Posts written by Belzac

Dopo quel colloquio, aveva deciso di tornare tra le strade della citta' che lo aveva osservato fin dalla nascita.
Di solito le sue passeggiate lo aiutavano a schiarirgli la mente, ma quel giorno sembrava portargli piu' domande che risposte.
Meditava sulle parole del suo interlocutore, sullo stato di calma apperente vigente a Zhentil Keep e sugli intrighi da essa
nascosta e sul fatto che quella Legge e quell'ordine non fossero altro che una mera facciata.
Era infastidito da quelle parole, piu' infastidito dal fatto che tutto quello che il sacerdote aveva provato a fare tramite
le sue omelie ed il suo proselitismo fino a quel giorno non avevano fatto altro che inspessire quella maschera piena di inganni,
trame di potere e, chissa', tradimenti ai danni della citta' del Signore Nero.
"Dov'era quando Bane mori'?"
Questa domanda lo stizziva piu' di qualsiasi altra;
in altre circostanze avrebbe additato chiunque considerandolo un infedele, un indegno, un eretico.
Doveva ammettere a se' stesso, pero', che la domanda fosse lecita, soprattutto per qualcuno che non fosse natio di quel luogo.
La sua famiglia, fedele da generazioni a Bane ed al suo Eletto Fzoul Chembryl, non aveva mai vacillato sulla fede nemmeno nel
periodo piu' buio della citta', quando furono costretti a vivere come i topi per evitare la purga cyrita.
Aveva sentito delle sue gesta, delle sue costrizioni e delle umiliazioni subite dal Sole Nero, per cui non dubitava dell'integrita'
del Lord Eletto, bensi' della sua costanza e, soprattutto, della sua lungimiranza.
Bane aveva voluto porre un freno agli intrighi che minavano la Sua Chiesa, preferendo coesione e la collaborazione tra fedeli.
Eppure gli pareva che qualcosa mancasse, che si ci volesse accontentare di una citta' mezza disastrata, dove in una meta' si
rischiava un coltello nella schiena e nell'altra d'incontrare lo Zhentarim con in mente ancora idee troppo vecchie per essere perdonate.
Rimuginava su quel luogo, conosciuto solo come una storia raccontata ai bambini non solo per spaventarli, ma anche con il fine di
covare odio per coloro che anni prima avevano messo la Sua citta' in ginocchio.
Le leggende hanno sempre una fonte di verita' e, con non poco stupore, aveva scoperto che non solo quella storia non fosse frutto di
fantasia, ma che in origine fosse appartenuta al Signore Nero, conquistata e rubata per mano cyrita.
Ed ora, quel luogo aveva anche un'ubicazione.
Bane era un conquistatore, bramava il potere su tutto il Faerun, ma non potendo agire di persona doveva porre fiducia nei suoi seguaci,
conscio che un giorno avrebbero finalizzato il Suo volere.
Xander, pero', non vedeva questo.
Lo sentiva nelle bocche di ogni sacerdote banita, la sua compresa, e sapeva che alle parole dovevano
seguire i fatti, ma di fatti non ce n'erano.
Certo, avevano ottenuto l'alleanza con Phlan e l'appoggio del suo Lord Protettore, ma ammise a se' stesso che la cosa fosse, ancora una
volta, rimasta circoscritta tra i confini del Mare della Luna.
Non potevano trovare un'espansione che fosse degna di questo nome: ad est il Damara, ad ovest il territorio de Le Valli, dove anni prima
Zhentil Keep aveva subito una pesante sconfitta, a nord il Thar, territorio orchesco che rispecchiava in tutto i loro occupanti.
Sentiva come se il Mare della Luna fosse stretto in una morsa dalla quale non c'era via di sfogo.
O meglio, fino a quel momento.
Non gli piacevano i cambiamenti; era da sempre abituato alla sua routine quotidiana, ma quell'uomo aveva saputo tirare la leva giusta.
Con un mezzo sorriso, Xander si chiese come mai un uomo dotato di una sublime dialettica come quella, non avesse mai pensato ad
intraprendere un percorso interiore ecclesiastico.
Fu davanti all'Altare Nero che le idee cominciarono a schiarirsi, meditando sulla parola che da sempre lo aveva guidato nelle sue omelie.
Coesione.
Aveva trovato la via da seguire al di fuori delle nere mura.
Voleva riprendersi cio' che spettava a Bane di diritto e lo avrebbe fatto con le persone giuste.
Uniti ancora una volta sotto il Suo volere senza intrighi, senza tradimenti.
Tutti davanti all'obiettivo che avrebbe consacrato una rinascita.
Non senza l'ausilio di una Sacrilega Crociata.