Faerûn's Legends

Il prezzo dell'avidità

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view post Posted on 8/11/2022, 18:54
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*occhio lungo*

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Chiesa ed esercito di Bane
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Un tempo camminavo nei boschi spensierata come i boccioli che non sanno che il lupo li dovrà colpestare per pascere della sua preda, oggi cammino come lupo in cerca non di prede, ma di nemici.
Quella notte superato il bosco che ci divideva dalla brughiera ne trovai uno, grosso e non incline al diagolo, pitturato in volto e nelle mani,dal sangue di qualche vittima.
La bestia fissa tra gli alberi come se sapesse che sono li, lenta incocco la mia freccia, come se difronte a me avessi una lepre che con il fine udito potesse sentire il vibrare delle piume delle alette.

*clack*

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Il Troll mi carica, rapido come un bisonte infuriato, con gli artigli che raschiano terra e arbusti, e un urlo che fa impallidire il ruggito di un orso.
La prima freccia colpisce il metallo dell'armatura, schivo il primo attacco e guadagno distanza, poi una dopo l'altra le mie frecce colpiscono il bersaglio.
L'avversario è grosso e tra gli alberi si muove male, io agile faccio ricordo di ciò che ho appreso, fino a quando colpo dopo colpo, il corazzato gigante cadde al limitare degli alberi.

Rapidamente presi legna e sterpaglie, e diedi alle fiamme la bestia, non prima di privarla di qualcosa che non poteva piu esserle utile.
Tra i suoi possessi, vari oggetti di scarso valore, qualcuno degno di utilizzo ed uno su tutti, uno che sulla mia testa sarebbe sembrato corona di regina.

Una corona di metallo, brillante e gemmata, brilla di lucentezza e di trama.

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Mentre la prendo tra le mani, il rumore di zoccoli alle mie spalle annuncia l'arrivo di una goffa figura a cavallo di un asino e ornato di armatura pesante.

Un nano.. un nano che avanza pretese su ciò che ho ottenuto, un nano che compiange una vittima del nemico che ho abbattuto e reclama il mio premio in nome del suo clan.
Parole avide e di pretese, in terre lontane dalle sue quanto dalle mie.. quaranta giorni e quaranta notti per dimostrare quanto dice, questo posso concederlo, mostra le prove e lo riavrai, Nano di Adbar, poichè io non sono ne ladra ne brigante, una delegazione ti attenderà ad ovest di qui, vicino al ponte.

Tornai dai miei compagni, ci preparammo, ritardando ancora la nostra partenza, con la speranza di ottenere qualcosa dal mio gesto generoso... Mithral.. il loro metallo, nelle mani di un fabbro elfico dalla grande esperienza quale è il nobile Vhanar avrebbe creato meraviglie e nelle nostre mani sarebbero state ben spese.

Condivido l'idea con i compagni e ci prepariamo all'incontro.
Mi avevano informata sull'avidità dei nani e dopo ciò che ho visto e sentito non stento a credere che tra i loro dei ve ne sia uno che predica tale peccaminoso sentimento.

Seduti alla nostra tavola, non accettano ne cibo ne acqua, reclamano il loro diritto ad avere ciò che vogliono a nome non di un clan ma addirittura della cittadella da cui provengono, le prove richieste ci vengono scritte e siglate davanti agli occhi, tanto io quanto chi siede con me non nascondiamo certo lo stupore, non dopo aver sentito quanto questa corona, simboleggi la sofferenza del loro popolo, la vittoria di una guerra ed il ricordo, tanto caro dei loro morti.
Ma come la luna torna piena ad ogni ciclo io mantengo le mie promesse, e consegnato il papiro, a loro rendo il loro caro affetto.

Metallo per metallo questa è stata la mia richiesta, sebbene il valore del leggendario minerale argenteo, ciò che quella corona rappresenta per loro vale ben di più al punto da spingere una delegazione intera e giungere al cospetto di un gruppo di elfi senza vessilli se non quelli del sangue che li accomuna per recuperarla.

Ma i Nani disonorano la nostra ospitalità, ci offrono monete, come se fossi mercanti e in numero esiguo per compesanre quanto dalle loro bocche era uscito, forse solo menzogne, uno di loro impugna le armi ad un incontro diplomatico, come fossimo nei bassifondi di una città protuale del sud, e ribattono alla nostra proposta "offrendoci" di combattere le loro guerre e che forse, ci saremo meritati una fornitura di metallo per la città di Silverymoon.

Elué Dualen sarà sicuramente lieta di avere l'appoggio di questi nani, qual'ora risultasse abbastanza eroica per loro, ma di certo ne io ne i miei compagni abbiamo le marche d'argento come fine.
Dunque non c'è nulla in possesso della cittadella di Adbar che possa ripagare la nostra gentilezza e magnanimità, andate via Nani, tornate alla vostra fortezza di pietra, andate via consapevoli che per questi elfi, i nani di Adbar sono solo avidi e ingrati, andate via consapevoli che questa elfa non avrà le stesse accortezze se un'altra occasione si presenterà. Andate via consapevoli che un elfo femmina ha ucciso un nemico che il nano che indossava quella corona non era stato in grado di sconfiggere. Andate via dalla mia vista, consapevoli che le storie volano veloci come frecce e cadono meno facilmente di un nano contro un troll.

 
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