Faerūn's Legends

mezzorco piratato

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view post Posted on 7/12/2022, 17:36
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Sonno agitato, sonno di mezzorco agitato. Non dorme, si ribalta, cerca di non svegliare tifone ma suda in quel letto. Troppe cose attorno la scimitarra, torppi occhi, troppe domande e quella minaccia terribile che gli suona nelle orecchie, mentre sente ancora il freddo dell'acciaio puntato sul collo e sul ventre. "Nessuno deve sapere" e adesso troppi cominciano a chiedere.
Deve chiudere, deve tappare le bocche. C'č un modo solo o prenderanno tifone. Quel mezzo con le corna di cervo la farą finita quando l'avrą, le domande finiranno. Nessuno saprą niente di nessuno.
Eppure nel fondo della robaccia nera che ha dentro, la brama di quel potere brucia come il fuoco della lama.
Non dorme stanotte il mezzorco, non puņ, la deve risolvere.

Le parole di mascherone restano l'unico appiglio. "liberati" ha detto.

"tocca di fa, pe lei" č l'unica cosa che riesce a sbiascicare.
 
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view post Posted on 1/2/2023, 11:28
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Aveva partecipato all'ordalia solo per vincere il premio, per dimostrare a tutti che la sua forza era implacabile come le onde del mare che battono sugli scogli e non aveva idea che il vincitore sarebbe stato scelto da un re per essere sua scorta.

Ora andava a spasso per la cittą tronfio come un galletto, vantandosi persino coi mattoni delle case mentre elargiva a chi lo acclamava la frutta di quella strana coppa che non finiva mai. Tutti gli occhi erano su di lui mentre si crogiolava sulla via, occhi carichi di speranze e di voglia di combattere, occhi sgranati, sguardi che cominciavano a diventare pesanti ma ancora, tutto preso dalla vittoria, non se ne accorgeva nemmeno. Le fila del destino tessevano rapide attorno al mezzorco che perņ continuava imperterrito a spargere frutti e a fare finta di nulla.

In realtą non gliene fregava gran che nč del re nč della guerra. Se il Gate fosse stato spazzato via da una mareggiata se la sarebbe goduta dalla sua barca.
Quando arrivņ l'esercito di quella vergine "yarr! se quella č vergine Dentosso č merluzzo" se l'era data a gambe rifugiandosi sulla costa a nord, felice e beato. E adesso? Che voleva dire essere il campione scelto da un re per combattere una guerra? Nel corogiolo della vittoria questa domanda mordeva come una pulce, tentando di far capolino nella testa del mezzo dove perņ (sarą stato il momento, sarą stata la sua testa dura) trovava spazio solo un altro interrogativo:

"Ma dove finita Tifone? No era su spalti quando ordalia! Ora Dentosso campione e lei no c'č!"
Solo questo gli sembrava inverosimile. Non l'aver vinto contro ogni aspettativa ed essere diventato un esempio da seguire per i cittadini di una cittą che solo un ora prima ad andare bene tentavano di scansarlo. Non essere il prescelto di un re! Macchč, gli sembrava impossibile che lei non fosse li a godersi qeul momento con lui, il mezzorco scacciato e respinto dalla bontą divina da quando aveva messo piede al mondo e che adesso veniva portato in trionfo.
Avrebbe voluto portarla in spalla assieme alla coppa di frutta come un duplice bottino che la vita gli aveva inaspettatamente assegnato.

Dove era finita Tifone?
 
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view post Posted on 5/3/2023, 12:14
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Due onde si stavano incrociando di fronte la pura dell'esistenza del mezzorco. E montavano, si alimentavano, avrebbero potuto ribaltare la barca in un attimo ma Dent continuava a remarci contro senza pietą.
Da una parte artigli di non morte e un vecchio pericoloso che racimolava cadaveri e parti di Axel, dall'altra... beh.. dall'altra si ergeva di fronte a lui l'incomprensibile concetto di annientamento universale.
Per fortuna il mezzorco aveva la testa abbastanza dura da essere completamente impermeabile e certe cose. Non le avrebbe capite, non ci avrebbe nemmeno provato ma le avrebbe combattute perchč puzzavano come uno stagnante lago di merda lasciato a marcire per eternitą secolari. e gli si erano intrufolate nella vita.
E nessuno poteva entrargli in mezzo alla vita senza permesso.
 
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view post Posted on 11/10/2023, 20:20
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Dentosso al porto del Gate che racconta e se la racconta:

"Dice Ixi, ixis, come cazzo si chiama, che č lavoro facile e guadagna mille platini per uccide gruppo di coglioni che dice che č pirati. Va bene, si fa. Viene anche coso, lģ, quello con mantello blu che vive a uatredip! Si salpa, č bello vento, onde di Dea spinge barca che ha suo favore. Ma quando arriva a isola quelli no č pirati! E' grandi di maghessa e stronzi! Mantello blu diventa pietra subito e piange ma Dentosso combatte come grande dragone che sputa fuoco, ne ammazza cinque dieci ventordici! ma poi maghessa č troppo forte, troppo e anche Dentosso cade"
si ferma, guarda tutti i marinai che gli stanno attorno con fiero cipiglio e riprende:
"quelli no ammazza, parla. e quando parla va bene. Danno un aggeggio con manovella che suona e dice di riporta a ixi che a loro va bene cosi. cazzo perfetto. credeva che era gią morto ma quelli č forti ma anche coglioni. Senza dice due volte torna a Canarino, issa le vele e allontana da isola."
li guarda tutti uno per uno
"voi pensa che č finita qui? no č qui che comincia! piu grande storia di mare che raccontata! cosa piu enorme fottuta gigante mostro che solca oceani ha visto Dentosso quel gorno!" si scalda mentre racconta ma i marinai, che ormai chissą quante ne hanno sentite, lo mandano a cagare bonariamente. Dentosso continua imperterrito:
"Vento si ferma di botto e mare diventa liscio come olio, all'improvviso! E quello coso meccanico comincia a suonare e si avvicina ombra enorme sotto la barca, sente mare ribolle e allora Dentosso pensa: č Dea che vuole regalo! si! questo che suona č regalo perfetto! E allora lo regala a mare con bella preghiera. Ombre scompare, vento riprende e pensa che allora andato tutto bene e Dea felice.. a quel punto, fatto mezzo miglio, lontano, dove aveva buttato macchinario che suona.. sbuca da acqua come montagna UNO TENTACOLO GRANDE COME TUTTA CITTA'!" Ha gli occhi di fuori mentre lo dice, si impettisce e allarga le braccia, a dimostrare la maestositą del mostrone marino. Si guarda attorno, i marinai del porto sono gią qualche passo lontani che sghignazzano e lo deridono scambiando tra loro occhiate d'intesa.
Ci rimane male il mezzorco, si adira, gli bercia dietro qualche insulto finchč non sono lontani, poi si volta a guardare il mare e scruta con l'occhio sano abbacinato dal ricordo. "Dea, ma che forse era tuo quello tentacolo?"
 
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3 replies since 7/12/2022, 17:36   154 views
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