Faerûn's Legends

Il caso Stralher

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view post Posted on 29/10/2019, 13:36
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Quando un crimine si considera insensato, ciò che si deve temere è che la prossima vittima potresti essere tu. Ecco perchè deve esistere un movente.

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Waterdeep



Benvenuti nella città degli splendori.



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Anno 1389



***

Le guardie cittadine pattugliavano regolarmente i viali, come ogni giorno.

E come ogni giorno, la pioggia cadeva uggiosa ed incessante sulla Splendente.

Dall'abitazione di Kent, sede della Compagnia del Grifone Argentato, i bagliori delle candele si proiettavano oltre i vetri, aranciati nel buio di mezzanotte.

Illuminavano l'angolo cieco del viale settentrionale della grande città.

L'atmosfera al suo interno era accogliente.

Seduti attorno alla tavola al pianterreno, Kent, Tymia, Kenneth ed Autumn come d'abitudine, pasteggiavano fra una conversazione e l'altra, quando sentirono alle loro spalle, bussare alla porta.

Non era insolito.

Ma quando Kent andò ad aprire, fu sorpreso di non trovarsi di fronte un volto familiare, come accadeva di consueto.




Continua...



Edited by Autumn - 29/10/2019, 15:15
 
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view post Posted on 29/10/2019, 14:00
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Quando un crimine si considera insensato, ciò che si deve temere è che la prossima vittima potresti essere tu. Ecco perchè deve esistere un movente.

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***



" La scomparsa di un attore di teatro "



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Una giovane donna dall'aspetto avvenente, si presentò con il nome di Larissa Stralher.

Sembrava piuttosto stanca, aveva viaggiato fino alla città degli splendori, e proveniva da un paesino delle Marche D'Argento.

Fu invitata ad entrare e a prendere posto alla tavolata.

La ragazza accettò di buongrado e si accomodò.

Autumn così come i suoi amici, furono accoglienti con lei e le domandarono come mai si trovasse lì.

Le guance di Larissa, incorniciate dai lunghi capelli avvolti in un due morbide trecce, arrossirono per l'imbarazzo.

" Potete star tranquilla signorina Larissa. Raccontateci "
Tentando di farla sentire a proprio agio.

Larissa espose così il motivo del suo viaggio.

Era alla ricerca di suo fratello, anch'egli un ragazzo dall'aspetto avvenente quanto lei, di nome Anton.

Dal racconto di Larissa, appresero che Anton, era un promettente attore di teatro ed era arrivato a Waterdeep due anni prima nel tentativo di farsi conoscere, e far fortuna.

Premurandosi di dar notizie di sè a sua sorella, ogni mese le scriveva una lettera.

Larissa però, non avrebbe mai potuto rispondere alle lettere del fratello, perchè quest'ultimo non le aveva volontariamente rivelato il suo indirizzo.



" Il fiuto di una druida di sedici anni "


Sebbene l'investigazione non facesse al caso suo, ad Autumn istintivamente le venne un primo sospetto.
I suoi sedici anni vissuti nei boschi non l'avevano mai messa difronte ad una pista investigativa.
Nella foresta le uniche piste che aveva seguito erano quelle rilasciate dalle creature, orme ed impronte da valutare al fine di preservare la propria sopravvivenza nel fitto verde amico e al contempo ostile.


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Attraverso le lettere egli le aveva confidato che si era innamorato di una donna, forse una sua collega, instaurando con lei un rapporto.

L'indentità di questa donna era sconosciuta a Larissa.

Aveva conosciuto un uomo che si faceva chiamare " Unicorno ", che probabilmente era il direttore del tetro della città.

Aveva inoltre ottenuto il ruolo di protagonista, nell'opera cui stavano lavorando la " Rosa Nera ".

Le cose da quello che scriveva, andavano a bene.

Ma l'ultima lettera che Larissa ricevette risaliva a un anno prima.

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Di suo fratello non ebbe più notizie.



I dubbi di Autumn si fecero più concreti.



Perchè un fratello non avrebbe dovuto rivelare alla sorella dove fargli pervenire le lettere? Eppure le aveva confidato di essere a Waterdeep e di avere il ruolo di protagonista per un opera teatrale. E come non aveva potuto pensare Larissa, di inviare al teatro stesso le lettere destinate ad Anton?
Qualcosa non tornava, anche per una piccola druida inesperta.



