D'Ocanera e d'altro che capita

Dietro ad ogni angolo temo di vedere lei
che è peggio della morte, immagino;
come aver l'ali
ma razzolare.

Invece dietro a quest'angolo c'era un mezzorco, un bruto
ma sol d'aspetto...
cent'anni fa che avresti detto?
via di mezzo, insetto!

Come quando si versa una goccia di inchiostro nel bicchiere con l'acqua
oppure mentre osservi quel bicchiere cadere
ma non lo prendi.
Ora sono con un mezzorco che chiamo capitano e mi assicura che navigheremo.

Dietro ogni onda spero di vedere lei
che è paggio del mare, lo so
come aver l'ali
e volare.



di come H. D'O. incontra il capitano Dentosso e dopo aver scritto per lui, finisce nella sua ciurma con mansioni di mozzo.
di come poi impara a restare a galla, seppure con terrore.

di come si fa pratica nella misteriosa arte chiamata comunemente alchimia.

Scienza o intuizione
studio o superstizione
nulla si crea
scomposizione e ricomposizione
siamo quello che mangiamo o mangiamo quello che siamo
uno scambio equivalente
nulla si crea
non è natura
non è magia
non è neppure divinità.
perché nulla si crea.

di come pensi di essere la sola sbagliata, e invece

Fellibylur si chiama
ma molti la conoscono come Tifone
ed io l'ammiro.

Dicono che sono soltanto ombre, quelli che non si possono voltare
dicono che si tratta di peccato, quelli che non possono provare
ma sulla strada per il Braccio Amico
con un canestro pieno di parole nuove
c'è uno specchio che ti dice che quella dall'altra parte non sei tu
eppure
tanto quanto te si può voltare
tanto quanto te è disposta a provare.

di come si va all'avventura, perché quando il capitano chiama si risponde: presente!

pure se le mani secche e fredde della paura tengono strette i tuoi vecchi polmoni
e calpestano lo stomaco con lo stivale i suoi piedi,
pure se ogni cosa vuol farti sanguinare
ogni foglia non chiede altro che il tuo profondo dolore

tu gridi: presente!

perché nulla è al confronto del falchion del capitano!

del suo coraggio ci abbeveriamo
ed ebbri, cantando la nostra canzone
pure l'ira degli dei affrontiamo.

(prima avventura di cavalletta, senza precisa meta, a parte della ciurma di capitan Dentosso con Tifone e la scimmia cantastorie Yarbin)

Il capitano Dentosso ha una bussola senza nord, intima e corrotta che gli canta la rotta corretta.

Tifone ha il sangue di fuoco e la fiducia incrollabile nella semplicità dell'instabile, bellezza e follia divoratrici di ossigeno e magia.

Vyra ha il granito e l'adamantio nelle ginocchia, di ferro dall'ombelico alla scucchia, d'oro ogni colpo che gracchia e ammacca e accoppa e sfonda e spacca.

e Kristen... così facile da capire, davanti a lei. Kristen senza altre parole.

Hai ragione, madre, non sono altro che una folle. Ma basta nascondersi, che sia alla luce del sole.



Ora ho imparato pure ad ammazzare...

Dopo una rocambolesca avventura in una terra lontana, più lontana della giovinezza.
Rotte nelle ossa e nei pensieri, la donna erroneamente chiamata Tifone e quella erroneamente chiamata cavalletta parlano.
La loro ambizione cresce più in fretta delle canne nello stagno.
Più dei capelli dei bambini.

Dobbiamo prima di tutto trovare le nostre origini, dice la bella Fellibylur. Tutto sta nel nostro sangue e nelle origini: riallacciato che avremo con esse, allora sì!

Dobbiamo prima di tutto fare il contrario di quanto ci si aspetta da noi, dice quella con le corna nere, Potrei scrivere testi di alto respiro ed ideale, per esempio. Vorrei diventare marchesa...

Concordano nelle loro ambizioni esagerate.
Entrambe assetate.
La magia nelle vene corre come lupi in una notte fredda, senza luna né stelle.



Hebuterne D'Ocanera inizia a scrivere la Guida pratica alla magia per dame di buona famiglia. Almanacco del caos.

