"Non pretendere mai la lealtà dagli altri, perché la vera lealtà non può essere imposta: può solo essere conquistata."Swami Kriynanda
[continua da qui]Reclef aveva risposto e probabilmente era già in marcia.
A lui sarebbe bastato, forse, meno tempo anzi, aveva ricevuto un passaggio.
La prima cosa che lo colpì fu l'odore.
Secco. Secco con una lieve nota di bruciato.
"Da quanto non piove?"La risposta della guardia fu uno sputo a lato.
Una risposta eloquente.
I soldati di stanza lì non avevano il morale dei migliori e, del resto, come criticarli?
Lontano da tutto, dalle loro famiglie, dalle prostitute, da una vera locanda e dall'odore della loro terra: il Cormyr.
Formalmente le Terre di Pietra erano Cormyr ma praticamente erano terre di nessuno ed in effetti il buon Barden, al momento, era barone di niente.
E così lui: tesoriere di pietre e serpenti a sonagli.
Mostrò la lettera di Barden col sigillo.
Ignorò le battute sull'assenza del Barone.
Una cosa agli occhi del sacerdote era certa ed ovvia, non avrebbe risolto la questione a chiacchere ma coi fatti.
Ringraziò la santissima di potergli concedere 25 parole per uno dei pochissimi maghi di cui si fidasse ciecamente:
"Sono Evan, vieni alla Baronia delle Terre di Pietra, dobbiamo fare cose. Non quelle che vorresti temo. Reclef sta arrivando."