Bussarono nuovamente alla porta, era Jah.

Successivamente raggiunse la sede della Compagnia dei Grifoni D'Argento anche Brahg.

Fecero un breve, ma coinciso riassunto della situazione, per informarli della questione.

La giovane Larissa, preoccupata in volto, spiegò di essersi precedentemente rivolta alle guardie cittadine, le quali erano riuscite a scoprire che Anton, aveva dei debiti con dei tipi loschi.

Dedussero che fosse fuggito.

I presenti seduti al tavolo con gli occhi coinvolti ed attenti sulla bella Larissa, le fecero tante domande, costruttive e intelligenti, per poter avere maggiori dettagli sul fratello scomparso.

E riuscirono ad ottenere alcuni elementi importanti per poter avere un quadro della situazione un pò meno nebuloso.

Ebbero così una descrizione fisica sommaria di Anton; un ragazzo di bell'aspetto, mediamente robusto, occhi verdi, capelli corti e neri.

Seppero inoltre che venerava Tymora e Oghma.

Autumn sembrava confusa, non ci capiva niente, ma aveva il sentore che Anton avesse mentito alla sorella.

" Signorina Larissa, vostro fratello in passato, era protettivo nei vostri confronti? "
Domandò Autumn, mentre Larissa la guardava senza comprendere.

" Come ogni fratello verso la sorella. "
Le rispose.

Brahg riuscì a cogliere ciò che la druida voleva capire.

La ragazzina pensò di istinto, che un fratello protettivo potrebbe mentire alla sorella al fine di non farla preoccupare, nel caso in cui le nascondesse qualcosa di losco, e potrebbe inoltre volerla preservare da qualcuno, specie se pericoloso.

E se avesse mentito la sorella e dietro la sua farsa, ci fosse qualcosa di ancor più intrigato? La faccenda era più fitta di quel che si presentava.
Fu una seconda ipotesi di Autumn, suscitata sin dal primo sospetto che riuscì a percepire.

Tutti i presenti nella saletta, si erano dimostrati versatili e pronti a collaborare sul caso.

L'amico barbaro Jah, non vedeva l'ora di menar le mani, gli altri più pacati, ragionavano sul da farsi.

Agli occhi di Autumn così poco intelligente, Kent, Kenneth, Tymia e Brahg, apparivano brillanti investigatori.

Li ammirava e quella poteva essere per lei una nuova avventura, d'altronde non aveva ignorato che il presunto direttore del teatro, si faceva chiamare " Unicorno ".

Alla giovane Autumn non balenò alla mente che tra il caso della scomparsa dell'attore Anton, ed il dialogo fra le due guardie, qualche notte prima, fuori il teatro della città, ci fosse il benchè minimo collegamento.

Probabilmente l'aveva già dimenticato o non lo prese in considerazione.

L'ora era piuttosto tarda e dopo le varie rassicurazioni, Larissa lasciò l'abitazione un pò più sollevata.

Per qualunque informazione appresa successivamente, l'avrebbero potuta reperire presso la Locanda il " Maelstrom ", dove momentaneamente alloggiava.

***



Edited by Autumn - 2/11/2019, 18:20
 
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view post Posted on 29/10/2019, 14:47
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***

" Il caso investigativo Stralher è aperto "





Dopo un breve silenzio meditativo la saletta riprese ad animarsi di ipotesi e ragionamenti.

Avevano accettato di indagare su quel caso di sparizione.

Una volta ottenuto altre informazioni, si sarebbe potuto estrapolare un quadro più significativo, e successivamente un movente.

La loro indagine d'altronde, non aveva nè un movente, nè un indiziato.

Ammesso che Anton fosse scappato, non sapevano dove intendesse andare nè il perchè.

Nel suo comportamento, facendo riferimento alla testimonianza di Larissa, attraverso le lettere che le inviava, e che quella sera non aveva con sè, non c'era stato niente che avesse fatto insospettire la sorella.

Da quanto Anton le raccontava, non era emerso nulla di anormale.

Alcune sommarie informazioni le avevano già nelle mani, ma avevano bisogno di più elementi concreti.



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Valutarono la tappa da cui iniziare per avere più indizi;

Il teatro della città degli splendori.




Continua...



Edited by Autumn - 29/10/2019, 15:16
 
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view post Posted on 29/10/2019, 15:23
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Eroe Faeruniano

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Cronache dei Grifoni

Il Caso Stralher:
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view post Posted on 2/11/2019, 18:52
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***

Teatro di Waterdeep

Qualche notte prima.



