di lato.
Al Fianco il Cavaliere che con una carica spinge il golem facendolo cadere rovinosamente all'indietro.
In tre sul Golem ormai inerte, spezzando il suo fulcro magico e distruggendolo definitivamente.
Lo sguardo punta nuovamente verso la fine del corridoio, parole risuonano dalla stanza affianco, qualcuno recita un incantesimo.
Corsa, calcio sulla porta, che nello spalancarsi rivela un uomo dagli occhi completamente neri che recitava l'ultima parola.


"Enrotes."

Ferite si aprono sul proprio corpo,
Ferite si aprono sul corpo dei suoi compagni,
Ferite si aprono sui prigionieri dentro le celle.

E' difficile uccidere un servitore del mistero con un incantesimo necromantico, ma ciņ non vale per delle semplici persone gią stremate dentro le celle, che accusando il colpo, cadevano a terra morti.


*Gli occhi si aprono*

Questo č il ricordo che mi si č presentato in quel momento.
Il mio ennesimo fallimento nel salvare vite innocenti.
Sempre indietro, sempre in ritardo.
Davanti ai nostri occhi lentamente la musica si spegneva, le sfere dai riflessi rossi in alto, minacciavano bambini e adulti inconsapevoli di ciņ che stava per succedere.
La musica si ferma e le sfere cominciano a cadere.
Sapevo che stava per succedere, sapevo nel mio inconscio che quel genere di incantesimo avrebbe avuto un termine, rivelando il vero orrore di quella macabra opera d'arte.
Semplicemente non ci volevo credere.

Il ricordo di quel castello mi fece muovere d'anticipo stavolta. Mi gettai in mezzo alla folla di bambini e ne provai a proteggere uno.
Volevo salvarne almeno uno.
Le sfere si frantumarono a terra, ricoprendo me e i presenti di sangue e viscere che contenevano al loro interno, ferendoci con schegge di vetro.
Stringevo quella bimba a me pił forte che potevo, Cercavo di ripararla e di salvarla da una morte orrenda.
Tutte le sfere ormai si erano infrante a terra.
Il sangue era ovunque, non si distinguevano i morti dai feriti dai pezzi di carne che contenevano le sfere.
La bimba piangeva tra le mie braccia e mi guardņ, imbrattatata testa a piedi del contenuto delle sfere infrante.

"Dov'č la mamma?"

Qualcosa dentro mi si spense.
Il mio cuore alzņ un muro in protezione della mia anima. Ero comunque conscio che l'orrore era riuscito a entrare a far parte di me, delle mie esperienze, del mio bagaglio.

Camille Sullyvan era davvero colpevole?

A casa sua l'ennesima opera d'arte. L'ispettore Sullyvan morto, esibito nell'ennesimo scempio di carne, sangue, ossa e qualche mistura alchemica.

In attesa che la protezione magica smetta di proteggere la probabile assassina, potevo fare solo una cosa.

*Una lettera viene spedita alla Caserma della guardia Cittadina*
"Il mio nome č Marcus Blackstar, Servo del Mistero della Casa delle Meraviglie di Waterdeep.
Sto attivamente collaborando come consulente con l'Ordine Vigile dei Maghi Protettori nel caso inerente gli omicidi compiuti dal mostro chiamato "L'artista".
Ho necessitą di sapere quante sono state le vittime nella piazza del Plinth dopo la caduta delle sfere rosse e sapere dove sono state portate le salme.
In fede *Firma elegante* Marcus Blackstar."

 
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