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Interrogatorio pt. 1 << Insomma, da dove vuoi che cominci? Posso darti del tu vero? Non ti offenderai immagino, devi esser abituato a cose peggiori di queste, insomma, guardati... Non crederai che mi beva la storia della bontà d'animo e tutto il resto no? Ego.>> << In verità voglio parlare di..>> << Zitto, fammi parlare, è il mio interrogatorio no? Il tuo scopo è farmi parlare giusto? Allora fa un favore ad entrambi e chiudi quella bocca. Stavo dicendo....Ego. E' proprio questo il punto focale del discorso non trovi? Il movente, il motore perpetuo, l'eterno combustibile. Ego, si. Il tuo, non il mio. Il mio c'è, ma per assurdo è nullo rispetto al tuo. Vedi..lascia che ti spieghi...ciò che fai, ciò che fate, tu e la tua gente, non è diverso da quello che faccio io, ma c'è una ed una sola differenza tra me e voi, indovina quale? >> << Mmmh probabil..>> << Zitto, non confutare eventuali dubbi sulla tua inadeguatezza per questo interrogatorio, lasciami sognare. Te lo dirò io quale e tu ascolterai: Io non avevo scelta. >> << Ah non avevi scelta? E tutte le persone che hai ucciso? Tutti gli uomini, donne, ragazzi! Non avevi scelta!? Non dire cazzate maledetto bastardo! Prendi questo! >> gridò il carceriere, dandogli un pugno in faccia <<che ne pensi? Avevo scelta? >> concludendo con un altro pugno che fece praticamente svenire l'arcanista. -------------- << Hey pezzo di merda è ora di alzarsi! Che c'è? Hai bisogno di un invito scritto "vostra mostruosità"! Ah ah ah ah >> ed insieme alle sue risate, quelle di altre guardie si accodarono. << E' differente adesso vero? Oh si grande mago si...fammi una bella magia! Ah ah ah ah! Ohh tremo tutto! Ah Ah ah ah! >>. << Quel...che è giusto...è giusto....immagino tu ti senta al sicuro qui. Immagino tu creda che non ci sia null'altro che possa nuocerti se non la mia magia...Immagino che tu creda che queste manette possano in qualche modo impedirmi di lanciare i miei incantesimi vero? E' questo che ti hanno detto? Ti hanno anche detto che non succederà nulla alla tua famiglia vero? Che la proteggeranno loro..si? >> << Lurido ratto zhentiliano non osare mettere in mezzo la mia famiglia!! >> rispose furente ma con la voce che, sul finale, quasi si strozzava in gola << Altrimenti cosa? Mi torturerai? Mi ucciderai? Sai che non puoi farlo...guardati...guarda cosa ti hanno fatto. Guarda come ti sei ridotto. Impossibilitato perfino a difendere la tua famiglia, ma per cosa? Quello? >> indicando con un cenno del capo il mantello della guardia <<davvero una scelta saggia la tua. Vero? Nessuno di noi racconterà questa storia, lo sappiamo bene, chi pensa il contrario è un folle o un bugiardo>> Le guardie non ribatterono limitandosi a riportarlo dall'uomo dell'interrogatorio, che sta volta era diverso, un uomo diverso, piu' adulto, dai capelli corti e ben curati, lo sguardo fiero ed intelligente, che si posava su di lui, valutativo, mentre lo trascinavano e lo legavano alla sedia. << Buongiorno Blackrose, dormito bene? >> << Divinamente, grazie. Vogliamo continuare da dove ci eravamo lasciati? >> << Intendi il momento in cui ti fanno svenire a suon di pugni? Naaa. Ah..non ti dispiace se ti do del tu no? >> << Oh mi dispiace molto, ma non penso di potermi opporre no? D'altronde, sei tu quello in piedi ed io quello seduto ed ammanettato. Dammi pure del tu, se ti fa sentire più a tuo agio... >> << Cominciamo pure, allora, parlami di quella mattina a Suzail e di come è cominciato tutto. >> << Dunque vediamo..... >> ...continua... |