"Ehi Geoffrey, seratina movimentata mi hanno detto eh?"


[Cit. Quester Sigma in Vox Populi]



guardie



Al cambio turno, Osvald e Geoffrey, due guardie cittadine, stavano conversando fra di loro fuori il teatro.

Il ticchettio ritmato della pioggia, era inconfondibile.

Così come era inconfondibile il suo odore, il profumo che rilasciava la terra bagnata.

Autumn si era incamminata a passo svelto lungo la strada principale della città.

Raggiunto un incrocio fra più viali, riconobbe in lontananza la struttura artistica del teatro e decise così di intraprendere quella via.

Notò due guardie di picchetto, sotto il magnifico edificio teatrale.

Avvicinandosi ai due soldati, sebbene a debita distanza, potè vagamente sentire i loro discorsi.



Geoffrey: "Ah non me ne parlare...dovrebbero proprio sistemare questo teatro, nei giorni scorsi sono accaduti un sacco di incidenti ma stavolta c'è scappato il morto, un povero diavolo che stava sistemando i contrappesi che manco so' a che servono...beh pare una fune si sia allentata e la testa del tizio sembrava un melone troppo maturo"



[Cit. Quester Sigma in Vox Populi]



Osvald: "Accidenti...brutta storia, pensare che mia moglie rompe da settimane per andare a vedere questo spettacolo...la "rosa Nera" mi pare...preferirei andare a farmi una pinta con gli altri ragazzi piuttosto che sorbirmi questa roba da signorine anche se devo dire che quell'attrice mingherlina tutta imbellettata…beh magari se non fossi sposato...capisci me!"


[Cit. Quester Sigma in Vox Populi]



La loro chiacchierata si concluse con un uragano di risate.

Distratta dai suoi pensieri Autumn aveva colto solo una piccola parte del dialogo; un uomo aveva smesso di correre.

*Nel gergo del Noceto, luogo nel quale era venuta alla luce Autumn, l'espressione " Ha smesso di correre ", veniva utilizzata quando moriva una creatura del bosco.

Tirò dritto senza chiedere alle guardie indicazioni su come si arrivasse alla sede della Compagnia del Grifone Argentato.

Non voleva certo disturbarli.

Si sbrigò a percorrere l'edificio teatrale all'angolo del quale, svoltò su una stradina deserta.

Regnava uno strano silenzio.

Le sembrò di essersi persa.

E infatti si era persa.

Era facile per lei smarrirsi nella grande città, nonostante fosse solita frequentarla, il suo senso dell'orientamento fra le mura era pessimo.

Tese l'orecchio sperando di udire qualche rumore che potesse orientarla, poi riprese l' andatura veloce.

Arrivò davanti ad un piccolo parco.

Anche lì, il silenzio era assoluto.

Si scostò dal viso l'orlo del cappuccio che la riparava dalla pioggia battente.

Cercò di orizzontarsi; un altro vicolo cielo.



Cieco ma non muto, infatti le sembrò di udire qualcosa fra il filare di alberi e i cespugli ordinati.

Era sola e si sentiva tremendamente vulnerabile in quel territorio che non le apparteneva.

Al contrario del bosco che era la sua dimora e nel quale sapeva muoversi anche di notte.

Con un gesto istintivo, sfoderò il bastone che aveva assicurato dietro la schiena.

Come ogni creatura del bosco, si era allertata ed il suo unico pensiero, fu quello di difendersi.

Ma da chi!?

Il dialogo intrasentito ai piedi del lussuoso teatro, in quella notte piovosa e senza luna, le aveva messo i brividi addosso.

Scorse un'ombra che correva.

Fu un gesto istintivo, quello di slanciarsi all'inseguimento, ma dopo pochi secondi la perse di vista.

Si fermò a riprendere fiato, trafelata ed ancor più disorientata.

Sentiva il sangue martellarle le tempie.

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Poi percepì un'altro rumore che interpretò come un fruscio proveniente da dietro una siepe.

Presa dalla sua immancabile curiosità, Autumn si avvicinò lentamente alla piantagione lineare e cauta, si mise a sbirciare fin dove la vista riusciva a spaziare, limitata dalla notte piovosa.

Scorse ancora quella figura, che avanzava a passi furtivi.

