Si ma quella è l'evoluzione del personaggio rispetto a quello che era all'inizio, che è un altro discorso. Ho creato una barbara CM che aveva l'unico scopo di sopravvivere e con anni di gioco è diventata una guerriera LM con lo scopo di diventare la campionessa di una divinità. Però la base di partenza è sempre quella che in passato era una reietta malarita che viveva nei boschi, non è che ho cambiato la storia pregressa perché si addiceva di più al personaggio.
Di contro, può capitare che crei un personaggio a cui metti come allineamento CN e ti rendi conto invece che lo giochi da NN, e quella invece la vedo come una cosa minima su cui ci si può accordare anche dopo un tot di gioco, contando anche che l'allineamento è una cosa che può evolvere nel tempo. Idem per divinità nel caso di conversioni o anche, valutando caso per caso, classe.
Ma secondo me, dover mandare sempre bg, è inutile, vi è la sezione "Leggende di Faerun" che riporta l'esperienza e i pensieri del personaggio, cosa ha fatto, dove è arrivato e cosa farà, quindi perchè dover mandare ancora bg?
Il background serve a fare da filtro tra cose giocabili e cose non. Altrimenti potrei benissimo fare una cosa scarna in cui dico che sono un guerriero LB e poi faccio dei post gdr in cui scrivo che sono l'erede al trono del Cormyr e giocarlo in game. O che sono un mezzo drow o qualsiasi altra cosa.
Per i niubbi è effettivamente un problema, però ci sono dei motivi per richiederlo.
Come dicevo, si può decidere su quanto possa essere accettabile anche se scarno o meno, ma una bozza ci deve stare per essere concordata per evitare svarioni. Se poi i background sono tutti uguali quello non è un problema del background, ma più di chi lo scrive che ha poca voglia o fantasia ^__^; Poi comunque su un background di primo livello sicuro non ci vai a mettere gesta eroiche
Ma secondo me, dover mandare sempre bg, è inutile, vi è la sezione "Leggende di Faerun" che riporta l'esperienza e i pensieri del personaggio, cosa ha fatto, dove è arrivato e cosa farà, quindi perchè dover mandare ancora bg?
Il background serve a fare da filtro tra cose giocabili e cose non. Altrimenti potrei benissimo fare una cosa scarna in cui dico che sono un guerriero LB e poi faccio dei post gdr in cui scrivo che sono l'erede al trono del Cormyr e giocarlo in game. O che sono un mezzo drow o qualsiasi altra cosa.
Per i niubbi è effettivamente un problema, però ci sono dei motivi per richiederlo.
Dolore, dolore puro. Non provava nient'altro che dolore, così potente come non l'aveva mai provato. Non così, non era un dolore fisico, era nell'animo. Lei lo amava, e lui amava lei, ma non potevano stare insieme. Erano troppo fragili entrambi, lei sentiva il peso di essere condannata a... morire? Diventare la Regina in Giallo? Forse entrambe le cose. E lui, lui avrebbe dato la sua vita per lei, ma niente di quello che avrebbe potuto fare sarebbe servito. Rielel si era permessa di lasciarsi andare al pianto, nel silenzio di una stanza buia. E mentre si sfogava sentiva farsi posto una sensazione diversa, una consapevolezza che portava con sè paura. Era fragile, e se ora si fosse manifestato nuovamente il Re in Giallo forse sarebbe veramente impazzita del tutto. Si era asciugata il viso, ricomponendosi e cercando di ricacciare il suo stato d'animo dietro una maschera. Non poteva rimanere da sola. Si era affrettata fuori dalla stanza e dall'Artiglio, alla ricerca dell'unico che potesse aiutarla.
Lo vedo davanti a me, incatenato, imbavagliato, bendato. Quello che una volta era il mio compagno di giochi ora ridotto a una larva. Nascondo la mia rabbia davanti al necromante, la mano stretta a pugno nascosta da un lembo della giacca. Lui sa che è importante per me, ma non voglio che sappia quanto. Spero che Devon non gli abbia parlato, spero non gli abbia detto quel nome. Faccio per parlare al necromante di quanto ho sentito, il Re in Giallo è stato visto in città quando... ...appare. Una maschera e una tunica gialla. Mi fissa, e lo vedo solo io. Non lo vede il necromante, e Devon è comunque bendato. Mi sento di nuovo male, di nuovo i sintomi di un parto mostruoso. Il pianoforte in un angolo della stanza inizia a suonare una melodia allegra, di solito si canta ai bambini appena nati.
Il panico che mi assale è striato dalla vergogna che Devon mi sappia in queste condizioni, fragile. Il necromante mi fa sedere mentre la melodia cessa, come anche l'apparizione. Non riesco a calmarmi finchè un segno di una presenza, inosservabile e allo stesso tangibile, mi fa comprendere che Lui, Lui non mi ha abbandonata. Il mio Signore, colui che guida i miei passi e le mie preghiere. Anche il necromante riconosce la presenza divina, anche se forse non ha compreso quale divinità sia. E' solo un istante ma mi dà conforto e mi fa tornare in me.
"Rispetterò la mia parte del patto." Non posso fare altro se non fidarmi di lui. Ma ho paura.
Keep you in the dark You know they all pretend Keep you in the dark And so it all began
Era quasi l'alba, e alla luce di una singola candela osservava l'uomo sdraiato nel letto. Seminudo, i lunghi capelli neri abbandonati sul cuscino, dormiva di un sonno innaturalmente profondo. Lei, seduta sul letto, si accingeva a rivestirsi per andarsene prima dell'alba, come suo solito. Ma stavolta... stavolta era diverso. Qualche ora prima aveva fatto l'amore con lui con rabbia, ma solo ora iniziava a rendersi conto di cosa era successo. Non era solo perché avevano parlato di Fiona: parlare di lei le generava ogni volta una rabbia che riusciva a nascondere solo con grossa difficoltà. Ma stavolta non era solo quello. Era quello che aveva cercato di fargli lui. Tradita. Ragazzina socchiudeva gli occhi per la rabbia mentre si alzava di scatto. Avrebbe dovuto iniziare a mentire anche a lui, l'unico che conosceva tutti i suoi segreti? L'unico che la conosceva per davvero, e che l'aveva implorata di non farlo scivolare nella follia? Colui che aveva cercato di obbligarla? Cosa le assicurava che non ci avrebbe riprovato? Stringendo i denti aveva terminato di vestirsi in tutta fretta. Tremava per la rabbia. Era poi scesa dabbasso e con molta difficoltà si era obbligata a vergare un biglietto. Dal suo mazzo di chiavi ne aveva estratta una e l'aveva poggiata a fianco, sul tavolo.
"Ixia, ti prometto che cercherò di non crepare. Ti lascio la chiave di casa, non mi serve più.
" Sono in piedi davanti a una sala buia, alle mie spalle due troni. Indosso un abito nobiliare giallo, e una corona. Sono la Regina. Alla mia sinistra, il Re. Una figura incappucciata, con una maschera gialla. Sotto la tunica non ha piedi, ma lunghe appendici tentacoloidi, forme inconcepibili per noi abitanti di questo piano.
C'è dell'altro. Sento il mio ventre muoversi. Lo tocco e mi rendo conto che è gonfio. Sono incinta, e sento questa cosa che sicuramente non è un bambino muoversi dentro di me. "
Mi sveglio con un urlo soffocato in un bagno di sudore freddo. Questo non era uno dei soliti incubi, lo so per certo. Sto scivolando di nuovo nella follia?
