Faerûn's Legends

La mezzelfa, il Saggio e la Spada

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view post Posted on 12/2/2024, 21:20
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L'uomo nudo con le mani in tasca.

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Seppur ancora lievemente a disagio in quel luogo, Zara segue il Saggio attraverso i corridoi del piano superiore della Sala delle Meraviglie; un tempio piuttosto atipico, dove le voci dei sacerdoti intente a lodare Gond si mescolano al rumore di attrezzi da lavoro in movimento.
D'un tratto, osservando l'uomo che la precede, una strana sensazione la coglie: Jolron le sembra più alto di come lo ricordasse. Anzi, non più alto, il termine giusto è più imponente.
Quando lo aveva conosciuto, pensava a lui come l'ennesimo uomo che voleva portarsela a letto, e il suo modo di porsi di certo non suggeriva altrimenti.
Ma ora...è diverso. Ora lo apprezza sia come combattente, sia come fabbro. Ma anche il suo modo di porsi sembra cambiato. Almeno per il momento.
La fa accomodare nel suo studio, prima di sparire in un altra stanza, per fare ritorno poco dopo, con una custodia in mano. Siede alla sua scrivania, davanti alla mezzelfa, e pone tra loro la custodia aperta.
Zara osserva la spada al suo interno con occhi colmi di desiderio; la lama azzurra sembra pulsare di riflessi rossi e il calore che emana ne tradisce la natura magica. la mercenaria passa la mano per tutta la lunghezza della lama, assaporandone il calore, accarezzandola come un amante.

"Zara, amica mia" la voce ferma del sacerdote fanno ripiombare la ragazza nella stanza, da ovunque fosse stata un attimo prima. "Questa lama ti somiglia: resistente e sinuosa, riesce a farsi strada tra le difese del nemico, colpendolo in profondità. E al tempo stesso al suo interno ha un cuore infuocato, pronto a splendere in tutta la sua forza."
Gli occhi le si fanno di fuoco. "Ma..." Continua l'uomo, richiudendo con un movimento allo stesso tempo deciso e delicato la custodia e lasciando la ragazza interdetta "Ma, come te, ancora non è completa. Abbiamo vissuto diverse avventure, insieme, e l'ho visto: il fuoco che ti arde dentro non illumina. Dai un nome al tuo odio, amica mia."
Zara ritira lenta la mano; il sacerdote la osserva serio, ma con un che di paterno.
"Cosa ti fa pensare che ci sia qualcosa in me che..."
"Te l'ho detto. Ho visto il tuo fuoco. Ti arde dentro, ma non ti illumina." scuote lento la testa, senza però distogliere gli occhi da quelli di lei "Non sono qui per giudicarti, non è il mio scopo. Dai nome e forma al tuo odio."
"Un nome...il mio odio ha molti nomi. E molte facce. "
"Uomini? Demoni?"
Le labbra della ragazza si distendono in un mezzo sorriso amaro "Perchè? C'è poi così tanta differenza?"
Jolron, serio, annuisce "A volte no, non c'è."
"Ma se il mio odio deve avere un nome, allora che sia uomini."
"Uomini. E sia. La tua lama condividerà il tuo odio, così sarete complete." Si alza, le si avvicina, guardandola severo "Sarà tua, ma allo stesso tempo non lo sarà. Se dovrò farlo, verrò a riprenderla. E sai che ci riuscirei."
Sa che lo farebbe. Sa che ci riuscirebbe. Annuisce decisa.
"E ci sono due condizioni affinchè ciò possa accadere, o non possa." Alza la mano davanti a sè, mostrando due dita "Sei pronta ad accettarle?"

Edited by Onirex - 13/2/2024, 13:58

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