Un po' qui e un po' li, vai sui Monti Cenerini a voltar e rivoltar rocce e sassi per giorni e notte t'annerisci in anfratti, in barba alle bionde trecce t'aggrappi che un masso non ti schiacci! Preghi Gond che t'abbia nelle sue brillanti mani i quali colmi del suo torpore ti assuefa la mente d'improvvise epifanie! China dal peso dei doveri e di pietre, Prunga cara piena di speranza speri e aspiri a tormar a casa con luccichio che ti renda ricca augurando che nessuna fiera ti sbrani.
Ma ahimè la Città dei Duchi ha le sue fiere senza pelo e dovresti agire a mente diversa! Gnoma dalla pelle violacea e dai capelli corvini, i tuoi zaffiri posati sugli occhi pensosi a mirar la fiammella della bugia sul comó, a ripensar alla missione portata a termine in condizioni particolarmente non rosee a scapito di Zara e dei prossimi giorni se non mesi venturi, a spremer il cervellino e tener tesoro sulle esperienze e intingere un libro fantasma calcato nella memoria per sé e una parte per alcuni, pochi e nessuno. Acquisire, approntare, assoldare, strategia, e... ronf...ronf...
* la piccola lavoratrice s'addormenta beata a navirgar nei dolci reami di laudano mescidato tra la realtà e finzione, manifestandosi come una sala liminale di ingranaggi forme ferree meccaniche dalle misteriose funzioni, echeggia tonante profonda voce il quale si confonde con lo scandire incessante dei strani apparecchi dall'ignota natura*
Muoversi dal vaporeo soffio sulla folgore creativa, manipolar le lignee ossa...
Cibati, nutriti delle sempre paglierine foglie dai colori di sabbia...
Le foglie sono sugli alberi, gli alberi sono la struttura e le sue radici profonde sono la base dell'intera struttura...
Che devon tenere conto di non superare i 2 metri e 5 di altezza...
* Il sogno via via prendeva una strana piega tra improbabili e sibilati calcoli, insensati fino a divenir incomprensibili ed evanescenti, la bizzarra stanza senza fine diveniva sempre più opprimente e la voce divenne pura cacofonia, Prunga si risveglia di soprassalto, rannicchiata in un angolo senza il lenzuolo incredula e sudata, domandandosi se tutto questo poteva essere reale o una mera illusione *