Seguendo il capitano e Fellibylur.
ti hanno protetta, ti hanno aiutata
non ti hanno giudicata.

del resto a te cosa importa di questa guerra?
se non fosse per i bambini e per i poveri. sono sempre i poveri a pagare. quelli che farebbero a meno di tutto tranne che del lavoro, semplice lavoro. e del pane e del vino.

seguendo il capitano e Fellibylur e il chultan, affascinante e terribile chultan.
la solita paura, ma il capitano è forte.
nessuno è più forte del capitano.
e Fellibylur è magica e ne sa una più di un gatto.

fino al lago.
ho il terrore dell'acqua e mi ci buttano dentro e andiamo a fondo e le pozioni del Re ci fanno respirare sotto ma è acqua e siamo sotto e non va bene e non va bene e non va bene per niente.

perché io non dovrei stare sotto acqua e respirare e quando provo a utilizzare la magia...
la mia magia!
la disperazione e la speranza della mia vita... la magia invece di proteggermi mi ferisce!

e una voce mi dice: sei pronta a seguire il tuo destino?


aveva ragione mia madre...

L'esperienza è solo un altro modo di chiamare in nostri errori.

Gli errori sono forse lo strabismo che rende i nostri occhi interessanti
nodi nel legno
destino o libero arbitrio?
bere o affogare
perché a ben guardare
nulla migliora.

Messer Tabstar nascondetemi, sono forse ammutinata.
Portatemi in una città, una qualsiasi!





Edited by passeggero - 4/3/2023, 12:44

la notte è un mare
non c'è sole che scaldi
non c'è luna che culli
né stelle conosciute da cercare.

un posto che non hai veduto
strappa ricordi che non hai mai vissuto.

non ci sono abiti, scarpe, collane
non ci sono tazze, teiere, sedie, tappeti
non ci sono vasi, posate, bicchieri, biscotti, cassetti

una maschera d'oro che guarda
e la stupida sensazione che sei stata scelta per un qualche motivo,
lo chiami destino.

tutto ti viene concesso e pagherai mille volte ma
non sei più bambina
quindi non piangere, strega

la magia crescerà e nelle vene non ci sarà più posto per il sangue
nella notte non ci sarà più posto per i sogni
nel petto non ci sarà più posto per il muscolo cardiaco chiamato...

e risvegli di piombo...



dalla terra sorgono
le unghie rimbalzano sui marmi e graffiano gli assiti del palazzo
nell'eco delle grandi sale vuote
squittiscono oppure cantano il tuo nome?

Bisogna solo mettere insieme i pezzi
oppure accettare il fatto che i pezzi stanno bene così?

Il bicchiere pieno d'aria
diventa il bicchiere pieno di vino
così come il corpo pieno di sangue diventa pieno di magia.

Gli altri non sono nulla
toglili dal tuo piccolo cuore
soltanto la magia ci deve stare.

Gli altri piangono, noi dobbiamo gioire.
Solo la magia ci deve stare.

Maledizione o no, conclude la donna,
il problema sono i topi... non posso svegliarmi con questi mostri mangiadita dentro casa! non è consono... oltretutto
suvvia, in cantina andranno i vini e qualche amante incatenato. dignità.

I topi sono l'ultimo dei tuoi pensieri adesso! Ma non ti domandi il perché di tutto questo?
Allarmato messer Tabstar insiste.

A me basta dormir quattr'ore a notte, anche tre, senza dover temere al mio risveglio ospiti sgraditi che annusan la mia carne.
Puoi tu liberarmi dall'immondo rodichiappe?
Se no, ad altrui io mi rivolgo.
E basta con la storia di Dentosso! vada a picco lui e chi non lo ammazza mentre dorme! digli che son morta e mi si baci mano.



Edited by passeggero - 22/3/2023, 08:07

Sulle colline dei troll o nel piano dell'erta storta
il poeta cerca dimanti alla luce della luna
oppure è un folle, non fa alcuna differenza
nel buio è ben distinto.

Mael il mago rosso sfumato
e non fumato, bada ben

giusto per l'appunto, arcanista incuriosito, ti racconto
che vidi questo posto fatto... e bla bla bla
con questa ma... e bla bla bla
in un ma... e bla bla bla

uno zaffiro grezzo io ti dono
ch'avevo a mo' di freddo spartiseni
tu aiutami a capire di che parlo
e da me avrai altri ed altri doni.



(di come il mago Mael viene edotto a riguardo, con le minime fumose strambe informazioni, quella che si pensa essere una maledizione)

tre mesi che non dormo
tre cani ho mangiato
tre volte ho danzato
tre volte ritorno.

Maledetta o graziata
nuda vestita oppure in padella
porca agnellina oppure sorella
morta o rinata.

mai nato mai morto o chissacché
altro dove o altro quanto
io adesso comando
e vieni appresso solo a me.