Un ballo mondano dell'alta società. A Zhentil Keep. Lei, figlia di uno stupro, scappata dagli umani, scappata poi anche dagli orchi, fuggiasca nei boschi e infine arruolata forzatamente, quello era veramente l'ultimo posto in cui aveva pensato di potersi mai trovare. Lei che stentava a usare il congiuntivo e aveva imparato a leggere e scrivere solo in età adulta, era comunque diventata un ufficiale e, assieme al marito, avevano ricevuto l'onore e il dovere di presenziare. Askard, il suo braccio destro. Dai tempi del matrimonio, pur dando poco sfoggio ai propri sentimenti, era felice. Non riusciva a dimostrarlo, aveva paura della debolezza, eppure quando aveva rischiato la vita e rischiato di perderlo, allora aveva detto sì. Si erano sposati senza ragionarsi su troppo, ma adesso almeno per ora lei era salva la situazione era un po' diversa. In pubblico, l'unica effusione che la città aveva mai visto tra i due era stato il bacio davanti l'altare. In privato si concedeva un poco di più ma aveva il terrore di lasciarsi andare. Aveva sofferto in passato e le ferite dell'animo le facevano più paura delle ferite nel corpo. La ferita nella carne, stringi i denti e la affronti. Il dolore nell'animo, come fai ad affrontarlo?
Alla festa avevano ballato, dando spettacolo di loro e non certo per i movimenti aggraziati. Avevano "volteggiato" un po', mentre Krast cercava di non farsi pestare i piedi dal suo compagno e, verso la fine del ballo, lui le si era avvicinato sussurrando. "Ti amo." Krast aveva spalancato gli occhi, come bloccata. Poi l'aveva portato fuori dalla pista, cercando rifugio nel tavolo dei rinfreschi, mentre faticava anche a guardarlo. Lui l'aveva percepita, sembrava amareggiato. Erano tornati a casa scambiando alcune parole di circostanza poi, mentre si preparavano per la notte "Askard, quella cosa che mi hai detto al ballo, l'ho sentita..." "Non dire niente... non rovinare tutto"
Con un macigno sul petto, i due si erano sdraiati ognuno dal proprio lato del letto. Quella notte Krast aveva avuto di nuovo gli incubi, e nel sogno c'era Cyric che la invitava a ballare e Krast tentava di scappare mentre la musica di un trio si faceva sempre più veloce e stridente. Si era svegliata sudata che già era mattina, e già doveva partire per Phlan.
Edited by Frattaglia - 20/6/2022, 23:35
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