Aspettò il momento propizio poi balzò in avanti puntando il bastone contro quella sagoma, intimandogli di non muoversi.

" Cazzo Autumn sei impazzita? "

Autumn sospirò e si piegò per riprendere fiato, facendo cadere a terra il suo bastone.

" Che ci fai qui a quest'ora? "
Chiese il conoscente.

" Anf anf.. nulla se non perdermi anf... scusami Josh. "
Rispose lei ancora affannata.

Raccolto il bastone da terra, la druida si scusò, mortificata dal gesto impulsivo.

Non si chiese come mai Josh si trovasse lì, infondo non erano affari suoi.

Il ragazzo, suo conoscente, fu così gentile da riaccompagnarla fino a destinazione.

I due si salutarono ed Autumn varcò la porta della Compagnia, cui alloggiava in quel periodo piovoso.

Non raccontò nulla ai suoi amici dell'accaduto e non ritenne necessario nemmeno riferirgli dell'incidente avvenuto al teatro, discusso dalle guardie di picchetto.

Solo più tardi, avrebbe appreso che la conversazione fra le due guardie, sarebbe stata l'incipit di una nuova " opera " tutt'altro che teatrale.

***



Edited by Autumn - 2/11/2019, 21:48
 
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view post Posted on 3/11/2019, 19:58
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***

" La scomparsa di Larissa Stralher "

Una decina di giorni dopo il suo arrivo alla Compagnia del Grifone Argentato.



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" Siete la Compagnia del Grifone Argentato? "
Sollecitò Loster Ford all'attenzione dei presenti riuniti in sede quella sera.



La prima e l'ultima volta che videro Larissa Stralher, fu quando bussò alla porta della Compagnia del Grifone Argentato per chiedere l'aiuto dei suoi membri.

Una decina di giorni dopo due guardie cittadine bussarono alla stessa porta, comunicando loro la notizia.

Fra i presenti vi fu sgomento; la signorina Stralher era scomparsa.

A denunciarne la sparizione fu l'oste della locanda il " Maelstrom " dove alloggiava provvisoriamente.

Quando una persona scompare senza lasciare traccia, spesso le informazioni essenziali sono nascoste nelle azioni e parole dei giorni precedenti la sparizione.
Gli ultimi movimenti conosciuti di Larissa, avrebbero potuto fornire gli indizi di ciò che le era successo.


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Sulla scena dell'allontanamento, verosimilmente involontario da parte della ragazza, furono ritrovati dei vetri a terra riconducibili alla finestra rotta e sotto cui erano presenti diverse macchie ematiche di ignota entità.

Prima di essere ripulita dagli addetti della locanda, la stanza fu accuratamente ispezionata dalle guardie cittadine.

Rinvennero una prima prova indiziaria; il ritrovamento di un suo oggetto personale.

Il suo diario.

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Il contenuto dello stesso, fu letto ad alta voce da Kent all'attenzione di tutti i presenti.



Riassunto: Larissa confidava al suo diario di sentirsi seguita di notte e di aver ritrovato la finestra della stanza in cui alloggiava inspiegabilmente aperta al suo ritorno.
Era certa che qualcuno avesse frugato fra le sue cose.
Scriveva di aver chiesto aiuto ai Grifoni Argentati e di non aver più ritrovato le lettere di suo fratello.



Sebbene Larissa avesse fatto riferimento alla Compagnia del Grifone Argentato, essi non erano stati indiziati.

Conclusa le lettura, il diario venne immediatamente restituito alle guardie cittadine, e dopo alcune riflessioni discusse insieme, lasciarono la sede.

Qualcosa puntualmente non tornava.

Autumn ricordava qualcosa di diverso da ciò che Larissa aveva annotato nel suo diario.

Quando espose il suo racconto approssimativamente dieci giorni prima dalla sua scomparsa, la ragazza non potè mostrare le lettere che Anton le scriveva a coloro cui aveva chiesto aiuto e che le avevano chiesto di poterle visionare, poichè non le aveva con sè.
Sosteneva di averle lasciate nelle Marche d'Argento, terra dalla quale proveniva e luogo in cui abitava.

Come mai nel contenuto del diario, invece, confidava che quelle lettere le aveva con sè a Waterdeep e non nelle Marche D'Argento, come precedentemente aveva raccontato, e solo una volta giunta al Maelstrom, le erano sparite?
Era uno sbaglio involontario, o c'era dell'altro sotto?

Anche a Kent la faccenda puzzava, e ricordava la stessa versione, che rammentava la giovane druida.

I presenti quella sera, Kent, Tymia, Autumn, Roghar, Alice, Jah e la signorina Rielel, decise di far visita all'oste del Maelstrom.

La locanda era affollata di volto sconosciuti e conosciuti, fra cui l'allegro cantastorie Aran, anch'egli relativamente informato dei fatti, precedentemente.

Jah, Alice ed Autumn presero posto ad un tavolo libero, e consumarono da bere.

Kent, Tymia, Roghar e Rielel si avvicinarono al bancone per fare qualche domanda all'oste, una donna a cui piaceva mettere in risalto il proprio seno prosperoso.

Non ottennero altre informazioni, se non quelle di cui erano al corrente.

Rincasarono successivamente.

Fra le varie tattiche investigative prese in considerazione dal gruppo coinvolto nel caso, Autumn suggerì di acquistare al teatro, i biglietti per lo spettacolo la " Rosa Nera ", che da circa un anno, andava in scena una volta a settimana.

Scartarono l'idea di intrufolarsi nell'edificio teatrale, avvalorando invece, la possibilità di conoscere le persone giuste, sulle quali poter seguire, successivamente una pista attendibile.

In effetti questo piano aveva fatto tornare alla mente di Autumn un fatto che aveva in parte dimenticato e che espose ai suoi amici.

Alcune notti prima dell'arrivo di Larissa alla sede, si era persa, come spesso accadeva, nelle strade cittadine in una notte senza luna, e piovosa.
Distrattamente sentì parlare due guardie di picchetto di una morte accidentale.
Ricollegò solo in quel momento la sera in cui insieme a Tymia, si recarono al teatro per provare la loro recita e conobbero il signor Dominos.
Lì per lì Autumn non diede troppa attenzione alla reazione dell'uomo, quando lei gli domandò se erano avvenuti dei sinistri o fatti strani nel teatro.
Realizzò che probabilmente il caso era più torbido di quanto si potesse immaginare.
Cosa si nascondeva dietro la reazione del responsabile del teatro? O cosa nascondeva?


Forse tutto o niente, ma quella reazione, poteva non essere puramente casuale.

Il mistero si infittì notevolmente.

Tuttavia avevano due nomi da cui iniziare, ed attraverso i quali sperare di ricevere ulteriori indicazioni.

I loro uomini erano:

Il signor Asmon El-Sin: il direttore dell'opera la " Rosa Nera ".

L'attore Sergey: il sostituto di Anton e protagonista dell'opera la " Rosa Nera ".



Edited by Autumn - 3/11/2019, 22:29
 
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view post Posted on 4/11/2019, 22:58
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Clara Addams

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Era tornata di nuovo alla Splendente per incontrarsi con la persona che amava, anche se aveva detto a tutti una scusa.

"Affari, passo per il mercato..."


Una volta conosceva la città come le sue tasche, ma da quando era partita per il Sud ora aveva l'antipatica sensazione di non avere più le cose sotto controllo. Molto, molto antipatica.
Era anche per questo che era incuriosita da quella compagnia nata da poco, voleva conoscere chi c'era in città e possibilmente intrattenerci buoni rapporti.

Casualmente aveva sentito della sparizione di quella tale Larissa, che era alla ricerca del fratello, coinvolto in qualche modo con lo spettacolo teatrale in quel periodo in scena. Spinta dalla curiosità, li aveva seguiti fino al Maelstrom, per fare domande. Aveva affittato una stanza, più per avere la scusa per salire le scale senza dare nell'occhio che per altro; c'era però rimasta male quando aveva scoperto che il vetro rotto era stato riparato e la stanza ripulita. Scema lei a non averci pensato.

E poi si era voltata a osservare il resto del gruppo, ubriachi e casinisti, al punto di distrarre l'oste dalle domande di Kent.

"Dopo ti devo dire una cosa"

Probabilmente mancavano solo di esperienza ma la cosa l'aveva parecchio lasciata perplessa e forse era per questo aveva ritenuto opportuno buttare là un paio di consigli al ragazzo.
Pensava che magari avrebbe potuto aiutarli, se l'avessero voluta, nella speranza che ci fosse qualcosa che potesse tornare utile a una ragazza di strada.
 
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6 replies since 29/10/2019, 13:36   286 views
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